Monfalcone, Staranzano e Ronchi, in rappresentanza del mandamento, alleano i rispettivi consigli comunali per la difesa del Punto Nascita di Monfalcone, dopo le voci che ne ipotizzavano lo spostamento a Gorizia. Spostamento che, secondo le tre amministrazioni comunali, non è però giustificato dai numeri.
«Abbiamo puntualizzato l’opportunità di mantenere il Punto Nascita a Monfalcone non per questioni ideologiche e campanilistiche, bensì sulla base dei riscontri, obiettivamente positivi, all’idoneità della struttura – afferma, a nome dei colleghi Lorenzo Presot e Roberto Fontanot, il sindaco di Monfalcone Silvia Altran – .Quello a cui si deve puntare è infatti l’aderenza alle normative per garantire la sicurezza di mamme e bambini, e da questo punto di vista Monfalcone risponde già a tutte le caratteristiche».
Ecco perché anche Ronchi e Staranzano hanno fatto proprio l’ordine del giorno già approvato dall’assemblea di Monfalcone, che impegna a «convocare la Conferenza dei sindaci per analizzare con la Direzione generale della Ass2 il problema e giungere a una soluzione il più possibile condivisa», che preveda la definizione di un «percorso pre e post nascita che garantisca tutta l’assistenza alle donne e ai bambini», nonché «il mantenimento del Punto Nascita con guardia attiva e parto in analgesia».
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