Municipio di Monfalcone: ristrutturazione prevista per la prossima estate

Tempi burocratici permettendo, dovrebbe prendere il via la prossima estate la ristrutturazione del municipio di piazza della Repubblica, attualmente svuotato dagli uffici e transennato a causa di problemi strutturali. La giunta comunale ha infatti approvato con atto formale il progetto preliminare di ristrutturazione dell’intero edificio. Un’opera dell’importo di 6 milioni di euro per i quali c’è già un finanziamento da parte della Regione Fvg.

Una volta ristrutturato (intervento che renderà l’edificio anche del tutto antisismico), nello spazio una volta occupato da Urp, Servizi tecnici e Urbanistica, Ced e Organi consiliari, adesso troveranno posto altre unità operative.

Al piano terra, oltre ai messi notificatori e Protocollo, sono previsti gli uffici Elettorale, Anagrafe e Stato Civile, con ampia sala di attesa, reception e servizi igienici. Vengono mantenuti gli accessi da piazza della Repubblica e via Sant’Ambrogio, mentre quello che dà su piazza Unità d’Italia viene ripensato per disabili e darà su un ambiente leggermente ridotto rispetto a quello attuale, ma che manterrà la possibilità di essere utilizzato anche in orari in cui il resto della sede municipale rimane chiuso al pubblico. Al primo piano, oltre alla sala giunta e sala consiglio e gli uffici di Gabinetto, ci saranno gli Organi collegiali. Al secondo piano gli uffici Organizzazione e Controllo, Società Partecipate e Legale, nonché l’archivio. In questo modo, al piano terra verranno collocati gli uffici di maggior fruizione pubblica, al primo piano le sale di rappresentanza, e al secondo gli uffici dedicati all’amministrazione. Sia al primo che al secondo piano sono poi previsti spazi per gli assessori. Insomma, una riorganizzazione a 360 gradi che permetterà anche di liberare gli altri spazi attualmente occupati in città.

Secondo il cronoprogramma dei lavori, dall’approvazione del progetto preliminare al collaudo ed all’utilizzo della principale sede municipale serviranno circa tre anni di tempo, fatti salvi gli eventuali e certamente non auspicabili imprevisti.