5 Settembre 2012

Salvaiciclisti: in due giorni raccolte migliaia di firme per la petizione ’30elode’

2.556 ciclisti e 7.625 pedoni uccisi sulle strade italiane è il tragico bollettino degli ultimi 10 anni di quella che sempre più somiglia ad una guerra.

Per porvi freno, il movimento #salvaiciclisti ha lanciato nei giorni scorsi una petizione on line (change.org/30elode) indirizzata ai presidenti di Camera e Senato, al presidente della Commissione Trasporti alla Camera, Mario Valducci e, per conoscenza, ad altri parlamentari ed esponenti del panorama politico italiano per chiedere la riduzione dei limiti di velocità massima all’interno delle aree residenziali a 30 km/h ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce.

“30 km/h significa offrire l’opportunità a chi conduce dei veicoli motorizzati di reagire prontamente ed evitare gli impatti che si possono verificare in strada: bambini che giocano, pedoni , ciclisti o anche animali che attraversano all’improvviso.”si legge sul sito del movimento che si batte per una mobilità che rimetta al centro le persone.

La richiesta dei 30 km/h è uno dei punti fondanti del manifesto di #salvaiciclisti e del’iniziativa “Caro Sindaco” che lo scorso febbraio generarono grande dibattito sui social media e portarono 63 senatori e i sindaci di oltre 100 città ad aderire alle richieste del movimento.

Oltre all’annuncio del lancio della petizione, sul sito del movimento è stata anche inserita una presentazione che include un sunto della letteratura scientifica disponibile, delle esperienze provenienti nel resto del mondo e una confutazione punto per punto dei soliti pregiudizi che solitamente circondano la mitigazione del traffico.

Sfogliandola si ha la possibilità di scoprire che ogni morto sulle strade costa mediamente alla società oltre 1,3 milioni di euro e che, riducendo la velocità a 30 km/h, oltre a dimezzare il numero di morti e feriti in città, sarebbe agevolato anche lo sviluppo dei bambini, ormai impossibilitati a vivere la strada. Per contro, i tempi di percorrenza media per gli automobilisti aumenterebbero di appena il 3%.

“Uno degli obiettivi – fanno sapere dal movimento – è instaurare un dibattito sano e scevro da pregiudizi infondati riguardo al tema della sicurezza sulle nostre strade anche in vista della Settimana Europea della Mobilità che si terrà dal 16 al 22 settembre”

La petizione lanciata dal movimento #salvaiciclisti segue di pochi giorni l’annuncio della sperimentazione del limite di 30 km/h all’interno della cerchia dei navigli nel Comune di Milano.  Secondo quanto riporta Adnkronos è stata superata in due giorni quota 3000 firmeò
Per seguire la vicenda su twitter, l’hashtag di riferimento è #30eLode.

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29 commenti a Salvaiciclisti: in due giorni raccolte migliaia di firme per la petizione ’30elode’

  1. Vico ha detto:

    E’ un delirio!
    Sono un ciclista, vado sempre in bicicletta ma questa proprosta di legge è un delirio.
    Questo vuol dire essere dei talebani dei fondamentalisti!
    Ma perchè ni si riesce più ad essere dei moderati? Come dicevano gli antichi romani è nel mezzo che stà la Virtù.
    Quali frustrazioni, sofferenze esistenziali, sogni non riusciti possono portare delle persone a scegliere la strada del fondamentalismo con il solo obiettivo di farsi odiare da tutti?

  2. Kaiokasin ha detto:

    Firmato.
    Penso che il limite di 30 km/h debba valere per le strade residenziali, non tutte le strade urbane. Comunque condivisibilissimo. Un altro problema sono i parcheggi: Pordenone ha tolto dalla strada per mettere in strutture coperte oltre il 50% dei parcheggi, a costi bassissimi. Anche Udine sta facendo molto. Oltre a ridurre la velocità bisogna anche liberare le strade dalle macchine in sosta, per migliorare la vivibilità e introdurre un arredo urbano (in particolare alberature).

  3. Adi ha detto:

    Se le zone a 30 Km\h sono scelte con criterio, come in Germania, la cosa migliora la vita delle persone indiscutibilmente, allungando di davvero pochi min il tragitto alle auto.
    La guida responsabile, parcheggiare bene ecc. distinguono sempre più le persone educate e civili da chi non lo è

    ciao
    Andrea

    p.s. \ non confondete la velocità massima con quella media, se fate 30 anziché 50 la velocità media in città cambia davvero ben poco!

  4. Manuel ha detto:

    Sarìa più che altro de metter dei limiti che sia dei limiti, e non dei suggerimenti.
    50 all’ora in grande viabilità no xè né un limite né un suggerimento..
    70 all’ora in grande viabilità jera un suggerimento (velocità consigliata), non un limite. Idem i 80 in galleria nova.
    90-100 all’ora xè un limite de velocità in grande viabilità, perché se te va oltre i 100 te pol cominciar a esser considerà un delinquente.
    E cussì i 50 in città ga de esser el limite, cioè se te va a 52 te paghi.
    E 30-40 la velocità consigliada, mi credo.
    Quindi per mi un comun dove el limite in grande viabilità xè 50 e i semafori sulle rive te dà verde se te va a 50 (de media, quindi per ogni metro fatto a 40 te gade farghene un a 60 o te ciapi rosso)…. dovessi riveder le sue convinzioni sulla viabilità.
    Ma i veri danni li fa’ chi va a 70 in città, e non xè mettendo el limite a 30 che te li fermi.

  5. Manuel ha detto:

    E per capirse a Trieste che strada urbana non xè residenziale?

  6. Matteo ha detto:

    Che delirio! Bel modo per non fare ciclabili, ridurre il limite non costa nulla a loro, anzi farebbero cassa! Fare ciclabili invece costa.

  7. ololo ha detto:

    Ottima iedea. Mi porteria a 35 Km/h il limite MINIMO per chi va’ in bici. E non dimentichemo l’abbigliamento del ciclista che deve comprender casco (possibilmente integral o de paruchier), giubbotto in vero piumin sempre ben chiuso fin su con strisce rifrangenti, luci sempre accese ovunque, cassetta pronto soccorso con tenda a ossigeno, triangolo, estintor de 25kg pala per la neve e per quei de trieste salvagente sempre gonfio utile anche come air bag.
    Annuncio: vendo auto per inutilizzo a bon prezzo.

  8. Maximilian ha detto:

    E contemporaneamente comincemo a dar la multa ai ciclisti che passa col rosso (proprio ieri me xe vegnuda addosso una baba in bici mentre attraversavo le pedonali col verde) e ch einfranfi el codice della strada. Altrimenti tutto xe troppo sbilancià a favor dei delinquenti su 2 ruote a propulsione umana, dato che la mancanza della targa ghe permeti tutto e de più.

  9. Kaiokasin ha detto:

    #5 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 5 novembre 2001, n. 6792 ( http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=06126), paragrafo 3.5 STRADE LOCALI A DESTINAZIONE PARTICOLARE, che in ambito urbano comprendono appunto “le strade
    residenziali, nelle quali prevale l’esigenza di adattare lo spazio stradale ai volumi costruiti ed alle necessità dei pedoni”.
    In queste vie la “velocità di progetto” (*) fa eccezione rispetto alle tabelle. Secondo le tabelle la “strada urbana di quartiere” ha v.d.p. 40/60, mentre quella “urbana-locale” 25/60.
    (*) Con il termine “intervallo di velocità di progetto” si intende il campo dei valori in base ai quali devono essere definite le caratteristiche dei vari elementi di tracciato della strada (rettifili,
    curve circolari, curve a raggio variabile).

  10. sfsn ha detto:

    maximilian, usa termini apropriai, dei… delinquenti ai ciclisti che passa col rosso! Al massimo stronzi: delinquenti xe Monti, Berlusconi, i vari megaevasori, ecc.

  11. Paolo Geri ha detto:

    #9. sfsn

    🙂

  12. Luigi (goriziàn) ha detto:

    Prima insegnarghe l’educazion ai ciclisti (no tuti ma tropi) e dopo se pol discuter de altro.

  13. isabella ha detto:

    @9 sfsn forse la parola delinquente sarà esagerada, ma come te lo ciami quel che due settimane fa a Gorizia ga investì una veceta sul marciapiede ciapandola per drio, scaraventandola a terra e scampando?
    Solo che delinquente!
    Lesioni, velocità pericolosa ed omission de soccorso!

  14. isabella ha detto:

    Perchè se trova, de sera col buio, gente in bici su strade a grossa percorrenza vestidi de scuro senza giubottin, ma soprattutto senza luci ed altri con 1000 luci, giubottin e casco?
    Castroni i primi (che quando te se li becchi davanti all’improvviso nel buio te salta una coronaria) e figoni i secondi!

  15. sfsn ha detto:

    chiaro che xe un delinquente: ma quanti automobilisti xe più delinquenti dei ciclisti? e perchè inveze el sport citadin (de trieste e gorizia) xe parlar mal dei ciclisti e no dei automobilisti, che ghe ne combina sai de pezo?

  16. giorgio (no events) ha detto:

    Concordo con 14sfsn: se è delinquente un ciclista che, se non rispetta il codice, farà pochi danni oltre a farsi male da solo, cosa sono quegli automobilisti che non danno la precedenza ai pedoni sulle strisce, superano i limiti di velocità o parcheggiano sul marciapiedi?
    Rileggiamoci, per favore, l’art.141 del CdS e non cerchiamo facili alibi.

  17. isabella ha detto:

    Sono colpevoli in egual misura, anche perchè se è vero che un ciclista con il suo modo di fare sconsiderato difficilmente farà molti danni, finendo sotto la mia macchina e lasciandoci le penne non rovinerà solo la sua vita, ma anche la mia e per sempre!

  18. bruno ha detto:

    savè cossa…..in città solo bus e pedoni (durassi si e no un giorno ma ormai la proposta xe scritta) e fora va ben tutto….guerra!

  19. ololo ha detto:

    A Velden ,in Austria, l’atraversamento del centro prevedi i 30 Km/h e cussì i se croca ogni 3X2 perchè i automobilisti se indormenza o i guarda le bele mule che anchegia ai bordi dela strada.Niente de grave per carità solo dani materiali, del resto te ieri praticamente fermo. In moto poi credo che convegni stacar il congegno che spegni il motor e andar avanti col cavaleto giù.Del resto i bei tempi che se guidava l’auto xe quasi dimenticai, desso se va avanti per file.

  20. Manuel ha detto:

    Xè ‘sai difficile per el ciclista comportarse come un pedon agevolado? E sarìa ‘sai difficile trattarlo come un pedon agevolado?
    A Trento i ciclisti xè più insieme coi pedoni che coi auti. Come i fa?
    Xè tanto strano e pericoloso andar in bici pel centro storico?

    Cambiando parte: ciapemo via giulia, o via baiamonti, vedè voi.
    Una corsia per senso de marcia; auti posteggiadi regolarmente su entrambi i lati; auti posteggiadi non regolarmente in doppia fila; traffico continuo e intenso; marciapiedi giganti.
    L’ovvia conseguenza xè che un in bici ga de farse mastruzar rovinandose e rovinandoghe la vita a un autista stando sulla strada, o che se vadi in bisi sul marciapie con CALMA e CONTROLLO del mezzo?

    La risposta dovessi esser ovvia, la messa in pratica ‘sai meno: come se ghe la fa pagar a un che se lancia zo pel marciapie, magari anche urtando una persona/animale/cosa?
    Educazione alla bici nelle scole? Mi la go fatta: se fa ancora? Targhe sulle bici? Un vigile in ogni strada?

    PS: a mi me par che Di Piazza gabbi da’ el permesso ai ciclisti de andar sui marciapiedi grandi. Ma forsi lo ga fatto solo su tele4, e non so come far a essersicuro de questo. Chi me iuta?

  21. Manuel ha detto:

    Ancora un pensiero vagante, che me se riproponi ogni anno.

    Mi zogo a hockey, ma no xè che posso andarme a allenar in qualsiasi pista de pattinaggio, magari in un campo giochi, perché se tiro come che go de tirar, divento pericoloso per i altri, che volessi pattinar tranquilli o far altro.

    IDEM per quei che va a far le corse in viale miramare all’una de dopopranzo in luglio, ovviamente in mezzo alla strada:
    TE GA LA CICLABILE, DOPRA LA CICLABILE!
    No te pol allenarte sulla ciclabile perché xè foie, pedoni, fioi, auto posteggiade: %£”%$% TUI!!
    Per ogni roba ghe xè un posto attrezzado, o per lo meno adatto: ghe sarà una strada migliore della costiera d’estate per allenarse?! …

    A questo punto el mio sfogo se trasforma in borbottii incomprensibili tipo i veci che varda i scavi.

  22. sfsn ha detto:

    mi personalmente se xe ciclabili dopro la ciclabile (anche quela specie de trincea impercoribile che xe a Miramar). Vado nele zone pedonali, ma a passo d’uomo. Un giro un vecio me ga fato de punto in bianco una svolta de 90° e per schivarlo me son ribaltà e disfà un polso, ma no lo go tocà e ghe go domandà scusa per el spavento. Perchè i pedoni se pol far veramente mal. Inveze co son in strada PRETENDO che i automobilisti usi con mi le stesse atenzioni che go mi per i pedoni

  23. ololo ha detto:

    come gà dito un esperto: serve un paio de corsie per i auti, xe inutile pensar de eliminarli a breve, un paio de corsie per i tir, il trasporto merci xe importante, delle cosie dedicate ai mezzi pubblici, che i deve scorrer, una corsia per le due ruote a motore,una pista ciclabile e una per i pedoni.
    Tanti auguri.

  24. isabella ha detto:

    Domanda: dove ci sono le piste ciclabili c’è l’obbligo di usarle o solo il consiglio?

  25. dimaco il discolo ha detto:

    tecnicamente dovessi eser un obligo. anci credo he clo sia.

  26. dimaco il discolo ha detto:

    E’ vero che è obbligatorio percorrere la pista ciclabile ma non è vero che la violazione di tale obbligo comporti l’automatica assunzione di responsabilità in caso di incidente stradale e la negazione del diritto al risarcimento dei anni.
    Se taluno alla guida della bdc viene tamponato mentre percorre una strada al cui fianco si trova la ciclabile verrà sanzionato per la inosservanza dell’obligo di uilizzo della ciclabile ma verrà regolarmtne risarcito dei danni eventualmente subiti.
    La violazione di qualsiasi obbligo e/o norma di legge se non è causa del fatto lesivo non genera mai una attribuzione di responsabilità.

  27. giorgio (no events) ha detto:

    @ololo: se podessi, te faria far el comissario ala terza corsia, e ala quarta e ala quinta e avanti cussì fin che xe posto per far corsie.

  28. ololo ha detto:

    @ giorgio (no events) sfiga vol che no te gà quel poter e mi me toca tenirme il mio lavoro de m…

  29. ololo ha detto:

    Sempre a giorgio (no events) le corsie e piste deve comprender anche quelle per le ambulanze e mezzi de socorso ma no per la polizia e cc per quei ghe vol altre,quelle per i aerei, i cavai e tutti gli animali da traino, le machinete tipo polystil e le piste da sniffo. insomma lavoro no manca e ancora no gavemo accontentà tuti.

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