17 Agosto 2012

Fvg: le iniziative in memoria dell’imperatore d’Austria Franz Josef

Tante le iniziative nella nostra regione in memoria dell’Imperatore Franz Josef, a partire dalla  Festa dei Popoli della Mitteleuropa a Gorizia.

L’apice della manifestazione goriziana sarà la grande sfilata dei Popoli della Mitteluropa, domenica 19 agosto, con raduno alle ore 10.00 in Piazza Sant’Antonio, partenza alle ore 10.40 e solenne Messa cantata e multilingue in Cattedrale, celebrata dall’Arcivescovo di Gorizia. E’ previsto un servizio  bus navetta sul percorso P.le Casa Rossa – Via Alviano – P.zza Cavour – Castello, durata fino alle ore 23.00 di domenica 19 agosto con esecuzioni e spettacoli di vari gruppi musicali e folkloristici, bande della Mitteleuropa e stand eno-gastronomici.

Altre due iniziative pubbliche sono previste per sabato 18 agosto, espressamente dedicate alla memoria dell’Imperatore:

– Kaiserfest di Sdraussina (Poggio Terza Armata), con Santa Messa solenne alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale di San Paolino Vescovo e gruppo corale Ars Musica. Segue inaugurazione di mostra fotografica presso la sala parrocchiale e festeggiamenti nel campo sportivo, si segnala la probabile partecipazione di altri gruppi musicali, sono invitati tutti i Popoli della Mitteleuropa;

– S. Messa solenne multilingue nella Chiesa parrocchiale di Santa Croce alle ore 19.30 con la partecipazione di gruppi in costume storico e folkloristico ed esecuzione dell’Inno Imperiale (Serbidiola), sono invitati tutti i Popoli della Mitteleuropa.

E per finire, si segnalano altre iniziative  non espressamente dedicate alla memoria dell’Imperatore Frazn Josef. Al Cimitero Austro Ungarico di Prosecco, oggi venerdì 17 agosto ore 18.00 si terrà la cerimonia per la chiusura del Cantiere e consegna alle Autorità dei lavori di salvaguardia, effettuati dai Giovani Vigili del Fuoco della Stiria, su iniziativa della Croce Nera dell’Alta Austria, che si occupa del mantenimento e conservazione dei cimiteri di guerra Austro Ungarici su base di volontariato-

 

 

286 commenti a Fvg: le iniziative in memoria dell’imperatore d’Austria Franz Josef

  1. Rupel ha detto:

    un grazie diu quore per i giovani vigili del fuoco della Stiria per il lavoro di conservazione dei cimiteri dei nostri amati soldati AU

  2. Mauricets ha detto:

    W l’Italia!!
    non passa lo straniero!!

  3. Sandi Stark ha detto:

    Se “non passa lo straniero”, coss’te fa qua?

  4. Mauricets ha detto:

    e ti?

  5. sergio zerial ha detto:

    @ Mauricets
    mi pare che lo straniero sia passato e fermato, Trieste è diventata città di confine, mentre prima di terre ne aveva , e i confini erano molto ma molto lontani, e cerchiamo di rispettare i morti, indifferente di che stato siano ,che in questo caso sono i nostri, o perlomeno sono di quelli che sono nati in queste terre da parecchie generazioni

  6. Mauricets ha detto:

    pensiamo ai vivi e non ai morti.

    W l’ITALIA!!!!

  7. dimaco il discolo ha detto:

    w l’italia solo quando che i ciapa a barca e i torna da dove che i xe viniudi. un salutin anca ghe lo femo.

  8. aldo ha detto:

    l’iniziativa de l’Associazione Mitteleuropa me par una roba positiva con uno spirito che guarda al futuro e no al passato, nel rispeto reciproco tra i popoli, nela logica de unir e no in quela de divider: infati, per esempio, sto anno xe anche la Serbia

    insoma, me par un bel esempio de un modo democratico de riatualizar una tradizione storica de sta parte de l’Europa

  9. Fabio27 ha detto:

    Una scusa per mettersi in costume la si trova sempre: anche per celebrare le Casade triestine, contrarie al Porto Franco, o Massimiliano I a Cormons, che da quelle parti non c’è mai stato. Trovo curioso che si celebri il sovrano che ha portato al disastro l’Austria Ungheria, opponendosi a qualunque riforma dello Stato. La Defonta è tale solo per l’inadeguatezza della sua classe egemone.

  10. Triestin - No se pol ha detto:

    la chiusura dei lavori a Prosecco iera alle 17.00
    e xe una vergogna che devi venir a sistemar un cimitero anche se de guerra, la Croce Nera dell’Austria e dei giovani vigili del fogo volontari dalla Stiria per ripristinar e taiar l’erba..

  11. aldo ha detto:

    @9 Fabio27

    Il giudizio sugli Asburgo e la loro classe dirigente lo ha già dato la storia e infatti è Defonta non a caso, ma…

    …che si usi il mito asburgico per unire invece che per dividere i popoli, nel rispetto reciproco invece che rinfocolando contrapposizioni, a me pare dovrebbe essere considerato molto positivo anche da chi il mito asburgico non lo condivide

  12. Sandi Stark ha detto:

    Ciò ma perchè no ve fè i afari vostri e andè alle feste popolari per commemorar i Savoia? Nissun se sogna de farle? Sarà un motivo…

  13. aldo ha detto:

    ciò, se parlava dei boni e xe rivà el cativo a zercar rissa

  14. ufo ha detto:

    Una festa popolare per Emanuele Filiberto?

  15. Paolo Geri ha detto:

    # 14. ufo

    Nel senso che il popolo gli fa la festa ?

  16. ufo ha detto:

    No, no credo che el personagio meriti tanta atenzion. Piutosto, visto la qualità dele sue publiche esibizioni, lo vedessi come cantante de sagra, de quei che un ciama co vol spender poco. Giudizio che val anca per i sui antenati. Se i fazeva i saltimbanchi iera meio per noi, per lori e per i taliani.

  17. Vico ha detto:

    Ero a vedere la sfilata di Gorizia. Come spettatori ben pochi sia alla sfilata che sopra in castello a vedere i gruppi folklorisitici. Ovviamente a causa del gran caldo.
    ero con un gruppo di persone che aspettando si erano fermate presso il bar Cavour. Ho fatto notare il simpatico contrasto di bere al bar Cavour per aspettare la sfilata in onore Francesco Giuseppe.
    Mi è stato risposto:” perchè è un contrasto? Cosa centra Cavour con Francesco Giuseppe? sai di storia non siamo ferrati?”
    E noi ci perdiamo per giorni e ore a far le pulci a francesco giuseppe se era in gamba o meno, su Tito se jera bon o cattivo etc. etc.
    MULI SEMO UNA RAZZA IN ESTINZION! SE GAVREMO FIOI CRESCERA’ A GORIZIA COME UN CHE NASCI IN NEBRASKA. PER LUI SARA’ LO STESSO.
    ME FA PAURA

  18. effebi ha detto:

    ma ste commemorazioni i le fa in italia o nel burundi ? no go capido…

  19. Vico ha detto:

    @18 cosa te intendi quando te chiedi se ga fa la festa in italia o nel burundi? non capisso

  20. ufo ha detto:

    Xe che effebi el xe deboluz in geografia… el ga confuso el Burundi con l’Eritrea e l’Abissinia, dove che i festegia – el gaver manda casa la “razza superiore portatrice di civiltà e progresso”. Biati lori?

  21. effebi ha detto:

    ah ecco, alora no pol esser che una festa cussì INTELIGENTE sia stada fata in italia… non semo tropo buzuri…

  22. effebi ha detto:

    noi semo tropo buzuri…. noi taliani… ignoranti… disorganizadi… sporchi… aprosimativi..

  23. effebi ha detto:

    e ignoranti in geografia…

  24. ufo ha detto:

    Vara che forsi ne piasessi anca noi festegiar uguale come in Abisinia, ma qualchidun no colabora…

  25. Vico ha detto:

    @22 gli italiani sono un popolo come gli altri. quei difetti che elenchi sono i difetti dei politici italiani.

  26. Sandi Stark ha detto:

    Domenica dopopranzo go portà una persona in Castel de Gorizia. Iera delle foto storiche della 1° Guerra Mondial. Vedo un e ghe digo “fissila in memoria, te dirò dopo perchè”.

    Andando fora del Castel ghe digo: “voltite”:

    La se gira e la disi: “Il Leone di Venezia! Ma nella foto di prima, non c’era.”

    E ghe go contà la Storia del Leon de Venezia sul portal del Castel. La stentava a creder, la diseva: “Ho sempre letto nelle guide turistiche del Castello Veneziano di Gorizia”.

    Femo un esperimento: domandeghe ai goriziani veci e giovani, quanti sa che el Leon de San Marco lo gaveva messo su i ‘taliani nel 1919.

  27. dimaco il discolo ha detto:

    25
    “Vico
    20 agosto 2012, 15:35

    @22 gli italiani sono un popolo come gli altri. quei difetti che elenchi sono i difetti dei politici italiani.”

    I politici sono l’espressione della volontà popolare e come tali sono l’espressione dell’elettore medio. E’ ovvio he uno vota uno per affinità. Per questo berlusoni ha governato sto paese per oltre 10 anni. Perhè incarnava l’italiano medio. Niente di offensivo, solo la verità

  28. Mauricets ha detto:

    27

    dimaco il discolo

    il ragionamento che fai lo fanno anche gli estremisti e i terroristi islamici.

    a suo tempo in una intervista uno di essi alla domanda “ma perchè uccidete i civili innocenti?”
    risposta:
    “perchè hanno votato per il potere che opprime l’islam”

    e poi, l’italiano medio che non vota silvio come lo consideri?

    fai dei ragionamenti di merda.

  29. Alessandro ha detto:

    @27 allora anche le leadership balcaniche protagoniste della guerra dell’ex yugoslavia xe espressione (anche se non democratica) dei popoli dei balcani. quindi i popoli dei balcani xe riottosi e incapaci de autogoverno?

    la verità xe che semo prima omini e dopo vien el resto. IN MEDIA gavemo caratteristiche più o meno marcate ma el manicheismo che te ga ti nel giudicar i “taliani” xe intollerabile.

  30. Mauricets ha detto:

    29

    Alessandro

    mostra la vera natura.

    e mi fa schifo.

  31. Sandi Stark ha detto:

    Xe assai curioso che ai ‘taliani de ‘ste terre ghe vanzi de spartir etichette de “razzismo” contro quei che li critica.

    Xe curioso anche per i ‘taliani in generale, visto che unici in Europa, i ga l’odio verso altri popoli e la diffamazion de altri Stati, nel loro inno nazionale.

  32. Matteo ha detto:

    Mi digo solo che go leto che per ciapar un stupido monte xe morti in 17.000 in 4 giorni, italiani no au, gnanca no i lo ciapa, me chiedo per chi cavolo, sicuro per mi no

  33. hobo ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=nVA_7IIoIZk

    dalla descrizione sul canale youtube:

    O Gorizia tu sei maledetta

    Il brano venne composto nel 1916 in trincea da autore anonimo
    nel corso della sanguinosa battaglia per la conquista della città
    friulana costata la vita a ben 100.000 uomini da ambo le parti.
    Venne trascritto successivamente a Novara da Cesare Bermani
    grazie alla testimonianza mnemonica di alcuni soldati di fanteria
    sopravvissuti al cruento massacro, gli stessi gli narrarono anche
    che chiunque venisse sorpreso a cantarla al fronte era accusato
    di disfattismo e quindi spedito davanti al plotone d’esecuzione.
    Non esistendo dunque un testo originale molte furono in seguito
    le versioni differenti dalla prima stesura, la più celebre delle quali
    sicuramente quella eseguita dall’indimenticato Michele Straniero
    a Spoleto nel 1964 nel corso dell’annuale Festival dei Due Mondi.
    In essa la strofa centrale della canzone recitava testualmente così:
    “Traditori signori ufficiali / voi che la guerra l’avete voluta /
    scannatori di carne venduta / questa guerra ci insegni a punir”
    Appena intonata immediatamente dalla platea insorse sdegnato
    un alto graduato dell’esercito cui fecero subito eco alcune signore
    con pelliccia e gioielli d’ordinanza, dal loggione invece risposero
    con grida, insulti, sedie ed il coro all’unisono di Bandiera Rossa.
    In breve la sala gremita di gente si trasforma in un vero e proprio
    campo di battaglia tra reciproche contumelie e furiose scazzottate
    e nei giorni appresso lo spettacolo sarà puntualmente contestato
    dalla marmaglia fascista nel vano tentativo di porvi fine.
    Gli incidenti suscitarono l’interesse giornalistico con particolare
    accanimento della stampa reazionaria seguita a ruota dal solito
    zelante magistrato di turno che accoglie le denunce per vilipendio
    delle forze armate sporte contro i presunti colpevoli dell’oltraggio.
    Superfluo aggiungere che l’effetto sarà poi esattamente l’opposto
    di quello sperato dai facinorosi e, grazie anche alla gratuita pubblicità
    indotta dalla pretestuosa polemica, il vecchio canto di trincea divenne
    inaspettatamente celebre continuando ancor oggi a risuonare solenne
    commosso omaggio ai compagni caduti, mesto inno di pace dei popoli
    oppressi contro la perpetua infamia senza gloria di tutte le guerre.

  34. aldo ha detto:

    ghe xe un confin: oltre xe i fasci e no solo quei taliani, xe i suprematisti germanici e nordici dai quali deriva el suprematismo ariano dei nazi, xe el ku klux klan american, xe i rossobruni russi e de altri paesi, ecc.

    oltre quel confin no se vien messi da nissun, se va da soli, usando certi argomenti, come ga spiegà ben l’ebrea tedesca Hannah Arendt o el liberale austriaco Karl Popper

    che po’ oltre quel confin ghe possi esser anche pupoli sai forti tra le diverse tribù no vol dir gnente: anche la ditatura fascista austriaca filo-italiana nei anni trenta gaveva messo fora lege e arestava i nazisti pan-germanisti

  35. aldo ha detto:

    per tuti quei che volessi far confusion per tentar de cancelar quel confin e sostituirlo con confini nazionalisti e/o razisti, la risposta no pol esser che una sola: quel confin resta!

  36. aldo ha detto:

    Les Anarchistes cantano sia “Inno a Oberdan” che “Gorizia tu sei maledetta”: prospettiva anti-autoritara difficile da capire per chi ragiona solo nei termini di servire il potere, pensando si debba scegliere obbligatoriamente tra la galina con do teste e lo scudo sabaudo

  37. aldo ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=HPmNisMTqVI&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=mBl_-CYGZys

    Alla fine, per ora, ci siamo tolti di mezzo le dinastie e le guerre. Un’Europa in pace, democratica e repubblicana è la base di qualsiasi discorso. Poi certo vengono le differenze politiche, sociali, ecc.

  38. Enrico ha detto:

    Che si manifesti a favore di un imperatore il quale ebbe la totale responsabilità nell’inizio della Grande Guerra dopo l’attentato di Sarajevo mi lascia molto contrariato. Vedo una vena di malafede anti-italiana.

  39. Sandi Stark ha detto:

    @ 37 “Voi non sapete cos’è la Guerra, io l’ho vista a Solferino”.

    Franz Josef al Consiglio dei Ministri per la dichiarazione di guerra alla Serbia. Avevano votato contro l’Imperatore, il ministro degli esteri ed altri due che non ricordo.

    Dal 1903 al 1914, gli attentati dinamitardi e gli attentati a fuoco ai danni di funzionari di Governo austriaci, da parte dei terroristi serbi, erano andari in crescendo.

    L’omicidiio di Franz Josef era solo il culmine di un’attività terroristica iniziata con il colpo di Stato in Serbia del 1903.

    L’attentato avvenne solo dopo che la Russia aveva garantito appoggio militare in caso di guerra, a differenza dei precedenti del 1908 e delle guerre balcaniche.

    Le altre dichiarazioni di guerra che seguirono, furono firmate da altri stati, non dall’Austria.

    L’invasione della Serbia non era imperialista: sarebbe rientrata non appena trovati i responsabili dell’omicidio di Franz Ferdinand.

    Pregasi di informarsi, prima di sparare sentenze storiche che di autorevole, hanno solo il fatto di essere state scritte dai vinicitori, gli stessi che perseguirono il conflitto mondiale con implacabile determinazione per oltre un decennio.

  40. Sandi Stark ha detto:

    @ 37 “l’omicidio di Franz Ferdinand”, non di Franz Josef. Quello fu comunque progettato nel 1913 in occasione dell’ultima visita imperiale a Sarajevo, ma la Russia che finanziava il terrorismo Serbo, non era ancora pronta a sostenere il culmine delle azioni terroristiche con l’intervento armato.

  41. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @3 MAURICETS : el fato che te zighi w l’Italia xe una liberta de pensiero come un’altra.
    Ma che te volessi che tuti la pensi come ti ,me par tirà pei cavei.
    Mi inveze digo Viva Trieste Libera ed Indipendente Slovena ,Austriaca ed Italiana.
    Mi no go la libidine del disagio che te pol aver ti, perchè nianche la storia gavemo in comune con l’Italia.
    Ma che te vol dir che questa cità xe Italiana nel senso che te vol dir ti xe un falso storico e te lo sa ben perche’ te vien el naso de Pinocchio.
    Po’ su la tua definizion “Democratica” podemo verzer un capitolo a parte perchè
    esser complici de questa ditatura dele banche
    ghe vol aver pel sul stomigo longo un metro.
    Po’ ogni dò per tre te tiri fora Berlusconi, ara che per mi anche lù xe un ‘taljan.

  42. effebi ha detto:

    xe za nato el novo imperator ? vedo che no manca chi ghe neterà el dedrio…

  43. effebi ha detto:

    el divertente xe che i stesi che qua sbava per l’imperator lo fa anche per el marescialo…
    (tuti e do per fortuna defonti)

  44. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @41 EFFEBI – qua xe tuti presenti anche quei che ghe netassi el de drio al Duce…

    anca lù defonto …………

  45. effebi ha detto:

    43 …chi, dove ?

  46. Alessandro ha detto:

    @30 mi stago sempre calmetto e scrivo educatamente. quindi mauricets (se te la gavevi con mi) rileggi ben i miei interventi prima de dir che te fa schifo. go usado un PARADOSSO. te spiego. se per dimaco i taliani xe tuti uguali (senza nessuna distinzion) perchè esprimi leadership terribili allora anche i popoli balcanici xe terribili perchè ga espresso leadership de macellai. allora i americani xe tutti guerrafondai perché ga eletto presidenti imperialisti e gli iraniani. el passaggio a i zingani xe ladri, i neri spuza, i gialli ga malattie ecc ecc xe breve… e no va fatto. per tua maggior comodità mauricets te riporto quel che go scritto prima (stavolta no legger solo le prime 3 righe): la verità xe che semo prima omini e dopo vien el resto. IN MEDIA gavemo caratteristiche più o meno marcate ma el manicheismo che te ga ti nel giudicar i “taliani” xe intollerabile.

  47. dimaco il discolo ha detto:

    Nah mi condivido quel che ga scrito schopenauer sui taliani. Poi scusa una roba, se I talianixe quel che xe (no tuti) ma la magioranza, no devo dir? Guardite in giro o fate una carelada de programi tv e te vedarà il livel che ga l’italian medio. No xe antiitalianità,.xe dati de fato.

  48. Alessandro ha detto:

    giudicar el livello culturale de un popolo in base a quel che trasmetti la tv no me par una grande idea. ma ovviamente ognidun xe libero de far quel che vol. perchè se al posto de giudicar el livello culturale degli italiani dalla tv e sempre attraverso la tv giudicassimo el contributo degli immigrati alla nostra economia/paese vegnissi fora solo furti e stupri. per mi l’esempio della tv non xe calzante

  49. dimaco il discolo ha detto:

    Ma rispecchia il gusto dele persone quel che sevarda in tv . E me par che a vederla tuti I imigrati xe delinquenti perché fa parte del sistema far creder sta roba.

  50. Alessandro ha detto:

    @49 el stesso “sistema” (metto le virgolette, no parlo de complottismo) che dà quell’immagine degli immigrati attraverso le tv, possiedi quelle tv che va incontro ai gusti degli italiani con trasmissioni stupide. per questo digo che la tv xe un “canale” troppo monopolistico per ergerla a cartina tornasole tout court de un popolo. mi, pur riconoscendo alcune caratteristiche medie, no posso far de tutta l’erba un fascio… del resto se se podessi farlo i processi e la responsabilità personale no gavessi senso. Zingano? In canon! Italian? No te farà mai l’ingegner! Cinese? Strazon! tedesco? Freddo rompiballe e cussì via

  51. dimaco il discolo ha detto:

    La gente no vol trasmissioni inteligenti perché ghe toca pensar. Cole stupide no. poi altro esempio xe le loterie. Te ga mai fa caso come che usa le perole: ti piace vincerefacile per imventivar la falsa speranza defar soldisemxa dover lavorar? Intere famiglie se ga rovinado. Anche daquesto se vedi una sfacetatura de un popolo. Xe noto che I taliani xe tra I giogadori piú acaniti che polveriza milioni ogni giorno tre loterie, grata e vinci e gioghi vari.

  52. Alessandro ha detto:

    No voio coninuar in OT ma nel 2004 ierimo terzi per gioco d’azzardo dopo Giappone e Uk (passime l’assenza de fonti che no la ricordo). Anche i Giapponesi e i britannici xe incallidi zogadori d’azzardo? Quando te disi “Intere famiglie se ga rovinado. Anche daquesto se vedi una sfacetatura de un popolo” riferindote ai italiani te gavessi mai pensà che i perfettini londinesi o i composti giapponesi ga sto vizio? Che i rovina anche lori le famiglie? E soprattutto se negli ultimi anni ghe xe stado un esponenziale aumento delle giocate, xe gli italiani che ga creado la domanda e determinado l’offerta o vista la categoria de “intarattenimento” xe stata dilatada a dismisura l’offerta prevedendo un conseguente forte aumento della domanda? Questo per dir: a fronte de un uguale aumento dell’offerta de lotterie in un altro paese che risultati gavessimo visto? Solo gli italiani xe ancestralmente supertiziosi e maladi de zogo (con l’aggravante de voler vinzer per non lavorar)? Personalmente, ma non ciapartela sul personale, quando gavevo 15 anni vedevo tutto bianco o nero… adesso vedo 1000 sfumature de grigio. Sarò mi mona o poco coerente ma le divisioni manichee no fa per mi.

  53. dimaco il discolo ha detto:

    A diferenza de noi mo me par che inglesi e giaponesi(giogadori noti) I ga dei problemi come I nostri. Parlo de economia, disocupazion e poco potere de aquisto.

  54. Alessandro ha detto:

    va ben. l’italian xe basso con la coppola, trafficone, superstizioso e no ga voia de lavorar. ga una spiccata predisposizion al tradimento. quel che tocca lo manda in vacca e dovessimo impara dai popoli germanici e slavi. ah, dimenticavo, i greghi xe come noi, una razza una faccia!

  55. Vico ha detto:

    Il problema è che anche dall’altra parte del confine ci sono le stesse dinamiche che ci sono a gorizia e che vediamo rappresentate da quello che scriviamo ad esempio riguardo a questa notizia. Tutto il ventaglio di posizioni rispecchiato da noi in questo dibattito c’è anche dall’altra parte.
    La dialettica che c’è tra Gorizia e Nova Gorica è quella del bue che dice cornuto al toro. Sono pessimista, non vedo grandi speranze di cambiare questa atmosfera anche perchè ci siamo abituati dopo tanti anni a questo stato d’animo.
    Una cosa ci tengo però a sottolinearla:
    Quelli di Gorizia sono il bue.
    Quelli di Nova Gorica sono il toro.
    A buon intenditor poche parole.

  56. Matteo ha detto:

    Effebi

    Te dimentichi i destri che sbava per el paiazo spela, come iera me servi un paio de morti per poder seder al tavolo delle trattative, quanti xe morti, el se ga senta?

  57. dimaco il discolo ha detto:

    eco savevo mi che la risposta la iera questa. Ghe podevo scometer 10 mila euro. ogni vota che no se ga argomenti per risponder se usa l’indignazion, la retorica e tuto el resto. Xe mai posibile he gavè complessi de inferiorità a tali livei? Fa inkazar veder come ve pianzè adoso ogni volta che ve se critica e zighe colpa de altri. Come i pute che la mama no cìghe cio el giogatolo e i taca a frignar: no me volè ben.
    No xe questo el punto alessandro. El punto xe he chi che ga inventa sti giochi magnasoldi se ga solo acorto de quanto babbeo xe el popolo che vivi in sta penisola(per fortuna esisti le ecezioni e son contento de questo) a forma de stival, dove che basta prometer dò soldi senza lavorar per mover le masse. Nissun ga di che dove imparar dai germanici, ma almeno ciaparli da esempio ma no solo i tedeschi ma anca i danesi, svedesi, norvegesi che qualcossa lo pol comunque insegnar.
    In italia per far un concorso publico i riva in 30 mila. per lavorar la tera bisogna ciamar i extracomunitari ai quai dopo ghe se ziga drio che ne ruba el lavoro. Quel lavoro che nissun talian vol far, ma che comunque se rivendica ma senza l’intenzion de farlo.
    Atra osa xe a permissività su certe cose ome la coruzion che se ga volù far passar come una inocente robeta. E qui sta el problema che se lo fa un straniero xe titoloni sui giornai, tv ecc, se lo fa un talian xe : povero , ga sbaia, merita un’altra posibilità. la risposta inveze la dovesi eser:
    “Signor giudice, è una tangentina, teniamo famiglia”
    el giudice dovesi risponder cussi inveze de guardarli con comprension:
    “Kuraz, 5 ani de carcere duro”.

  58. Vico ha detto:

    @57
    guarda che casi di corruzione li trovi dappertutto. L’unica differenza è lo stile con il quale si fà.
    Ad esempio quando succede qualche atto di corruzione in Italia o qualche scandalo politico-sessuale i giornali battono la grancassa perchè in italia adesso c’è attualmente una lotta senza quartiere tra fazioni(poteri forti, interessi nazionalietc.)
    In slovenia ma potrei dire austria svizzera, germania, succedono le stesse cose(di un anno fa è la notizia del politico di alto livello sloveno che viene sbranato dai suoi cani coi quali faceva dei giochetti non proprio corretti? Oppure di quand’è la notizia di quando la polizia ha circondato la sede di una banca slovena in pieno giorno per impedire che i dirigenti scappassero?)solo che in questi paesi si parla un giorno, in Italia si va avanti per 6 mesi.
    Questo però non vuol dire che gli italiani siano peggiori degli altri popoli. Sono diversi. Come diversi sono gli sloveni dai serbi e dagli slovacchi così gli italiani sono diversi dai tedeschi e dai francesi. Il mondo è bello perchè è vario.
    La nostra classe politica della seconda repubblica non brilla ma questo non vuol dire che sia lo specchio dell’Italia. Nella prima repubblica l’italia aveva una classe politica assolutamente migliore ma non per questo il popolo italiano era migliore di quello che è adesso. Semplicemente i paesi hanno momenti buoni e momenti peggiori: il popolo sopporta e cerca di tirare avanti.

  59. Vico ha detto:

    @57
    Tutto altro disocrso è quello del problema di Gorizia e Trieste in Italia è degli effetti che questo passaggio ha avuto. (ahimè quasi tutti negativi per questioni geografiche 8perdita dei ripsettivi retroterra e di rapporto con gli sloveni etc.). quindi è ovvio che quando una integrazione non è riuscita allora si va alla ricerca di come era prima. prima c’era l’Austria che è quella che ha dato l’impronta e il carattere a queste terre(insieme alla cultura slava). da qui l’importanza della celebrazione di un passato che può tornare ad essere futuro se ben gestito. Un futuro dove l?iatlia può tranquillamente partecipare se lascia da parte le sue pretese di nazionalizzazione di questo territorio.
    Insomma all’Italia si chiede solo di fare da noi quello che ha fatto in Alto Adige punto e basta.

  60. dimaco il discolo ha detto:

    era un dottore , quello sbranato dai suoi tre bullmastiff e personalmente hanno fatto più che bene, anzi troppo poco.
    Qui invece i dirigenti ladri la polizia li tutela.
    Non sono d’accordo comunque con la tua disamina Vico. Al’inizio il popolo italiano era compatto ha fatto grandissime lotte sindacali, per i diritti, per passare a una vita migliore. Ma guarda ora.
    Sono sempre colpa gli altri e mai gli italiani (o meglio la classe dirigente che si sono scelti), sembra he il lavorare sodo del popolo tedesco sia una forma i dispetto verso gli italiani. Non ho fatto paragoni con altri popoli, ma ho solo criticato i fatto che gli italiani cerchino a strada più breve e possibilmente la meno faticosa.

  61. Vico ha detto:

    @60 se ti guardi rai storia potrai vedere tutti documentari delle lotte degli anni 60 e 70(lotte non solo sindacali) e potrai constatare che dal 78 in su inizia un declino del paese che deprime la sua società.
    L’italia di oggi è frutto di un declino strutturale che inizia con gli anni 70. L’italia ha perso la sua tradizione cinematografica, ha perso la sua tradizione industriale, ha perso la sua tradizione culturale.
    Bisognerebbe andare a studiare il perchè di questo fenomeno. Gli sutidiosi attuali non hanno problemi nel parlare dei cosiddetti hanni del riflusson che vanno dal 78 al 82) come l’inizio di una atmosfera di depressione sociale, dove la gente si chiude in se stessa o nella famiglia, diventa nichilista. Questa decomposizione adesso è palese. Il paese è di fatto fallito e va avanti di inerzia. ma questo fa parte anche di un normale processo storico che colpisce tutti i paesi in momenti diversi(corsi e ricorsi della storia). ora tocca all’Italia, negli anni 80 invece è toccato alla Yugoslavia. forse anche l’italia risolverà tale crisi tornando a dividersi in entità statali separate, chi può dirlo….
    Ma questo fa parte del problema Stato, su che fondamenta era stato edificato, etc. non sui popoli che sono sempre passivi in questi fenomeni. Hanno deciso forse i meridionali da entrare in Italia? (I meridionali ti possono dire che ci hanno perso da questa unione lo stesso di quelli delle nostre parti.) L’unica cosa che si può notare e che valdostani e alto atesini se la sono giocata molto meglio l’entrata in italia senza la perdità del loro retroterra geografico e culturale.

  62. dimaco il discolo ha detto:

    E io che ho scritto? Fino ad uncerto unto dellastoriail popolo era compatto, poié decaduto come forza . La domanda da porsi é: etché édecaduto? Crrdo chelarisposta la sappiamo. O no?

  63. Vico ha detto:

    @62
    Qualcosa è accaduto ma cosa non saprei dire. L’uinica cosa che secondo me si nota oggetivamente è che dagli anni 80 c’è un fenomeno di amreicanizzazione culturale in italia e che non ha omologhi negli altri paesi. Gli italiani hanno perso tutte le loro tradizioni per diventare la bruttacopia degli americani. Se qualcuno mi obietta che c’erano gli spaghetti western già negli anni 60 o c’era little tony, io gli obietto tranquillamente che quella era italianizzazione della cultura americana non americanizzazione di quella italiana una bella differenza.

  64. dimaco il discolo ha detto:

    @58
    Qumdivstoche il mondoo é bello perché vario devo dedurre che corruzione, evasione, mafie varie ecc sono un patrimonio da proteggete perché fanno parte del modo di essere degli italiani?

  65. dimaco il discolo ha detto:

    Hanno scperto il credito, il cibo spazzatura, itelefilm eunmadsiccio bombardamento di lustrini e pailetyes . Programmi come la ruota della fortuna. hanno scoperto l’egoismo e la paura di condividere.

  66. Vico ha detto:

    @64
    l’essere diversi degli italiani non consiste nell’avere la mafia che c’è l’hanno gli americani, i russi i cinesi i giapponesi, etc. etc.) nè la corruzione e l’evasione che ci sono in tutti gli altri paesi. bensì in un modo di fare le cose. nel senso ad esempio della discrezione.
    la mafia cinese o giapponese è discretissima ad esempio. Quella americana ha sempre avuto come obiettivo quello di diventare parte della classe dirigente del paese. A quella russa interessa principalmente essere straricca. Quella italiana è caciarona, gli piace farsi vedere. al boss mafioso italiano non interessa solo la ricchezza è il potere ma anche la visibilità. per questo ci sono tantissime mafie nel mondo ma solo quella italiana è diventata famosa.
    Con questo voglio dimostrare che siamo tutti sulla stessa barca. tutti i paesi hanno le loro mafie mi dimenticavo la colombia etc. etc) tra questi alcuni (USA e CINA e GIappone)sono considerati i migliori guida del futuro, quindi come vedi il problema non è quello.
    Poi se vogliamo dare un giudizio morale sulla mafia è chiaro che la condanno.
    Ma la mafia non è un popolo. Perchè allora italiani americani russi cinesi giapponesi serbi colombiani sarebbero tutti popoli uguali.

  67. dimaco il discolo ha detto:

    Dai che la corruzione in EU é quantificata in circa z120 miliardi di€ di cui il 50% solo in Italia? Non dirmi che éuna cosa normale e fisiologica.

  68. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@ TV : sono d’accordo che i contenuti non sono di grande spessore anche se mediamente superiori ai programmi proposti nelle Tv Europee che ho avuto modo di vedere.

    Però bisogna dire che le persone che si presentano per partecipare ai giochi od altro danno uno spaccato della cultura media e dell’educazione ricevuta che fa paura, soprattutto quando si presentano ed illustrano i loro titoli accademici e specializzazioni e poi non sanno rispondere a domande di semplice cultura generale mentre brillano per memorizzare canzoni, risultati di calcio e nomi di calciatori e cantanti; NO GO PAROLE !!!!

  69. Vico ha detto:

    @65
    I fiorentini(che non sono italiani, italiani è solo un nome che è stato dato ai diversi popoli che abitavano la penisola quando sono stato unificati. italiani sta all’Italia come Yugoslavi alla Yugoslavia) “Hanno scperto il credito. Gli americani il cibo spazzatura, gli americani itelefilm eunmadsiccio bombardamento di lustrini e pailetyes . etc
    “hanno scoperto l’egoismo e la paura di condividere.”questa è una patologia che si trova ad alta intensità proprio a gorizia a seguito della sua storia recente.
    Non tendere a scaricare su un popolo difetti che sono dell’uomo e che si trovano a tutte le latitudini.

  70. Vico ha detto:

    @GIAMPAOLO LONZAR@dimaco
    E quello che ci propone la tv americana su realtime o DMAX?
    non parlo di telefilm.
    Che esempi di famiglie e problematiche vediamo alla TV cose allucinanti!!!e purtroppo la nostra società corre verso quel modello.
    ier sera nella serie sepellite in casa…una donna psicologa americana malata di shopping che aveva la casa così piena di ropba buttata ovunque che gli scarafaggi imperavanao ovunque. E questa la dipingevano come una problematica normale tanto che nè hanno fatto una serie. Se proprio vogliamo trovare esempi di degenerazione di un popolo.

  71. Sandi Stark ha detto:

    @ “guarda che casi di corruzione li trovi dappertutto”.

    Ottimo argomento, approfondimo. Secondo “Trasparency International” l’Italia xe al 67° posto, superada solo dalla Romania nei Paesi UE, a parte questa, ultima dei “Paesi occidentali”.

    Dopo vien el blocco dei super corrotti, come Russia, Bielorussia, diversi Paesi africani, Venezuela e Paraguay, alcuni medio orientali, Papua, Laos e Cambogia.

    Oltre a quel de “Transparency International” esisti un’altro indice della corruzion, quel usà dall’OCSE. I risultati xe simili.

    Qua una cartina interattiva della Corruzion mondiale:

    http://www.guardian.co.uk/news/datablog/interactive/2011/dec/01/world-corruption-index-transparency-international-map

    Per chi ghe interessa, ovviamente. I altri se metterà a contestar le statistiche sostignindo che xe una congiura del razzismo internazionale contro l’Italia. E questa xe la posizion dei patrioti italiani, che sostien che tutto el mondo xe paese e che i ‘taliani xe un popolo de Santi, Poeti e Navigatori.

    Nel frattempo, la Cina ga comincià a condannar a morte i funzionari corrotti, xe quasi una decina de lori che speta l’esecuziòn, ma prima lo Stato devi imposessarse de tutto el maltolto recuperandolo in giro pel mondo dove i lo gà sconto.

    Secondo certi punti de vista dei “razzisti anti italiani”, no saria possibile applicar la pena de morte per la Corruzion in Italia, se ris’ceria el genocidio.

  72. Vico ha detto:

    @67 quantificata da chi? la carta si lascia scrivere…
    poi dei tecnocrati dell’UE è sotto gli occhi di tutti che teste fini sono….
    Attenzione dimaco non sto difendendo l’italia senza se e senza ma. O scritto pur che sta attraversando una crisi paurosa. ma non è il popolo causa dei problemi dell’europa. Che l’italia come stato-sistema è malato fotrse irreversibile è un’altrodiscorso.
    Un conto è lo Stato un conto sono i popoli che lo abitano. Faccio distinzione tra contenuto e contenente.

  73. hobo ha detto:

    @dimaco#62
    e’ tutto il contrario. prima, nel dopoguerra e fino agli anni settanta, gli italiani *non* erano un popolo compatto, e questo era un bene. fino agli anni settanta l’ italia e’ stata attraversata da conflitti durissimi, che hanno portato alle conquiste civili e sociali di cui si parlava sopra, e che hanno trovato rappresentazione nel cinema, nella letteratura, nella musica, nei fumetti…. proprio negli anni settanta e’ cominciata in grande stile la repressione da parte dei vari poteri costituiti, una repressione che si e’ servita delle bombe di stato piazzate dalla manovalanza neofascista, e che ha trovato un’ utilissima sponda nella deriva terroristica di una parte dell’ antagonismo di sinistra. da li’ e’cominciata la normalizzazione del paese, e *ora* si puo’ dire che il paese sia sostanzialmente compatto, compattamente mediocre.

  74. Vico ha detto:

    @Sandi Stark
    “I altri se metterà a contestar le statistiche sostignindo che xe una congiura del razzismo internazionale contro l’Italia. E questa xe la posizion dei patrioti italiani, che sostien che tutto el mondo xe paese e che i ‘taliani xe un popolo de Santi, Poeti e Navigatori.”
    Tutto sono tranne che patriota italiano.
    La mia patria sono i miei amici.
    Le monate sul popolo di Santi Navigatori e Poeti la lascio ai nazionalisti.
    Ma giudicare interi popoli è impossibile.
    allora i begli son tutti pedofili.
    i tedeschi son tutti razzisti e nazisti,
    gli inglesi commerciani nati
    gli americani guerrafondai.
    Come si fa a dare giudizi su un popolo? Sun un uomo si danno giudizi e anche lì con le pinze…
    Poi per quanto riguarda le agenzie internazionali tutte americane o anglosassoni che vanno a vedere la pagliuzza nell’occhio altrui perchè non vogliono vedere la trave che hanno nel loro(quello che succede in sudafrica30 minatori uccisi dalla polizia pochigiorni fa(de beers), la situazione delle donne in arabia saudita perchè fa comodo(il petrolio)la situazione di miseria negli USA etc.
    pendere dalle loro labbra è proprio da ingenui. Io non credo a quello che dicono nè per quanto riguarda l?italia nè per quanto riguarda qualsiasi altro stato. Non centra il nazionalismo

  75. Sandi Stark ha detto:

    “la mafia che c’è l’hanno gli americani, i russi i cinesi i giapponesi, etc. etc”

    Si, ma chi xe stai i maestri?

    Chi ghe gaveva dà alla Camorra la gestion dei commissariati nel 1860 spetando l’Italia?

    Che città viveva de contrabbando all’insegna dello Zi’ Peppinu (Giuseppe Garibaldi) spetando el Re d’Italia?

    Chi ga esportà in tutto el mondo el brand “Camorra Spa”?

    La mafia saria vignuda dopo qualche anno, dopo che i agrari mafiosi sarìa stadi eletti nel novo Parlamento italian, senza mai più moverse de là.

    Che Paese ga avù un Governo autoritario con el massimo dei poteri, che ghe gaveva dichiarà guerra alla Mafia (Prefetto Mori) ma che istesso gaveva dovù arrenderse ad essa e vignir a patti?

    Quanti Paesi ga un Presidente della Repubblica che tramacia per tignir sconte le indagini sulle “trattative Stato – Mafia”?

    Che “Paese” esportava arte e cultura fin che el iera governà dai “stranieri”, cessando l’attività dopo esserse costituì Stato e sostituino le esportazioni culturali con l’esportazion della Mafia e del Fascismo?

    Questa ultima domanda rettorica no xe farina del mio sacco, la provien dalle opinioni de Montanelli e diversi altri pensatori.

  76. Alessandro ha detto:

    Sandi te ga i paraoci! Inutile…

  77. hobo ha detto:

    @71

    bon, ma la cina non e’ ‘sto gran modello. la cina e’ un paese in cui lo sfruttamento e’ a livelli impressionanti.

    l’ espressione con cui hanno sostituito la parola “comunismo” in cina e’ “societa’ armonica”.

    da “giap”:

    “Quando Žižek andò a Pechino chiese a un intellettuale cinese cosa si intendesse per “società armonica”. Quello gli rispose che “società armonica” è dove ciascuno sta al proprio posto, dove c’è ordine, ognuno svolge la mansione più adatta a lui etc. Al che Zizek rispose: “Oh, adesso capisco! In Europa lo chiamiamo ‘fascismo’.””

    p.s. per me bisogna essere contro la pena di morte, sempre, a costo di essere accusati di buonismo dal cattivista di turno.

  78. Vico ha detto:

    @Sandi Stark
    “Questa ultima domanda rettorica no xe farina del mio sacco, la provien dalle opinioni de Montanelli e diversi altri pensatori.”
    Montanelli!?!
    Montanelli è la quintessenza del qualunquismo all’italiana.
    Montanelli sembra uscito da un film di Alberto Sordi.
    Il classico fascista nel fascismo, democratico in democrazia turandosi il naso perchè era pur sempre snob).
    Uno di quelli che giustificava la corruzione purchè le cose andassero avanti…
    Montanelli. Citami Pasolini ma non Montanelli.

  79. Sandi Stark ha detto:

    @ ma se pol anche zercar de esser obbiettivi.

    Se i “popoli russi” xe stai sempre schiavi de qualchidun e oggi i sembra esser sotto una dittatura simil mafiosa, se pol anche cominciar a pensar se no ghe xe qualcossa de particolare in quella “società”. Podessi esser el clima, le distanze, le modalità de coesion sociale, i valori, la cultura, pol esser tante robe. Ma farse la domanda xe più che lecito.

    Se i “paesi balcanici” (enorme generalizzazion, mi me concentreria sulla Serbia piuttosto), xe stài spesso protagonisti de guerre etniche (a parte el periodo asburgico e gran parte de quel Yugo), mi me domandassi se nella cultura nazionalista de quel popolo, per caso no ghe xe qualcossa che sburta nella direziòn de l’odio etnico.

    Se la Germania ga rotto le balle ai Stati circostanti più o meno da quando la Prussia iera diventada Stato, farse la domanda se nella cultura de quei popoli esisti qualcossa de pericoloso, xe più che lecito. Fazendo però i conti con i ultimi 67 anni de Storia, tignindo presente le ingiustizie subide nel 1922 e tignindo presente la resistenza anti nazista.

    Se l’Italia xe sempre stada governada da farabutti, avendo avù tutti i Presidenti del Consiglio coinvolti in qualche scandalo de corruzion ed arricchimento a parte forsi una ventina de lori su 190, domandarse se nella “società” italiana esisti qualche meccanismo culturale e/o sociale che porta ad approvar de esser governai in modo delinquenziale, me sembra più che lecito.

  80. Vico ha detto:

    @79Sandi Stark
    Fai un discorso pericoloso.
    Forse non ti sei accorto.
    E’ lo stesso che faceva Hitler sulla gerarchia dei popoli.
    Abbiamo visto dove ha portato.

  81. hobo ha detto:

    “Che “Paese” esportava arte e cultura fin che el iera governà dai “stranieri”, cessando l’attività dopo esserse costituì Stato e sostituino le esportazioni culturali con l’esportazion della Mafia e del Fascismo?”

    per fortuna l’ arte e la cultura non sono emanazione dei governi. in italia si e’ fatta cultura, in opposizione alla (sub)cultura ufficiale, dominante, durante tutto il dopoguerra e fino agli anni settanta. per montanelli si trattava di merda, perche’ montanelli era un intellettuale che apparteneva proprio a quela cultura dominante, ufficiale, che in quegli anni veniva messa in discussione.

  82. Alessandro ha detto:

    forsi che gaveva ragion Lombroso? 🙂

  83. Vico ha detto:

    @79 Sandi Stark
    con il discorso della generalizzazione sui caratteri dei popoli non si fa altro che dar man forte a tutti coloro che hanno marciato e si son fatti carriere con il razzismo nei confronti degli slavi e che da noi ha fatto tanto male.

  84. hobo ha detto:

    continuo da #81

    e no se trata de rivendicar l’ “italianita'” de quela produzion culturale. tuto el contrario. se trata de stabir che se pol far cultura dapertuto, se se ga qualcossa de dir.

  85. Vico ha detto:

    @79 Sandi Stark
    e che han portato al crollo dell’Austria…tra l’altro…..

  86. hobo ha detto:

    @84
    (stabir = stabilir)

  87. Sandi Stark ha detto:

    @ 80 no credo Vico, perchè Hitler strumentalizzava el razzismo genetico per perseguir i suoi scopi de dominio, e a seconda dei obbiettivi momentanei la gaveva contro i ebrei, contro i slavi, contro i ‘taliani, contro i britannici eccetera.

    Mi inveze vardo alle differenze culturali dei popoli e nel specifico vardo ai miti nazionalisti fondativi, perchè son convinto che el nazionalismo ga fatto più morti delle pestilenze medievali.

    Sarà anche tutto spiegabile con le teorie marxiste de Hobo, ma senza i vari nazionalismi, nissun popolo gavessi mai fatto guerre contro i altri.

    Son convinto che la maggioranza dei ‘taliani poderà un giorno esser non più nazionalista e non più razzista, che poderà prevaler una cultura liberale del merito e no del familismo e la ricerca de raccomandazioni, che l’omertà vignerà poderà esser superada dal senso civico, che la lettura de libri e quotidiani e i altri indicatori culturali aumenterà, eccetera eccetera.

    Però in attesa che avvegni questo progresso, preferiria aver a che far con altri tipi de società e de valori.

  88. hobo ha detto:

    @87

    ma le guere le esisteva anche prima dela nascita del conceto de nazion. per dir, nel ‘500 in europa i se ga massacrado per motivi religiosi. ecetera. comunque el nazionalismo, col suo svilupo imperialista, xe una ideologia stretamente colegada al emerger dela borghesia come classe sociale egemone al posto dela aristocrazia.

  89. nick ha detto:

    @78, @81, capisco tutto, la vostra ideologia, l’ignoranza, e tutto il resto; ma insultare gratuitamente in questo modo Montanelli è veramente triste.

  90. hobo ha detto:

    @nick

    e dove sarebbe l’ insulto? ho scritto

    “per montanelli si trattava di merda [la produzione culturale del dopoguerra in italia], perche’ montanelli era un intellettuale che apparteneva proprio a quella cultura dominante, ufficiale, che in quegli anni veniva messa in discussione.”

    ‘demo avanti, dei.

  91. hobo ha detto:

    ma se vogliamo parlare di montanelli, parliamo anche del suo negazionismo circa l’uso dei gas asfissianti in etiopia. degli insulti di montanelli a del boca. e delle scuse che alla fine montanelli dovette rivolgere a del boca, quando venne desecretato il carteggio tra mussolini e graziani.

  92. nick ha detto:

    ecco appunto, affermare che montanelli apparteneva a quella cultura dominante, ufficiali, è un vero insulto.

  93. nick ha detto:

    montanelli è stato un grande, grandissimo giornalista e intellettuale. Sempre controcorrente (lo sa bene chi coraggiosamente acquistava il Giornale negli anni ’70). Una persona indipendente, intellettualmente oneste. Avrà sicuramente commesso errori, valutato male processi e fenomeni. Ma affermare che fosse in linea con “il sistema”, allineato e coperto con il conformismo politico e culturale del dopoguerra italiano, bè, è vera follia.

  94. hobo ha detto:

    bon, bon, dai, lasciamo perdere, nick, che’ e’ meglio.

    p.s. perche’ non chiedi alla redazione di cancellare il mio commento? vediamo se ti ascoltano.

  95. Mauricets ha detto:

    Sandi Stark

    in fatto di nazionalismo gli slavi e i germanici sono oggi come oggi al top mondiale.

    non hanno rivali.
    tutti gli altri a confronto sono dilettanti.

    ultima mattanza nazionalista in europa:
    balcani.
    tutte coinvolte le ex repubbliche yugo.
    ultima mattanza mondiale:
    germania. vedere i campi di concentramento.

  96. hobo ha detto:

    nick, dio bono, mi hai dato dell’ ignorante e del folle, e ti assicuro che non me ne importa un cazzo.

    ma se sei cosi’ piccato perche’ qualcuno ha toccato il tuo santino montanelli, al punto da considerare “insulto” l’ attribuzione del suddetto montanelli alla cultura ufficiale e dominante di questo paese, il minimo che puoi fare e’ chiedere alla redazione di cancellare il mio commento.

  97. Sandi Stark ha detto:

    @ 88 “nel ’500 in europa i se ga massacrado per motivi religiosi. ecetera”

    Che i se massacrava xe vero, ma bisogna veder in quanti, i se massacrava. Fin alle guerre napoleoniche, le battaglie impegnava poche migliaia de persone. Fa conto che in tutte le “guerre risorgimentali” ‘taliane iera stade secondo le varie fonti, da 8 mila a 19 mila morti in tutto.

    E bisonga anche veder chi iera, i combattenti. In massima parte iera mercenari, fin al periodo della leva obbligatoria sempre de periodo napoleonico.

    Evidentemente con la leva popolare serviva qualcosa per sburtar el popolo in una guerra, e contro Regni della stessa religion no se podeva doprar el pretesto religioso, che però xe sta sopravvalutà.

    Ad esempio per le crociate sembra che la maggior parte dei “volontari” andava si, con pretesti religiosi, ma in realtà iera masse de emarginai che andava in zerca de fortuna, e cadetti e nobili che andava in zerca de ricchezze e de aumentar i propri feudi con le ricompense nobiliari.

    El nazionalismo xe stà un’invenzion giacobina, e come savemo, più tardi sfruttà anche dai marxisti, quando ghe stava ben.

  98. Sandi Stark ha detto:

    Montanelli me xe sempre stà sulle scatole, specie in Storia dove el saveva qualcossa ma storico no el iera.

    Però el rappresentava una fetta importante della popolazion, e le sue opinioni rappresentava pur qualcossa.

    A parte le monade che el ga scritto sulla 2° GM, el xe stà però quasi rivoluzionario, scrivendo revisioni del “Risorgimento” con una certa cognizion de causa, perchè el suo trisnonno iera stà un patriota risorgimentale ma de quei federalisti, che iera la maggioranza.

  99. hobo ha detto:

    sandi, per dir, la guera dei trent’anni la ga fato 8 milioni de morti, per la gran parte civili, magari no tuti in seguito a azioni direte de guera, ma anche e sopratuto a causa dei sachegi, dele epidemie, dele carestie ecetera. xe ciaro che col progresso tecnologico, anche i morti diretamente in seguito a azioni de guera i xe aumentadi de secolo in secolo, fin a rivar ai 80 milioni de morti nela 2GM.

  100. Mauricets ha detto:

    ma cosa scrivi!!!

    “Fa conto che in tutte le “guerre risorgimentali” ‘taliane iera stade secondo le varie fonti, da 8 mila a 19 mila morti in tutto.”

    morti a solferino:
    in una soloa battaglia.
    Gli austriaci persero 14000 uomini i franco-piemontesi 15000.
    totale:29000

  101. Mauricets ha detto:

    Sandi Stark
    sei inattendibile. sempre.

  102. hobo ha detto:

    “A parte le monade che el ga scritto sulla 2° GM”

    a parte un klinc. montanelli xe sta un dei principali sostenitori dela tesi “italiani brava gente”. i dani che ga fato contribuendo a impor nela cultura mainstream sta vision autoassolutoria, xe enormi.

  103. Mauricets ha detto:

    non esiste un potere buono.

    uno peggio dell’altro.

    guardate putin:

    W le pussy!!!

  104. Sandi Stark ha detto:

    @ 103 sicuro, ma me sembrava OT in questo contesto.

    El iera autoassolutorio per certe robe che lo gaveva visto protagonista, e ferocemente autodenigratorio per altre robe, penso che sia normali contraddizioni per dei intellettuali che ga un’identità nazionale costruida in laboratorio. O se acceta o se pensa, e pensando salta fora le contraddizioni, prima che caschi el palco.

    Ciò che fastidio, xe pien de mussatti che attacca le persone e no le idee o le opinioni. Certo, no se pol pretender, però adeso molo el thread, devo zercar l’Autan.

  105. Mauricets ha detto:

    W il popolo italiano!!!

    W l’italia. Democratica e repubblicana.

    W la costituzione.

  106. hobo ha detto:

    ma montanelli su sta roba del’ africa ga avudo una posizion militante, no se tratava dei tormenti interiori de un inteletual.

    e po’ el ga difeso priebke, disendo che el gaveva solo obedi’ ai ordini. pero’ el xe sempre sta’ critico (per usar un eufemismo) nei confronti dela resistenza (secondo mi el motivo xe perche’ chi che xe anda’ in montagna lo ga fato senza spetar ordini de nissun).

  107. Mauricets ha detto:

    W il popolo italiano!!!

    W l’italia. Democratica e repubblicana.

    W la costituzione.
    W i lavoratori e le lavoratrici italiani!!!

    W gli studenti italiani!!!

    W gli emarginati italiani!!!
    W gli anziani italiani!!!
    W i bambini e le bambine italiani!!!
    W i disoccupati, i sotto occupati e i mal pagati italiani!!!

  108. Mauricets ha detto:

    W il popolo italiano, meraviglioso!!

  109. dimaco il discolo ha detto:

    mauriets hai dimenticato gli extracomunitari sfruttati e malpagati. o queli non contano nulla?

  110. ufo ha detto:

    Ma el popolo meravilioso (su questo son dacordo) nol podessi, disemo, dar sfogo ale sue meravilie giusto un ninin più in là, oltre isonzo, e dar un pochetin de pase a noialtri? Te sa, dopo un tot ani anca la meravilia più cariga de lustrini la cominza stancar.

  111. Mauricets ha detto:

    110 e 111

    oltre l’isonzo è terra italiana.
    fino al confine.
    extracomunitari sfruttati e malpagati che si sentono nostri fratelli hanno la mia solidarietà.
    gli altri che ci odiano no.

    W l’Italia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  112. edvard ha detto:

    Di solito quei che stanno sempre a ripeter che questa xe terra italianissima xe quei che xe meno italiani, col cognome palesemente italianizado e il nono che no ga insegnà

  113. ufo ha detto:

    @112 “fino al confine“…

    Questo? (ocio, xe un PDF)

  114. dimaco il discolo ha detto:

    ecco mauri puoi andare a dirglieko mentre raccolgono i pomodori. sono certo che apprezzeranno.

  115. maja ha detto:

    naaah, ufo, zontighe pur anche el “stato indipendente croato”.

  116. ufo ha detto:

    Xe che go ancora le idee un poco confusionade. Nissun me ga rivà dar una certeza, per esempio, se Nikolajevka la xe de qua o de la del confin. Maurice, le rive del Don le xe anca lore in tele “terre perdute“?

  117. Sandi Stark ha detto:

    Anche mi digo che oltre l’Isonzo no se parla più sloven e che xe cussì fin al confin. Quel del 1915 però.

  118. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 104 MAURICETS – Finalmente una cosa cara al cuore a tutti gli Italiani :

    “W LE PUSSY ”

    che per chi non mastica slang americano avresti dovuto tradurre

    “W LE FIGHE”

  119. Vico ha detto:

    @93
    o uno è uno storico, o uno è un giornalista, o uno è un intellettuale.
    sono 3 cose diverse.
    Montanelli ha mescolato le cose facendo credere che la storia si potesse fare con il buon senso.
    mia nonna che aveva la terza elementare e arrivava alle stesse conclusioni di Montanelli( dai tempi romani son tutti corrotti, la politica è la più grande sgualdrina, etc etc.) ma almeno le considerava le sue opinioni non la verità.
    Montanelli è stato un furbo che ha scritto quello che la gente voleva sentirsi dire. e si è fatto una marea di soldi.

  120. hobo ha detto:

    @120

    ma soprattutto: montanelli, attribuendo le magagne dell’ italia a un presunto carattere del popolo italiano, visto come un monolite, giungeva alla conclusione che non si potesse cambiare niente. anzi, che non si dovesse cambiare niente. che chi si batteva per il cambiamento era un illuso se andava bene, un pericoloso sovversivo se andava male. e cosi’ il suo discorso, apparentemente “contro”, era di fatto “pro” sistema. era un’ assoluzione generalizzata dell’ intera classe dirigente, e di quella parte di italiani che la sosteneva.

  121. Vico ha detto:

    @121 hobo
    concordo.

  122. nick ha detto:

    @120
    “il suo discorso, apparentemente contro, era di fatto pro sistema”.
    Già, era proprio pro sistema Montanelli.
    Consiglio: vai a prenderti qualche copia del Giornale e poi mi sai dire.

  123. nick ha detto:

    errore. No @120, ma @121

  124. Bibliotopa ha detto:

    Montanelli solo? quanti giornalisti scrivono libri prendendosi per storici.. Montanelli fu solo il primo..

  125. hobo ha detto:

    @nick

    Lettera di Indro Montanelli all’ambasciatrice, americana in Italia, Clare Boothe Luce (Roma, 6 maggio 1954)

    http://smallworldnetwork.blogspot.it/2012/04/lettera-di-indro-montanelli.html

    Se alle prossime elezioni un Fronte Popolare comunque costituito raggiungesse la maggioranza, Scelba cosa farebbe? Consegnerebbe il potere, e sarebbe la fine. […] Ma debbo aggiungere qualcosa di più: qualunque uomo di governo, oggi, anche non democristiano, si arrenderebbe per totale impossibilità di compiere un colpo di Stato. Gli mancherebbe tutto, per osarlo: la polizia e l’esercito sono inquinati di comunismo; i carabinieri, senza il Re, hanno perso ogni mordente; la magistratura è vile. E in tutto il paese non c’è una forza capace di appoggiare l’azione di un uomo risoluto. Noi dobbiamo creare questa forza. Quale? Non si può sbagliare, guardando la storia del nostro Paese, che è quella di un sopruso imposto da una minoranza di centomila bastonatori. Le maggioranze in Italia non hanno mai contato: sono sempre state al rimorchio di questo pugno di uomini che ha fatto tutto con la violenza: l’unità d’Italia, le sue guerre e le sue rivoluzioni. Questa minoranza esiste ancora e non è comunista. È l’ unica nostra fortuna. Bisogna ricercarla individuo per individuo, darle una bandiera, una organizzazione terroristica e segreta… e un capo. […]
    [Il] più adatto sarebbe Pacciardi: risoluto e buon organizzatore. Ma il suo passato di antifascista repubblicano lo rende impensabile a un gruppo di uomini che saranno nella maggior parte ex-fascisti monarchici. Propongo il Maresciallo Messe, uno dei pochissimi generali usciti dalla guerra con onore. È vecchio e non molto intelligente…
    Gli forniremmo noi le idee che egli non ha. Il programma dev’essere semplice e chiaro… Capi e gregari debbono essere tutti Personae Gratae ai Carabinieri, con cui s’impongono rapporti di strettissima collaborazione e di cui dovrebbero, nel momento supremo, diventare la truppa di rincalzo. […]

  126. hobo ha detto:

    diamo a montanelli quel che e’ di montanelli.

    solo la schizofrenia del ventennio berlusconiano poteva trasformarlo in un’ icona di una parte di (ex) sinistra in stato confusionale.

  127. Vico ha detto:

    @127
    Acci-picchia!

  128. ufo ha detto:

    A pensar male si fa peccato, ma di solito s’indovina“…

    Verrà mai il giorno in cui questo paese dei ballocchi saprà sorprenderci positivamente, smentendo questa famosa massima di saggezza giuliana?

  129. nick ha detto:

    @ hobo. E quindi? Cosa significa quella lettera?
    E’ del 1954, forse andrebbe anche contestualizzata. Erano anni un pelo particolari.
    E comunque c’è scritta una grande verità. In Italia le maggioranze non hanno mai contato.
    Se si giudicano figure complesse come Montanelli attraverso una singola lettera, scritta peraltro nella prima parte della vita e della carriera, bè, a mio avviso si tratta di un metro di giudizio abbastanza debole…..

  130. hobo ha detto:

    hai ragione nick, non significa niente. come non significa niente la minimizzazione da parte di montanelli della affaire P2. montanelli incontro’ gelli alla ricerca di finanziamenti per “il giornale”, ma poi non se ne fece nulla. a montanelli gelli non piacque, e di questo bisogna dargi atto. siamo negli anni settanta. di li’ a poco sarebbe scoppiato lo scandalo della P2. montanelli ebbe sempre una posizione riduzionista sull’ intera faccenda. quando ne parlava, la buttava in ridere. alla luce di quella lettera, scoperta nel 1998 negli archivi della “library of congress”, si capisce anche perche’. per lui la soluzione autoritaria, il colpo di stato, erano opzioni accettabili. un cinismo che forse adesso a qualcuno sembrera’ anche simpatico, ma che all’ epoca aveva riverberi piuttosto sinistri.

  131. effebi ha detto:

    la donzelletta vin dalla cmpagna…
    in sul calar del sole…

  132. effebi ha detto:

    Col suo fascio dell’erba
    e reca in mano un mazzolin di rose e di viole…

    (ops … go scritto fascio… ecco ! anche nella poesia italiana vien fora l’aspetto più negativo de questo popolo infame, vigliacco, traditore, inetto, mafioso e corrotto… la feccia del mondo vignuda a occupar questo che iera un felice e ordinato lembo de terra mitteleuropea… bleah ! ke skifen !!!)

  133. effebi ha detto:

    zigo-zago zigo-zago… HE ! HE ! HE !!!

  134. ufo ha detto:

    @130 Ho quasi l’impressione che qualcuno abbia trovato un vocabolo nuovo nel dizionario, “contestualizzare“, e lo vada usando come una sorta di bacchetta magica che esenta dall’obbligo di spiegarsi…

    Ma cosa cavolo c’era poi da contestualizzare tanto nel 1954? Erano passati ben sei anni da quando, perdendo le elezioni del 1948 ed accettando il verdetto delle urne, comunisti e socialisti avevano dimostrato di anteporre i principi della democrazia e la fedeltà alla Costituzione ai propri interessi di partito o comunque di parte. Altrettanti ne erano passsati da quando la rottura tra Tito e Stalin aveva allontanato il blocco sovietico dalle frontiere italiane. I servizi segreti facevano quel che volevano senza renderne conto a nessuno, le forze “dell’ordine” privilegiavano l’uso del manganello a quello del cervello, di tanto in tanto sparando impunemente sulla cittadinanza – e non gli bastava ancora? Che bisogno aveva di complottare con lo straniero per far tornare il suo paese negli anni del Male assoluto? C’è in effetti nel Devoto-Oli una parola per questo genere di intrallazzi, e la stessa parola ricorre pure nel codice penale. Comincia con la lettera t.

    @132 I xe veniù trovarte i parenti ‘rimasti’ per farte zercar la malvasia fata de lori? Lassa un poco per noi…

  135. Sandi Stark ha detto:

    No che me interessi più de tanto, ma bisogna conosser le dinamiche dei occupanti. Più che de Montanelli “fassista genetico”, me sembra interessante questa opinion de uno dei meridionali risorgimentali, prima che l’artigianato ‘talian mettessi insieme una serie de elementi tutti pre esistenti, per crear el “fassismo”:

    “Noi siamo autoritari fino alle ossa, e per eredità, per costumi, per educazione indotti a troppo comandare e a troppo ubbidire.

    A essere sinceramente con la libertà, a volerla intera e sempre per tutti come per se stessi, devota e ossequente alle leggi, generosa invano, a volerla educata e moralizzatrice, premio e non castigo di Dio.

    A noi insegnano soltanto il libro, magari l’imitazione straniera, non mai assolutamente l’intimo profondo convincimento dell’animo.

    Sfugge all’italiano medio il principio democratico che il potere, la conquista del potere devono andare di pari passo con le garanzie individuali dei diritti civili”.

    Giustino Fortunato, fine ‘800.

    Bocca:

    “né Dante, né Petrarca, né Guicciardini né Machiavelli sono stati maestri di democrazia.

    Credo non si possa dar torto a Julien Benda quando dice: “L’Italia non ha avuto maestri di moralità democratica, Michelangelo compiva i suoi capolavori mentre Cesare Borgia, il principe di Machiavelli, crivellava di colpi un uomo legato a un albero per divertire le dame della sua corte”.

    E Machiavelli, che almeno studiava lucidamente l’esercizio del potere e rivelava “di che lacrime grondi e di che sangue”, fu un’eccezione; gli uomini di lettere, i retori e i filosofi del Rinascimento e dopo ignoravano il rapporto cruciale tra politica ed etica, si arriva a Leopardi per prendere coscienza di questa sordità democratica.

    Tutti i moti protestanti vengono soffocati nel sangue, l’Italia è piena di “sacri macelli” di eretici, il dissenso viene cancellato con i roghi e con le spade.

    La Rivoluzione inglese ci era ignota, quella francese in fama demoniaca. Per molti italiani benpensanti e moderati la democrazia è ancora la magna meretrix.

    Se il fascismo è una minaccia perenne per l’Italia è perché la sua cultura resta antidemocratica, perché invece che discutere sui doveri dei cittadini ci schieriamo secondo le fazioni e gli interessi.”

    Questo xe un esempio de letteratura italiana de sinistra; analisi interessante, condivisibile a parte alcuni arzigogoli (Dante iera per el Sacro Romano Impero, no come che i la ga contada dopo), ma conclusioni azzardade, perchè no i se rendi conto che se xe vero quel che i ga scritto sull’eredità antidemocratica ed autoritaria italiana, lori stessi ne xe vittime.

    E difatti, basta analizzar le porcade che sta fazendo la sinistra italiana per tentar de tignir insieme la baracca, dalla retorica risorgimentale alla strumentalizzazion delle “foibe” senza preoccuparse o renderse conto dei danni che i sta fazendo.

    Altra roba interessante: tutti i regnanti studiava Macchiavelli, che diseva tante robe interessanti. Ma sembra che l’unico aforisma de Macchiavelli che sia sopravvissù nella cultura popolare itlaiana, sia “il fine giustifica i mezzi”.

    E questo xe un modo de pensar assolutamente italian, che tutti accetta, destra, sinistra e centro senza distinzioni. Xe normale che per “ragion de stato” se fazi le più grandi porcade del mondo, xe normale che i cittadini subissi e staghi ziti.

    Rientrando dall’OT, dall’altra parte gavemo i valori asburgici, che sta a quei ‘taliani come el giorno alla notte.

    Ad esempio come l’ultimo imperator che piuttosto che sparger altro sangue, el gaveva preferì perder el potere più grande del mondo.

    O che no el gaveva tradì el suo alleato per no mancar alla parola data.

    Tutte robe che i “macchiavellici” taliani no pol capir, tanto che i se spanza delle ridade se i le senti.

  136. effebi ha detto:

    malvazia… come “diseva sempre i vecchi triestini originali de medrelingua austriaca”

  137. effebi ha detto:

    e pensar che per difender l’indipendenza del austria gavemo madado 4 divisioni al brennero “l’Italia vigila con l’arma al piede” 🙂 …ingrati ! i ga preferido el più “mitteleuropeo” Adolfo….

  138. ufo ha detto:

    Sarà che i mati, trovandose quatro divisioni al Brennero, i gabi pensà che magari qualchidun voleva ripeter el scherzeto del 1915?

  139. hobo ha detto:

    @sandi

    in realta’ la citazione “il fine giustifica i mezzi” e’ apocrifa. viene comunemente attribuita a machiavelli, ma non compare in nessuno dei suoi scritti.

    il merito di machiavelli e’ di avere descritto senza ipocrisia i meccanismi del potere politico.

  140. hobo ha detto:

    @effebi

    il latino mussolini e il mitteleuropeo adolfo, come li chiami tu, sono ben presto diventati alleati di ferro. come scriveva aldo piu’ sopra, le quattro divisioni al brennero servivano a difendere il regime austrofascista di dolfuss dalle mire pangermaniste della germania nazista. scazzi tra parenti, insomma.

  141. Sandi Stark ha detto:

    Le prime 4 divisioni al Brennero le stava spedindo Cadorna nel 1914, me permetto de informarve perchè se tratta de una delle tante informazioni storiche che i ‘taliani “xe mejo che no i sappi”.

  142. aldo ha detto:

    @137

    Sandi, per curiosità, ma ti te ga leto Machiavelli? Te ga leto el toco su Machiavelli dei Quaderni dal carcere de Gramsci che xe la base del dibattito della sinistra italiana su Machiavelli e sul Principe? O te bati sula tastiera luoghi comuni da bar sport tanto per farghe far ginastica ai dedi?

  143. effebi ha detto:

    ferriera 11
    franz josef 144

  144. effebi ha detto:

    e la gallina che ripete il suo verso…

  145. aldo ha detto:

    Sandi, e za che ghe son te posso domandar a quali pensatori politici da ti studiadi e che te ga convinto se ispira tute ste tue interessanti afermazioni sui austro-boni e i taliano-cativi e più in generale sui nordico-boni e i sudici-cativi?
    O xe una roba che te vien del cuor? In sto caso vara che te pol trovar tante dotte conferme nele teorie del suprematismo germanico e del suprematismo nordico del periodo precedente la grande guerra e ale quali dopo se ga ispirà un movimento tedesco con le idee ciare sui popoli che doveva governar e su quei che doveva servir quei saveva governar.

  146. ufo ha detto:

    “Ma, quando si acquista stati in una provincia disforme di lingua, di costumi e di ordini, qui sono le difficultà; e qui bisogna avere gran fortuna e grande industria a tenerli.”“Debbe ancora chi è in una provincia disforme come si è detto, farsi capo e defensore de’ vicini minori potenti, e ingegnarsi di indebolire e’ potenti di quella, e guardarsi che, per accidente alcuno, non vi entri uno forestiere potente quanto lui.”

    Eccovi le divisioni al Brennero spiegate dal Machiavelli – col piccolo particolare che il fanfarone pelato ci aveva provato, ma il germanico alleato non ha minimamente badato alle sottigliezze rinascimentali degli otto milioni di baionette e si è fatto i comodi suoi. Sapendo, si potrebbe dire, che alcuni popoli hanno una certa tradizione di essere assai generosi con le parole ed i proclami e conversamente assai parsimoniosi coi fatti.

  147. Kaiokasin ha detto:

    “Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.
    (chi l’ha detto? con google è troppo facile…)

  148. Rupel ha detto:

    4 divisioni mandade al Brennero , me vien de rider.
    al primo tiro de schopo i saria scampai gridando mamma mia

  149. Sandi Stark ha detto:

    a tutti i provocatori che tenta de metterme in boca robe che no go scritto: NPC, ghe rispondo solo alle persone serie.

  150. Sandi Stark ha detto:

    @ 149 no credo, quele de Cadorna iera in marcia verso el Brennero per andar in aiuto dell’alleato germanico; le altre iera schierade contro la Francia.

    Pensa ti che quela volta, i veri nazionalisti ‘taliani, quei co’ la camicia azzurra de Prezzolini, Corradini, Federzoni eccetera, i iera assolutamente interventisti. Ma con l’Austria e contro la Francia.

    Dopo i ghe ga dito: “Mah veramente, noi pensavimo de farghe guera all’Austria, ma solo quando saremo sicuri de vinzer” (Salandra in persona), allora i gaveva ditto: “Bon indiferente, a noi ne interessa solo che sia guera”.

  151. hobo ha detto:

    @rupel

    te fa mal a rider. mussolini iera un cialtron, ma iera sopratuto un criminal, al interno e al esterno. le quatro divisioni al brennero, in risposta al atentato contro dolfuss, le iera una baruffa tra parenti, un triello tra fassisti taliani, tedeschi e austriaci. solo pochi mesi prima, le milizie fassiste de dollfuss le gaveva sopresso con le armi le organizazioni socialiste e antifassiste (se parla de centinaia de morti in cinque giorni).

    http://www.youtube.com/watch?v=2pmG7j5uLZI

  152. Sandi Stark ha detto:

    Se Mussolini iera cialtron, cossa iera la stragrande maggioranza dei ‘taliani che lo gaveva volù?

  153. hobo ha detto:

    @153

    go apena dito che la cialtroneria xe una categoria insuficiente per descriver e capir el fassismo.

  154. abc ha detto:

    Ho l’impressione che qui qualcuno confonda il 1914 col 1934, forse documentarsi un po’. Non mi risulta che le truppe italiane al Brennero nel 1934 fossero alleate della Germania.

    Dunque Mussolini era un cialtrone come il popolo che lo aveva votato, ok. Ma allora la stragrande maggioranza di germanici e austriaci che acclamava Hitler come si potrebbe definirla?

  155. hobo ha detto:

    @abc

    infatti non lo erano, ne’ mi pare che qualcuno lo abbia detto. all’ epoca mussoini e hitler non erano alleati, ma lo sarebbero diventati di li’ a poco. resta il fatto che tutta la crisi del ’34 e’ stata uno scazzo in famiglia tra fascisti.

  156. Mauricets ha detto:

    153

    Sandi Stark

    e dei germanici che hanno voluto zio adolfo?

    W l’italia democratica e repubblicana.
    nata dalla resistenza.

    W la costituzione!!!

  157. Mauricets ha detto:

    il popolo è vittima.
    sempre.

    vittima del bisogno e della fame.
    vittima della manipolazione della realtà.

    vittima dell’ignoranza.
    festeggiare un monarca che ha scatenato una mattanza immane è immorale.

    lui è morto nel suo letto.
    non così milioni di uomini e donne.

    lui, al pari di altri, ne è il responsabile.

    P.S.

    senza contare le carneficine precedenti al primo conflitto.
    un macellaio.

  158. dimaco il discolo ha detto:

    m auricets: vaffanculo e te se lo meriti tuto bruto fassista travesti da benpensate mediocre e miserabie.

  159. Gi ha detto:

    Il ricordare Franz Josef non è nostalgia degli Asburgo, ma commemorazione di un periodo storico in cui il nostro territorio, in primis Gorizia e Trieste, hanno vissuto un periodo di grande prosperità e sviluppo. Un periodo in cui erano al centro delle attività del paese, l’Austria, a cui appartenevano. Trieste, porto franco, era il più importante del paese, mentre Gorizia era considerata la Nizza Austriaca. E adesso l’Italia cosa ci ha riservato, se non essere un territorio di periferia, dove per arrivare a Roma capitale non c’è nemmeno un treno diretto, ma devi cambiare a Mestre! Il periodo austriaco fu importante per queste terre, quello italiano solo di lento ed inesorabile declino…

  160. Maurice ts ha detto:

    che i tiranni e i guerrafondai possano bruciare all’inferno.
    se esiste.

  161. dimaco il discolo ha detto:

    inferno esiste solo per chi ne ha paura, e se esistesse veramente spero di finirci. Ottima compagnia.

  162. abc ha detto:

    @ hobo 156, leggo nel post 151 “quele de Cadorna iera in marcia verso el Brennero per andar in aiuto dell’alleato germanico; le altre iera schierade contro la Francia.”
    Come interpreti tu questo passo?

  163. hobo ha detto:

    @162

    ah, ok, credo che sandi parlasse del 1914, quando l’ italia era ancora alleata coi tedeschi e gli austriaci, ma stava gia’ trattando con gli inglesi e i francesi. ma non mi torna, perche’ nel 1914 il confine tra italia e austria era molto lontano dal brennero.

    in efetti non so bene come interpretarlo, quel passo. bisognerebbe chiedere a sandi di fornire qualche dato piu’ preciso. in ogni caso hai ragione a dire che il 1914 non c’entra niente col 1934 di cui si stava parlando, in seguito al commento #138 di effebi.

  164. abc ha detto:

    Oltre al fatto che il confine era sul lago di Garda, Badoglio nel 1914 era un personaggio di secondo piano.

  165. aldo ha detto:

    @156 abc

    Non prendere per buona l’affermazione di Stark “se Mussolini iera cialtron cossa iera la magioranza dei italiani che lo ga volù” perchè la maggioranza degli italiani non ha mai votato per i fascisti in elezioni libere, com’è invece stato per i tedeschi nel caso di Hitler.
    La NSDAP di Hitler, nelle due tornate elettorali del 1932 prese la maggioranza relativa prima con con il 37% e poi col 33% dei voti e andò al governo avviando un meccanismo “legale” di passaggio alla dittatura totalitaria sfruttando l’art.48 della costituzione di Weimar.
    Invece, al momento della marcia su Roma, in parlamento vi erano solo 35 deputati fascisti, corrispondenti a circa il 7% della camera. La marcia su Roma fu un bluff colossale. I fascisti erano armati di pochi fucili e pistole, oltre che di manganelli. Armi buone per fare gli squadristi contro le sedi dei partiti e dei sindacati dei lavoratori, ma semplicemente ridicole di fronte ai 12.000 uomini dell’esercito regolare pronti a intervenire. Facta aveva già fatto approvare in consiglio dei ministri il decreto per la proclamazione dello stato d’emergenza che serviva per disperdere i fascisti. Ma Vittorio Emanuele non volle firmarlo e prese la strada di dare l’incarico di formare il nuovo governo a Mussolini che arrivò tranquillamente a Roma in vagone letto. Quello che arriva dopo è violenza e dittatura, comprese le finte elezioni del 1924 con le squadracce fasciste scatenate in tutta Italia, il successivo assassinio di Matteotti e tutto il resto.
    Dunque, al momento di andare al governo, mentre la NSDAP di Hitler aveva il 37% dei voti e oltre il 40% dei seggi in parlamento e faceva anche maggioranza assoluta di con i nazionalisti della DNVP, invece i fascisti di Mussolini avevano solo il 7% dei seggi. Non sono mai stati votati dagli italiani in elezioni libere. Il consenso è stato costruito dopo, a potere già raggiunto, con i tipici sistemi delle dittature totalitarie.

  166. abc ha detto:

    Caro Aldo ormai da tempo sono abituato a prendere le dichiarazioni di stark per quelle che sono. Ormai anche i sassi sanno che per lui a nord delle Alpi sono tutti perfettissimi, mentre italiani e friulani sono tutti fascisti della peggior razza.

  167. abc ha detto:

    Rettifico il mio post 164. Ho tirato in campo Badoglio che non c’entra. Il nostro “storico” ha citato invece Cadorna, a maggior ragione allora si riferisce al 1914 e non al 1934. Saprà lui.

  168. aldo ha detto:

    Mentre la dittatura nazista diventa realmente “totale” grazie a un consenso reale talmente forte da permetterle di combattere fino sotto il bunker di Hitler, il fascismo mantiene sempre un deficit di consenso reale che lo costringe a compromessi con altri poteri come monarchia e chiesa e spiega anche il crollo del 1943 e la resistenza come fenomeno di massa che invece è mancata in Germania e Austria.

  169. abc ha detto:

    Aldo, indubbiamente conosci la storia, al contrario di lui, e perciò è un piacere leggerti e dibattere con te. L’analisi che hai fatto nel tuo post 165 è limpidissima, ma siccome sostieni che l’Italia è stata meglio della Germania, lui non condividerà. Il fascismo ha sempre dovuto fare i conti anche con la monarchia e la chiesa, ma ciò non ostante ha avuto forti consensi. Il crollo del 43 è subentrato quando ormai gli alleati erano già in Sicilia ed il re finalmente si è svegliato, ma ci è voluto il voto del gran consiglio, altrimenti campa cavallo.

  170. hobo ha detto:

    a questo punto, a costo di sembrare retorico, voglio fare un omaggio ai resistenti tedeschi, pochi, isolati, che si trovarono ad agire in condizioni difficilissime, e che gia’ dal 1933 sperimentarono il lager.

    http://www.youtube.com/watch?v=nTKBJgkVe8o

    penso che sia giusto farlo, anche per non cadere nel tranello cognitivo di sandi. l’ unica risposta sensata alle affermazioni di sandi e’ ribadire il carattere europeo e internazionalista dell’ antifascismo.

  171. hobo ha detto:

    @abc

    pero’ secondo me (e non solo) l’ inizio della resistenza come movimento di massa in italia si ha con gli scioperi operai a torino, milano e genova nel marzo del ’43. durante quegli scioperi, le parole d’ordine erano “pane, pace e liberta'”. lo sbarco in sicilia non c’era ancora stato, e nemmeno il gran consiglio. con quegli scioperi apparve chiaro che il regime aveva perso gran parte del suo consenso. la caduta del fascismo, in luglio, fu *anche* conseguenza di quegli scioperi.

  172. abc ha detto:

    Ma torniamo alla Mitteleuropa. Dunque il primo atto dalla festa è stata la commemorazione dei caduti in guerra, cerimonia avvenuta nel cimitero militare austroungarico di Brazzano. Lì sono sepolti tanti giovani di mezza Europa morti per una guerra assurda dichiarata da chi? Ha parlato il sindaco di Cormons e poi un rappresentante della Provincia. Io che ho i miei prozii sepolti nei cimiteri della Galizia mi aspetto che in situazioni analoghe vengano fatte commemorazioni alle quali partecipino le autorità dei territori ex austriaci. Dunque di quale provincia pensate fosse il rappresentante venuto a commemorare i soldati austroungarici di Brazzano. Facile rispondere: il cimitero è in provincia di Gorizia, dunque. Ma no siccome Trieste è più mitteleuropea di tutti, ubi maior minor cessat, quello era della provincia di Trieste. E invece no cari miei era uno venuto da Udine, campo avverso. Ma allora non meravigliatevi se in questa occasione, come in tutte quelle che rigurdano noi friulani, io mi sento più udinese che goriziano. Sono i nostri sorestans che vogliono così, non sanno rappresentarci.

  173. abc ha detto:

    hobo, i resistenti tedeschi furono pochi ma coraggiosissimi. Gli scioperi del marzo 1943 sono avvenuti quando ormai la gente cominciava a rendersi conto di quante frottole erano state raccontate. Ma senza il voto del gran consiglio e la partecipazione del re, tutto sarebbe stato più difficile. Indubbiamente *anche* quegli sioperi hanno contribuito al crollo del 25 luglio.

  174. Sandi Stark ha detto:

    Semplice, i patti della triplice alleanza prevedeva che l’Italia mandassi 4 divisioni in aiuto della Germania se questa gavessi fato guerra con la Francia. Go doprà “al Brennero” per analogia e perchè no iera altre strade.

    Pollio addirittura gaveva offerto un numero più alto de divisioni, e el gaveva provà a inzinganàr i tedeschi de attaccar per primi, perchè la 1° guerra mondiale iera scritta nei astri e iera solo question de tempo.

    Cadorna gaveva schierà l’esercito ai confini con la Francia, el gaveva le 4 divisioni pronte per partir, el Re ghe gaveva dito “Dobro Gigi, poslati vojsku u Njemačkoj”.

    Perchè el gaveva la moglie de lingua croata e qualcossa el tambascava. El iera anche ghiotto de Pelinkovec, e questo xe el vero motivo de l’espansionismo ‘taliàn verso le terre slave.

    Però no i gaveva mandà le 4 divisioni perchè poche ore prima el Parlamento gaveva votà per la neutralità, e appena savù el Re ghe gaveva telefonà a Cadorna disendoghe: “Contrordine Tovarisch Gigi, sbrega kralija papir che sada smo neutralni”.

    Se devo spiegarla ancora con altre parole, faremo.

  175. Sandi Stark ha detto:

    A proposito dell’Austria e del nazismo, ghe domando ai dotti forumisti come mai i gnochi gaveva fato l’invasion el giorno prima del referendum de annession, e come mai no i lo gaveva fatto in seguito.

    Altra domanda: perchè nei filmati “storici” se vedi sempre la didascalia: “La folla viennese osanna Hitler” ma quando se slarga el campo se vedi che el Ring iera deserto, a parte i 4-500 bulòti che iera davanti alla machina de cine?

    E de dove saltava fora i 200 mila viennesi che iera entrài a Vienna co’ l’Armata Rossa?

    E i battaglioni carinziani che se gaveva aggregà ai partigiani Yugo?

    E quel ufficial che fazeva la spola con la Brigata Osoppo, trapà dai nazisti e che no gaveva fato una fine tanto piacevole?

    E i fradei de Otto d’Asburgo paracadutài in Südtirol con la resistenza anti nazista?

    E perchè i alleati ga considerà l’Austria come “paese occupato” e non come “paese alleato” della Germania, sparagnandoghe le angherie conseguenti?

    Pol esser solo per un motivo, e cioè che Stalin, Churchill e Truman coi loro servizi segreti, i iera tuti dei poveri mone. I gavessi dovù domandarghe prima ai ‘taliani che adesso scrivi che i austriaci iera tuti nazisti.

    Ancora una roba, el movimento Mitteleuropa iera nato a Trieste. Ma i soci triestini se iera cancelài quando i registri iera stai portài in furlania, indiferente per che motivo.

    Morale della favola, quella che iera la Kaiserfest adesso xe la Festa dei Popoli della Mitteleuropa, e la sede del giornal e del movimento adesso xe a Udine e tutto xe finanzià dalla Regione.

    Alla festa de Gorizia no se vedeva nianche una foto de Franz. No se pol pretender, se i ‘taliani e i furlani cazza soldi, xe ovvio che Franz devi esser bandì.

    Sarà forsi per questo che adesso sorgi altre iniziative popolari espressamente dedicade alla sua memoria?

  176. Bibliotopa ha detto:

    #175 la domanda xe “ghe domando ai dotti forumisti come mai i gnochi gaveva fato l’invasion el giorno prima del referendum de annession, e come mai no i lo gaveva fatto in seguito.” me permetto de ricordar che el 10 aprile 1938 ghe xe stado proprio el referendum che ga approvado col 99,75% el Anschluss.

  177. Vico ha detto:

    @136 Sandi Stark
    giusto per fare una precisazione…
    all’epoca di macchiavelli dante etc. “democrazia” non si sapeva neanche cosa fosse. Il termine Democrazia come lo intendiamo noi nasce dopo la prima guerra mondiale e si afferma in europa(occidentale) appena dopo la senconda guerra mondiale. in europa centrale dopo il 1989. nel resto del mondo forse non esisterà mai visto che è una forma politica tipica anglosassone.

  178. Vico ha detto:

    @130 nick
    “E quindi? Cosa significa quella lettera?
    E’ del 1954, forse andrebbe anche contestualizzata. Erano anni un pelo particolari.”
    singnifica che montanelli era il tipico esempio del voltagabbana.
    a seconda di come tira il vento dice quello che conviene

  179. Matteo ha detto:

    Solite ciacole, chi contro chi pro, tuti vol portar acqua al suo mulin, laverita xe che de trieste no ghe ne frega na mazza a nisun, mi compreso

  180. Vico ha detto:

    @175 Sandi Stark
    “E perchè i alleati ga considerà l’Austria come “paese occupato” e non come “paese alleato” della Germania, sparagnandoghe le angherie conseguenti”
    Perchè L’Austria aveva perso tutto già nel ’18, anche volendo cosa si poteva togliere?
    Dividerla come la Germania?
    Non faceva comodo perchè si voleva uno stato cuscinetto tra est e ovest.

  181. Vico ha detto:

    @136 Sandi Stark
    “E questo xe un modo de pensar assolutamente italian, che tutti accetta, destra, sinistra e centro senza distinzioni. Xe normale che per “ragion de stato” se fazi le più grandi porcade del mondo, xe normale che i cittadini subissi e staghi ziti.”
    E infatti Henry Kissinger è nato a Torre del Greco

  182. Vico ha detto:

    @136Sandi Stark
    E difatti, basta analizzar le porcade che sta fazendo la sinistra italiana per tentar de tignir insieme la baracca, dalla retorica risorgimentale alla strumentalizzazion delle “foibe” senza preoccuparse o renderse conto dei danni che i sta fazendo.”
    Se la sinistra è venduta( e non solo in italia) cosa centra il popolo italiano.
    Ripeto: distinguiamo la politica che lo stato italiano ha fatto nelle nostre zone con il carattere di un popolo sempre che si possa trovare un carattere ben definito ad un popolo.
    Posso caprie il rancore verso una politica fatta dallo Stato in queste zone fino agli anni 70. Ma francamente Sandi tu devi aver avuto un trauma particolare per avercela con tutto il popolo italiaiano.
    Guarda che anche nella mia famiglia hanno dovuto cambiare il cognome ai suoi tempi…Ma per questo deploro Quella polititca di quello stato non gli italiani come popolo

  183. dimaco il discolo ha detto:

    No ghe fossi stada nessuna mattanza se l’italia no gavessi firmà el pato de londra. Ma la bramosia la iera tropa

  184. Vico ha detto:

    @175 Sandi Stark
    “Morale della favola, quella che iera la Kaiserfest adesso xe la Festa dei Popoli della Mitteleuropa, e la sede del giornal e del movimento adesso xe a Udine e tutto xe finanzià dalla Regione.
    Alla festa de Gorizia no se vedeva nianche una foto de Franz. No se pol pretender, se i ‘taliani e i furlani cazza soldi, xe ovvio che Franz devi esser bandì.”
    E infatti eran tutti a batter le mani e e i piedi al suono della Radetzky March. compresa la Polizia di Stato….

  185. hobo ha detto:

    si’ dimaco, ok, non ci sarebbe stata nessuna mattanza sull’ isonzo e sulle dolomiti. pero’ cerchiamo di allargare un po’ il campo e di ricordarci che tra il ’14 e il ’18 c’e’ stata una guerra *mondiale* nata dallo scontro tra imperialismi. che nel corso della guerra e’ scoppiata la rivoluzione in russia. che gli americani sono stati i veri vincitori del conflitto. eccetera.

  186. hobo ha detto:

    sempre a proposito di resistenza austriaca, segnalo questa mostra organizzata dall’ ABA “Österreich-Bibliotheken im Ausland” di udine.

    http://www.abaudine.org/virtunascosta/virtu.htm

    seguendo il link si puo’ visitare virtualmente la mostra, e trovare un po’ di informazioni sulla resistenza austriaca.

  187. effebi ha detto:

    ma i “popoli della mitteleuropa” se ga espresso sulla ferriera de servola ?
    jolalàhìhù !

  188. effebi ha detto:

    intanto la mitteleuropea Corazia ga introdotto una superpatrimoniale…
    xe la volta che i ne torna le case 🙂 🙂 🙂

  189. aldo ha detto:

    Certo, non bisogna generalizzare sul popolo tedesco o su quello austriaco, mettendosi sullo stesso piano di chi generalizza sul popolo italiano. In Germania il libero consenso per il nazismo e i suoi alleati nazionalisti aveva raggiunto la maggioranza assoluta, ma era diventato quasi totale solo con il successivo impiego di mezzi propagandistici e terroristi di tipo totalitario. L’Austria è stata invasa e il successivo consenso per l’Anschluss e per il nazismo è stato ottenuto con mezzi totlitari.
    La resistenza c’è stata sia in Germania che in Austria, anche se non ha assunto il carattere di massa e militare che ha avuto in Italia, come conseguenza del consenso più superficiale che aveva il fascismo rispetto al nazismo.
    Dunque, nessuna generalizzazione, ma, anzi, il nemico sono proprio le generalizzazioni sui popoli. A livello psicologico sono razionalizzazioni di fobie personali. A livello politico sono argomenti di estrema destra, al di là che in quella famigliola ci siano baruffe fra parenti. Per esempio, durante gli ultimi anni di Weimar, tra i nazisti, soprattutto tra le SA e nella Hitlerjugen, si sprecavano le dichiarazioni di antifascismo. In realtà era un’espressione del suprematismo nordico, secondo il quale spettava ai germanici e non ai latini il governo dell’Europa. Gli slavi non erano nemmeno presi in considerazione, considerati poco più che bestie da sterminare per far spazio ai coloni germanici o schiavi da usare per i lavori pesanti. Bisogna essere coscienti che le generalizzazioni, siano esse su ebrei, neri, slavi, italiano o altri, portano ad imparentarsi con questo mondo e con le sue logiche.

  190. aldo ha detto:

    Il suprematismo germanico-nordico, oltre ad essere abominevole a livello di valori, è stato anche sconfitto dalla storia. A livello di potenze statali, il XX secolo è stato dominato dagli USA e dall’anglosfera in generale che ha avuto come antagonista strategico prima l’URSS e ora la Cina. E il suprematismo nordico xe finì nele scovaze!

  191. ufo ha detto:

    @189 Vol dir che co l’Italia se decidi a introdur la patrimonial ne tornè quel 10% del teritorio provincial che ne xe sta espropriado? 🙂 🙂 🙂

  192. effebi ha detto:

    193 credo che no te ga cpido el witz (miteleuropeo)

  193. ufo ha detto:

    Alora te tocherà spiegarmelo davanti de un bicier de quela malvazija miteleuropea? 🙂

  194. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, gavè mai provà a pensar a un Mondo senza l’Italia come la conossemo? El podessi esser migliore? I ‘taliani stava tutti meio prima de esser “uniti”, e stava meio anche tutti i popoli ai quali i ghe ga strarotto i zebedei.

    Provè a immaginar qualcossa de altro, tipo che gavessi vinto le idee confederali. La gavessi forsi podù svilupparse e diventar unitaria in un’altro modo, tipo come gaveva fatto la Germania.

    Forsi che i gavessi passà i successivi 150 anni a svilupparse e lavoràr, piuttosto che andando in giro pel mondo a far danni e romperghe le balle ai vicini.

    E magari i gavessi continuà a esser un “Popolo di Santi, navigatori e poeti”, ammesso che i sia mai stadi.

    Provè a pensar: forsi no fussi mai rivada la mafia nei USA.

    Forsi no saria mai stà inventà el fassismo, e de conseguenza el nazismo.

    Provè a immaginar dei popoli liberi dalle cazzade risorgimentali, ai quali nissun ghe ga mai contà che i “slavi” xe barbari e che i xe eredi dell’Antica Roma, che i ga una civiltà superiore, che i xe tutti brava gente eccetera.

    Provè a immaginar che qualchidun ghe gavessi dà l’istruzion obbligatoria nel 1800, che no li gavessi ridotti alla fame e alla schiavitù, che no li gavessi fatti emigrar a milioni, che no li gavessi costretti a mendicar i più elementari diritti umani come la sopravvivenza.

    Provè a imaginar un’Italia con el giusto numero de avvocati, con meno “umanisti”, più ingegneri, più tecnici e meno medici.

    Provè a immaginar che i funzionari pubblici e partecipati sia gente preparada e no una massa de pajazi ignoranti e arroganti, raccomandài dai peggiori delinquenti.

    Forsi, se qualchidun li gavessi trattai con rispetto per 150 anni e ghe gavessi fornì la possibilità de sviluppo intellettuale e critico, no i gavessi mai eletto gente come Mussolini, Andreotti, Craxi, D’Alema, Berlusconi eccetera.

    E oggi no i gavessi Mario Monti, perchè nissun se saria mai sognà de far i puff mostruosi che i ga fatto.

    E noi no fussimo costretti a rimpianger el passato de oltre zento anni fa.

  195. Alessandro ha detto:

    cacchio sandi, speremo che l’italia implodi!!! perché te pol girarla e metterla zo come che te vol e con post de 100 righe ma intimamente a ti l’italia te fa troppo schifo! ben per ti. sta sereno 🙂

  196. dimaco il discolo ha detto:

    Aldo varda che il nazismo xe nato sula falsariga del fassismo talian. Xe risapudo che.hitler ga sempre preso ad esempio el fassismo e mussolini. Ma per musolini hitler, al inizio, iera la brutacopia de charlot.

  197. hobo ha detto:

    dimaco, mi te voio ben, ma no se pol parlar de sti argomenti in modo cussi’ superficiale. george mosse ga scrito un libro che se ciama “le origini culturali del terzo reich”, in cui xe spiegado ‘sai ben de dove che riva la mistica nazista bel blut und boden, ecetera. theweleit in “fantasie virili” xe partido dale letere di volontari dei freikorps (de cui nassera’ le SA) nel periodo ’18-’20 per analizar el nesso tra el culto del corpo maschile, el teror del corpo feminile, e la mistica del gueriero nela cultura tardoromantica tedesca, che xe ala base dela estetica nazista. questo dal punto de vista dela psicologia de massa. dal punto de vista stretamente politico e economico, l’ origine dei fassismi la xe nel imperialismo che gaveva za causado la prima guera mondial, e nela paura dela borghesia de fronte ala rivoluzion russa, ecetera. quel che hitler ga imparado de mussolini xe un model organizativo. ma le origini dei fassismi le xe ben piu’ profonde.

  198. ufo ha detto:

    @198 giusto per curiosità, perché te elenchi Monti separatamente dai vari Craxi e D’Alema?

  199. ufo ha detto:

    @199 Alessandro, l’Italia la xe za implosa – solo che nissun se ga corto dela diferenza…

  200. Alessandro ha detto:

    vederemo…

  201. Mauricets ha detto:

    203

    ufo

    ma guarda che proprio proprio no.

    è esattamente il contrario se non te ne sei accorto.

    W l’Italia!!!!

  202. ufo ha detto:

    La xe esplosa? E sul giornal no i ga scrito niente? E come solito tocherà noi grumar sù i rudinazi?

  203. Mauricets ha detto:

    ha ritrovato orgoglio e smalto.
    nei momenti difficili il popolo italiano da il meglio.

    W l’italia democratica e repubblicana!

  204. ufo ha detto:

    Orgoglio? Nessun bisogno di ritrovarlo, quello è l’unica cosa che non mi risulti fosse mai stata razionata (a prescindere da eventuali labili fatti oggettivi su cui basarlo). Anche di smalto per unghie non si è avvertita nel recente passato una qualche particolare scarsità.

    Potrei avere un paio di esempi del “meglio”, magari recenti?

  205. hobo ha detto:

    maurice, per quanto tempo ancora te ga intenzion de andar avanti a zigar w l’italia come un polastro?

  206. Mauricets ha detto:

    e non lo vedi?

    da questa crisi siamo usciti alla grande.

    il paese a retto, le istituzioni democratiche e l’unità nazionale sono salve.
    siamo nel cuore della governance europea.

    dovevamo fallire, siamo in pieno recupero.
    altri a breve dovranno chidere aiuti alla BCE e vendere supermercati e banche.
    se qualcuno li prende.

  207. Mauricets ha detto:

    209

    hobo
    fino a quando altri urleranno ‘taljani o simili concetti denigratori.

    non mollo mai!!!!

  208. hobo ha detto:

    un vero duro, insomma.

  209. Mauricets ha detto:

    come gli altri, che in infinite sequenze di corbellerie riempono lo schermo di deliri anti’taljani.

  210. hobo ha detto:

    dio bono maurice, che danni che fa questa retorica nazionale.

    “siamo nel cuore della governance europea”

    *tu* sei nel cuore della governance europea? ma ci credi davvero? ci sara’ monti, forse, col suo codazzo di nobili decaduti. ma non tu, ne’ io, ne’ toio.

  211. Mauricets ha detto:

    214

    hobo

    lo siamo come paese, con le nostre istituzioni democratiche. prima eravamo emaginati con silvio, lo ricordi? ovviamente non come singoli.

  212. hobo ha detto:

    @maurice

    le istituzioni democratiche sono a puttane. il parlamento non conta piu’ niente. il paese e’ governato da una elite tecnocratica, e ha paura di andare a votare, perche’ dalle elezioni potrebbe venire fuori robaccia ancora peggiore di quella che c’e’ adesso. i tuoi toni trionfalistici hanno un effetto comico.

  213. Mauricets ha detto:

    ma per sgomberare il campo da equivoci:

    io non voterei mai monti.
    io non voterei mai silvio.

    ma se fino a pochi mesi fa l’Italia era sulla via della grecia, con silvio, ora non piu.

    questo è il dato di fatto.

    il popolo italiano andrà alle urne alla scadenza del mandato, cioè il prossimo anno.

    le istituzioni democratiche sono salve, l’unità nazionale non è in pericolo.

    W L’ITALIA!!!

  214. hobo ha detto:

    rettifico: hanno un effetto grottesco, che vira al lugubre.

  215. Mauricets ha detto:

    hobo

    l’Italia repubblicana ha attraversato crisi ben peggiori.
    questa è una passeggiata a confronto.

  216. hobo ha detto:

    i commenti tuoi e quelli di sandi danno un senso di claustrofobia.

  217. Mauricets ha detto:

    W L’ITALIA a squarciagola!!!

    W la repubblica democratica!!!

    W il popolo italiano!!!!!!!!!!!!!!!!!

  218. Mauricets ha detto:

    W la costituzione !!!

    Art. 1

    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

  219. Sandi Stark ha detto:

    @ 220 No te ga tutti i torti, el sentimento de claustrofobia xe el più indicato per descriver el stato d’animo de un cittadin occupà illegalmente e sfruttà dall’Italia, specie con la complicità dei marxisti ‘taliani.

    Te vol che te conto come i socialisti triestini, orfani dei socialisti indipendentisti e internazionalisti ormai emigrài, i reagiva alle prime azioni squadristiche organizzade contro i triestini de lingua madre slovena?

    Te la sa o no?

    El PSI de Trieste condannava le “continue provocazioni e le violenze nazionaliste sia italiane che slovene che creava attriti tra le -due popolazioni-“;

    se trattava delle azioni del 13 luglio 1919, conossude per l’incendio del Narodni Dom ma che oltre a questo gaveva visto una vera e propria persecuzion organizzada verso tutti i cittadini più in vista, con distruzion e incendi de negozi, ditte, studi professionali e abitazioni private.

    4 righe che metteva sullo steso piano aggressori e aggredidi, inveze de proclamar un bel sciopero generale.

    Te vol che te conto quale importanza ghe dava el PSI ‘talian a sti fatti? Nissuna, stessa posizion del PSI triestin, iera “beghe tra nazionalisti”.

    Te vol che te conto cossa gaveva fatto i comunisti a Trieste, dopo el scisma de Livorno?

    I gaveva occupà la sede del Lavoratore, scazzando i socialisti legittimi proprietari, e intanto i squadristi protetti dal Governo de occupazion i fazeva quel che i voleva de la città e del Litoral.

    E te vol saver cossa ghe fazeva la vituperata Austria ai scioperanti, nei anni che va dal 1910 al 1918? Un bel niente, intanto che i taliani grazie alle sue leggi retrograde podeva arrestarli e condannarli ad anni de carcere ed espellerli, come i gaveva fatto nel 1919 coi ferrovieri triestini de lingua madre slovena, 1500 persone espulse in un colpo solo e i altri 4.500 con più calma in seguito.

    E te sa perchè la “sinistra” triestina se comportava in quel modo? Per evitar de esser accusadi de esser filojugolsavi, visto che i ‘taliani diseva che tutta la resistenza iera organizzada in Yugo.

    E anni dopo i gavessi fato repete, come ad esempio dopo la crisi del Cominform.

    Nel 1948 i circoli culturali sloveni iera 15 su 21 de prima, el teatro nazionale sloven iera stà serà, per via della guerra tra cominformisti e titoisti.

    I novi paroni vidaliani della Slovensko Hrvatska Prosvetna Zveza bloccava le iniziative dei circoli che no fussi in linea col “stalinismo”. Le attività culturali restade in man ai vidaliani serava baracca, perchè no i gaveva un centesimo.

    “La mancanza di iniziative in lingua slovena contribuì ad italianizzare i cominformisti sloveni che frequentavano con sempre maggiore assiduità le attività italiane del Partito, per queste persone si coniò il termine: slovensko govoreč ‘talijan.

    Spesso l’unico legame etnico di queste persone rimase la lingua di casa, ma con l’iscrizione dei figli alle scuole italiane anche questo legame fu reciso” (Purini che cita Harej).

    Per i vidaliani, titoismo equivaleva a nazionalismo, e semo repete col 1919. Diversi triestini de lingua madre slovena gavessi molà la lingua madre per no andar contro all’internazionalismo proletario, che i “tuoi” tirava dentro e fora dalla naftalina secondo come ghe fazeva comodo al momento.

    La “crisi” del Cominform portò più auto assimilazione del fascismo (stessi autori de prima + Susič, Sedmak, Bevilacqua).

    Per un motivo o per l’altro, i fioi dei cominformisti no andava più alle scole slovene, un poco per evitar contatti coi titoisti, un poco per evitar contatti coi cattolici, presenti come insegnanti, tanto per no esser accusai de esser filoyugslavi. Niente de novo soto el sol.

    Iscritti alle scole elementari slovene:

    45 5.289
    46 5.302
    47 4.214

    48 3.779 (crisi del Cominform)

    49 3.431
    50 2.138
    51 2.136
    52 2.058

    Ma questo no succedeva nelle scole medie, dove chi iera za iscritto no podeva ripartir da zero nelle scole ‘taliane.

    Nel 1961, dopo anche la pulizia etnica con emigrazion assistida verso l’Australia, i iscritti iera diventai 1.000.

    Scole elementari slovene de Monfalcon e Ronchi:

    45 147
    46 112
    47 69
    48 48
    49 31
    50 23
    51 20
    52 15
    …..
    56 3 alunni
    57 chiuse le scole, assimilazion eseguita.

    Cormons

    45 80
    48 53
    51 25
    52 chiuse, assimilazion eseguita

    L’azion nazionalista ‘taliana de destra e sinistra coese ga avù effetti fulminanti, per la pulizia etnica.

    Ad esempio, Circolare del Ministero della Pubblica Itstruzion

    “I profughi istriani e dalmati non possono iscrivere i propri figli nelle scuole slovene della Repubblica italiana, pena la perdita della cittadinanza”.

    Questo gaveva provocà l’abbandono degli studi de decine de studenti medi, che no i podeva ripartir da zero.

    Altro effetto dal nazionalismo dei comunisti triestini: emigrazion verso la Yugo, come gaveva fato Stoka e Babic tra i più conossui.

    1949: 1.837 emigrazioni dalla zona A alla Yugo
    nei anni successivi poche decine all’anno, repete 1.261 nel 1954.

    Te ga proprio ragion Hobo: calustrofobia vera e propria.

  220. Mauricets ha detto:

    tanto qua è Italia, restera Italia.

    ti puoi agitare all’infinito.

    W l’ITALIA!!!!!

  221. ufo ha detto:

    @210 Ah, beata innocenza. Anche a me piacerebbe vivere sull’isola che non c’è e poter credere sulla parola ai solenni proclami che piovono dall’alto. O almeno poter credere che, per quante frottole ci raccontino, almeno lassù in alto abbiano le idee chiare sul problema da affrontare. “Usciti dalla crisi”? La vera crisi non ha ancora avuto inizio, e questo vale per tutti: Italia, Slovenia, Spagna, Portogallo, Francia – e Germania. Il fatto che Monti, nella migliore delle ipotesi per dovere di carica, dica di vedere l’uscita dal tunnell potrebbe generosamente essere interpretata come una posizione ad uso e consumo del popolino. Il fatto che il ministro Fornero dichiari convinta “abbiamo salvato l’Italia” è purtroppo invece la dimostrazione che si può essere minstro di un dicastero economico e non capire un accidente. Ne riparliamo dopo l’uscita della Grecia…

    Nel frattempo prendo atto che non c’è da aspettarsi esempi concreti del “meglio” di cui al @207, ma solo slogan strausurati, buoni neanche per i cortei. Devo dedurre che qualcuno ha raggiunto i limiti della propria creatività?

  222. abc ha detto:

    Hobo 182, 189 interessantissimi i due link sulla resistenza in Austria, Grazie.

    Aldo 193, non bisogna mai generalizzare su nessun popolo, altrimenti si decade nel razzismo. Gli spunti e le considerazioni vostre se mai hanno permesso a me per la prima volta di fare un confronto fra la situazione interna italiana e quella austriaca durante la guerra e dopo.

  223. hobo ha detto:

    cio’ sandi, me par che te sta esagerando. co’ te scrivi:

    “Per i vidaliani, titoismo equivaleva a nazionalismo, e semo repete col 1919. Diversi triestini de lingua madre slovena gavessi molà la lingua madre per no andar contro all’internazionalismo proletario, che i “tuoi” tirava dentro e fora dalla naftalina secondo come ghe fazeva comodo al momento.”

    sostanzialmente te me sta acusando de cominformismo.

    te dago un poche de informazioni sul mio conto:
    1) son nato nel 1970.
    2) no son mai sta’ iscrito al pci. son sta’ iscrito al pds per due anni (’96-’97) e son anda’ via perche’ no condividevo l’ abandono del antifascismo e la svolta liberista de quei anni.
    3) no iero tignudo a darte ste informazioni, ma te le dago lo stesso. pero’ el clima sta diventando piutosto mefitico.

  224. hobo ha detto:

    per quanto riguarda la afermazion

    “Te vol che te conto cossa gaveva fatto i comunisti a Trieste, dopo el scisma de Livorno? I gaveva occupà la sede del Lavoratore, scazzando i socialisti legittimi proprietari, e intanto i squadristi protetti dal Governo de occupazion i fazeva quel che i voleva de la città e del Litoral.”

    mi savevo un’altra storia:

    “L’8 febbraio [1921] a Trieste i fascisti assaltano e distruggono la sede dell'”Edinost,” il quotidiano sloveno, e all’indomani attaccano la sede della redazione e della tipografia de “Il Lavoratore,” il quotidiano comunista.
    “Fu un’operazione,” ricorda Vittorio Vidali, “meticolosamente preparata nel palazzo del governo. La battaglia fu aspra perché gli assalitori si trovarono innanzi una difesa organizzata dall’interno e dall’esterno. Sin dall’inizio i fascisti preferirono ritirarsi e lasciar fare alle forze di polizia che assediarono, intimarono la resa e dopo aver occupato l’edificio, arrestati e bastonati a sangue i difensori, permisero ai fascisti di penetrare, distruggere e incendiare.”
    “Il Lavoratore” era stato difeso come una piccola fortezza, ma non bastava. I giovani comunisti capeggiati da Vidali volevano dare una lezione a coloro che finanziavano i fascisti, mantenevano la loro stampa e incitavano l’autorità di occupazione a “fare presto”. A Torino in quei giorni gli operai avevano approvato nelle Officine Fiat una risoluzione che minacciava di rappresaglie gli industriali per il loro appoggio sfacciato ai fascisti. Il 29 febbraio i fascisti ritornarono all’attacco ed incendiarono la Camera del Lavoro che fu difesa dai lavoratori triestini. All’indomani fu dichiarato lo sciopero generale e gli operai occuparono il Cantiere San Marco. La forza pubblica e reparti dell’esercito lo assediarono, la battaglia si prolungò per alcune ore, e alla fine alcuni reparti del cantiere erano in fiamme. I più coraggiosi difensori, rimasti sul posto sino all’ultimo, riescono a sbarcare a Muggia su di un rimorchiatore.
    A sera, mentre i fascisti sfilano manifestando il loro giubilo, all’uscita della galleria di Montuzza, cadono sul corteo due bombe di tipo austriaco che provocano una quindicina di feriti.
    Gli industriali proclamano la serrata perché pretendono che gli operai paghino i danni dell’incendio del cantiere. La lotta termina il 14 aprile con la sconfitta degli industriali.
    All’indomani dell’incendio del cantiere la polizia procedette a numerosi arresti; fu arrestato, ma poi rilasciato, anche Vittorio Vidali. Ma dopo il successo elettorale dei comunisti nelle elezioni politiche del maggio, numerosi giovani comunisti, tra i quali Vidali, che ne era l’esponente, furono arrestati, torturati e denunciati per “associazione a delinquere, detenzione di armi e di esplosivi, omicidi, ferimenti, ecc.” Vidali e i suoi riuscirono ad arginare gli arresti sostenendo che i loro gruppi erano autonomi dal Partito comunista e rivendicando il diritto di difendersi con le armi contro la violenza e l’illegalità.”

    (da Pietro Secchia, Le armi del fascismo 1921-1971, Feltrinelli, 1973)

  225. aldo ha detto:

    @200 dimaco il discolo

    Fascismo e nazismo sono parenti, prima litigiosi, poi alleati, ma non nascono dagli stessi genitori ideologici (il fascismo nasce nazionalista, il nazismo razzista) e non sono neppure padre e figlio.
    L’ebrea tedesca Hannah Arendt, nelle Origini del Totalitarismo, considerato un classico sull’argomento, individua le origini del nazismo nell’antisemitismo del XIX secolo.
    Antisemitismo a parte, l’idea del nazionalsocialismo o socialismo nazionale, nel senso di pseudo-socialismo anti-internazionalista, in Germania è preesistente da più di trent’anni alla discesa in campo di Hitler nel 1919, per esempio con il Nazionalsozialer Verein di Friedrich Neumann, roba di fine ottocento.
    Anche dal punto di vista anagrafico, il partito fascista italiano non arriva prima, ma dopo. I Fasci di Combattimento sono stati fondati da Mussolini il 23 marzo del 1919. Nello stesso anno Hitler non fonda un partito, ma entra in un partito di estrema destra che esisteva già, il DAP – Partito dei Lavoratori Tedeschi, fondato in Austria nel 1903 e caratterizzato da quelle idee anti-semite e di “socialismo nazionale” già ben presenti da tempo nel mondo germanico. Nel 1921 Hitler diventa il capo di quel partito che esisteva dal 1903 e ne integra il nome in NSDAP. Da Mussolini imita solo le squadre d’azione, fondando le SA e le SS. Mentre Mussolini va al potere rapidamente con la marcia su Roma (da qui l’iniziale ammirazione di Hitler nei suoi confronti), invece Hitler non ci riesce e deve passare attraverso un lungo percorso di costruzione del consenso che porta nel 1932 la NSDAP alla maggioranza relativa col 33,1% e Hitler al cancellierato. L’anno successivo, in un clima di forte intimidazione, l’NSDAP ottiene il 43,9% più l’8% degli alleati tedesco-nazionali. Dopo avviene il passaggio a un totalitarismo compiuto che si differenzia dal totalitarismo incompiuto del fascismo italiano, in realtà un regime di compromesso con chiesa e monarchia che porta gli studiosi a discutere se si trattasse di vero totalitarismo, di semplice autoritarismo o di una forma mista tra i due.

  226. aldo ha detto:

    La nascita del DAP in Austria-Ungheria nel 1903 è riportato da wikipedia tedesca, non da wikipedia italiana che data la nascita nel 1919 a Monaco che invece fu una rifondazione dopo la guerra: ciò, i ‘taliani xe sempre imprecisi!

  227. hobo ha detto:

    le pagine di storia di wikipedia in italiano fanno cagare. ho appena guardato quella su horthy: e’ semplicemente ridicola. 14 righe in tutto in cui non si fa menzione dei pogrom del ’19-’20, ne’ dell’ alleanza con hitler, ne’ del suo ruolo nello sterminio di 400mila ebrei ungheresi. il confronto con le pagine in inglese e tedesco e’ impietoso.

  228. hobo ha detto:

    …ma va tutto bene madama la marchesa, tra un “viva l’ italia” e un “viva i popoli mitteleuropei” il fascismo sta montando di nuovo in europa, e qua sembra che nessuno se ne preoccupi piu’ che tanto.

  229. Sandi Stark ha detto:

    @ 227 ciapitela con Purini, no xe farina del mio sacco.

    Come te fa a dir che te dago del cominformista? No parlavo de ti, e anche se te fussi stà confirmomista, forsi no so se te se ga ancora acorto che mi no go mai sputanà personalmente i “avversari” in sto forum, no perdo el mio tempo per ‘ste robe e no rientra nei miei costumi.

    De ti posso solo dir che te fa finta che qua de noi sia tutto regolare, te piasessi che tute le colpe sia stade del fassismo e che tutti vivessi felici e contenti senza tirar fora tuti i scheletri dei armeroni.

    Me va benissimo che se vivi felici e contenti, ma prima i ‘taliani (se te vol te lo sottolineo) de destra, de sinistra e de tutti i colori, i dovessi ammetter tutte le loro colpe per l’etnocidio che gavemo subì, domandàr scusa, pagar i danni e far tutto quel che xe possibile per rimetter le robe a posto.

    E cessar quanto prima la loro recita, de contar le loro balle storiche e de spudar sul nostro passato, che iera mille volte meio prima che rivassi lori.

    Dopo, se poderà tirar una riga e forsi viver in pase.

    Ma prima vaca mastela, almeno ammetterlo, l’etnocidio.

    Te ammetti che el Litoral ga subì etnocidio da parte dei ‘taliani e contro tutte le altre etnie?

    Te ammetti che semo stai colonizzài?

    Te ammetti che xe sta commesso da liberali, repubblicani, monarchici, fassisti, democristiani, socialisti e comunisti, da almeno el 1918 fin al 1970 e che tante dinamiche ancora continua?

    Te ammetti che 100 mila triestini xe stài espulsi dalla loro città e che altrettani ga subì el cambio dei cognomi e dell’identita?

    E che tanti altri gaveva subì addirittura l’obbligo de italianismi per i nomi de battesimo?

    Te ammetti che a la “sinistra” italiana no ghe ga mai ciavà un klinz de ste robe, con particolare riferimento ai socialisti taliani ne la 1° GM, ai socialisti triestini nel 1919 come te go spiegà sòra, alla maggioranza dei comunisti triestini dopo el 1948, ai maggiorenti del PD che da 15 anni i dopra le “foibe” per aizzar i ‘taliani contro i “slavi”?

    Ammetti ste robe e anderemo più che d’accordo.

    Viva l’Austria (per no andar OT)

  230. hobo ha detto:

    @sandi

    no semo in questura. podessi tirar fora e linkar decine de post in cui go parlado dele porcherie fate dal’ italia prima durante e dopo el fassismo (altro che “te fa finta che qua de noi sia tutto regolare, te piasessi che tute le colpe sia stade del fassismo e che tutti vivessi felici e contenti senza tirar fora tuti i scheletri dei armeroni”). ma no lo fazo, perche’ el tuo tono me ga roto le bale.

  231. hobo ha detto:

    “Come te fa a dir che te dago del cominformista?”

    se ti te scrivi

    “Per i vidaliani, titoismo equivaleva a nazionalismo, e semo repete col 1919. Diversi triestini de lingua madre slovena gavessi molà la lingua madre per no andar contro all’internazionalismo proletario, che i “tuoi” tirava dentro e fora dalla naftalina secondo come ghe fazeva comodo al momento.”

    quel agetivo “tuoi” sta a significar che ti te me iscrivi de uficio ala corente vidaliana del pci triestino.

  232. Sandi Stark ha detto:

    Anche a mi el tuo, specie quel del @ 172. Go mai risposto a un tuo post che no fussi rivolto espressamente a mi? Te go mai ridicolizzà o messo in cattiva luce?

    Bon, questo xe el thread dei festeggiamenti popolari per Franz Josef.

    Franz iera bonissimo e tollerante, cussì farò anche mi.

    Viva l’Austria dai sette camini, uno fa fumo e i altri fiorini!

  233. hobo ha detto:

    @sandi

    per esempio qua:

    https://bora.la/2012/06/29/festeggiamenti-per-la-vittoria-dellitalia-a-trieste-traffico-in-tilt-danneggiato-un-autobus/#comment-283680

    mi stavo polemizando con maurice, sostenindo che la retorica su balotelli e la sua mamma italiana rientrava in un discorso autoassolutorio sul colonialismo italiano e sul ategiamento atuale del’ italia nei confronti dei imigradi africani.

    tra le altre robe gavevo scrito:

    “e cosi’ un’ intera nazione si autoassolve dal razzismo praticato quotidianamente sui campi di calcio e nei campi di pomodori.”

    ti te son intervenudo cussi’:

    “Perchè no te dopri le parle giuste Hobo? Te sa cossa xe una “Nazione”?”

    dopodeche te ga fato una conferenza sul conceto de nazion, per poi concluder cussi’:

    “Mi rifiuto la nazionalità italiana e ti no te pol conzarmela in schena.”

    “Per favor un poco de rispetto, e basta co’ sti nazionalismi del piffero.”

    quindi:

    1) te son intervenudo su un mio comento che no iera rivolto a ti.

    2) te me ga atribuido posizioni nazionaliste che mi no go e che anzi al contrario stavo criticando pesantemente.

  234. hobo ha detto:

    al #172 go scrito che bisogna evitar el tuo tranello cognitivo, e lo ripeto de novo. bisogna evitar de risponder ale tue generalizazioni con altre generalizazioni.

  235. Vico ha detto:

    @240 purtroppo le generalizzazioni fanno comodo perchè semplificano i discorsi divididendo tutto in bianco e nero.

  236. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @224 MAURICETS :

    Fermo restando il tuo amore per queso paese.

    Nessuno in Europa tra gi anni ‘8o e ’90
    avrebbe scommesso su :

    – la caduta dell’Unione Sovietica
    -la riunificazione delle Germanie
    -la separazione della Cechia dalla Slovacchia
    -la dissoluzine della Yugo
    -la nascita di tutte le Repubbliche Turcomanne in Asia
    -la grande ascesa della Cina
    etc.etc.

    pertanto nulla e’ certo e tutto e’ mobile;
    quello che nessuna sfera di cristallo può
    prevedere è quando i popoli ” gà le bale piene” ed in quel momento gli stati ed i governi collassano senza tattica e strategia;
    così, pufff , come scoppia una bolla di sapone !!!
    Così succederà quà; e visto che credi in questo grande miracolo, io mi associo perchè so che quest’anno la 13ma mela porterà Babbo
    Natale , e non dirmi che non e’ vero ,altrimenti sei un pessimista iconoclasta.

  237. hobo ha detto:

    e adesso me toca perder tempo a scriver un poche de ovieta’. che bale, cio’.

    dopo el ’18 nel litorale l’ italia la ga fato una politica violentissima de snazionalizazion de sloveni e croati, oltre a cazar fora praticamente tuti i germanofoni. l’ idea che ‘ste tere le dovessi esser italiane pero’ la xe precedente al fassismo e la fa parte dela costruzion mitologica risorgimentale za’ a partir dai carbonari. in questo, e in molte altre robe, ghe xe continuita’ tra un zerto phylum risorgimentale e el fassismo. dopo el ’18 piu’ de 100mila sloveni e croati xe stadi costreti a emigrar verso el regno de jugoslavia, e a quei che xe rimasti ghe xe sta’ vietado de parlar sloven e croato e ghe xe stadi cambiadi i nomi ecc.
    anche dopo la 2GM la politica italiana nei confronti dei sloveni a trieste la xe stada agressiva, e la ga puntado a disperder la comunita’ (per esempio coi espropri de tereni nel breg per zona industriale, autostrada e altre infrastruture). l’ uso strumentale che xe sta fato e che vien ancora fato dele foibe per negar diriti ala comunita’ slovena xe piu’ che evidente.
    ma per quanto riguarda le foibe, ghe xe un altro uso strumentale, che xe quel de “paregiar” i crimini de guera italiani, compresi quei contro i ebrei e i africani, con ardite comparazioni tra foibe e shoah. el pd se ga prestado al zogo, come a tanti altri zoghi, sperando de ricavar chissa’ quali vantagi.

  238. Vico ha detto:

    Sul festival del folclore che inizia oggi non si dice nulla?

  239. Gi ha detto:

    Oltre a tutte le polemiche sui torti fatti e subiti o sui meriti di italiani, austriaci e tutti i popoli che da sempre hanno vissuto su queste terredurante lo scorso secolo, resta il fatto che dalla seconda guerra mondiale in poi l’amministrazione austriaca ha fatto dell’Austria un paese dove il tenore di vita è migliore di quello italiano, e mi sembra legittimo, per noi di confine, che siamo “italiani” da meno di cento anni, guardare con un po’ invidia e rimpianto, il fatto di non poterne beneficiare, ma di dover pagar tasse per mantenere lo stutus quo romano!
    Detto questo, viva l’Italia?

  240. Vico ha detto:

    @Uffa! con sta storia dell’italia e delle tasse da pagare. Sulla politica sbagliata nei confronti degli sloveni sono d’accordo.
    Sulla quastione che Gorizia e Trieste sotto l’italia hanno perso retroterra e vitalità pure. (sono state messe in naftalina).
    Ma sulle tasse…..sapevamo benissimo che negli anni 80 lo stato italiano stava cagando fuori del boccale con pensioni a 45 anni e aumenti di stipendi e scale mobili.
    ma quella volta nessuno che si lamentasse dicendo: si ma quando i soldi finiranno?
    tutti zitti a intascare e basta.
    facile adesso lamentarsi delle tasse e dire fanno male.
    Si doveva dirlo quella volta.
    E gorizia con la sua zona franca e i buoni di benzina e vari benefit, etc. e proprio un esempio di questo assistenzialismo parassita.
    Dove sono tutti i soldi che sono arrivati in quegli anni? perchè non sono stati investiti dal 91 in su per creare progetti di integrazione con Nova Gorica?

  241. effebi ha detto:

    ma xe vero che franz josef iera nipote de napoleone ?

  242. Bibliotopa ha detto:

    #247 suo nonno Francesco II ( I) iera fradel de Maria Luisa seconda moglie de Napoleon. E po babezzi probabilmente falsi diseva che Massimilian iera fo spurio del Aiglon fio de Napoleon.

  243. effebi ha detto:

    ocio…
    ..festa dell’amicizia in Carinzia, org. da Unione degli Istriani e Associazione dei combattenti della Carinzia:
    http://www.unioneistriani.it/news/iniziative/99-festa-amicizia-2012

  244. effebi ha detto:

    “…Particolarmente apprezzata la prova degli sbandieratori di Klagenfurt che hanno ostentato abilità acrobatica nel maneggiare i drappi fruscianti di Italia e Austria…”

    🙂 (come che me diverto…)

  245. effebi ha detto:

    Bibliotopa, sarà babezi, ma le coincidenze xe davvero tante…

  246. Gi ha detto:

    Non è solo una questione di tasse, hai ragione sul favoloso welfare anni ’80, che adesso paghiamo con gli interessi, è una questione di equità e aspettative per il futuro. Mi stanno bene e tagli e i sacrifici che il governo chiede, ma per tutti! La Sicilia ha 5 volte i dipendenti dello Lombardia che in compenso ha il doppio degli abitanti (cerca un po’ nell’archivio del sole24ore per la fonte). E’ vero che in un paese bisogna essere solidali, per esempio gli aiuti per il terremoto del Friuli non vanno dimenticati, ma bisogna anche rendersi conto che ogni cosa ha il suo limite. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo costruire il futuro. E sinceramente faccio fatica a vederne uno roseo nel nostro paese! A dirla tutta credo che queste polemiche non troveranno per nessuno una vera ragione o un vero torto, ma mi auguro che portino a prender coscienza che la politica del paese è importante e di conseguenza, se più persone si interessano all’argomento, forse riusciremo a scegliere rappresentanti migliori per le nostre istituzioni…

  247. Sandi Stark ha detto:

    @ 243 bravo Hobo, sempre savù che te son una brava persona. Nei centomila triestini scazadi dalle pulizie etniche ‘taliane, va messi anche quei de lingua madre tedesca, no stemo dimenticarse… iera stai anche le primissime vittime za nel 1918, ad esempio espulsi dal Comitato de Salute Pubblica. I iera stimài in 14.500 nel 1914, adesso no so se i riva a 50 persone.

  248. aldo ha detto:

    Dire che lo stato italiano, con importanti differenze di metodo tra i diversi governi, ha perseguito una politica di nazionalizzazione del litorale, è cosa ovvia. E’ scoprire l’acqua calda della “nazionalizzazione delle masse”, messa in atto da tutti gli stati nazionali, in maniera sempre più accelerata nell’ottocento e nel novecento e al di là dell’ideologia di riferimento di chi era al governo. Anche l’ultimo stato dell’ancien regime, l’impero asburgico, teoricamente non-nazionale, è stato coinvolto da questo processo. Per non andare tanto lontano, gli sloveni dell’allora Carinzia e Stiria, nelle zone di Maribor e Celje, prima della grande guerra erano in sofferenza per un processo di germanizzazione che poi è andato avanti anche con la repubblica austriaca e con un trattamento non proprio benevolo nei confronti della minoranza slovena della Carinzia. Molto prima del 1948 e del Cominform, Paolo Sema, futuro deputato triestino del PCI, denunciava a Pirano il nazionalismo e veniva estromesso, prima di andarsene a Trieste. Dico tutto questo non certo per giustificare la nazionalizzazione operata dallo stato italiano, ma per inquadrarla nella nazionalizzazione delle masse che in Europa è andata avanti per quasi due secoli. Un processo storico che ha accompagnato la formazione degli stati nazionali e l’accumulazione capitalista. In questo processo di nazionalizzazione, però, le differenze di metodo tra totalitarismi e democrazie non sono stati di poco conto per chi lo ha subito.
    Ma questo processo si è concluso, almeno nei paesi a capitalismo maturo, sostituito da un processo di glocalizzazione, che vede da una parte l’indebolimento degli stati nazionali a favore di èlite e istituzioni trans-nazionali non elette e quindi pone un problema di riconquista della democrazia e dei diritti a livello globale e, dall’altra, il risorgere di identità locali e non a caso rinascono gli autonomismi, gli indipendentismi, le lingue e i dialetti locali e, anche qui, si pone il problema di favorirne la natura democratica contro il rischio di derive neo-razziste.
    Invece l’idea che sia possibile/desiderabile mettere la moviola alla stora, tornando a versioni riattualizzate della AU o ad altre forme dell’ancien regime pre-stati nazionali, è una forma di nostalgia che, se esce dall’ambito cultural-folcloristico ed entra in quello politico, assume chiaramente connotati reazionari.

  249. Sandi Stark ha detto:

    @ 252 e chi te proponi de votar, GI? Mi son indeciso tra questa:

    http://www.spoe.at/startseite.html

    e questa:

    http://www.oevp.at/hahn/index.aspx?pageid=38386

    Però essendo tranquillo che nissun dei due partiti xe accozzaglie de delinquenti ignoranti, podessi anche votar per questi:

    http://www.gruene.de/startseite.html

    Pensa che bel, permetterse el lusso de votar per queste istanze sociali, senza preoccuparse de chi te porterà via de più o de meno la boba in pignata.

  250. hobo ha detto:

    cio’ sandi, ara che mi ‘ste robe le go sempre scrite. el tuto xe piutosto sgradevole.

  251. Sandi Stark ha detto:

    No te ieri ti su un’altro post a dir che no bisogna rivangar el passato e che le rivendicazioni storiche porta a problemi de convivenza?

    Ma bon lassemo perder per favor, a mi no me interessa de far polemiche personai qua. Ai zi-stron no ghe rispondo, coi altri preferiria discorrer de altri argomenti, no de le posizioni personali delle persone o de dettagli privati.

  252. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @253 SANDI STARK : La comunita’ tedesca attuale arriva circa a 800 unita’ ,quelli iscritti e che frequentano anche le funzioni
    religiose di Largo Panfili a questi si associano quei pochi Svizzeri storici rimasti, ed anche Austriaci tuti di famiglie che erano
    residenti ai tempi dell’Impero.
    Piu’ o meno lo stesso numero sono i Greci storici che per ovvie ragioni sono in aumento.
    La comunità Ebraica ha circa lo stesso numero
    mentre si sa prima della 2a erano circa 5300.
    Si sta consolidando una Comunita’ Croata con tentativi di creare una scuola elementare.
    La comunità Serba oltre il nucleo storico e’ in grande espansione per nuovi arrivi.
    Questo per citare le Comunità storiche presenti a Trieste.
    E’ chiaro che a queste si sommano tutti gli immigrati provenienti dalle più svariate parti, ma questa è cronaca.

  253. hobo ha detto:

    @sandi#256

    no, no iero mi.

  254. ufo ha detto:

    @249 or the Kärntner Abwehrkämpferbund, dedicated to diminish the minority rights of the Carinthian Slovenians

    Evidentemente anime gemelle, gli estremisti carinziani le cui attività hanno suscitato addirittura l’interesse del Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale delle Nazioni unite, e gli estremisti irredentisti per il cui presidente il fascismo non era un regime totalitario. Manca solo una delegazione dell’Uyoku Dantai dal Giappone e potevano chiamarla Festival del Patto d’acciaio.

  255. Julius Franzot ha detto:

    @257 E´difficilissimo stabilire quante persone di origine tedesca, austriaca o svizzero-tedesca vivano oggi a TS. Dopo l´esodo del 1918 ci fu la dittatura fascista che indicava soprattutto gli austriaci come il nemico, l´invasore (v. inno di mameli) e pertanto molti preferirono dichiararsi italiani e non insegnare la lingua dei padri ai loro figli. Poi, dopo il 1945 chiunque era di lingua tedesca fu sospettato di simpatie filonaziste e questa fu un´altra ragione per non uscire allo scoperto. Si aggiungano la chiusura di scuole e asili di lingua tedesca, i matrimoni misti, i cognomi tradotti, pigrizie e opportunismi vari, e si ottiene una massa (tra l´altro divisa tra ebrei, cattolici e protestanti) indefinibile che purtroppo sceglie di comunicare in triestino (piu´raramente in italiano). Inoltre, anche tra le poche famiglie, in cui la tradizione e´rimasta intatta, non esistre nessuna istituzione centrale paragonabile a quelle compattissime slovene. L´unica associazione culturale esistente e´il Kulturverein Friedrich Schiller che organizza da anni eventi culturali (specialmente musica, ma anche scambi letterari con associazioni austriache – Europa Literaturkreis Kapfenberg – e tedesche – Freier Deutscher Autorenverein) e un gruppo settimanale di conversazione in tedesco. Quest´ultimo, alla cui fondazione avevo contribuito sostanzialmente, era nato come possibilita´di praticare la madrelingua ed era rivolto ai figli di famiglie di origine tedesca o austriaca, ma ora e´frequentato quasi esclusivamente da triestini italofoni che studiano la lingua, ma come lingua straniera.
    Date queste premesse mi sembra che la cifra di 800 persone possa essere corrispondente a quelle che tuttora si riconoscono – lingua compresa – nel gruppo linguistico germanico, mentre, se si sommano tutti coloro che hanno almeno il 50% di origine austriaca o tedesca, si dovrebbe arrivare a 3000-3500 persone.
    Gia´che ci siamo faccio un cenno alla situazione di questa “comunita´” in regione. Qui ha prevalso il principio, secondo me ignorante, della percentuale di una minoranza nell´ambito di un determinato comune. La conseguenza e´che il tedesco e´protetto solo nei comuni di Sauris, Timau, Tarvisio, Malborghetto e Valbruna, dove arriva magari al 20% della popolazione, ma per un totale inferiore alle 1000 unita´, contando anche tutti coloro che non parlano e non capiscono il tedesco di oggi, ma solo dialetti arcaici (Sauris e Timau). Anche se i parlanti tedesco a Trieste fossero veramente solo 800, sarebbero un numero almeno pari alla somma di tutte le altre minoranze in regione, quindi la minoranza piu´consistente in cifre assolute, che nessuno si sogna di “proteggere”.

  256. hobo ha detto:

    quel che mi te contesto, sandi, xe el fato che ti te ragioni per blochi geopolitici (tra l’ altro de zento ani fa), e te rifiuti de vardar ale contradizioni interne (de classe, de genere, de orientamento politico e culturale, ecetera) al interno dei blocchi. questa xe una dele linee de demarcazion tra un pensiero de destra e un de sinistra. e per usar una espression de furio jesi, el ragionar per blochi geopolitici xe “residuo culturale di destra” presente anche in parecchie elaborazioni politiche “de sinistra”. xe quel che ga portado i vari partiti socialisti (compreso quel austriaco) a votar i crediti de guera nel ’14, tanto per dir. una catastrofe per el movimento operaio europeo.

  257. Julius Franzot ha detto:

    @262 La signora Bressan e´cittadina del TLT o dell´Australia? Nel caso fosse cittadina australiana bisognerebbe chiarire se sie l´Australia che il TLT ammettono la doppia cittadinanza.

  258. Sandi Stark ha detto:

    Nei documenti fondativi del TLT non si parlava di doppia cittadinanza, se non ricordo male i cittadini originari che sceglievano il TLT avrebbero dovuto rifiutare quelle italiana o yugoslava, ma non si parlava di terze cittadinanze.

    l’Australia ammette la doppia cittadinanza, come quasi tutti gli Stati del mondo.

    Tuttavia la signora in questione come tutti i triestini emigrati in Australia, difficilmente lo fece per turismo o per sport.

    Mi ricorda il caso di alcuni triestini tornati dall’Australia che subivano casini tremendi all’anagrafe la quale li aveva cancellati e dove gli dicevano: “Voi siete cittadini stranieri, parlare in dialetto non cambia le cose.”

  259. Sandi Stark ha detto:

    @ assai zucada per i cavei caro Hobo. Comunque in parte xe vero, a mi no me frega niente de “destra” e de “sinistra”, voio far parte de un Paese civile dentro el quale se svolgi pur el dibattito tra destra, sinistra, centro e altri.

    In Italia xe solo parole ormai prive de significato per infinociàr i elettori e per fregarli mejo e mi rifiuto de metterme nei recinti politici dei “Sfruttatori Riuniti SpA”: che i me sfrutti pur, ma no col mio consenso politico.

    Varda però che el concetto de “destra” e de “sinistra” no ga el stesso identico significato nei vari Paesi; bisogna contestualizzar e star assai atenti alle tradizioni locali per no far capelle de etichettatura.

  260. hobo ha detto:

    @sandi

    la dialetica destra/sinistra no la xe confinada nel ambito parlamentare. anzi, diro’ de piu’, in un contesto come quel odierno, in cui i parlamenti ga perso gran parte dela loro sovranita’ (in italia ‘sto processo xe particolarmente avanti) a favor dele elites tecnocratiche, la dialetica destra/sinistra se svolgi in gran parte *fora* dei parlamenti.

  261. hobo ha detto:

    e co’ digo fora dei parlamenti, voio dir: nei loghi de lavoro, nele strade, nele universita’ (e anche nei forum).

  262. aldo ha detto:

    Mi sembra interessante riportare questo video, tratto da una trasmissione di Telecapodistria, con un intervento del figlio di Paolo Sema, partigiano e senatore del PCI, e cioè il prof.Antonio Sema (1949-2007), anche lui militante del PCI, nonchè scrittore e storico specializzato nella prima guerra mondiale, membro del comitato scientifico di Limes, al quale è dedicato il premio Antonio Sema dell’associazione “èStoria” che gestisce, tra l’altro, anche l’omonimo festival internazionale della storia di Gorizia.
    Antonio Sema individua chiaramente la causa della grande guerra, della quale l’attentato di Sarajevo sarebbe stato solo un pretesto, nell’espansionismo e nel militarismo degli imperi centrali, in particolare di quello asburgico e di quello ottomano, ai quali la piccola, ma strategicamente importante Serbia resisteva coraggiosamente.

    http://www.youtube.com/watch?v=i9zbyUo3oBI

  263. aldo ha detto:

    Molto interessante anche l’intervento di Pirjevec che: individa anche una corresponsabilità di ambienti serbi nell’inizio della guerra e i reali motivi dell’intervento italiano che non sarebbero stati Trento e Trieste, come racconta la narrazione irredentista, ma l’acquisizione di un ruolo di grande potenza in Europa, e comunque puntavano a un’Austria-Ungheria rimpicciolita e non vedevano di buon occhio la creazione di quello stato dei slavi del sud a cui puntava il comitato jugoslavo e che poi si farà con l’appoggio di altre potenze europee.

    http://www.youtube.com/watch?v=hVaka8im-R4&feature=relmfn

  264. Sandi Stark ha detto:

    “La Serbia pur non essendo implicata nell’attentato di Sarajevo…” domanda falsa e tendenziosa.

    1) Le prove xe stade trovade nell’occupazion della Serbia, casse de documenti. Ma le prove più evidenti iera saltade fora dal Processo de Salonicco, quando el collonnello Apih iera sta condannà dai suoi connazionali in esilio dopo aver spifferà tutto.

    Dimitrievic iera el capo dei servizi segreti serbi, responsabile de una serie de attentati terroristici a fuoco contro dignitari dell’Impero, tra i quali el “nostro” conte d’Attems. Iera stai attentati dinamitardi e grandi complotti dei servizi segreti.

    El primo ministro Pasič iera coinvolto e el saveva. Tra i indizi della consapevolezza de Pasič:

    – sua lettera a Putnik, presidente, dove el ghe diseva de no missiarse direttamente coi studenti terroristi

    – suo appunto manoscritto: “2 studenti del ginnasio Trisa, 6 bombe, 4 revolver dalla Narodna Obrama agli Jankovic, Milanovic, Tankovic… ” (organizzator materiale dell’attentato); documento esposto al Kriegsarchiv de Vienna

    – Appunto manoscritto de un confidente de Pasic nel Ministero della Guerra serbo ove el ghe conta che Milosevic gaveva ricevù due studenti provenienti da Tuzla, uno dei quali iera Grabez, uno dei attentatori. Po’ li gaveva portài a Priboj de Cabrilovic (altro attentator), che i gaveva 6 bombe e 4 revolver, come za scritto e come saria stà trovà a Sarajevo. Ricongiunti con Cabrilovic i ghe gaveva presentà el maggiore Todorovich e affidai al “capitano di confine” de Sabac, cap. Rade Popovic.

    – quanto sopra iera stà scritto anche dal ministro serbo Jovanovic nel suo libro 1914-1924 Blut des Slawntums. Più precisamente el testimoniava che Pasic gaveva informà el Consiglio dei Ministri tra maggio e giugno del 1914 che iera in preparazion l’attentato de Sarajevo.

    Altre tre testimonianze afferma la stessa roba, xe stàde pubblicade 4-5 ricerche.

    No basta, xe anche prove che la Serbia gaveva eseguì l’attentato solo dopo che la Russia ghe gaveva garantì l’intervento militare, a differenza del 1908 quando li gaveva lassài in braghe de tela perchè i gaveva la guerra coi giapponesi.

    La Serbia iera uno stato terrorista e dal governo illegale, sorto nel 1903 dopo la strage della famiglia reale legittima e del suo governo. Sal 1903 in poi, la gaveva fatto solo che attentati terroristici e scadenà guerre de espansion, mentre l’Austria “imperialista” ad esempio molava spontaneamente el Sangiaccato.

    Le prime pulizie etniche alla “balcanica” con i stupri de massa e le stragi de intiere comunità risaliva alle guerre balcaniche, da parte dei serbi e presto imitài dai turchi.

    Nel 1913 la Serbia gaveva aà ricevù un ultimatum da parte dell’Austria, a causa della sua invasion del nord dell’Albania. Quella volta gaveva funzionà, i se gaveva ritirà.

    2) Sema no ga ditto “espansionismo e militarismo”, el se riferiva all’espansionsimo commerciale tedesco, paricolarmente alla continuazion della nova ferrovia che doveva continuar quella de Baghdad, in costruzion dai tedeschi

    3) Sema no xe el storico da citar per parlar della Serbia, argomento che no el ga mai studià. Piuttosto, el ga el merito de esser stà el primo a contarghe ai ‘taliani (come l’afferma alla fine de l’intervista) che la 1° GM tra Italia e Austria iera una guerra etnica, perchè tutti i popoli dell’Impero iera accorsi a difender le terre slave dall’invasion dei ‘taliani.

    4) Capisso che i fassisti e i nazionalisti ‘taliani ga simpatia per la Serbia: el giornal dei terroristi de la Narodna Obrama se ciamava Pijemont, ai muleti che gaveva fatto l’attentato, i li inzinganava coi libri de Mazzini. Dio li fa e li metti insieme.

  265. aldo ha detto:

    La somma dei due interventi credo mostri il quadro delle politiche di potenza in gioco, al di là dei quadretti edificanti di tipo irredentista o neo-asburgico.

  266. Sandi Stark ha detto:

    Secondo el diario de Salandra tuttavia, la principale motivazion della partecipazion italiana all’inutile strage, iera politica. E cioè de debellar grazie alla legge marziale e al reclutamento, el pericolo de una rivoluzion socialista.

    Stessa roba scriveva Benedetto Croce e altri intellettuali. Nel giugno del 1914 quando Salandra gaveva deciso de entrar in guerra “al momento opportuno”, l’Italia vigniva fora dalla “Settimana Rossa”.

    I fatti gavessi confermà: l’organizzazion segreta messa su da Cadorna per reprimer le rivoluzioni (ad esempio a Torino nell’estate del 1917) e i decreti Sacchi, la prima volta in Italia che una legge condannava al carcere per semplici “delitti d’opinione”.

  267. aldo ha detto:

    Per quelle politiche di potenza di èlite aristocratiche, militari e borghesi sono morte milioni di persone, alle quali sono state raccontate favolette edificanti sul motivo per cui combattevano.

  268. hobo ha detto:

    come disi pirjevec, l’ italia le velleita’ imperialiste le gaveva ecome. la gaveva apena “festegiado” el cinquantesimo compleano conquistando la libia.

    pascoli nel ’12 gaveva pronunciado ‘sto discorso

    http://www.andreaconti.it/alternat/storia06.html

    che cominciava cussi’

    “La grande proletaria si è mossa.
    Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. Li mandava oltre alpi e oltre mare a tagliare istmi, a forare monti, ad alzar terrapieni, a gettar moli, a scavar carbone, a scentar selve, a dissodare campi, a iniziare culture, a erigere edifizi, ad animare officine, a raccoglier sale, a scalpellar pietre; a fare tutto ciò che è più difficile e faticoso, e tutto ciò che è più umile e perciò più difficile ancora: ad aprire vie nell’inaccessibile, a costruire città, dove era la selva vergine, a piantar pometi, agrumeti, vigneti, dove era il deserto; e a pulire scarpe al canto della strada. […] Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d’acque e di messi, e verdeggiante d’alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l’inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto.”

    e finiva cussi’:

    “Benedetti, o morti per la Patria! Voi non sapete che cosa siete per noi e per la Storia! Non sapete che cosa vi debba l’Italia! L’Italia, cinquant’anni or sono, era fatta. Nel sacro cinquantennario voi avete provato, ciò che era voto de’ nostri grandi che non speravano si avesse da avverare in così breve tempo, voi avete provato che sono fatti anche gl’italiani.”

    in ‘sto discorso se pol trovar za gran parte dela retorica fassista. sto discorso el dimostra che ghe xe continuita’ tra un zerto filone del risorgimento, el colonialismo, l’ entrata in guera nel ’15 e el fassismo.

    che dopo la guera la gaveria portado altri indubi vantagi, come la possibilita’ de impor un stato de emergenza permanente che gaveria inibido le lote operaie, xe anche vero. ma ala base del desiderio de entrar in guera ghe iera una vera spinta imperialista, con una sua retorica za ben oliada.

  269. hobo ha detto:

    per completar el quadro, xe de considerar i interessi inglesi in medio oriente, che iera in aperto conflito con quei tedeschi, i scazzi tra francia e prussia, e tuta la question dele colonie in africa. infati la guera la iera *mondiale*, no solo “alpe-adria”.

  270. ufo ha detto:

    Eco là. Desso chi riverà più pasar per via Pascoli senza mandarghe un sberleffo al guerafondaio razista. Bastanza fora de testa, drio el discorso… ma no miga tanto de aruolarse. Bele parole, ma che a farse copar vadi i altri.

    Ma fora de questo suo discorso del pifero, più che l’efeto (le veleità imperialiste), me par che traspari la causa ultima. Un complesso de inferiorità grande come el Mediteraneo.

  271. aldo ha detto:

    purtropo a quei tempi discorseti come quei de Pascoli iera merce corente in tuta Europa, anche se no mancava chi li contrastava, ma adesso…

    …in via Pascoli xe l’Itis: un segno che quei discorseti xe finidi in casa de riposo?
    mah, speremo!

  272. Sandi Stark ha detto:

    Almeno i gavessi guadagnà col colonialismo, ma i ghe ga sempre rimesso.

    I fazeva per el “prestigio internazionale”, circa come Parisi e Prodi per i interventi militari in Libano e Afganisthan, no meto dentro Berlusconi perchè forsi lui ga ciapà qualche tangente. De la serie: “Mejo i cativi che i mone, i primi ogni tanto se riposa”.

    Far danni e rimetterghe; come el rapinator che sfonda una vetrina che costa mille euro, fazendose danni sul brazo per altri mille, per rubar una roba che val dieci euro e magari finir in canon.

    E po’ criticheme che son razzista, ad augurarme che le mie terre se liberi da ‘sti coffe.

  273. hobo ha detto:

    lo stato italiano ci rimetteva, ma i gerarchi si arrichivano. un esempio:

    “La storia della colonizzazione è la
    storia delle saline di Hafun, la storia di una
    impresa che ogni due o tre anni fallisce, riceve
    dallo Stato alcuni milioni, una parte
    di questi milioni rimangono nelle tasche di
    certi gerarchi, di certi senatori o deputati
    (della Camera corporativa, beninteso) e poi
    si ricomincia da capo. Questo è avvenuto
    almeno tre volte, e ricordo che questa storia
    è stata raccontata con molto acume in una
    rivista di quegli che oggi è Presidente della
    nostra Repubblica. Quando per criticare il
    fascismo si potevano cogliere certi elementi
    patologici così evidenti che erano già oggettivamente
    una denuncia del regime, le saline
    di Dante erano proprio questo oggetto, la
    dimostrazione più evidente dellacorruzione
    e del malcostunie fascista.”

    (Giancarlo Pajetta, durante il dibattito sull’ amministrazione fiduciaria della Somalia, alla Camera dei Deputati, il 3 febbraio 1950)

    Qua c’e’ il verbale dell’ intera seduta:

    http://legislature.camera.it/_dati/leg01/lavori/stenografici/sed0382/sed0382.pdf

  274. hobo ha detto:

    il colonialismo, sotto le diverse coperture ideologiche, e’ *sempre* rapina.

    la maggiore differenza tra il colonialismo italiano e quelli inglese e francese sta nel fatto che l’ italia, a differenza di francia e inghilterra, ha impedito in tutti i modi il formarsi di una borghesia locale, e ha precluso l’ istruzione di livelo medio-alto agli autoctoni delle colonie. in fase di decolonizzazione gli effetti di questa politica sono stati disastrosi.

  275. Sandi Stark ha detto:

    @ 282 e no perchè i conquistava le terre più improduttive del mondo, oppur i iera sentai sul petrolio ma no i gaveva bori per zercarlo e tirarlo fora?

    O perchè le colonie ghe serviva per spedir le masse de diseredati che i creava?

    Come te pretendi che i istruiva i “autoctoni”, se ancora nei anni ’60 i iera cussì?

    http://www.youtube.com/watch?v=l04yEbxudf8&feature=related

  276. hobo ha detto:

    @aldo#279

    purtropo la strada xe longa.

    ancora nel ’71, nel 60esimo aniversario dela guera de libia, i fazeva cinegiornali come questo:

    http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=60937&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false&section=/

  277. hobo ha detto:

    sandi, mi voio far un discorso serio. mentre i inglesi e i francesi permeteva ai autoctoni dele colonie de andar anche in universita’, i italiani in africa impediva per lege ai autoctoni de studiar oltre la terza elementare. xe ciaro che quel che fazeva inglesi e francesi no iera per buon cuore, ma per calcolo: i voleva crear una classe dirigente autoctona amica. pero’ chi che andava a studiar a parigi o a londra, entrava in contato con zerte idee (tipo auotodeterminazione, liberalismo, socialismo, ecc) e co’ tornava al suo paese magari pensava de aplicarle la’, contro i stessi colonizatori. in ogni caso, al momento dela decolonizazion, in tante colonie francesi e inglesi ghe iera una potenziale classe dirigente autoctona in grado de guidar el processo. nele ex colonie italiane inveze questo no xe sta’ possibile, e la somalia e la libia xe diventade quel che xe, la prima un non luogo in man a bande armate, la seconda un lager in subapalto per tenir lontani de noi i profughi dela prima.

  278. Alessandra ha detto:

    tante ciacole inutili. Se restavimo sotto l’Austria no ierimo in ste condizioni, punto.

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