29 Maggio 2012

Provincia e Comune di Trieste insieme per l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili

L’assessore provinciale alle Politiche Attive del Lavoro Adele Pino e Laura Famulari, Assessore comunale alle Politiche Sociali, Interventi e Servizi a favore delle Persone con Disabilità hanno siglato oggi a Palazzo Galatti una Convenzione rinnovata nei contenuti per la gestione dei percorsi personalizzati di inserimento lavorativo a favore di persone diversamente abili. “La Convenzione che abbiamo firmato oggi stabilisce un raccordo stabile tra istituzioni in un settore delicato ed importante come quello del diritto al lavoro delle persone diversamente abili – ha spiegato Adele Pino – e avvia un sistema che individua ed integra gli strumenti di programmazione e coordinamento funzionale-organizzativo, atti a realizzare percorsi di inserimento lavorativo capaci di garantire l’inclusione anche di persone con disabilità complessa”.
Complessivamente la Provincia di Trieste trasferisce al Comune una cifra che dagli iniziali 150mila euro potrebbe raggiungere i 200mila, a seconda dei tirocini formativi che si riusciranno ad organizzare. “Grazie ai punti innovativi inseriti in Convenzione – ha aggiunto Adele Pino – oltre a consolidare e rafforzare una gestione unitaria, coordinata e integrata dei servizi all’impiego e dei servizi di protezione sociale, siamo riusciti a consolidare al Comitato Tecnico provinciale il ruolo di organismo di snodo tecnico-funzionale della rete dei soggetti coinvolti nel processo di integrazione lavorativa”. La Provincia, nello svolgimento del proprio ruolo di coordinamento e programmazione, assume una funzione primaria di garanzia dell’unitarietà di governo del sistema a livello locale, di indirizzo operativo e di raccordo istituzionale anche con riferimento ad altri eventuali interventi similari rivolti alle persone disabili.
Il Comune di Trieste è il soggetto istituzionale cui fa capo il Servizio di inserimento lavorativo (SIL) per il territorio della provincia di Trieste.
L’assessore Famulari ha rimarcato il fatto che l’attuale quadro di riferimento normativo evidenzia che l’integrazione lavorativa delle persone disabili deve essere il frutto di un lavoro di rete, con approcci ed obiettivi unitari; i percorsi di integrazione lavorativa intersecano infatti l’area degli interventi di politica sociale e l’area delle azioni di politica del lavoro.
Inoltre il modello regionale delinea le necessarie demarcazioni tra i livelli di intervento, mantenendo gli interventi propedeutici all’inserimento lavorativo nell’ambito del sistema della protezione sociale e riconducendo i percorsi, che evidenziano la possibilità di attivare fasi attenenti all’inserimento lavorativo vero e proprio, nei canali operativi del collocamento mirato.
Il SIL, quale risorsa tecnica, attua gli indirizzi generali relativi all’attività oggetto della convenzione, secondo quanto definito dalla Provincia, svolgendo la necessaria funzione anche mediante il raccordo con gli ambiti dei servizi sociali territoriali, come “servizio-ponte” tra il sistema dei servizi socio-sanitari ed il sistema dei servizi per il collocamento, garantendo l’uscita da percorsi a prevalente connotazione assistenziale per quelle persone a favore delle quali si rende possibile sperimentare esperienze di integrazione lavorativa.
Nel 2011, nell’ambito della precedente Convenzione, il SIL ha attivato 36 tirocini di inserimento lavorativo individualizzato rivolto a persone disabili con particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo. A seguito di tali percorsi, 5 tirocinanti sono stati assunti a tempo indeterminato presso l’azienda ospitante, realizzando così il passaggio tra il momento formativo e l’integrazione lavorativa vera e propria.
All’interno di un’azione più ampia di inserimento lavorativo delle persone disabili, da parte dell’Area delle Politiche Attive della Provincia, nel 2011 il Collocamento Mirato ha segnalato 168 assunzioni di cui 52 presso aziende non soggette all’obbligo (L. 68/99) che hanno potuto avvalersi degli incentivi economici predisposti dalla Provincia attraverso il “progetto Multimisura ”.
Da sottolineare che, anche grazie agli incentivi alle aziende, nel 2011 il numero di lavoratori disabili assunti è incrementato del 34% rispetto i 125 assunti nel 2010.

3 commenti a Provincia e Comune di Trieste insieme per l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili

  1. Julius Franzot ha detto:

    Ma voi riuscite a capire il senso pratico di quel linguaggio burocratese esasperato?

  2. ufo ha detto:

    Solo l’ultima frase, il resto è autoreferenziale.

  3. Martina Luciani ha detto:

    Un po’ oscuro, ma è linguaggio tecnico della materia: vuol dire che tra servizi socio assistenziali, enti, cooperative, imprese private si pone uno “snodo” che ha le competenze tecniche, la banca dati, i contatti per individuare le possibilità di inserimento lavorativo di persone con disabilità, prepararle, sostenerle. Cioè evitare di lasciare le persone incasellate nel sistema di assistenza pura ( che costa e aumenta l’esclusione sociale). Anche la provincia di Gorizia aveva istituito il SIL, sarebbe interessante sapere che fine ha fatto.

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