Matteo Boniciolli campione in Kazakistan

Una scommessa vinta, obiettivi ambiziosi

Matteo Boniciolli

Una lunga cavalcata durata 20 partite, un percorso immacolato che ha portato l’Astana Tigers a vincere, dopo la coppa nazionale, anche lo scudetto ai danni del Barsy Atyrau, ovviamente un “cappotto” 3 a 0, con uno scarto minimo di 23 punti (98-75; 96-56;70-113 in trasferta).

Naturalmente lo sapeva benissimo anche Matteo Boniciolli che il campionato poneva di diritto i suoi come i super favoriti, una squadra e degli investimenti che per le abitudini del luogo sono nettamente sopra il par, e che non sembrano ridimensionarsi nei progetti futuri; infatti l’obiettivo da sempre dei dirigenti kazaki e’ quello di “esportare” il proprio team con successo nella Lega baltica in primis (dove per questa stagione l’Astana ha chiuso fuori dai play off con un bilancio di 7 vinte e 9 perse) e poi in Eurolega, vero e proprio palcoscenico europeo per le ambiziose societa’ di pallacanestro.

Ma torniamo allo scudetto, anche perche’ essere i favoriti non e’ mai un vantaggio fino a che non scopri che l’assemblaggio e la chimica di gruppo danno i frutti sperati, e un campionato bisogna sempre vincerlo giocando alla morte venti sfide; la bonta’ del lavoro svolto dal coach triestino schiude le porte ad un probabile impegno bis con l’incarico ad allenatore della Nazionale del Kazakistan, alla ricerca di un posto per i prossimi mondiali.

Insomma, un futuro intrigante per il cittadino del mondo Matteo Boniciolli, la volonta’ di scoprire nuove realta’ per ora ha arricchito la bacheca (e anche lo stesso coach), la capacita’ di allenare non e’ mai stato un problema anche di fronte a cosi ambiziosi obiettivi, forse l’unico vero ostacolo da superare e’ il freddo, con punte di -30 anche, avversario che qualche mese fa ha messo a dura prova Boniciolli.

Complimenti quindi hai coach nostrani in terre dell’est (Luca Bechi con l’Azovmash Mariupol e’ in semifinale in Ucraina), capaci di vincere e di avvicinare sensibilmente mondi cestistici piuttosto sconosciuti al circuito piu’ pubblicizzato occidentale.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)