Si è svolto mercoledì alle 18 il corteo dei pendolari a sostegno del museo ferroviario di Campo Marzio e della stazione medesima: circa un centinaio di persone ha aderito a questa manifestazione di affetto e solidarietà alla Sezione appassionati trasporti del Dopolavoro ferroviario di Trieste.
Alle 18.10 Cristina Sartor ha preso la parola, salutando i partecipanti e spiegando le ragioni dell’evento.
Alle 18.15 Marco Chiandoni, berretto da capostazione in testa e paletta, ha dato avvio alla passeggiata fino a Campo Marzio: il fisarmonicista Fabio Zoratti ha simulato la partenza del treno a vapore.
Lungo la strada Simone e Marco hanno invitato i cittadini a visitare il museo e a sostenerlo nella sua attività: Simone ha citato alcune date storiche della stazione di Campo Marzio e del suo museo.
Alle 18.45 i manifestanti hanno raggiunto la sede del museo, accolti dal presidente del DLF di Trieste Claudio Vianello e dai numerosi associati della Sezione appassionati trasporti.
Bella e civile iniziativa. Speriamo serva.
me ga dispisasso no esserghe (lavor…), però iero là in spirito!
museo ferroviario SI
patrimonio della città
stupendo museo che merita il nostro sostegno. Mi pare che qua siamo unanimi.
ma la politica dove era e dove è??????
la politica (de Trenitalia) xe quela de alzarghe el canone al museo in maniera che nol rivi a pagar, de sfrattarlo e dunque de vender l’intera stazion. Questa xe la politica: business
questo museo è una piccola gemma che deve essere valorizzata… perchè non pensare alla vecchia stazione come un polo integrato di più attività legate al turismo/terziario visto anche il vicino museo del mare?
propongo che il comune requisica(espropi) la ex-stazione a parziale rimborso di tutti i disservizi di trenitalia che vessano la città ed i suoi cittadini
Ga ragion Bibliotopa: qua semo unanimi. No xe poco e vol dir qualcossa!
Se non sbaglio Cosolini ha ottenuto da Trenitalia la sospensione per un anno del canone di affitto (che di recente era stato più che raddoppiato !) e ha indicato una strada percorribile nella costituzione di una Fondazione ad hoc. E’ infatti impensabile che il Comune sia in grado di affrontare il costo dell’ acquisto dell’ immobile della stazione di Campo Marzio. Anche se l’ idea di Brancovig sull’ esproprio (proletario 🙂 non è niente male.
La stazion dovessi eser doprada come stazion! (v. http://www.adria-a.eu/ ); e possibilmente col museo integrado.
Dopo se pol monetizar magari affitando uffici e qualche vano per negozi… ma la stazion no va asolutamente dismessa, anzi!
Una riflessione storica: perchè è stata costruita la stazione di Campo Marzio e idem per la linea transalpina? perchè la Ferrovia Meridionale l’Austria, dopo averla costruita, dovette venderla ai privati, i quali, per ottenere i giusti profitti di mercato , come si direbbe adesso, tennero i prezzi così alti che lo Stato ritenne più conveniente costruire una seconda linea per evitarne il monopolio..
ma quali treni potrebbero ancora passare?
la metro leggera Ts-Kp?
i treni per il porto grazie alla TAV?
perche è impensabile che il comune non possa comprare la stazione?, Anche la regione dovrebbe intervenire, il comune ha pur regalato l’ex palazzo dell’anagrafe per fare il museo agli istriani, che poi diciamolo non sono stati neanche capaci di farlo partire, poi non si sa chi lo verrà a visitare, mentre il museo ferroviario è interessante a tutti, è piazzato in un punto obbligatorio di passaggio, quello che manca sono i parcheggi, e una esposizione di cartelli che lo indicano, si dovrebbero interessare le scuole, fare delle comitive di studenti , con prezzi scontati, porterebbe un po di ossigeno alle casse del museo,
Non credo che il comune abbia le risorse per acquistare la stazione… ma non vedo nemmeno con i vincoli che ovviamente ci sono, come trenitalia possa ricavarne qualcosa di remunerativo.
Il rischio concreto è il degrado, come per molte altre stazioni dismesse da trenitalia
Credo che tra le varie ipotesi fantasiose ed improbabili di musei con minino richiamo fatte in questi anni, questa potrebbe riuscire a reggersi in piedi poichè di interesse per le famiglie. La posizione è buona, spazi ci sono bisogna solo creare un precorso per un polo museale in zona
“DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA”
concordo con brancovig
da li parte la linea che sale su carso e slovenia. altrochè che potrebbero passare treni…
ne verrebbe un’ottima linea-navetta per la stazione di Opcina, in alternativa al tram di Opcina, e là si potrebbero prendere i treni veloci, evitando la linea costiera che in estate ogni tanto resta bloccata da incendi
dimenticate la cortina di ferro che esiste ancora nella testa di alcuni politici
#17 D’accordissimo. La linea costiera non ha solo il problema degli incendi ma anche di franosità e limiti di alimentazione. Valorizzare la linea Bivio d’Aurisina-Opicina-Divaccia sarebbe giustissimo (no TAV, perchè il traffico non giustifica un simile investimento). La grande stazione di Opicina adesso è un deserto e visto che è già bella e pronta sarebbe opportuno (ri)utilizzarla. Da Campo Marzio possono salire treni merci (con doppia trazione) e in previsione – perchè no – anche passeggeri, con le coincidenze con i treni internazionali (che oggi però non ci sono). Ma Campo Marzio sarebbe anche il capolinea ideale della (futuribile) Koper-Trieste!