20 Febbraio 2012

Cosolini sui palazzi Carciotti e Biserini: “Servono 30-35 milioni.”

Carenza assoluta, da parte della precedente Amministrazione, di una visione complessiva per una gestione armonica e coordinata dei tanti preziosi contenitori culturali triestini, inesistenza di un qualunque piano o progetto in tal senso, e quindi, di conseguenza, impossibilità di valorizzarli al meglio e, alla fine, anche quella di riservare loro tutte le cure e la manutenzione che meritano. La denuncia arriva dal Sindaco  Roberto Cosolini in una conferenza stampa in Municipio

Il Sindaco ha precisato di non amare “l’indugiare in polemiche di tipo politico o retroattive nei confronti dei miei predecessori. Tale terreno di discussione e polemica spettando piuttosto alle formazioni politiche partitiche, mentre a Sindaco e Giunta spetta innanzitutto di amministrare.

Oggi – ha osservato il Sindaco – ci troviamo – da Palazzo Carciotti a Palazzo Biserini, dal Museo di Storia Naturale al Salone degli Incanti, dagli altri “problematici” contenitori delle Rive ai diversi Civici Musei sottoutilizzati – “a pagare un conto molto salato e pesante di inefficienze e trascuratezze; veri e propri danni alle strutture; le cui radici, al di là delle stucchevoli polemiche di qualcuno, affondano in un periodo molto più lontano e precedente degli otto mesi di vita di questa Giunta.”

Nello specifico, “su Palazzo Biserini sarebbero state necessarie scelte più coraggiose per il reperimento e l’impiego dei fondi necessari alla sua rinascita e sviluppo (non meno di 10 milioni);  e ciò in quanto bisogna essere ben decisi a valorizzare, attraverso la Biblioteca Civica, lo straordinario patrimonio bibliotecario, di rilevantissimo valore culturale, di cui dispone la Città”.

Allo stesso modo, altre scelte si dovevano fare per il Museo di Storia Naturale piuttosto che “delocalizzarlo” in un’area talmente decentrata – e, tra l’altro, entro spazi più piccoli dei precedenti !- che per valorizzarla – quanto a logistica, promozione turistica, rafforzamento dei collegamenti – richiederebbe impegni di spesa ben superiori a quelli che altri siti avrebbero comportato.”

“Oggi, arrivati all’attuale situazione, segnata più che mai dalla crisi economica, va detto – ha poi osservato il Sindaco – che solo per le ristrutturazioni del Carciotti e di Palazzo Biserini servirebbero non meno di 30-35 milioni. “

“In tal senso, il nostro impegno sarà ora quello di redigere, da qui a un mese e mezzo, una ‘proposta’ complessiva riguardo ai contenitori culturali cittadini, comprendente gli interventi necessari, le scelte di destinazione, i finanziamenti necessari e quelli disponibili, sulla base della quale poter appunto presentare alla Regione ma anche ad eventuali altri soggetti, anche privati, le nostre richieste e proposte, “in primis” per la rinascita di tutti i siti culturali non utilizzati o sotto-utilizzati delle Rive.”

Per l’ex Pescheria (Salone degli Incanti) è in fase di predisposizione un ‘concorso di idee’ per la sua trasformazione in centro espositivo e di divulgazione dedicato alla scienza e all’innovazione, mentre per quanto riguarda il Magazzino Vini risulta che un’idea importante sulla sua destinazione dovrebbe venir resa nota fra qualche settimana. Intanto si stanno affrontando problemi del tutto analoghi per il ‘sistema’ degli uffici amministrativi del Comune, quanto a necessità -e viceversa mancata effettuazione- di una riorganizzazione logistica degli stessi nelle diverse sedi, mai definita da oltre dieci anni.

 

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36 commenti a Cosolini sui palazzi Carciotti e Biserini: “Servono 30-35 milioni.”

  1. capitano ha detto:

    Messo così il titolo mi dava l’immagine del sindaco in piedi sulla cupola che gridava ai passanti attoniti l’entità del danno.

  2. Francesco Cervesi ha detto:

    Riguardo a Palazzo Biserini non posso dire; riguardo il restauro del Carciotti ci vogliono circa 20 milioni di euro.
    Questo a prescindere dal danno causato dalla Bora e dalla destinazione d’uso(congressi, museo, uffici etc).
    Ancora una volta ci si domanda il senso di spenderne quasi 20 per il magazzino vini di cui ancora non si conosce la destinazione.
    Qualcuno dovrebbe essere chiamato a risponderne.

  3. Fiora ha detto:

    La Trieste storica in tochi, dei! e le sole rovine acetabili xè quele del Teatro Romano.
    In circostanze come queste mi vedo sempre le Generali come salvagente, ma forsi anche el Leone ultimamente rugissi più fiocamente… Eh, ognidun ga le sue e per far i mecenati bisogna che i vanzi…

  4. effebi ha detto:

    VIVA EL CARNEVAL !!!

    divertente l’inizio del pezzo:

    1) Carenza assoluta, da parte della precedente Amministrazione, di una visione complessiva per una gestione armonica e coordinata dei tanti preziosi contenitori culturali triestini, inesistenza di un qualunque piano o progetto in tal senso, e quindi, di conseguenza, impossibilità di valorizzarli al meglio e, alla fine, anche quella di riservare loro tutte le cure e la manutenzione che meritano. La denuncia arriva dal Sindaco Roberto Cosolini in una conferenza stampa in Municipio

    2)Il Sindaco ha precisato di non amare “l’indugiare in polemiche di tipo politico o retroattive nei confronti dei miei predecessori.

    …alla faccia del “non amar indugiare…” 🙂

  5. Paolo S ha detto:

    #4 – quando si indica un evidente stato di cose si fa polemica o si forniscono fatti?

  6. Fiora ha detto:

    “denunciar” e retroattivamente xè el sport più praticà a livello dilettantistico.
    Reperir risorse e portar a compimento interventi, caratterizza el professionismo !

  7. Fiora ha detto:

    @6…anzi l'”AGONISMO” tra le Amministrazioni . La precedente e l’attuale e a tutto vantaggio della città!

  8. Fiora ha detto:

    Cosolini per “denunciar” ga avù tutto el tempo de farlo da cittadino. Oggi da Primo Cittadino xè el tempo per lui de far … tuto quel ch’el pol!

  9. sergio ha detto:

    la colpa è di tutti i partiti dello sfacelo degli immobili storici di Trieste, dove era la sinistra a contestare l’assoluta non manutenzione non solo dei immobili, tutti possono vedere l’allungarsi dei tempi di costruzione o di messa in sicurezza delle proprietà comunali, che potrebbero essere messe a posto e affittate, alcune ne faccio un esempio villa Cosulich nel rione di Gretta, villa Stavlopulos a Grignano, sono da decine e dico decine anni non abitabili in condizioni precarie, per non parlare del patrimonio di storico del prof. Henriquez che da quasi venti anni si trova nei depositi del comune senza che il materiale venga manutenzionato, spade fucile e materiale in ferro o deperibile si trovano senza manutenzione, vedremo quando sarà finito il museo cosa metteranno dentro, mancano consiglieri comunali con un esperienza e non solo di edilizia ma in tutti i campi, mandiamo a fare i consiglieri persone che nella vita non sanno attaccare neanche un chiodo alla parete, cosa si può pretendere da queste persone, è facile denunciare, ma quando si è all’opposizione (se vogliamo chiamarla opposizione) nessuno denuncia nulla, si ha paura che il merito vada alla giunta in carica, stessa cosa è per l’asfalto sulle strade, anni fa si faceva un asfalto che durava (e sta durando) oltre trent’anni vedi marciapiedi in via Cadorna, mentre che gli asfalti di oggi durano si e no dai 4 ai 5 anni, questo vuol dire più tasse per noi cittadini, grazie al menefreghismo dei dirigenti del comune e dei consiglieri comunali che no vanno a controllare i lavori

  10. italiano ha detto:

    Bora.La ha fatto eleggere Cosolini sindaco; la bora adesso lo sta spazzando via.

  11. filippo ha detto:

    Ma perchè non prendere in considerazione l’ipotesi di alienare a privati (es. Generali) questi palazzi visto che il Comune non ha le possibilità economiche per rimetterli in sesto?

  12. Fiora ha detto:

    @10 Sul serio, Italiano che cussì la xè ?caspita, go dito mi che oramai el quarto potere bora.là lo ga saldamente in …PUGNO!

    Ps: mi no lo go votà!

  13. Fiora ha detto:

    @10 e dita fra noi mi penso che la bora riva a “spazzar via” prima l’Ursus che smover Robertone de un metro 😉

  14. Fiora ha detto:

    @11 pure io ho citato le Generali al post 3 Filippo.
    E’ il primo nome che viene in mente quale refugium peccatorum, ma ho anche espresso dei dubbi sul fatto che la Compagnia sia così entusiasta di aggiungere al già immenso patrimonio immobiliare altri sebbene prestigiosi fardelli da ritrasformare in edifici agibili.
    La salute del Leone è buona ma mi pare non risulti essere nel momento migliore della sua lunga gloriosa esistenza…

  15. Polso ha detto:

    @ Redazione

    Secondo me dovreste aprire una vera chat, xchè quì c’è troppa gente che invece di esporre il suo pensiero, usa i commenti per far chiacchere ed anche spessissimo OT. Capisco l’isolamento delle persone in una città anziana, ma il continuo botta e risposta tra i soliti quattro allontana l’interesse.

  16. Bibliotopa ha detto:

    E non dimentichiamo che alle Generali la città ha fatto a suo tempo lo sgarbo sul progeto Polis, quando avevano chiesto di farsi la sede nuova in Porto Vecchio: gli hanno risposto Nosepol e loro se lo son fatti a Mogliano Veneto

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Bibliotopa
    A Mogliano hanno fatto alle Generali ponti d’oro: praticamente gli hanno fatto fare tutto quello che volevano. In cambio la Compagnia ha poi regalato a Mogliano Veneto lo stadio nuovo.

    L.

  18. Fiora ha detto:

    @15 Complimenti per un apporto davvero de…POLSO!
    e meno male che Polso c’è.

  19. Fiora ha detto:

    attendo di leggere il maiuscolo apporto dell’utente al post 15 che farà la differenza e traccerà le future linee indicatrici della testata .
    sono dell’avviso che la lagna senza costrutto e proveniente da qualsivoglia località dello stivale, sia infinitamente più “triestina” e sintomatica dell appartenenza ad una “città di anziani” delle quattro chiacchiere in libertà “spessissimo ot”

  20. Fiora ha detto:

    ..e per quel tantissimo che mi tocca il post 15, assimilabile per entità di O.T. alla falla della costa Concordia, chiedo alla Redazione se sia corretto considerare bora.la. un quotidiano da leggere e commentare in compagnia, anche alla buona e talvolta con l’impegno direttamente proporzionale allo spessore di altri post, spesso davvero interessanti, documentati e in definitiva utili.
    Se la sindrome da egemonia di un nick affligge taluni e il problema è di chi legge e non di chi scrive. La “cura” che suggerisco è sempre la stessa. Utilizzare lo spazio cortesemente disponibile a titolo gratuito, equilibrando il disavanzo mediante interventi di qualità… e possibilmente non provocatori!

  21. Sandi Sark ha detto:

    E tornarghe i palazzi a l’Austria? In fin dei conti xe roba sua, no i li ga mai pagài fòra e lori conserva assai ben la roba:

    http://static.panoramio.com/photos/original/58390141.jpg

  22. dimaco il discolo ha detto:

    35 milioni de euro? volesi tanto saver chi che ga fa el preventivo e che qualifiche chel ga

  23. Paolo Geri ha detto:

    #22. dimaco

    I dirigenti e tecnici del Comune. Ma sui 20 milioni di euro per il solo Carciotti concorda anche Cervesi al post 2. Sono cifre note da tempo. Il punto à che la passata amministrazione ha fatto come ha dichiarato con un po’ di arroganza Di Piazza “altre scelte”.

  24. dimaco il discolo ha detto:

    dai paolo 20 milioni di euro? mi sembra esagerata. come cavolo pensano sti qua?
    bon dai metemo una cifra e poi vedemo? cossa te disi metemo 10 milioni?

    ma no dai, meti 15 he ndemo sul sicuro

    fazemo 20 e festa finida.

    te scherzi? no i pensaria cussi se deovessi tirarli fora dalla loro de scarsela. te digo mi.

  25. Francesco Cervesi ha detto:

    @dimaco
    Per il Carciotti esiste un progetto definitivo ed un computo metrico da cui la cifra. 
    Per avere un parametro di riferimento considera che equivarrebbero a circa 1.150€/mq + IVA. Questo per il restauro integrale (rifacimento impianti,consolidamento strutturale ecc.) di un edificio tra l’altro vincolato.
    Sull’operato di dipiazza concordo con Paolo Geri, si e’fatto di tutto per frenare i lavori provando così a perdere anche i milioni di contributo a fondo perduto dati dal Ministero dei Beni Culturali (2009).

  26. dimaco il discolo ha detto:

    questi lavori de risturtturazion dei edifii storici i dovessi esser fadi a prezzo de costo ed esentasse. alle imprese dovessi bastarghe el ritorno in pubblicità.

  27. Francesco Cervesi ha detto:

    @dimaco
    Son d’accordo con te e’che non se ne trovano di disponibili.
    Ad ogni modo non credere che nei 1.150€/mq ci sia chissà quale margine d’impresa, a fronte beninteso dei rischi imprenditoriali.
    Sono un progettista ma conosco abbastanza bene questo settore, avendo lavorato in un impresa che si occupava di restauri monumentali in tutta Italia.

  28. Fiora ha detto:

    @27 e in questa ridda di cifre e di palleggi di responsabilità, tornando al concreto in difetto di imprese disponibili ad assumersi più oneri che onori, vi è una probabilità che del finanziamento possano davvero farsi carico in toto o in parte le Assicurazioni Generali?

  29. Francesco Cervesi ha detto:

    In parte potrebbero certamente. E’gia stato fatto del lavoro in tal senso.
    Il punto e’ che la politica fino ad oggi ha pazientemente e costantemente cercato di bloccare chi il progetto di riuso lo portava avanti.
    E a lavorare contro son stati partiti di diverso schieramento, al motto- una volta ancora- del nosepol.
    Sai chi avrebbe le caratteristiche per finanziare il restauro?
    La Fondazione CRT: loro hanno questo tipo di intervento tra le finalità e le risorse necessarie. Il presidente si e’ dichiarato disponibile.

  30. Fiora ha detto:

    Io Francesco me l’auguro di cuore, con l’amore sincero alla mia città che travalica schieramenti e simpatie e antipatie personalizzate, che quando non siano conseguenti a frequentazioni private mi appaiono risibili.

  31. italiano ha detto:

    @ Francesco Cervesi

    Domanda: Non la imbarazza POLITICAMENTE discettare su un terreno come quello edilizio? C’è o non c’è un rischio di conflitto d’interesse?

  32. sergio ha detto:

    ma le impalcature attorno al Carciotti che sono state messe tempo fa chi le paga???

  33. Francesco Cervesi ha detto:

    @31
    Per nulla dal momento in cui il progetto per il restauro del Carciotti e il lavoro successivo per la ricerca dei fondi l’ho fatto come volontariato: a gratis. Sempre in totale trasparenza di ruoli ed obiettivo.

    @32
    Le impalcature sul “davanti” le ha messe la Soprintendenza, quelle laterali sono del Comune.

  34. italiano ha detto:

    @ 33 / Freancesco Cervesi

    Se è così, la cosa Le fa onore.

  35. Fabio27 ha detto:

    Bella questa logica edilizia. Prima appaltiamo i lavori, poi decidiamo cosa fare dell’edificio, scoprendo che non serve alla funzione d’uso. Esempio lampante: la Pescheria, spazio mostre strutturalmente inusabile per le mostre, se non a costi fuori mercato. Il problema è: cosa vogliamo fare del Carciotti, con tutta la sua immensa complessità? Cosa vogliamo fare del Biserini, posto che è la sede giusta per una biblioteca storica, non certo per una biblioteca moderna? Queste sono scelte della comunità, che dovrebbero essere discusse in trasparenza. Presa la decisione si può passare alla fase di progetto, di comparazione dei costi, anche con altre esperienze europee e ai bandi di gara. Ma da noi si ragiona all’opposto, per far contenti gli impresari edili.

  36. Francesco Cervesi ha detto:

    @35
    Vuoi dire quello che si sta facendo con il magazzino vini?
    Progetti fatti, lavori appaltati ed iniziati ma ancora non si conosce la destinazione d’uso.
    Poveri Carciotti e Biserini per loro almeno una destinazione d’uso c’e’.

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