14 Febbraio 2012

Acegas Trieste: cambio marcia, l’irrequieto Zac e l’onda crescente di passione

Capacita’ di cambiare registro fra un tempo e l’altro, due facce della stessa stagione

Non e’ certo una novita’ l’aspetto camaleontico degli uomini di coach Dalmasson, altre volte hanno innescato la marcia giusta in corsa, anche se questa volta il cambio e’ stato drastico, da una retromarcia dei primi venti minuti, ad una buona quarta nei secondi venti.

Comun denominatore consueto del propellente “cambia-ritmo” e’ sempre la difesa, ma la cosa che piu’ stupisce e’ una sinergica ed omogenea scossa da parte della squadra che, con due parole del coach ed un incrocio di sguardi riesce a parlare la stessa lingua, tutti a spendere il 100% per la causa, con l’aggressivita’ al limite come si confa’ alle formazioni con forti identita’. Allora Moruzzi diventa la museruola per tutti gli esterni piu’ pericolosi, Zaccariello il provocatore, Gandini il manuale difensivo, Ferraro il combattente e tutti gli altri a ruota “obbligati” a seguire la dirompente onda d’urto difensiva .

Come sempre poi, dalle giocate utili nella meta’ campo di difesa nasce la spinta decisiva per migliori soluzioni offensive, effetto placebo o chiamatelo come volete, fatto sta che anche i due canestri di Carra contro Recanati o l’errore provocato di Sanna a Firenze non per forza devono essere ascritti a casualita’….

Ancora Gandini, e il capitano torna a ruggire

Esce contro Siena la ristampa del manuale di difesa per i lunghi, scritto da Luca Gandini, il centro dell’Acegas Trieste che questa volta ha dimostrato su un imberbe talento quale Tessitore come si chiudono i rifornimenti o la via per il canestro; c’e’ dell’altro, aiuti difensivi e raddoppi nel secondo tempo hanno procurato diverse palle recuperate per punti facili in contropiede. Manca la santificazione cestistica per una prestazione balistica non brillante, eccetto una tripla importantissima, ma questo e’ secondario rispetto alla quantita’ di cose nascoste ma decisive nei minuti di campo.

Altra nota lieta e’ il ritorno a pieno regime di capitan Moruzzi, intravisto in quel di Firenze e confermato dall’ottima serata contro Siena; con lui l’equazione stato fisico-rendimento da risultati certi, e le prestazioni ultime sono una garanzia di salute; intenso difensivamente, produttivo in attacco e capace di catturare 8 rimbalzi, il jolly Acegas e’ nuovamente caldo.

Il “caliente” Zac, e i tempi sbagliati

Quando un giocatore e’ istintivo ed aggressivo bisogna prenderlo per quello che e’, fa parte della sua natura, del giocare la partita sempre sull’orlo della provocazione ad avversari e arbitri.

Alle volte pero’ i tempi per “scuotere” il match non sono dei piu’ appropriati; con la squadra in difficolta’, sotto nel punteggio, le sue reiterate proteste e l’attacco frontale al suo avversario di fine primo tempo, con 8” da giocare!!, ha scavato un mini solco che poteva costare caro. Di norma un giocatore della sua esperienze sa fermarsi esattamente un centimetro prima del fischio, altre volte il coach legge preventivamente la situazione e lo sostituisce, in questo caso diciamo che non tutto e’ stato calcolato scientemente…

Bora fuori, calore dentro

A Trieste e’ veramente arrivato il finimondo, la Bora ha imperversato in citta’ devastando un po’ tutto, accompagnata da un freddo polare che ha costretto i triestini a rintanarsi in casa; anche domenica pomeriggio le condizioni meteo, se da un lato garantivano un pallido sole, mantenevano la temperatura vicina allo zero (se non sotto), e un vento molto fastidioso.

Poteva senz’altro tutto cio’ essere un discreto deterrente per il folto pubblico di appassionati che normalmente presenziava al PalaChiarbola, invece il segnale piu’ forte arriva proprio dalla cornice in palazzetto: folta, foltissima, forse come l’esordio nel tempio del basket triestino contro Torino.

Evidentemente l’Acegas piace veramente tanto, la curva sempre piu’ colorata e numerosa sembra crescere d’entusiasmo…e’ presto forse per parlare di Rinascimento cestistico in citta’, di certo quello a cui si sta assistendo e’ una spontanea “febbre” che sta investendo il territorio, crescente e adrenalinica…e il bello deve ancora venire!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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