12 Ottobre 2011

A Trieste a pranzo con i centenari

“A pranzo con i centenari”, un’occasione conviviale espressamente pensata per i ‘grandi anziani’(centenari e ultracentenari) di Trieste – organizzata dall’Area Promozione e Protezione Sociale del Comune di Trieste – è stata presentata ieri dall’assessore alle Politiche Sociali Laura Famulari.

Al pranzo, che si svolgerà sabato 15 ottobre (attorno alle 13.00) presso il ristorante Suban, simbolo della tradizione culinaria triestina, hanno già aderito un quarto dei centenari della nostra città. Una percentuale significativa in rapporto all’età dei partecipanti (con accompagnatore), cui il Comune garantirà il trasporto andata e ritorno (a chi non potrà provvedere autonomamente), in collaborazione con la Sogit e la Croce Rossa Italiana. Oltre al pranzo offerto agli ospiti – è stato spiegato –, cui interverranno anche i giovani volontari impegnati nel Servizio Civile presso i servizi sociali comunali, sarà servito un rinfresco per le autorità che porteranno i saluti. L’atmosfera conviviale sarà allietata dall’accompagnamento musicale dei Bancomat che proporranno un repertorio di brani italiani e triestini a partire dagli anni ’30 e che ricorderà agli ospiti gli anni della loro gioventù. Per eventuali adesioni di partecipazione al pranzo da parte di ‘grandi anziani’, si può ancora telefonare al numero dell’Area di Promozione e Protezione Sociale 040-6754280.

L’assessore Famulari ha ribadito l’importanza di questo momento conviviale per i ‘grandi anziani’ della nostra città: “E’ doveroso riconoscere e celebrare ufficialmente la longevità della popolazione locale e rientra nel complesso delle linee strategiche del programma dell’attuale Amministrazione Comunale in una città come Trieste, dove il 27% della popolazione è formato da persone over 65 e a settembre 2011 si registravano ben 140 tra centenari e ultracentenari”. “Un numero decisamente elevato – ha sottolineato la Famulari – rispetto alla media nazionale e che ci fa detenere il primato assieme a Genova. A tale proposito, l’Area di Promozione e Protezione sociale del Comune di Trieste ha in programma la realizzazione di un ‘laboratorio’ per migliorare ulteriormente la qualità della vita delle persone anziane in cui avviare studi e ricerche approfonditi sulle abitudini di vita, alimentazione, fattori ereditari e tipologia di inserimento sociale. Non è escluso anche l’avvio di uno specifico progetto scientifico, magari in collaborazione con l’Università, in riferimento allo stile alimentare dei grandi anziani”. “Un altro aspetto importante – è stato detto – è il legame che si viene a creare tra giovani e anziani. Due generazioni che devono rapportarsi per non perdere il prezioso bagaglio di esperienze, di storia, di tradizioni e di vita che è quantomai utile per la formazione dei più giovani. E in tal senso il lavoro svolto nell’ambito del Servizio civile dai ragazzi contribuisce sia alla loro crescita personale che a rendere più leggero il percorso di vita degli anziani che stanno loro accanto”.

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