In origine era un ponte levatoio in legno dipinto di rosso, costruito nel 1756 per congiungere le due rive opposte del canale. Dopo 10 anni fu sostituito con uno girevole che nel 1788 fu nuovamente rifatto. Dovettero passare cinquant’anni perchè il Ponte Rosso in legno fosse sostituito con uno di ferro che fu utilizzato fino al 1925. Allora il traffico era aumentato e c’era la necessità di adeguarlo ai tempi, costruendo quello che ancor oggi percorriamo. E’ un manufatto in cemento armato atto a supportare anche il traffico dei nostri giorni, ma ha precluso la navigazione della parte alta del canale.
Ovviamente la piazza ebbe il nome dal ponte ed in essa un tempo trovavano posteggio le carrozze, per lasciar poi posto al mercato.
Il ponte è la posizione ideale per cogliere nella sua interezza la facciata della chiesa ottocentesca di sant’Antonio nuovo. Nel 1827, su progetto di Pietro Nobile, furono piantate le prime palafitte nel terreno acquitrinoso, dove un tempo c’erano le saline, per la costruzione monumentale dal pronao ionico più da tempio classico che da chiesa cristiana. Rimane oggi uno sfondo un po’ freddo e compassato al Canal Grande, tema un tempo preferito dalle cartoline illustrate, spedite da Trieste.
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