11 Luglio 2011

Tutta Italia col fiocco rosso: foto della manifestazione contro i guard-rail assassini a Trieste

“Non vogliamo piu stare a guardare la gente che muore o si mutila sotto dei guard-rail che dovrebbero salvarci la vita, anziche togliercela – ha dichiarato la promotrice dell’iniziativa, la motociclista Lucia Spiega – le soluzioni ci sono, eppure si va avanti anche nelle strade nuove a montare i guard-rail di vecchia concezione, obsoleti da 30 anni. La gente crede che sia solo una questione di velocità, ma purtroppo non è cosi: questa manifestazione del 10 luglio è un grande gesto di sensibilizzazione, ma non ci fermeremo qui, vogliamo pensare al nostro futuro e soprattutto a quello dei nostri figli”.
L’iniziativa è partita da un appello aggregativo su Facebook: dopo la pubblicazione sulla piattaforma del social-network, sono piovute adesioni reali da tutta Italia. “La cosa principale – prosegue la Spiega – da sottolineare è che i bikers si sono sempre impegnati ad utilizzare le strade nella maniera corretta, ma esse devono essere praticabili in sicurezza. Troppe volte noi motociclisti facciamo le spese – con la vita – per strade dissestate o guard-rail non più idonei.”.
Anche l’Associazione umanista “Viaggiare per un Sogno: oltre le barriere” ha aderito e partecipato con un ruolo attivo nell’organizzazione dell’evento. “Molti motociclisti, purtroppo, sono diventati handicappati a causa anche di banali scivolate finite però impattando nei guard-rail attualmente sulle nostre strade – ha dichiarato Pietro Rosenwirth – guard-rail pericolosi per la loro forma e dei loro bordi che risultano troppo spesso letali per chi ha la sventura di finirci contro. La tecnologia in questo campo è avanzata moltissimo, ed esistono diverse versioni di guard-rail che potrebbero svolgere la loro funzione senza essere, paradossalmente, un pericolo. Perché l’ANAS e le altre strutture pubbliche non li adeguano? Perché non li sostituiscono con guard-rail più sicuri? Quante altre vite dovranno essere ancora rovinate o interrotte per carenza di fondi?”.
A Trieste, l’appuntamento è stato domenica 10 alle 16:30 al parcheggio di fronte alla Stazione Centrale. Ecco alcune foto:

Per qualsiasi informazione è possibile scrivere all’e-mail: info@handytrike.eu o chiamare al 328.8499654.

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