28 Marzo 2011

Acegas Trieste: bella, tonica e dice sempre sì

La piu’ bella Acegas dell’anno, tonicita’ e bel gioco di squadra

Michele Benfatto (foto A.Barzelogna)

Ci sono state altre interessanti versioni dell’Acegas al Palatrieste, ultima non ultima quella con la Bitumcalor Trento in casa, pero’ questa ottenuta ai danni di Perugia sembra essere la piu’ simile al concetto di vittoria “di squadra”, unendo tonicita’ atletica, coesione e lucidita’ offensiva.

Intanto c’e’ da dire che nella felice serata l’ingranaggio triestino ha sfruttato tutti i pezzi a disposizione e con le corrette letture cestistiche, dalla freschezza dei giovani Ruzzier e Contento in regia, alla vena balistica degli esterni come Raspino, Moruzzi e Bocchini fino ad arrivare al redivivo Michele Benfatto (cosi lo ricordavamo ndr.), a Colli (sempre sfruttato poco) e perche’ no ad un presente Magro. Ma il concetto di produzione offensiva parte da un principio basilare della pallacanestro, quello secondo cui le partite si vincono prima in difesa, “sbattendosi” con il sedere basso per scivolare, essendo puntuali nei raddoppi e lanciandosi su ogni pallone, di conseguenza la spinta dei recuperi (33!!!!!) crea plus valore offensivo, prima nella testa e poi nelle gambe!

Un ultimo segnale che rida’ speranza in chiave play out: se questa squadra riacquista la brillantezza atletica di qualche tempo fa, magari con capitan Bocchini sempre con maggiore autonomia, i play out potrebbero essere visti non come uno spauracchio ma con la serenita’ dei forti.

Michele Ruzzier, qualcosa da limare ma tanto da ammirare

Essendo un giovane virgulto, giusto partire da quello che potrebbero essere piccole lacune su cui lavorare nel prosieguo: che Ruzzier sia playmaker di personalita’ lo avrebbe capito anche il piu’ lontano conoscitore di pallacanestro, ma questo non deve diventare esagerata leggerezza nel curare i fondamentali; mi spiego meglio, nella brillante regia espressa nei quasi 26 minuti di utilizzo, le pecche sono arrivate da due aspetti, il primo e’ una latente difesa del palleggio, causando alcuni “furti” piuttosto banali, e la seconda e’ la superficialita’ in alcuni passaggi, facilmente intercettabili. Per il resto e’ luce per gli occhi di chi guarda, straordinaria capacita’ di vedere il gioco per beneficiate altrui, a memoria per Moruzzi, Raspino e Bocchini. Non solo, la smisurata convinzione nei propri mezzi lo porta a non subire le negativita’ della partita, cioe’ anche dopo una palla persa gioca la stessa pallacanestro di prima, anche rischiando qualcosa; un paio di mesi ed una estate lavorando forte e parte della regia per la Pallacanestro Trieste 2004 di domani e’ garantita.

Quei rimpianti materializzati nella serata contro Perugia

Ci sono due rimpianti che, per ragioni assolutamente diverse, rispondono al nome e soprattutto ai rendimenti di due giocatori: Michele Benfatto e capitan Dennis Bocchini.

Il primo, forse per incomunicabilita’ con il coach o forse per una lieve mancanza di elasticita’ nel adattarsi ad un gioco diametralmente opposto a quello che gli veniva chiesto da coach Bernardi, sta chiudendo una stagione che, se nei numeri puo’ considerarsi sufficiente, nell’effettiva incidenza delle partite, al di sotto di quanto si pronosticava dopo l’anno scorso. Dare profondita’ al gioco di Dalmasson e’ basilare, servire il lungo in area pitturata diventa l’imperativo per poi allargare il gioco e trovare buoni tiri agli esterni, qualora questo non accadesse, l’ Acegas diventerebbe quella prevedibile sterile macchina da gioco perimetrale (con esiti balistici anche rivedibili). L’assenza del capitano invece, “clinica” e non mentale, ha palesato come l’anello debole del gioco biancorosso stia proprio nella totale mancanza di un terminale credibile come tiratore per aprire “la scatola” avversaria, a volte bilanciato da qualche buona serata di Maiocco o Moruzzi, ma mai costante fulcro dei giochi offensivi di coach Dalmasson.

Due assenze…tanti rimpianti!

Futuro? Siamo gia’ in ritardo…

Sara’ senz’altro un mio inutile parere personale, ma se il progetto per la nuova stagione sportiva non e’ stilato entro Febbraio/Marzo dell’anno in corso, siamo gia’ decisamente in ritardo!

Pur considerando che qualcosa si muove, eccome se si muove, la questione ora dovra’ essere bilanciata con la dovuta sensibilita’: infatti, la macchina biancorossa fra poche settimane entrera’ nella delicata volata finale, quella dei play out decisiva per garantirsi la A3 sul campo (e non tramite wild card); dubito che qualcuno si accolli l’onere di esplicitare a pubblica piazza le strategie per il prossimo campionato, destabilizzando l’ambiente e la squadra. Per cui, se ad un peccato originario si facesse seguire un secondo peccato di stategia, la cosa sarebbe sanguinosa, forse ancora piu’ di vedere posticipare la “posa della prima pietra” del nuovo corso 2011/12, a maggio.

Raffaele Baldini

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