27 Febbraio 2011

Acegas Trieste:difesa indifendibile,ufficio di collocamento pieno e un ottimo Ruzzier

Difesa….questa sconosciuta
Facili profeti, la rondine che non faceva primavera ha in effetti sancito il profondo autunno che l’ Acegas sta vivendo in questo momento della stagione; la ruffiana prestazione contro Pavia davanti ai 3000 del Palatrieste ha lasciato spazio all’impalpabile prestazione di Recanati, marchiando indelebilmente per assenza difensiva l’economia del match.
Per chi avesse avuto il “piacere” di gustarsi la partita su Sportitalia potrebbe aver avuto l’impressione di seguire un lungo riscaldamento dei padroni di casa (pardon, di 6 giocatori in maglia giallo-nera), con entrare indisturbate da qualsiasi parte del campo e canestri facili a profusione; invece era la assente difesa giuliana a fornire autostrade a Parente e soci, beneficiati di turno quasi stupiti di cotanto accomodamento.
Ruzzier, Contento, Vidani, Raspino sono stati a memoria 4 giocatori che hanno tentato di fermare Parente, non tenendo neanche il primo passo d’entrata, tutti gli altri a corollario senza un aiuto che sia uno per proteggere il proprio canestro, “scivolamenti” neanche accennati e imbarazzanti salti su finte improbabili; il segno che questa squadra sia sfaldata e’ chiaro, che la tenuta mentale e’ labile e’ chiaro,  la figura davanti alla televisione…altrettanto chiara!

Reparto lunghi non pervenuto, le note liete da capitan Bocchini e da Michele Ruzzier
A tratti indisponente, l’accoppiata Benfatto-Magro doveva essere il valore aggiunto di casa Trieste per abusare di un roster privo di lunghi recanatese (ebbene si, a coach Russo mancava anche l’esperienza di Chiaramello); invece tanti occhi al cielo sui cambi di coach Dalmasson, una fragilita’ cestistica da imberbi giovincelli alle prime armi, mai un movimento convinto verso il ferro, produttivita’ evidente nei numeri. Le note liete sono il rientro, con punti a referto, di capitan Bocchini che, se non denunzia ancora la brillantezza fisica dei tempi migliori, perlomeno puo’ far leva sull’educata mano che tanti benefici ha dato all’Acegas negli ultimi anni. Il chiaro stato confusionale dei biancorossi puo’ essere letto anche nel lodevolissimo ruolo di Michele Ruzzier, classe ’93, UNICO giocatore a capire qualcosa in una partita come quella contro Recanati, playmaker di personalita’ forse un po’ troppo incastonato nel passivo gioco ragionato giuliano, ma dall’attitudine offensiva notevole, con piu’ dimensioni e capace in certi frangenti di portarsi sulle spalle tutto l’ esperto e navigato gruppo. Ah si, opinione puramente personale, i due passaggi a Magro e Benfatto sotto canestro erano giusti….

Ufficio di collocamento affollato
Accettato il disallineamento fra certi giocatori e coach Dalmasson, neanche troppo celato dietro prestazioni incolori e linguaggi del corpo sin troppo evidenti, quello che forse merita porre come monito a tanti in maglia Acegas di quest’anno: a fine stagione l’ufficio collocamento sara’ pienotto, merita per il loro percorso professionale che si diano una sveglia repentina altrimenti mi sa che la maggior parte di questi fara’ fatica a trovare ingaggi graditi, certamente non nella nuova A3.
Ulteriore segnale dal barometro che tende al brutto per loro: siamo vicini alla riconferma di Dalmasson, quindi neanche un ammutinamento modello Detroit verso coach Kuester potrebbe portare dividendi utili agli interessati, perlomeno non a Trieste.

Arbitraggio prevedibile…. scandalosamente prevedibile
Anche questo un film gia’ visto, il polverone sollevato da coach Russo e da tutto l’ambiente recanatese su arbitraggi “rivedibili”, ha generato il piu’ ovvio effetto tampone impersonato da una coppia di giacchette grigie Ce’ e Del Felice apparsi come due novizi alle prese con un qualcosa piu’ grande di loro (e condizionati degli eventi pregressi); emblematica l’empasse su una decisione relativa allo scadere del ventiquattresimo secondo, protratta troppo a lungo e con le facce dei succitati protagonisti simile a chi deve risolvere un E8 (piu’ difficile quesito matematico, un oggetto da rappresentare dalle 248 dimensioni ndr.). La loro grande fortuna e’ che i demeriti dell’Acegas sono ben piu’ eclatanti rispetto ad una conduzione arbitrale da campionato di Promozione.

Raffaele Baldini

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