18 Febbraio 2011

Da Bucci, Camber e Tononi coro di no contro le ronde domenicali del commercio

“C’è chi vorrebbe istituire ronde del commercio per punire chi la domenica osa lavorare. E vorrebbe persino sorvegliare i sorveglianti. Ma il famoso federalismo tende a definire i compiti di ognuno: chi deve fare
che cosa. Su queste premesse evidenziamo il paradosso di chi vorrebbe creare delle ronde che, partendo magari da Udine, vengano a verificare se a Trieste la polizia municipale faccia il suo dovere, punendo chi tiene aperte le proprie attività commerciali per troppe domeniche”.

Così i consiglieri regionali triestini del Pdl Maurizio Bucci, Piero Camber, Bruno Marini e Piero Tononi commentano la proposta, apparsa sulla stampa, in merito all’istituzione delle ronde del commercio.

“Forse – rilevano i consiglieri – è ora di rimettere un po’ di ordine in tutto questo caos. In primis liberalizzando, in questo momento di grave crisi economica, le aperture domenicali e tenendo comunque nel massimo rispetto l’opera dei lavoratori dipendenti, che non dovrebbero poter fare più del 50% delle festività lavorative”.

“Lasciamo, quindi – concludono i consiglieri triestini del Pdl – lavorare serenamente l’assessore Brandi, il cui fine è trovare un momento di sintesi tra coloro che investono il capitale, gli occupati del settore, e i cittadini-clienti”.

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