2 Febbraio 2011

Famiglie maxi di Trieste, arrivano i contributi

Da qualche giorno stanno iniziando ad arrivare alle famiglie numerose di Trieste, ovvero quelle con quattro e più figli, le lettere del Comune che invitano a presentare, entro il 28 febbraio, la domanda per i contributi economici a fronte delle spese sostenute dal 2008 al 2010.

Questi fondi sono stati messi a disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia tramite il “Programma regionale di interventi a sostegno delle famiglie numerose”, approvato il 4 agosto dello scorso anno, che fa riferimento alla Legge regionale 11/2006 (Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità).

Ai Comuni è stato delegato il compito di distribuire i contributi, a fronte dei quali c’è uno stanziamento della Regione pari a 405.000 euro.

Le famiglie con 4 e più figli a Trieste sono circa 300. L’ammontare del contributo erogato varierà da un massimo di 3500 ad un minimo di 1000 euro, a seconda del numero di domande presentate e dal numero dei figli. Per riceverlo è sufficiente la presenza anagrafica in famiglia di almeno 4 figli di età non superiore ai 26 anni.

Ci sono alcune peculiarità da segnalare: per avere il contributo non è richiesto alcun requisito di reddito e di residenza. Si tratta di un sostegno “alla francese”, cioè legato esclusivamente al numero di figli, a prescindere dalle condizioni economiche delle famiglie.

Soddisfazione quindi per le associazioni che rappresentano, in città ed in regione, gli interessi delle famiglie; in particolare per l’Associazione nazionale famiglie numerose, presente con un’ottantina di associati anche a Trieste e provincia.

Per ricevere il contributo non è richiesta alcuna documentazione, ma solo la disponibilità a sottoporsi ad un eventuale controllo a campione sulle spese sostenute dalla famiglia dal 2008 al 2010 per far fronte alle esigenze quotidiane (sport, scuola, mense, trasporto pubblico e scuolabus, acquisto di occhiali, lenti a contatto, apparecchi ortodontici, bollette, spese alimentari…).

La liquidazione avverrà entro il 31 marzo, in contanti, presso gli sportelli Unicredit. La segnalazione della disponibilità dei soldi sarà comunicata con un sms.

Anche il Comune di Gorizia si era organizzato per l’erogazione dei contributi. La presentazione delle domande era fissata per il 31 gennaio.

Per Trieste dunque le domande vanno presentate presso lo “Sportello famiglia”, Area promozione e protezione sociale, in via Mazzini 25, dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e il lunedì ed il mercoledì anche nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.00.
Se la domanda è presentata di persona, non c’è bisogno di presentare ulteriore documentazione; se invece si opta per il fax (al n. 040 6754244), occorre accludere la fotocopia del documento d’identità.

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5 commenti a Famiglie maxi di Trieste, arrivano i contributi

  1. Gb ha detto:

    No capiso…..un no riva a ligarse el bigolo, e mi devo pagar /co le mie tase) per lu??
    zonta de pan de fighi : mi go lavorà, e anche mia moglie, gavemo do fioi – ormai grandi – e ve
    asicuro che iera…radighi…..scola,inglese,piscina,università etc. Se i vol tanti fioi, auguri, ma xe tropo comodo domandar ai altri de mantignirli.

    Servus, gb

  2. effedici (FDC) ha detto:

    Altro caso di ASSISTENZIALISMO incomprensibile: in pratica se uno decide di fare più figli degli altri non ne risponde in prima persona, ma campa sulle spalle della collettività, come se glielo avesse imposto qualcuno di fare tanti figli…

    Ma vi rendete conto? Quei contributi pagati con le NOSTRE TASSE, sono un FURTO!

    L’ennesima dimostrazione che le tasse sono una RAPINA!

  3. maja ha detto:

    Le tasse sono di tutti i contribuenti, dunque anche dei genitori di questi bambini.

    E poi non credo che le autorità che elargiscono il contributo guardino a questi bambini come a dei coitus interruptus falliti (come pare facciate voi), ma che li considerino del contribuenti futuri che un giorno aiuteranno a pagare le pensioni non solo dei propri genitori, ma anche di chi di figli ne ha pochi o nessuno. Sempre che restino in Italia, si capisce.

    Però me sa che sti soldi li ciapa anche Rosato, porca mastela.

  4. AM ha detto:

    No se el fatto de ligarse el bigolo se tratta de egoismo.Prima se l’auto dopo la casa ,le vacanze….se no xe fa i fioi che famiglie xe?L’Italia xe fatta de persone no de figurine….za qua xe solo veci….per fortuna esisti ancora chi sa far i fioi!Famiglie che non chiedi niente perchè sa cosa xe el sacrificio,sa cosa xe la rinuncia e tutto se passa da un fio all’altro e xe3 famiglie che da priorità assoluta al valore della famiglia che purtroppo le altre no sa far più,in molti casi per egoismo:perchè se prima no le ga la borsa de Gucci,la parrucchiera,l’estetista ,,,allora no se pol far più de un fio perchè no xe soldi(si ma per lori!)I soldi per queste famiglie xe un Piccolissimo contributo,quasi irrisorio.Savè quanti soldi spendi una famiglia con 4 fioi solo per magnar?E no xe che lori spendi soldi de plastica.E lori i paga ICI,paga scovaze(e no save quanto!),paga luce ,Acqua ,gas,telefono…o pensè che ste famiglie vivi solo stando tutto el giorno in letto a far fioi?

  5. fabry ha detto:

    Nella Cina popolare fino al secondo figlio si riceveva dallo stato tutto il necessario, appena si provava a fare il terzo erano guai.. forse non era il miglior modus operandi possibile, ma invitare (obbligava?) ad agire con RESPONSABILITA’, verso la porpria famiglia, la comunità di appartenenza, l’ambiente e le risorse a disposizione… Certo non voglio dire che i padri indigenti con prole numerosa sono conigli irresponsabili, ma usare un profilattico ogni tanto non guasta (magari made in China)

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