15 Ottobre 2010

Tondo: “Avanti con il rigassificatore e con il nucleare a Krsko”

Rigassificatore, miglioramento delle reti di distribuzione interne, elettrodotti transfrontalieri con Austria e Slovenia, sì al nucleare e partecipazione del Sistema-Italia al raddoppio della centrale slovena di Krsko. Sull’energia si gioca il futuro del Friuli Venezia Giulia, ed è perciò una partita sulla quale la Regione intende “andare avanti, fare la sua parte fino in fondo”.

Lo ha ribadito il presidente Renzo Tondo che, questa sera, è intervenuto nella sede della Confindustria di Trieste al convegno “Energia e sviluppo economico”, presenti fra gli altri il presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis, e il vicepresidente nazionale degli industriali Antonio Costato.

Senza le “merchant line” transfrontaliere e senza il potenziamento della rete di distribuzione interna regionale il sistema “rischia in pochi anni il collasso”, con pesanti conseguenze non solo per le imprese ma anche per le famiglie, ha rilevato il presidente della Regione. “È molto facile – ha detto Tondo – difendere l’esistente, per paura di perdere i voti. Alla fine però si resta fermi, i voti si perdono lo stesso e si perdono anche le opportunità di sviluppo”.

Tondo ha ribadito la sua posizione favorevole sul rigassificatore a Trieste, su cui – ha assicurato – il Governo si appresta a dare il “via libera”. E ha ribadito l’importanza, per il Sistema-Italia, di cogliere l’opportunità del raddoppio della centrale di Krsko, su cui ha avuto modo di parlare con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e con il ministro degli Affari esteri Franco Frattini, trovando appoggio e consenso. Partecipare al raddoppio consentirebbe anche di essere coinvolti, ha osservato Tondo, nella messa in sicurezza dell’impianto.

Il presidente ha voluto anche commentare la recente decisione del Consiglio comunale di Trieste che, nell’esprimere un parere consultivo, si è pronunciato a maggioranza contro il progetto della nuova centrale termoelettrica progettata dal gruppo Lucchini, che dovrebbe sostituire la produzione siderurgica dell’attuale Ferriera di Servola.

“Trieste – ha osservato Tondo – è una città che tende a chiudersi, che si mostra a volte incapace di aprirsi a nuovi orizzonti, che resta isolata anche dal resto della regione. E invece Trieste ha bisogno di qualcuno che pensi in grande, anche a costo di perdere le elezioni pur di vincere la partita dello sviluppo”.

“Anche su questo progetto e sul rigassificatore – ha assicurato il presidente – la Regione andrà avanti, e mi auguro che le istituzioni locali facciano la loro parte, mi auguro che prevalga la linea del sindaco Roberto Dipiazza, che la città non perda queste occasioni di sviluppo”.

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18 commenti a Tondo: “Avanti con il rigassificatore e con il nucleare a Krsko”

  1. bonalama ha detto:

    i cittadini diranno se vogliono o no sta roba, non un politico estraneo e non competente in materia

  2. capitan alcol ha detto:

    L’importante è non trovarsi sull’orlo di un baratro. Andare avanti non sarebbe l’idea migliore.

  3. ufo ha detto:

    Cos’è il “Sistema-Italia”? Il sistema di gestione dei rifiuti in Campania? E Tondo crede veramente che andando in giro presentandosi con questa etichetta le controparti andranno in visibilio al solo pensiero di averci a che fare?

    Mi danno una strana impressione, questi pellegrinaggi a Roma. Tutti quanti ne tornano affermando di aver ricevuto caldi applausi (soldi zero), ma non è che esattamente ce ne forniscano una prova indipendente. Tondo torna e annuncia, e Roma tace. Come taceva Washington all’epoca dei continui pellegrinaggi di politici italiani in cerca di padrinaggi o rassicurazioni. Tornavano, dicevano di aver concluso cose importanti, si vantavano, e dall’altra parte silenzio. Manco imbarazzato – disinteressato del tutto.

    Sembra la storiella che girava qualche mese fa sui rigassificatori: diceva il buon Camicia nera che la Slovenia avrebbe accettato quello di Aquilinia in cambio di uno a Koper. E giu tutti, Piccolo in testa, a rimuginare sulle “rivelazioni” – ma non uno che facesse notare il piccolo particolare che tutta la cagnara si basava solamente sulle dichiarazioni ufficiose del solo babau nero. Sarà che lo considerano autorevole… Poi leggi l’altro ieri le dichiarazioni di Žarnik sul VIA del tubone e ti chiedi se uno dei due venga da Marte.

    Dando per scontato che il governo abbia rinunciato anche alla minima parvenza di pianificazione in campo energetico (le toghe rosse ed il processo accorciato a misura del Capo sono gli unici punti in programma) resterebbe da capire comunque da quand’è che sono i presidenti dele Regioni a fare la politica dell’energia. Il mercato non era stato liberalizzato anni fa?

    Dato che anche oltreconfine i giornali italiani li leggono – secondo me piu Tondo & C. esternano e piu gli passa qualsiasi voglia di avere a che fare con tale caravanserraglio di peones.

  4. marisa ha detto:

    Meno male che abbiamo Renzo Tondo che è capace adi aprirsi ai grandi orizzonti…..delle “grandi opere, grandi affari”! Soprattutto GRANDI AFFARI!

  5. marisa ha detto:

    A proposito, sbaglio o la nostra regione è ancora privo di un piano energetico? Ossia, sbaglio o non è ancora stato verificato quanta energia già viene prodotta nella nostra regione e quale è l’entità della domanda di energia nella nostra regione? Secondo i Comitati la nostra regione già produce più energia di quanto ne consumi. E allora perchè Tondo racconta la frottola che siamo in deficit di energia? Da dove ricava i dati per affermarlo? Se li inventa? Suppongo di SI!

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il piano energetico regionale (PEN) del Friuli-Venezia Giulia è stato approvato con Decreto del Presidente della Regione 21 maggio 2007.

    Quindi esiste da tre anni.

    Ovviamente al suo interno si dettaglia quanta energia viene prodotta in regione.

    La Regione Friuli-Venezia Giulia dipende da fonti importate per il 94,8% (combustibili importati e poi lavorati in loco).

    Riguardo invece al bilancio dell’energia elettrica, il 16% del fabbisogno totale viene da fuori regione, cioè il Friuli-Venezia Giulia (stando ai dati presenti nel PEN), non riesce a soddisfare la richiesta. In particolare, produce 8,342 GWh a fronte di richieste complessive per 9.969 GWh. La differenza è stata pertanto importata.

    L.

  7. Dario Predonzan ha detto:

    Il veneziano cita dati vecchi. Basta andare sul sito di Terna per scoprire che nel 2009 sono stati prodotti in FVG 9.981 GWh di elettricità, a fronte di una richiesta complessiva pari a 9.406 GWh. C’è stato quindi un surplus di produzione di 575 GWh (+ 6,1% rispetto alla richiesta).
    In realtà, gli impianti esistenti in FVG sarebbero in grado di produrre 15.700 GWh, ma accade che alcuni funzionino a basso regime, perchè non competitivi. E’ il caso soprattutto dei due gruppi da 320 MW della centrale di Monfalcone, alimentati con olio combustibile: se venisse attuato il progetto di sostituirli con un gruppo a ciclo combinato a gas da 800 MW (come previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2004), la producibilità complessiva del FVG aumenterebbe ancora.
    Va poi tenuto conto del fatto che il FVG da molti anni detiene il record assoluto dei consumi di elettricità pro capite, tra le Regioni italiane, superando di gran lunga anche Regioni non certo agrosilvopastorali come Lombardia, Piemonte e Veneto.
    Questo per il peso determinante di un settore industriale incentrato su produzioni energivore (siderurgia, produzione di cemento e carta, ecc.), poco attente all’innovazione e all’ambiente.

  8. ComitatoPLT ha detto:

    Il sistema italia é estraneo a Trieste.

    Il rigassificatore a Trieste non si fa, per le ragioni di sempre, ossia inutilitá, pericolositá, inquinamento, non dá lavoro ma mazzette a pochi, fra qualche anno arriva Nabucco la pipeline che ha voluto l’Austria che passa attraverso la Slovenia. Basta una piccola derivazione, pagando, e arriva il gas russo.
    elettricitá: la centrale nucleare slovena/croata é a noi vicina, basta un accordo e la Nazione di Trieste é alimentata.
    E poi in uno Stato moderno e appena nato inizieranno i lavori per l’utilizzo delle cosiddette fonti alternative. L’inceneritore che adesso inquina come 100 autobus + le inquietanti polveri sottili verrá rivisitato tecnologicamente dagli ingegneri austriaci che di ecologia se ne intendono, vedi inceneritore di Vienna. E poi in uno Stato moderno e appena nato la raccolta differenziata sará la normalitá.

    Il sistema italia é a noi estraneo.

    BORI LAVOR SVILUPO FUTURO e LEGALITÁ
    ComitatoPLT

  9. matteo ha detto:

    ma non serve mica andare al sud per trovare schifezze sottoterra, basta andare a trieste, che grazie al italia e ai suoi servizi segreti ha fatto traffici illeciti di rifiuti da noi, grazie allo stato italiano che lo ha permesso

  10. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Dario

    I dati che ho citato sono – come detto esplicitamente – quelli presi dal Piano Energetico Regionale.

    E’ vero che nel 2009 il FVG ha prodotto energia in surplus, ma chissà come mai ti “dimentichi” di spiegare il perché.

    Ed il perché è semplice: nel 2009 la domanda di energia in FVG è crollata, causa la crisi economica.

    Ma onestà dovrebbe far riconoscere che dal 1973 al 2009 (37 anni di rilevazioni) solo in SETTE ANNI il FVG ha avuto un surplus di produzione.

    Il FVG addirittura ha superato i 2000 GWh di DEFICIT energetico stabilmente dal 1999 al 2005.

    Se si pensa che il futuro energetico di una regione derivi dalla riduzione sistematica e costante dei propri consumi, allora stiamo freschi.

    La realtà è che in Italia solo le seguenti regioni sono più o meno stabilmente in surplus di produzione di energia elettrica:

    – Valle d’Aosta
    – Trentino Alto Adige
    – Liguria
    – Molise
    – Puglia
    – Calabria
    – Sicilia
    – Sardegna (a pelo)

    Tutte le altre sono invece più o meno stabilmente in deficit.

    Compreso il FVG.

    Luigi (veneziano)

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Dario

    I dati che ho citato sono – come detto esplicitamente – quelli presi dal Piano Energetico Regionale.

    E’ vero che nel 2009 il FVG ha prodotto energia in surplus, ma chissà come mai ti “dimentichi” di spiegare il perché.

    Ed il perché è semplice: nel 2009 la domanda di energia in FVG è crollata, causa la crisi economica.

    Ma onestà dovrebbe far riconoscere che dal 1973 al 2009 (37 anni di rilevazioni) solo in SETTE ANNI il FVG ha avuto un surplus di produzione.

    Il FVG addirittura ha superato i 2000 GWh di DEFICIT energetico stabilmente dal 1999 al 2005.

    Se si pensa che il futuro energetico di una regione derivi dalla riduzione sistematica e costante dei propri consumi, allora stiamo freschi.

    La realtà è che in Italia solo le seguenti regioni sono più o meno stabilmente in surplus di produzione di energia elettrica:

    – Valle d’Aosta
    – Trentino Alto Adige
    – Liguria
    – Molise
    – Puglia
    – Calabria
    – Sicilia
    – Sardegna (a pelo)

    Tutte le altre sono invece più o meno stabilmente in deficit.

    Compreso il FVG.

    Luigi (veneziano

  12. Dario Predonzan ha detto:

    caro veneziano,

    se ti fossi preso la briga di leggere bene i dati di Terna e quello che ho scritto, avresti visto che il deficit di produzione in FVG dipende solo ed esclusivamente dal fatto che la capacità produttiva delle centrali esistenti viene sfruttata solo in parte, per la semplice ragione che far funzionare alcuni impianti non è redditizio (citavo l’esempio dei gruppi ad o.c. della centrale di Monfalcone, ma non è certo l’unico) e conviene piuttosto comprare elettricità altrove.
    E’ quindi anche, se non soprattutto, un problema di obsolescenza degli impianti e mancata lungimiranza negli investimenti, così come di miopia nelle scelte imprenditoriali, che hanno fatto concentrare da noi settori produttivi ad alta intensità energetica e basso valore aggiunto (quelli che citavo), spesso anche tecnologicamente più che obsoleti: la Ferriera di Trieste insegna.
    La riduzione dei consumi, cioè degli sprechi, dovrebbe essere la via maestra di una sana politica industriale, ma da noi – che anche nell’anno della crisi “vantiamo” il più alto consumo di elettricità pro capite – Confindustria e politici di centro-destra preferiscono la vecchia strada produttivista del mito nucleare.

    Sei davvero in buona compagnia, caro veneziano!

  13. Triestin - No se pol ha detto:

    In un intervento alla Camera de Commercio de TS un rappresentante dell’Enel ga dichiarà che la centrale de Monfalcon lavora al 30% e a carbon perchè convien rispetto al gas… I lo ga ripetù anche nell’ultimo open day fatto da A2A a Monfalcon, noi riconvertirà mai l’impianto a gas perchè no convien… TOndO continua a prender per el fiocco la gente…che torni a far el cogo a Tulmiez

  14. marisa ha detto:

    Il problema è che Tondo in Carnia non lo vogliono vedere nemmeno in fotografia!
    Per cui…ve lo tenete in Comune di Trieste, visto che lo avete preferito a Illy!

  15. Dario Predonzan ha detto:

    A ridaje…
    Come ho già avuto modo di scrivere (citando i dati delle regionali 2008, che anche Marisa può trovare nel sito del Consiglio regionale) nella circoscrizione di Trieste aveva vinto – sia pure di poco – Illy su Tondo. E’ nelle altre circoscrizioni che Tondo ha vinto nettamente.
    Quindi sarebbe ora di smetterla di scrivere che Tondo sono i triestini ad averlo regalato al Friuli, quando è esattamente il contrario.
    Chi è causa del suo mal (e anche di quello altrui)…
    Oltre tutto sfugge a Marisa che Tondo non sta “in Comune di Trieste” (abbiamo un altro bel fenomeno come sindaco…), ma governa la Regione, cioè anche – e soprattutto – il Friuli, com’è logico che sia, visto che è il presidente regionale.

    P.S.: non che Illy fosse poi tanto meglio, intediamoci.

  16. ufo ha detto:

    Ormai è ufficiale: il Tondo ha la fissazione di Krško! Leggo infatti sul Piccolo di oggi che allo show con il ministro Rotondi avrebbe profferito per l’ennesima volta : “Occorre un intervento molto forte del governo sulla Slovenia. Mi riprometto di incontrare, appena possibile, il ministro Paolo Romani”.

    Questioni spontanee:
    – da quand’è che incontrare il “ministro segnaposto” è sinonimo di “intervento molto forte”?
    – “occorre un intervento molto forte” vuol dire che finalmente s’è accorto che le sue esternazioni in serie non fanno molta impressione oltreIsonzo?
    – ma qualcuno gli ha spiegato che questo famoso raddoppio per ora a malapena merita lo status di “ipotesi”?

    Una piccola ciliegina sulla torta ministeriale: scopiazzo infatti dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica in festa che Sua Eccellenza il Signor Ministro:
    “Dal 1986 al 1990 … è anche corrispondente di guerra, in particolare seguendo … la guerra dell’ex Jugoslavia …”.

    Domandina (disse il frut alzando un ditino): in che anno sono cominciate a volare pallottole in Yugo? Sbirciare su Wikipedia non vale!

  17. marisa ha detto:

    Dario, lo sai benissimo che per le regionali votando SOLO il simbolo del partito automaticamente il voto veniva attribuito anche al nome del Presidente collegato a quella lista. C’era la possibilità del voto disgiunto, ma quanti hanno utilizzato questa possibilità?
    A Trieste non volevate più Illy, Tondo vi ha promesso mille meraviglie…..e lo avete votato.

    Lo sai benissimo che in provincia di PN la Lega Nord ha raccolto un sacco di voti e questo partito era collegato a Tondo….

  18. Dario Predonzan ha detto:

    @ Marisa

    Se vai a guardare i dati, vedrai che sono riportati sia quelli attribuiti alle varie liste, sia quelli per i presidenti e questi ultimi sono molti di più della somma dei primi.
    Quindi è successo l’esatto contrario di quello che dici tu. Cioè molta gente ha votato solo per il presidente, senza esprimere voto per alcuna lista.
    E in questo confronto diretto con Illy, Tondo ha vinto dappertutto in Friuli, ma non a Trieste.
    Su, un piccolo sforzo. Non è tanto difficile da capire…

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