2 Settembre 2010

Riprende la scuola, tagliate 380 cattedre in Friuli Venezia Giulia

“Prima o dopo c’era da aspettarselo. La politica di questo Governo sulla scuola è talmente dissennata che prima o poi non poteva altro che portare a fenomeni di disperazione. Lo sciopero della fame intrapreso dalla maestra Carmela Salvo a Pordenone è la punta di un iceberg di una tensione che migliaia di docenti precari stanno ormai vivendo in questi due anni sulla propria pelle”. La considerazione è del consigliere regionale del Pd Franco Codega che aggiunge.

“Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha sicuramente fatto tutto quello che era nelle sue facoltà per porre rimedio alla situazione, ma il problema sta a monte, sta nella politica dei tagli che il ministro Gelmini sta compiendo su tutta la scuola italiana, sotto dettatura di Tremonti e in seguito alla famigerata legge 133/2008”.

“Nella nostra regione, nell’anno scolastico entrante – riferisce Codega -, spariscono circa 380 cattedre, che vanno ad aggiungersi alle 640 che sono state già tagliate lo scorso anno. In due anni sono saltati oltre 1000 posti di lavoro per insegnanti. Ciò significa che chi era nelle graduatorie a esaurimento, ma in realtà di attesa per un eventuale incarico annuale, nonostante i posti liberati per i pensionamenti, vede sempre di più ridursi il numero dei posti disponibili e quindi la possibilità di avere un posto di lavoro”.

Per le scuole primarie in regione, a fronte di 211 alunni in più (da 48.547 dell’anno scolastico 2009-2010 ai 48.758 del 2010-2011) vi sono 165 cattedre in meno (organico di diritto). Per la sola scuola primaria di Pordenone, a fronte di 120 alunni in più abbiamo una perdita di 47 cattedre. Non si può trasformare una riforma scolastica in macelleria sociale.

“E’ vero che il numero degli insegnanti in Italia era un buon 20 % maggiore della media europea, ma è anche vero che era ed è tuttora pagato un buon 20 % in meno. E il costo totale della scuola Italiana, rispetto al PIL, è inferiore agli altri Paesi europei. La strada scelta stata completamente sbagliata. E se ne vedono i risultati”.

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