19 Aprile 2010

Arrivano i volontari anti-zanzara tigre

In arrivo i volontari comunali per la lotto alla zanzara tigre. Anche quest’anno l’amministrazione comunale si è attivata per combattere il fastidioso insetti che sta disturbando le estati goriziane. Pertanto, l’obiettivo principale è di attivare una campagna di informazione per portare a conoscenza più persone possibili di quali siano i metodi per contrastare il diffondersi della zanzara tigre.

A tale proposito, ho predisposto il progetto chiamato “Zanzara tigre” coordinato dall’ufficio Controllo
Ambientale e che consisterà in un contatto porta a porta degli incaricati del Comune con i residenti. Questi forniranno informazioni e distribuiranno le linee guida per contrastare il diffondersi della zanzara tigre.

Gli addetti incaricati sono i signori Marega, Macuz, Benetti, e Korn e potranno essere riconoscibili dal cartellino identificativo con foto e timbro del Comune di Gorizia.
L’iniziativa partirà nella seconda metà del mese di aprile.

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11 commenti a Arrivano i volontari anti-zanzara tigre

  1. milost ha detto:

    “Anche quest’anno l’amministrazione comunale si è attivata…”: nel senso che gli anni scorsi è stato fatto qualcosa, nei tempi e nelle modalità giuste, oltre a dire ai privati “fate voi perchè i principali focolai stanno nel privato”? Mentre noi cittadini ci attiviamo ( e si vorrebbe sapere che lo fanno anche industrie, artigiani, supermercati etc, nelle aree esterne di loro competenza),dovremmo già vedere qualcuno che getta ( e continua a farlo per i prossimi mesi)pasticche larvicide nei tombini pubblici, perchè abbia senso un intervento di tipo preventivo sul suolo pubblico. Ci insegnano infatti che le infestazioni partono da aprile, per prolungarsi fino ad ottobre. Aspettiamo come l’anno scorso la piena estate per vedere il furgoncino con l’omino che sta con il gomito fuori dal finestrino, appoggiato su un cuscino, e più o meno centra con il modesto spruzzo di un ugello le imboccature dei tombini del centro?

  2. unknow1971 ha detto:

    mi raccomando non si faccia nulla nulla del genere a trieste, senza prima aver consultato tutti (zanzare incluse !!!)

  3. Lauro ha detto:

    Insomma una bella campagna di distribuzione di massa di informazioni e linee guida.. bene. Spero solo che siano in una lingua comprensibile anche alle zanzare, perchè non mi pare siano autoctone.

  4. milost ha detto:

    Mah signori, mi pare ci sia poco da scherzare. Chi viveva il proprio giardino, chi l’estate aveva i bimbi seminudi nel prato di casa, chi teneva le finestre aperte, chi mangiava all’aperto, e via dicendo, queste cose non le fa più. In aggiunta, spende follie in prodotti repellenti e in farmaci per curare le punture; e speriamo che non ci capiti la zanzara infetta, così ci becchiamo pure la febbre tropicale. E tutto questo perchè? Perchè quando si sapeva, 15 anni fa, che i depositi di pneumatici di Monfalcone erano stati colonizzati dall’insetto grazie al commercio internazionale, NESSUNO ha ritenuto fosse un problema dell’ecosistema e della collettività. Andate a vedere quanto costa al pubblico e al privato la zanzara tigre, e aggiungete i costi non direttamente monetizzabili come quelli di cui parlavo all’inizio.

  5. Lauro ha detto:

    @Milost

    Condivido. Perciò dicevo che proverò ad usare le linee guida distribuite dal Comune nei tombini a casa.

    E se penso poi che quei pneumatici li reimportiamo per l’industria che ne estrae il “limone verde” da mettere per es. nei detersivi per i piatti, mi viene un brivido e pure, come dire, una certa inc….tura.

  6. dimaco ha detto:

    Volontari?
    Sono gli operai in cassa integrazione che fanno lavori socialmente utili. C’era il bando in ufficio di collocamento.

  7. hozaka ha detto:

    sempre meio dei volontari per la sicurezza

  8. milost ha detto:

    Per Lauro. Non servono linee guida ( o meglio servono molto più dettegliate). Il concetto è che non deve esserci una goccia, dico goccia, d’acqua in giro. Persino un giocattolo dimenticato che si è riempito di pioggia, una pianta che ha le foglie a cartoccio e contiene umidità, una grondaia che non scola perfettamente, un tubo di un’altalena in cui si è infiltrata umidità, : è pazzesco, basta niente è ti ritrovi le larve pronte a partire in caccia. Io ho visto riprodursi larve persino nell’incavo di una base per una rete da pallacanestro: l’equivalente d’acqua di un cucchiaino da caffè. La mia personale convinzione è che il giro economico di prodotti larvicidi e insetticidi, repellenti e aggeggi vari, farmaci e rimedi per le punture sia tale che tutto sommato alle multinazionali va bene così: noi ne siamo le vittime, ma la zanzara per loro è uno dei business migliori caduti dal cielonegli ultimi anni. Pensate che l’anno scorso, ad agosto, c’era difficoltà a reperire nelle farmacie un prodotto omeopatico che ha discrete capacità quale lenitivo sui ponfi delle punture: finite le scorte. Che problema c’è, gli antistaminici si trovano sempre!

  9. Lauro ha detto:

    Milost, mi sembra evidente che non riusciremo mai più a liberarcene, visto come si sono adattate anche al clima… così come non ci siamo riusciti con le “nostrane”. Il punto è che queste sono molto più fastidiose.
    E in quanto all’acqua, abbiamo un paio di bei fiumi che ne forniscono a sufficienza.
    Come fare allora per limitarne la diffusione e perlomeno confinarle alle aree extraurbane? Certo che se l’intervento dei servizi si limita a distribuire linee guida..

  10. caldalamandorla ha detto:

    abito in un palazzo ater:

    io ad oggi non ho mai visto nessuno dei loro dipendenti venire a fare la disinfestazione o quello che sia.

    tra qualche settimana inizieremo a ballare di nuovo la macarena…

  11. milost ha detto:

    Gorizia, 5 maggio, quartiere di San Rocco. Fatta fuori la prima zanzara tigre della stagione. Mai visto nessuno mettere larvicidi nei tombini della zona. Grazie Comune, non c’è nessun addetto che conosca la parola prevenzione? Riporto dal sito della Repubblica di ieri: “…a Ravenna è iniziato un programma territoriale di contrasto: trattamenti nei pozzetti stradali, aree verdi, scuole. Ordinanze ferree per i cittadini che devono: evitare acqua stagnante in spazi aperti, tenere sgombri cortili e giardini da erbacce, sterpi e rifiuti. Controlli della polizia municipale, sanzioni fino a 516 euro per i trasgressori. La Regione va giù duro visti i due casi di virus da West Nile registrati lo scorso anno. “

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