13 Marzo 2010

Antonaz: “La Regione cancella i corsi di alfabetizzazione informatica”

“La decisione dell’Assessore Molinaro e della Giunta Tondo di non finanziare più il programma per l’alfabetizzazione informatica lascia sbalorditi, ma anche indignati”.
A intervenire è il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Roberto Antonaz, secondo cui il progetto “doveva essere salvato e casomai potenziato a maggior ragione alla luce della crisi economica che tende a colpire e marginalizzare proprio i settori sociali più deboli. L’alfabetizzazione informatica, infatti non è un lusso del quale si può fare a meno nei momenti di crisi, ma un investimento sul futuro del Fvg che già oggi paga dei prezzi per avere una quota della popolazione esclusa dall’accesso informatico. Tale esclusione produrrà effetti ancor più gravi in futuro”.
Il programma triennale varato nella scorsa legislatura consisteva nella frequenza di un corso gratuito ed alla possibilità, successivamente, di acquistare un computer fortemente scontato. “Aveva visto un consenso generalizzato e trasversale – sottolinea Antonaz – ed era stato accolto con grande favore dall’opinione pubblica. In tre anni 18 mila ultra sessantenni, casalinghe, lavoratori e soggetti svantaggiati hanno avuto modo di superare la barriera ,quasi sempre psicologica, di avvicinarsi ad un computer e sono entrati nel mondo dell’informatica grazie alla Regione. E’ evidente che questo inizio doveva diventare permanente per permettere a tutti i richiedenti di superare uno degli ostacoli più subdoli che impedisce di vivere nella contemporaneità, non solo come accesso ai servizi ed alla semplificazione burocratica, ma anche come forma di comunicazione”.
Affonda il consigliere di Rc: “Ebbene, tutto questo sembra non interessare alcunché al centro destra che preferisce il finanziamento alle ronde, alle telecamere, a banche e assicurazioni ed a infrastrutture inutili e costosissime e sembra non trovare i 2 milioni all’anno destinati a finanziare i corsi per computer, cifra tra l’altro destinata nel corso degli anni a scendere per ovvi motivi. Ci sono tanti motivi per arrabbiarsi con questa decisione e chiedere a forza un ravvedimento, anche perché scelte di questo genere denotano una Giunta regionale senza lucidità ed incapace di guardare al di là del proprio naso”.

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25 commenti a Antonaz: “La Regione cancella i corsi di alfabetizzazione informatica”

  1. Marisa ha detto:

    Hanno fatto benissimo a cancellare questo progetto. C’è una mitizzazione dell’informatica e del suo uso. Che se ne fa un pensionato di un computer? Per rovistare in internet? Per giocare coi Blog? Ma per favore…..

  2. falisca ha detto:

    Ma per favore….no basta, perchè no te son più
    detagliada nele tue fantasie de puntini che no vol dir propio niente!

  3. arlon ha detto:

    “Che se ne fa un pensionato di un computer? Per rovistare in internet? Per giocare coi Blog? Ma per favore…..”

    Cio, proprio un gran ragionamento volto al miglioramento de la società O_o

  4. cagoia ha detto:

    ma si Marisa ai veci el compiuter cossa ghe servi. Piutosto una zapa per andar arar el campo e un stagnaco per andar monzer le vacche.
    Ma el problema xe che in region no esisti solo el friul.

  5. Marisa ha detto:

    E allora mi spiegate a cosa serve a un pensionato un computer? Cosa se ne fa?
    Ha necessità di scrivere in word? Deve fare tabelle da riempire con dati statistici?
    Ma dai…

  6. Marisa ha detto:

    Questi corsi avevano solo una funzione: far spendere soldi ai pensionati per l’acquisto di un computer che poi sarebbe diventato un ingombrabte soprammobile e fare corsi che potevano tranquillamente essere organizzati dalle “università della terza età” pagando 20 euro di quota annuale!

    Una persona che conosco che ha lavorato tutta la vita professionale nel settore dell’informatica (era capo centro, e ha fatto l’analista e il sistemista), a chi gli chiedeva consigli sulla marca e tipo di computer da acquistare, chiedeva “A cosa di serve il computer? Perchè lo vuoi comperare?”. Di solito non riceva risposta, ossia chi chiedeva il consiglio in realtà non sapeva perchè voleva comperare un computer, si sentiva solo inferiore se non ce lo aveva. Allora aggiungeva: “Se non sai perchè ti serve, allora non ne hai bisogno”.

    Concordo perfettamente.

  7. Bibliotopa ha detto:

    Mai pensato per esempio che potrebbero voler utilizzare la macchinetta digitale, magari per le foto del compleanno dei nipotini? per scrivere email ai cugini in Australia? o perfino per leggere Bora.la?
    noo, piuttosto, magari in casa di riposo, che guardino la TV sempre accesa in salotto!

  8. era ha detto:

    Sono in totale disaccordo con Marisa, appoggio invece Bibliotopa. Secondo me i corsi sono necessari, proprio perchè il computer non è più soltanto uno strumento lavorativo. E in ogni caso c’era uno sconto per l’acquisto del computer, non la possibilità di averlo gratis, quindi è ovvio che ci doveva essere un minimo interesse! Scaricare foto, appunto, leggere i giornali on line, prenotare viaggi,… e tantissimo altro

  9. Diego ha detto:

    concordo con Bibliotopa. Un computer non serve solo per lavorare, ma adesso secondo me è fondamentale per chi vuole informarsi in maniera approfondita su qualsiasi argomento, senza essere passivo davanti alla tv. Ben vengano pensionati informati e mentalmente aperti.

  10. arlon ha detto:

    Saver usar un computer – e specialmente internet – xe in grado de evolver i propri modi de pensar e de concatenar i eventi. In meio.

    Se no basta questo, forsi che xe meio tornar a vardar tv inveze che pasar el tempo a scriver su sto sito?

  11. ciccio beppe ha detto:

    Marisa ma perchè tu non mandi i tuoi commenti inutili con posta raccomandata alla redazione di bora.la e la smetti di usare i computer?
    Predichi male e razzoli peggio!

    ps. Li hanno tolti per darli ai rondisti delal domenica. Semplicemente vergognoso!

  12. augh ha detto:

    Marisa ga capelà generalizzando, perchè quel che la disi xe sacrosanto e confermo. Ma xe anche vero che Internet xe la principale conquista democratica dei ultimi due secoli, se no i riverà a stropàrla. E bisogna essèr lungimiranti, che 10 anni passa presto. E tra 10-15 anni, tanti de quei che oggi se senti giovinòti, sarà dei veci in ospizio, insempiài de tranquillanti e de TV, che i voterà solo quel che ghe conta la TV.

  13. falisca ha detto:

    Cara marisa
    Te son contenta che finalmente te son rivada a saver per cossa che servi el computer?
    Ancora una te devi saver, che la moglie de de uno che abita vicin de mi (pensionato da tempo)
    la me ga dito, grzie Gigi che te ghe ga fato comprar el computer cussi almeno in leto no andemo solo per dormir.

    ciao Marisa e no dormir in leto.

  14. stefano ha detto:

    Rispondere alle provocazioni di Marisa è fare il suo gioco ma tanto vale, racconto la mia esperienza.

    Vivo in prov di Roma a Fiumicino, dove non esistono strutture adeguate per il sociale, e tantomeno corsi per la terza età. Però l’associazione onlus che opera nel mio quartiere (un grosso complesso residenziale con il centro comm più grande d’Italia) sta realizzando corsi sportivi e l’anno scorso io stesso (dopo esperienze come prof volontario di sostegno in materie umanistiche) ho avuto l’idea di formare dei signori e signore over 60.

    Grazie a pc smessi dal mio datore di lavoro e altri donati, con fatica abbiamo messo su un’aula multimediale. Ho avuto 8 alunni. Tutti praticamente iniziavano da zero.

    Curiosi sopratutto di Internet, li ho però iniziati a word, alle immagini, ai file audio e video. Chi si voleva scaricare la canzoncina per il nipote, chi salvarsi una foto coi nipoini, chi ha i parenti lontano e non vedeva l’ora di saper usare la posta elettronica, chi ha addirittura fatto amicizie su Facebook!

    Idem con mia madre (che è stata rapida nell’apprendere) e che oggi tenta di organizzarsi da sola i viaggi (infatti abita fra Trieste, Treviso e Roma…)

    Mi hanno chiesto di ripetere quest’anno il corso, ma purtroppo la politica comunale ha combinato un caos per cui la scuola che ci forniva l’aula ha chiuso e abbiamo fatto fatica a trovare altre sedi…
    e la storia continua.

    Assicuro che erano tutti entusiasti e quando hanno scoperto Google gli si è aperto un mondo!!!

  15. abc ha detto:

    Io sono convinto che a qualsiasi età chiunque abbia il diritto di saper utilizzare un computer, se lo desidera.

    Non trovo giusto che, andando in pensione, uno debba buttare questo strumento sempre più indispensabile nella vita di tutti i giorni.

    Condivido quanto scrive Bibliotopa e naturalmente condivido appieno la protesta di Antonaz.

  16. cagoia ha detto:

    Magari i veci se pol colegar al sito dela banca per guardarse el conto corrente o mandar un bonifico, o ricarigarse el cellulare senza ‘ndar fora de casa quando xe bora. Questo a Trieste.
    In friul inveze i se pol iscriver a farmville su facebook e diventar contadini virtuali… per no perder l’abitudine.

  17. massimiliano ha detto:

    si trattava di un’opzione, un’opportunità. questo significa democrazia, si parli di computer, di banane o di aria pulita.
    cancellarla è stata una delle tante mosse sbagliate di questa giunta. stop.

  18. Barbara Belluzzo ha detto:

    non dimentichiamoci poi che sono tante le persone ad essere “disconnesse”, ovvero a non avere la possibilità di connettersi alla rete sebbene sappiano come si fa. vuoi perchè non hanno la possibilità di comprarsi un pc, di pagarsi l’adsl, di “dare una sbirciatina” in ufficio…
    questa la trovo una grande ingiustizia sociale, il diritto di connettersi alla rete dovrebbe essere riconosciuto e agevolato come avviene per tutte le atre utenze. voglio la carta famiglia per l’adsl!

  19. ser Paolo ha detto:

    Io e mia moglie, pensionati anziani, passiamo parecchie ore al giorno al computer. Mia moglie ha anche partecipato ad uno dei corsi della Regione: praticamente inutile perchè troppo elementare (era un corso di secondo livello!). L’impressione che ha avuto è che si trattasse più che altro di un business per l’ente a cui era stato delegato il corso.

  20. massimiliano ha detto:

    il problema dei corsi-business è noto. è come quelle gite in pullman a costi irrisori dove poi scopri che ti appioppano pasta, elettrodomestici, materassi, etc etc…
    approfittano degli anziani in quanto popolazione più soggetta ad “ascoltare”.
    resta il fatto che dei corsi seri, e magari delle facilitazioni per l’acquisto di un computer, al giorno d’oggi, sono cosa positiva e quasi necessaria per evitare “l’isolamento tecnologico” (sembra strano, ma può comportare danni materiali e non solo).

  21. Marisa ha detto:

    ….io non sono mai riuscita a convincere mio padre neppure a farsi accreditare la pensione sul c/c bancario. Aveva molto tempo a disposizione e il piacere di fare la fila in posta. Figurarsi se mai avrebbe fatto un bonifico sul sito internet della banca…..

    Comunque quoto i commenti 19 e 20….
    Una cosa le buone intenzioni….altra cosa la realtà!

  22. massimiliano ha detto:

    @marisa
    capisco benissimo!!
    mio padre è in perenne lotta con l’IBAN….
    anche allo sportello della banca.
    ciònontoglie che elevare il tasso di alfabetizzazione informatica (anche nella terza età)non fa male.
    questione di scelte, come dicevamo.
    importante è POTER scegliere e NON che gli altri scelgano per te.

  23. effebi ha detto:

    il pc collegato in rete è una finestra sul mondo, non capisco perchè agli anziani volgiao tergliela chiusa.
    altro discorso sono i “corsi antonaz” sui quali si può discutere a parte.
    mi auguro che non si tratti quindi di soppressione dello strumento ma di “revisione”

  24. Marisa ha detto:

    Se c’è disponibilità finanziaria della regione è di gran lunga preferibile impiegarla per creare “centri diurni” dove le persone non più giovani possano incontrarsi e svolgere attività insieme: dalla musica, al ballo, alle conferenze, alla ginnastica dolce e, perchè no, al gioco della tombola e alle feste di carnevale. E magari anche ci infili dentro un corso di base di informatica…..

    Pensate quanti “centri diurni” si possono finanziare con due milioni di euro….

  25. CLAUDIO ha detto:

    Ho concluso da poco un corso IAL di informatica di base per over 60 finanziato dalla regione della durata di 30 ore. Niente sapevo e molto ora so. L’ho frequentato perche mi dispiaceva buttare un PC smesso di mio figlio. Ho fatto l’abbonamento ADSL e ho iniziato a viaggiare poco alla volta, piano piano. Non sono un esperto come Marisa, ma col tempo, se il buon Dio non mi toglie prima dalla circolazione, imparerò. Almeno oggi posso leggere “LA BORA” e rispondere anch’io. Speriamo che il buon TONDO ci ripensi. Sai Marisa, quanti corsi si possono gestire con un auto blu in meno e quante persone si possono aiutare a sentirsi meno sole senza il bisogno di andare a sedersi sulle panchine dei giardinetti e farsi la pipì nelle braghe? Voto a favore dei corsi per anziani; vorrei dire ancora una cosa: più cose serie e meno stronzate. Ciao a tutti e grazie per avermi letto.

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