11 Marzo 2010

Il Fronte Friulano chiede l’impugnazione della legge di tutela dei dialetti di origine veneta

“Il 4 Febbraio scorso, col minor clamore possibile e con l’ unanimità dei Consiglieri, la Regione ha approvato la Legge n. 5/10 di valorizzazione dei dialetti di origine veneta. Lo strano silenzio ed il raro consenso bipartisan con cui è passato questo provvedimento legislativo stridono con le polemiche che sono state sollevate anche recentemente ogniqualvolta si è parlato di dare attuazione alla tutela della minoranza linguistica friulana”.
A prendere posizione è il portavoce del Fronte Friulano – Front Furlan, Federico Simeoni. “Il fatto che tra i relatori di maggioranza ci fossero i più acerrimi censori di ogni iniziativa pro-friuano, unito alla formulazione di un articolato costruito apposta per ingenerare strumentalizzazioni sull’applicazione territoriale e sulle finalità da raggiungere – evidenzia -, ci induce a pensare che questa Legge più che tutelare intenda sabotare ogni politica di valorizzazione linguistica”.

In una lettera al presidente della Repubblica si sostiene che “i vizi di illegittimità costituzionale della nuova normativa sono i più vari: clamorose violazioni di fondamentali principi di territorialità, che minacciano i non venetofoni; previsione di azioni positive di chiara pertinenza linguistica, e non certo meramente culturale;
sostanziale elusione della L. 482/99 e del D. Lgs. att. Stat. Spec. 223/02”.

Aggiunge Simeoni: “Ebbene, le identiche persone che negano i finanziamenti alla lingua usata o compresa da più di metà della popolazione regionale, ora vogliono usare gli stessi fondi per valorizzare anche l’ istroveneto ed il dalmatico! Le medesime parti politiche che hanno spinto affinchè il Governo impugnasse la L.R. 29/07 davanti alla Corte Costituzionale, oggi hanno voluto promulgare una Legge che travalica ogni principio di equità creando tutti i presupposti per una tutela di serie A per i dialetti veneti e una di serie B per le tre minoranze linguistiche storicamente riconosciute. Raccoglieremo firme per chiedere al Governo l’ impugnazione della L.R. 5/10 davanti alla Corte Costituzionale”.

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30 commenti a Il Fronte Friulano chiede l’impugnazione della legge di tutela dei dialetti di origine veneta

  1. cagoia ha detto:

    el fronte friulano che se fazi i c…i sui.

  2. Luigi (veneziano) ha detto:

    Non sarebbe male che il sig. Simeoni si bevesse delle gran camomille al mattino.

    Solo un nazionalista incendiario può scrivere delle emerite sciocchezze, quali il fatto che questa legge minaccerebbe (!!!) i non venetofoni.

    Oltre a ciò, il signor Simeoni dimostra anche una certa ignoranza del tema di cui sta parlando, laddove confonde il dalmatico (di cui la legge non parla) col “veneto della Dalmazia”, di cui la legge parla.

    Infine, anche il dott. Campanotto dovrebbe rilevare che l’impugnativa da parte del governo non riguarda indistintamente “la legge regionale”, bensì il comma 2 dell’articolo 8 della suddetta legge.

    Di conseguenza, il governo rileva la presunta illegittimità costituzionale – sulla quale ovviamente si esprimerà la Corte – della parte della legge che riguarda la cartellonistica stradale.

    Pensa un po’ te…

    Luigi (veneziano)

  3. Julius Franzot ha detto:

    Che orrendo burocratese si respira da tutti i commenti! Possibile che non ci siano ragionamenti logici, di farina del proprio sacco, ma solo sfoggi di cultura pseudolegale borbonica?

  4. Luigi (veneziano) ha detto:

    Per essere meno burocratesi: il dott. Campanotto ritiene che i dialetti veneti siano il cavallo di Troia utilizzato dagli italiani per italianizzare i friulani (lo scrive chiaramente in un articolo).

    In pratica, egli ritiene che vi sia una continua e strisciante politica nazionalista italiana contro la minoranza friulana.

    Visto però che la legge è stata votata all’unanimità da tutto il consiglio regionale (compresi i rappresentanti friulani e sloveni) a questo punto dovremmo concludere che i friulani e gli sloveni eletti dal popolo – maggioranza assoluta nel consiglio comunale – sono dei gran babbaloni, o in alternativa dei servi sciocchi degli italiani e dei venetofoni-cavallo-di-Troia.

    Questo però non lo dice Campanotto: lo dico io. Altrimenti non si capirebbe proprio come mai si sarebbero lasciati abbindolare dai nazionalisti italiani, votando questa legge che pare loro una schifezza.

    Luigi (veneziano)

  5. cagoia ha detto:

    Il problema xe i soldi.
    Le risorse xe quele che xe e più minoranze e identità xe da tutelar e in più fette bisogna spartir la tora.
    Ovio quindi che ogni minoranza aspiri ad esser l’unica tutelada.

  6. ciccio beppe ha detto:

    Front furlàn: laìt sul mùs!

  7. Julius Franzot ha detto:

    Grazie a Luigi per il riassunto.

    Io concordo con chi considera i dialetti veneti come cavallo-di-Troia, non solo in Friuli, ma anche nelle zone slovene (“mi xe andado e gà visto tuto dreck…”).
    La Serenissima aveva fatto la stessa cosa in Friuli. Non per nulla gli “italianissimi” Camber si sono schierati a favore dei “venetofoni”, mentre il “non-iralianissimo” Illy stava con i Friulani.

    Perchè il Consiglio Regionale ha votato all’ unanimità questa legge? Perchè gli intrecci tra i politici ormai portano a voti astrusi, perchè sarà stato promesso qualche scambio tipo “venetofoni vs. friulani”, perchè i non-autoctoni capiscono molto meglio il Veneto annacquato che il Friulano…

    Che ne penso io? Che il “Veneto” è “meno lingua” del Friulano, ha varianti locali almeno pari a quelle del Friulano e non ha i titoli per dover ricevere fondi pubblici.

  8. ciccio beppe ha detto:

    9: Io penso che in Italia esistano N lingue. Il veneto e il friulano sono 2 di queste.

  9. Franz ha detto:

    e continuano le guerre dei poveri…

  10. ciccio beppe ha detto:

    9: e penso anche che quelli che “se lo misurano” dicendo: “la mia è più lingua della tua” abbiano qualche problema da risolvere con se stessi prima che con gli altri. (Non mi riferisco a te ma ai ‘difensori del sacro patriarcato’)

  11. ciccio beppe ha detto:

    Franz, magari fossero guerre dei poveri. Il commento n°7 spiega benissimo la realtà delle cose.

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Julius
    Che la Serenissima considerasse il veneto come cavallo di Troia (a favore di cosa poi? degli italiani che sarebbero venuti un secolo dopo?) non sta né in cielo né in terra. Basta leggere un qualsiasi libro di storia veneta per sapere che la Repubblica non elaborò nemmeno mai il concetto di “lingua ufficiale”, né tantomeno impose il veneto come lingua in nessuno dei propri territori. Mai venne votata una norma del genere. Come esempio contrario, posso citare la Repubblica di Ragusa, dove verso la fine del XV secolo venne votata una legge che vietò la lingua slava e impose l’uso pubblico del dalmatico (chiamato “antica lingua ragusea”) e dell’italiano volgare.

    L’inesistenza di una politica di assimilazionismo linguistico della Repubblica di Venezia viene riconosciuta perfino dagli studiosi sloveni e croati.

    Ampia bibliografia a richiesta.

    Sul resto delle tue argomentazioni, ti chiedo come inquadri allora il voto a favore della legge da parte degli stessi rappresentanti della minoranza slovena in consiglio regionale.

    Da una parte c’era – dici tu – un non meglio specificato ed oscuro “do ut des” friulano-veneto per cui i friulani hanno fatto volontariamente karakiri.

    Ma gli sloveni che cosa avrebbero ricevuto in cambio, dai furbissimi italianissimi che questa volta hanno veramente messo nel sacco tutti quanti?

    E poi come mai gli “illyani” in consiglio regionale hanno votato anch’essi a favore?

    Tutti quanti fatti fessi da Camber & Co.?

    Riguardo al commento di Cagoia, esso in realtà è fuorviante. I soldi per la tutela delle minoranze linguistiche sono a carico di un altro capitolato di spesa e derivano da tutt’altra fonte. Non possono essere “spartiti” con quelli che saranno stanziati per questa legge qui.

    Luigi (veneziano)

  13. effebi ha detto:

    11 le guerre dei poveri ….?
    che poveri ? i friulani ? i veneti ? gli sloveni in italia ?

    sono questi i “poveri” !!!???

  14. marisa ha detto:

    @ Luigi

    Mi limito a informare Luigi (il veneziano), che una delle tre proposte di legge presentate in VI Commissione (più precisamente la proposta di cui era capofila Piero Camber, se non ricordo male) prevedeva la valorizzaione dei dialetti sloveni parlati in provincia di Udine, più un dialetto “friulano goriziano(?)”.

    Ossia con questa proposta di Piero Camber + altri suoi amici, si mescolavano i dialetti venetofoni REGIONALI, con un fantomatico dialetto “friulano-goriziano”, e in più si inserivano (tra i dialetti da valorizzare) tutti i dialetti sloveni della provincia di Udine. Dialetti sloveni che gli “italianissimi” ritengono siano “lingue” a sè stanti, con nessun rapporto con la lingua slovena stardard (la lingua ufficiale della Slovenia). Una mostruosità liguistica che fa fare una pessima figura a chi continua da alcuni anni a proporla.

    Ora succede che in VI Commissione (quella di cui mi risulta essere Presidente un certo Piero Camber), nel formulare una proposta “unificata” della legge, partendo dalle tre proposte iniziali, spariscono nell’elenco dei dialetti da valorizzare sia il provocatorio “friulano-goriziano” (per altro già tutelato con la legge 482/99!!) che i dialetti sloveni della provincia di Udine.

    A questo punto i politici di riferimento della minoranza slovena regionale…..possono approvare la legge in Consiglio regionale: per loro, pericolo scongiurato, e i friulani che si arrangino!

    Luigi….perchè, prima di partire in quarta con i tuoi commenti, non ti informi meglio?

    Oltretutto, l’unanimità dell’approvazione, è del tutto priva di significato, conoscendo l’ignoranza dei consiglieri regionali in questo campo e sapendo che si vota sempre secondo gli ordini del Partito!

    Se tra i dialetti REGIONALI da valorizzare hanno inserito perfino un fantomatico “veneto della Dalmazia” ……figurati che ne capivano di “cosa” stavano votando! C’era l’ordine di votare e così hanno fatto, salvo poi dissociarsi quanto il governo ha impugnato.

    Per tutto il resto, deciderà la Consulta.

  15. Luigi (veneziano) ha detto:

    Quindi gli sloveni hanno fatto fronte comune in consiglio regionale con gli italiani e i friulani contro… i friulani!

    I quali friulani (maggioranza assoluta in consiglio) hanno votato contro sé stessi perché non capiscono un tubo e a seguito di un ordine del partito (un ordine partito da Roma o da dove?).

    Insomma: il consiglio regionale del FVG è costituito da una minoranza di furbi (gli italiani), una maggioranza di idioti ignoranti (i friulani) e un’altra minoranza di menefreghisti (gli sloveni).

    Tutto ciò è veramente credibile.

    L.

    PS Quello che tu chiami “fantomatico veneto della Dalmazia” (che tu un paio di settimane fa confondevi col dalmatico, ignorandone completamente l’esistenza) in realtà esiste. Come t’ho già detto, è stato pure pubblicato un vocabolario di questo per te “fantomatico veneto”: Luigi Miotto, “Vocabolario del dialetto veneto-dalmata”, Lint, Trieste 1991. ISBN: 8885083641.

  16. massimiliano ha detto:

    a me sembra ci sia parecchia gente che non c’ha ‘n cazzo da fare…
    (da una parte e dall’altra…)

  17. Richi ha detto:

    @ Luigi

    Non sempre i rappresentanti eletti da un popolo mantengono le promesse fatte al loro bacino elettorale, mi sembra ovvio.

    Simeoni fa un ragionamento corretto anche se non dice nulla di nuovo: se qualcuno si vede lo storico del sito vedra’ che cose del genere le dicevamo pure due mesi fa quassu’.

  18. marisa ha detto:

    LUIGI….esistono anche i vocabolari di latino…peccato lo si parli (forse) solo nello Stato del Vaticano!

    Detto questo, continua pure, se ciò ti fa piacere, a commentare qualcosa di cui non sai nulla: non conosci le tre (leggisi TRE !) proposte di legge depositate in VI Commissione; non sai nulla della proposta di legge “unificata” presentata in Consiglio regionale; e ancora meno sai CHI sono le menti che hanno partorito questa proposta di legge poi discussa e approvata in ben DUE GIORNI dal consiglio regionale.

    Il consigliere regionale di lingua slovena che ha votato a favore in Consiglio regionale, chi rappresentava? Probabilmente solo sè stesso. E del resto, chi rischia di vedersi appiccicare la etichetta di anti-democratico? Nessuno!

    Comunque, questo è il mio ultimo commento. Ci penserà la Consulta a valutare questa legge regionale.

  19. cagoia ha detto:

    Malamente quando i autonomisti vol l’autonomia solo per lori. E i rema contro quela dei altri.
    No i fa altro che rafforzar el potere centrale e oviamente sta roba a lungo termine ghe se rivolterà contro.

  20. marisa ha detto:

    CAGOIA….è stato il Governo BERLUSCONI a rinviare alla Consulta la legge regionale sui dialetti venetofoni. Dunque un Governo di destra! E ora chiudo veramente. Ho aggiunto questa nota solo perchè il commento 22 di CAGOIA era troppo assurdo per lasciarlo senza un contro-commento.

  21. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ marisa

    Mi permetto solamente di segnalare uno stridente contrasto nelle tue parole.

    In un commento scrivi che “i politici di riferimento della minoranza slovena regionale…..possono approvare la legge in Consiglio regionale: per loro, pericolo scongiurato”.

    Quindi esistono dei “politici di riferimento della minoranza slovena regionale”.

    Nel commento successivo, ecco però che “Il consigliere regionale di lingua slovena che ha votato a favore in Consiglio regionale, chi rappresentava? Probabilmente solo sè stesso”.

    E quindi i politici di riferimento della minoranza slovena come per incanto non esistono più. Gabrovec (che in consiglio regionale aveva parlato in lingua slovena) rappresenta solo sé stesso e Kocijancic (che aveva partecipato alla discussione in aula) addirittura sparisce nel nulla: non esiste più.

    Schizofrenia galoppante in quel della provincia di Udine…

    L.

  22. marisa ha detto:

    @ Luigi

    lo immaginavo che andavi a cercare il pelo nell’uovo. Fai sempre così quando non hai argomenti. Attacchi su quel poco che, nei commenti degli altri, ti tiene in gioco.

    Un modo per evitare di rispondere alle accuse e ai quesiti che ti vengono posti.

    A proposito, in un altro POST, ti avevo chiesto la differenza tra l’art. 6 e l’art. 9 della Costituzione italiana: non mi hai mai risposto. Sei sempre in tempo a farlo….e smettila di evitare di rispondere cercando il pelo nell’uovo nei commenti altri.

    Il consigliere regionale di lingua slovena non avrebbe potuto in alcun modo approvare la legge regionale sui dialetti venetofoni se, nell’elenco dei dialetti da valorizzare, ci fossero stati ANCORA i dialetti sloveni della provincia di Udine. Ma in Commissione evidentemente è stato aggiunto un compromesso e questi dialetti (cavallo di battaglia di Forza Italia!) sono stati tolti. Battaglia quindi vinta in Commissione e a questo punto, il nostro Consigliere di lingua slovena, poteva anche chiudere tutti e due gli occhi e votare a favore. Chi rappresenta chesto Consigliere regionale? Essendo l’unico di lingua slovena che siede in Consiglio regionale, la comunità slovena è obbligata a rivolgersi a lui per qualsiasi problema. Ma questo non significa che la rappresenti veramente. Infatti, se vai al commento 18, non mi pare che gli sloveni della Provincia di Udine siano d’accordo con l’approvazione di questa legge…..

    Ma questi sono solo particolari a cui ti aggrappi per non rispondere, visto considerato che non sai nulla dei retroscena di questa legge regionale sui dialetti veneetofoni.

  23. cagoia ha detto:

    @22

    Dal titolo dell’articolo:
    “Il Fronte Friulano chiede l’impugnazione della legge di tutela dei dialetti di origine veneta”

  24. ciccio beppe ha detto:

    Io comincio veramente a sognare qualcuno che imponga l’uso della lingua svedese per tutti.

  25. cagoia ha detto:

    X 14 di Luigi

    cit:
    “Riguardo al commento di Cagoia, esso in realtà è fuorviante. I soldi per la tutela delle minoranze linguistiche sono a carico di un altro capitolato di spesa e derivano da tutt’altra fonte. Non possono essere “spartiti” con quelli che saranno stanziati per questa legge qui.”

    dall’articolo:

    Cit:
    Aggiunge Simeoni: “Ebbene, le identiche persone che negano i finanziamenti alla lingua usata o compresa da più di metà della popolazione regionale, ora vogliono usare gli stessi fondi per valorizzare anche l’ istroveneto ed il dalmatico! ”
    ……..

    Forse non sono gli stessi finanziamenti però qualcuno lo pensa.
    E quel qualcuno pronto a combattere il potere centrale quandi si tratta di rivendicare autonomia per se, è pronto ad allearsi allo stesso potere centrale quando si tratta di limitare l’autonomia degli altri.
    Mi sembra evidente che l’opposizione del fronte friulano mira a salvaguardare i fondi per e solo per il friulano.

  26. clax ha detto:

    hmm, direi che c’e’ una notevole differenza tra un esponente della slovenska skupnost ed uno di rifondazione comunista (o altri partiti politici). un esponente di RC rapresenta un istanza etnico/lingusitica?

  27. arlon ha detto:

    26: “Io comincio veramente a sognare qualcuno che imponga l’uso della lingua svedese per tutti.”

    Beh, xe una lingua facile, egalitaria, e discretamente musical. Ga anche la grammatica più semplice che possi esister. Quasi quasi…

  28. cagoia ha detto:

    Lezione numero 1 = lektion nummer en
    Ciao = Hallå
    Il mio nome è Cagoia = Mitt namn är Cagoia
    Come ti chiami = Vad heter du?
    Una birra, per favore = en öl, tack

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