21 Dicembre 2009

Treni fermi: le porte sono bloccate

trenoTreni soppressi e in ritardo a causa di problemi legati alle porte dei convogli. La neve si è infatti incastrata negli interstizi delle porte automatiche. Il gelo ha fatto il resto: le porte sono bloccate e i treni inutilizzabili. Inutili sono stati i tentativi di sbloccarle tenendo il riscaldamento acceso nelle carrozze o con l’uso della fiamma viva. Molti convogli sono dunque inservibili.

13 commenti a Treni fermi: le porte sono bloccate

  1. stefano ha detto:

    Robe da Quarto Mondo! Cosa si aspetta a costituire un vettore regionale?!…

  2. michele ha detto:

    Fino a un mese fa per andare da Torino a Trieste bastava prendere un solo treno, diretto, che partiva alle 7:10 con arrivo alle 13:58.
    6:48 MINUTI, 51 EURO.
    Con l’arrivo dell’Alta Velocità diventa quasi obbligatorio passare per Bologna (sì, avete capito bene, bologna), cambiare due volte (Bologna e Mestre). Partenza ore 7:37 con arrivo alle 14:18.
    6:41 MINUTI, 2 CAMBI, 93 EURO.
    Ora comincio a capire un vecchio slogan:
    Alta Velocità per pochi, merda per tutti.
    Buon natale.

  3. T. Patoco ha detto:

    e mi agiungesi: se stava meo quando se stava pezo!

  4. Stefano (l'altro). ha detto:

    Effettivamente un caso come quello della neve che blocca le porte potrebbe essere un’eccezione a Tunisi ma nel Nord Italia…
    Usare olio siliconato di buona qualità? Perchè le portiere della mia modesta automobile si aprono sempre?
    Poi stamattina in stazione a Monfy una lista interminabile di treni soppressi, nessuna news sul sito di Trenitalia o Viaggiatreno.it (stessa parrocchia), scopro solo da un link verso il Piccolo che l’ES delle 6.35 non parte da TS perchè non vi è mai giunto. Su un quotidiano chiuso alle 21 circa di ieri sera!
    Molto di ciò che penso non si può scrivere senza incorrere nel reato di ingiuria, pur con l’attenuante della provocazione.

  5. lànfur ha detto:

    Povero Berlusconi non potrà essere nemmeno ricordato come quello che faceva arrivare i treni in orario.

  6. Stefano (l'altro). ha detto:

    i problemi delle FFSS nascono prima del Cav.
    Ahimè.

  7. Macchinista ha detto:

    Il problema delle porte non si risolve con del “buon olio siliconico” e le porte di un vagone non sono come le porte di una macchina. Il problema nasce dall’età delle vetture regionali, dove le guarnizioni non tengono bene, la neve è entrata, poi grazie al freddo (-5°C con un treno che viaggia a 90 sono -15°C) si sono ghiacciate le guide e il sistema automatico non è più riuscito ad aprire le porte. Per l’ESCI mai giunto si è avuto un problema di captazione (ghiaccio sulla catenaria), che ha portato al danneggiamento del pantografo. Sfiga ha voluto che sempre grazie al ghiaccio non si è potuto sollevare il pantografo della seconda locomotiva e così il treno è rimasto bloccato.

  8. Oblivion ha detto:

    @Macchinista

    “Il problema nasce dall’età delle vetture regionali”..
    E cioè, gran risparmio sulla manutenzione.
    Questa non è una “causa di forza maggiore”.
    Perciò, dov’è finita la possibilità di denuncia per interruzione di pubblico servizio?

  9. Macchinista ha detto:

    E no, non si tratta di scarsa manutenzione, ma di evento eccezionale. In Regione abbiamo un ottima manutenzione del materiale rotabile (lo dimostrano lo scarso numero di vetture inutilizzabili o richieste di riserva).

  10. Oblivion ha detto:

    E tu un paio di centimetri di neve, al nord est d’Italia a metà dicembre, me lo chiami evento eccezionale? La compagnia che gestisce i treni è forse brasiliana?

  11. Macchinista ha detto:

    Ma il problema non era lo slittamento, quindi un paio di centimetri non voglio dire nulla. Erano le porte che non si aprivano. Io chiuso in una vettura con le porte che non si aprono non ci viaggio, tu si?

    Vedi, sabato a Trieste (ma tu forse non eri qui), la neve era accompagnata dalla bora, il che fa si, che al suolo non ci sia un manto uniforme, ma si creano accumuli. Allo stesso modo la neve si accumula negli spazi previsti per le porte nelle fiancate delle carrozze. Quando le porte vengono aperte schiacciano la neve accumulata, la compattano e formano un tappo di ghiaccio, che non permette più alla porta di scorrere.

    Questo problema si presenta solo sulle carrozze dette “Media Distanza” con vestiboli centrali, mentre quelle a vestiboli estremi o sulle automotrici, che hanno le porte che si aprono all’esterno delle carrozze, questo problema non si presente.

    Bisogna ammettere che se le guarnizioni fossero integre, forse il problema si sarebbe presentato più tardi.

    Una domanda. Ma hai mai controllato quante auto a Trieste hanno le gomme da neve e sai quanti automobilisti sanno montare le catene? O hai verificato se le strade sono state pulite tempestivamente? Il tuo discorso sulla non eccezionalità dell’evento vale per tutti o solo per le ferrovie?

  12. federico ha detto:

    @ferroviere Faccio il pendolare dal 1981. Prima da Gorizia a Trieste e poi a Udine.
    Per cortesia! Lascia perdere.

  13. Oblivion ha detto:

    @Ferroviere

    Delle due, l’una. Se il problema deriva dalle guarnizioni logore, è un problema di ricambi e perciò di manutenzione.
    Se invece il progetto delle porte non tiene conto della possibilità di neve o ghiaccio, far girare quelle carrozze al nord in inverno e una scempiaggine.
    In ambedue i casi c’è responsabilità a monte, e non si tratta affatto di fatalità.
    Progettare un sottomarino con i finestrini e farlo immergere con le guarnizioni logore non è affatto evento eccezionale o causa di forza maggiore. E’ demenzialità.

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