31 Ottobre 2009

Pallacanestro Trieste 2004: Dipiazza presidente uscente, l’Acegas Aps chiude i rubinetti e la Legadue (im)possibile

Roberto Dipiazza pronto a cedere il testimone?

Roberto Dipiazza pronto a cedere il testimone?

Dipiazza si defila, Acegas dimezza il budget… Boniciolli raddoppia?

Parlare in questi casi significa il 99% dei casi scrivere delle castronerie epiche, basare argomentazioni non suffragate da dati certi non sarebbe eticamente corretto ma lasciar correre fondamentali manovre per il futuro del basket a Trieste sarebbe ancor più delittuoso. Necessaria quindi questa premessa per cercare di tirare le fila di un discorso ipotizzando scenari possibili, partendo da dati concreti.

Acegas lascia o raddoppia? Ridimensiona…..
Partendo dal presupposto che la municipale con sede a Padova dovesse cedere delle quote della Pallacanestro Trieste 2004 a terzi (si parla di un 49% da porre sul piatto delle trattative), un dato di fatto è che diventava sempre più stringente l’esigenza da parte di Massimo Paniccia di ridimensionare l’investimento cestistico in terra giuliana, dopo assemblee dei soci Acegas sempre più “calde”, invito neanche troppo velato a “chiudere” i rubinetti. A questo punto rimane la ferma volontà da parte di Massimo Paniccia e dell’Acegas Aps di rimanere timoniere del basket, prevedendo un futuro investimento di 500.000 euro per tre anni e non più 1 milione di euro, restando soci di maggioranza, quindi con pieni poteri decisionali.

Il Presidente lascia, passaggio di consegne a chi?
Roberto Dipiazza, attuale sindaco e Presidente della Pallacanestro Trieste 2004, aveva sempre detto che il suo ruolo, dai tempi della ripartenza dalla serie B2 ad oggi, sarebbe stato di “traghettatore” e nulla più, successivamente passato da uomo ad interim a “capitano di vecchio corso” per alterne fortune sportive della squadra (vedi retrocessione in B2 ndr.). Posto che suona destabilizzante l’uscita di scena di Dipiazza (sindaco è anche sinonimo di garante!) e il ridimensionamento economico dell’ Acegas Aps, resta un logico dubbio: chi a sostituire il Presidente uscente?
Va bene che siamo nell’epoca di Facebook, del virtuale e dei rapporti telematici, ma un consulente operativo che opera (nel caso Boniciolli trovasse panchina ndr.) a distanza e un Presidente “di cartone” sarebbe quanto di peggio per la crescita societaria; c’è bisogno di passione in una città passionale, di personaggi con la “P” maiuscola capaci di infervorarsi e edotti su una materia come la pallacanestro….. si, non ci vuole poi molto a svelare un identikit possibile del nuovo Presidente: Bogdan Tanjevic (soldi permettendo)!

Nomi e sinergie (im)possibili, silenzi d’obbligo e lavori sotto coperta

Il silenzio è d’oro, tutto quello che non sapremo di questa vicenda ma che sarà materiale di trattativa nei prossimi mesi, sarà il miglior viatico per il futuro del basket a Trieste; si è visto già due anni fa come alcune “soffiate” da parte di esuberanti attori protagonisti hanno svilito sul nascere una possibile cordata (o pseudo tale) per rilevare quote della prima società locale. Curioso tavolo di trattativa quello registrato qualche giorno fa, eterogeneo a dir poco, sia politicamente che come realtà sociali, guardandola con ottimismo, un caleidoscopio di buone intenzioni…
Se da un alto c’è il logico scetticismo di ogni manovra che ha come denominatore comune il reperimento nuove risorse, dall’altro c’è una persona come Claudio Boniciolli che garantisce serietà e credibilità al progetto, la famiglia quindi “raddoppia” (seppure il padre di Matteo è parte ancora marginale se non proprio esterna al tutto) in nome di un nuovo corso della pallacanestro a Trieste, magari aprendo qualche porta chiusa a doppia mandata per i vertici uscenti, sempre sotto l’egida di Matteo Boniciolli per qualsiasi decisioni tecnica.
Si lavori, alacremente, e si parli poco.

E la Federazione ha l’assist smarcante per Trieste..
Quando si dicono le coincidenze, o anche viste dall’altro lato della medaglia, le disgrazie.
La riforma dei campionati sembra ormai argomento caldo, in via di attuazione e con discreti segnali; infatti sembra data per certa, nella lista gerarchica stilata nella stanza dei bottoni, che Trieste rientri nelle città aventi diritto, secondo parametri ben definiti di bacino d’utenza, bilancio, palazzetto, all’immissione ad un campionato di Legadue. Come sempre però per un assist di tale portata, serve un finalizzatore che la butti nel cesto, e ad oggi la Pallacanestro Trieste 2004 non può assurgere a tal ruolo; infatti la linea di tendenza economica (posto che bacino d’utenza e palazzetto sono indiscutibili) assomiglia alla freccia del “possesso alternato”….contro Trieste, ad oggi molto vicina alla rinuncia qualora venisse fatta l’offerta, su numeri che registrano 500.000 euro per le prossime stagioni, e cifre nettamente più alte previste da Matteo Boniciolli per partecipare al “piano superiore”.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com)
rafbaldo@libero.it

1 commenti a Pallacanestro Trieste 2004: Dipiazza presidente uscente, l’Acegas Aps chiude i rubinetti e la Legadue (im)possibile

  1. Radimiro ha detto:

    Purtroppo il basket di vertice richiede grosse cifre e a quanto pare la citta’ non e’ disposta ad investire pienamente.
    Prevedo un futuro incerto, a meno che non torni un magnate esterno, tipo Stefanel.

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