L’omelia d’insediamento del nuovo vescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi si è tenuta oggi e in questa Crepaldi si è lanciato in una critica del “riduzionismo ideologico” che sarebbe imperante nella nostra società. Alla cerimonia era anche presente, a Trieste, il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni – fatto che potrebbe rimarcare l’importanza nel panorama politico di Crepaldi.
Ha detto Crepaldi:
“La Chiesa di Trieste non cederà ad alcun riduzionismo ideologico, spendendosi nel programma dettato dal Papa di non restringere, ma di allargare gli orizzonti. Nel nome di un presunto progresso molte persone si lasciano sedurre dalla post modernità con forme schiavizzanti che uccidono le anime. Mentre le ideologie erano integraliste, l’ideologia oggi prevalente è l’opposto, spezzetta la realtà in ambiti. E’ il riduzionismo la principale ideologia di oggi; con la scusa di liberarsi delle ideologie se ne crea un’altra, per difetto più che per eccesso. [Trieste è una] città di confine, con problemi spesso drammatici che questo dato ha comportato e comporta anche oggi. Ma porre dei confini vuol dire anche avere dei fini comuni, i confini si giustificano in quanto delimitano un’area nella quale si condividono fini, e condivisione significa valorizzare differenze in un quadro unitario. La Chiesa lavorerà per unire l’anima di questa città intorno a fini condivisi, che abbiano al centro l’uomo, soprattutto il povero”.
mi è chiara solo l’ultima frase, per il resto non capisco: il riduzionismo ideologico è un ideologia ? è come se l’antifascismo fosse esso stesso un fascismo. mi sembra tutto contorto, come il discorso sui confini.
mah, e Bonanni !? boh…
speremo ben !
anch’io confesso di non aver afferrato tutto quello che ha detto Crepaldi. E quali sono i fini che si condividono nell’area delimitata dai confini? Anche a me viene da concludere con un “boh”…
xè robe de inteletuali
; )
ehehe
“A me interessano i grandi temi da intellettuale metropolitano quale sono. Per le vostre cosette, mi tengo sul sicuro: butto là un gioco di parole e vi lascio a cercare di interpretare il mio pensiero.”
@fabio
il virgolettato è del nuovo vescovo ?
Mi sembra che denigrando il riduzionismo (che fino ad oggi non era un’ideologia) abbia voluto attaccare quel relativismo che turba tanto i sonni del suo capo.
@effebi
sì, il virgolettato è tratto dall’intervento di crepaldi. secondo quanto riportato dai giornalisti dell’ansa
xe robe de preti
chiedo troppo se chiedo il testo del discorso del Vescovo o per lo meno il testo dell’ANSA che riporta quel virgolettato?
perchè “A me interessano i grandi temi da intellettuale metropolitano quale sono. Per le vostre cosette, mi tengo sul sicuro: butto là un gioco di parole e vi lascio a cercare di interpretare il mio pensiero”
mi sembra alquanto incompatibile con uno stile vescovile e mi viene il dubbio che qualcuno abbia preso un granchio…
sembrebbe scritto da qualche intellettuale italiano tipo Sgarbi o da qualche giornalista alla moda.
quanto scrive fabio qua sopra è una traduzione dal crepaldese.
cioè:
è ironia.
il testo che riportiamo qua sopra nell’articolo è tratto dall’ansa.
Esatto, io cerco sull’ansa , e non trovo il discorso completo.
Il testo dell’articolo l’ho letto anch’io, e anche il testo riportato dal Piccolo, e quindi mi confermi che il passo virgolettato non sono le parole di mons Crepaldi, ma l’opinione personale di Fabio sul medesimo discorso , il che conferma la mia ipotesi che si trattasse di parole scritte da un giornalista.
Forse ci siamo confusi sulle virgolette del testo dell’articolo con quelle del commento di Fabio.
Grazie. Non insisto.
Ooops! Mi spiace aver lasciato adito a dubbi, e mi scuso se avete perso tempo a cercare conferme. Era, appunto, talmente incompatibile con il profilo e lo stile che non m’ero preoccupato di precisare.
@Bibliotopa, grazie per il “giornalista” 🙂
Infine, per dirla tutta, mi sa che l’ironia era pure immeritata, visto che a quanto pare ha anche fatto parte dell’omelia in sloveno, a testimonianza della volontà di dare davvero sostanza a quello che ho chiamato “gioco di parole”…
per il riduzionismo misterioso, forse può essere d’aiuto il Piccolo, che riporta :
“la persona viene ridotta ai suoi geni o ai suoi neuroni, l’amore è ridotto a chimica, la famiglia a un accordo, i diritti a desideri, la democrazia a procedura, la religione a mito, la procreazione viene ridotta a produzione in laboratorio, il sapere a scienza e la scienza a esperimento,i valori morali a scelte, le culture a opinioni, la verità a sensazione, l’autenticità a coerenza con la propria autoaffermazione”.
Possiamo condividere o meno, ma non dite che non è chiaro cosa volesse dire..
per i fini e i confini, non è il primo che ricorda che la parola con-fine può richiamare dei fini comuni, invece di solo divisioni.
forse è meglio tentar di giudicare un discorso leggendolo tutto, non solo da passi. per questo mi piacerebbe leggerlo nel testo completo.
E’ proprio questo pezzo che mi ha dato l’impressione che si scagliasse contro il relativismo, sulle orme del suo capo.
ma bonanni non e’ quello che entrava a palazzo grazioli da una porta sul retro, come una escort qualsiasi?