4 Ottobre 2009

La Pallamano Trieste si illumina di immenso anche in casa: grande prova di squadra contro Meran

Articolo di Alessandro Asta

Pallamano Trieste-Meran 27-24 (primo tempo 14-13)

Trieste: Modrusan, Postogna, Radojkovic 7, Nadoh 4, Carpanese 5, Visintin 2, Leone, Sedmach, Fanelli, Pernic, Lo Duca 7, Oveglia, Fanelli, Ionescu 1

Meran: Pfattner, Christianell, Boschi 1, Gerstgrasse 1, Prentki 2, Gufler 4, Popov 9, Boninsegna 3, Stecher, Stechet T., Stecher S. 2, Lang 2

Trieste riplende di luce propria già alla seconda giornata di campionato: la banda di Fredi Radojkovic si impone con autorità contro Meran nel big-match di giornata, battendo gli alto-atesini per 27-24 e veleggia a punteggio pieno in classifica dopo i primi due turni.

E’ una vittoria di squadra, quella dei biancorossi: con un Matej Nadoh costretto giocoforza a giocare solamente uno stralcio di partita a causa dei malanni fisici che lo hanno attanagliato per tutta la settimana, ecco che i giuliani sfoderano a Chiarbola una prova di assoluto carattere. E’ infatti arrivato l’apporto di tutto l’organico a disposizione di coach Radojkovic, con tanti piccoli eroi che hanno posato il proprio mattoncino utile per la conquista dei due punti odierni: parliamo, oltre alla prestazione di maturità assoluta del gruppo titolare (con un Carpanese letteralmente tarantolato in cabina di regia, ben supportato da Radojkovic junior e dal sempreverde Marco Lo Duca), anche dei giovanissimi rincalzi che hanno dato tantissimo valore aggiunto in campo. Dalla personalità di Michele Oveglia alla prova maiuscola di Alex Pernic: l’aver sconfitto il coriaceo Meran è anche grazie a loro.

Gli ospiti hanno tenuto duro praticamente sino a metà del secondo tempo, momento in cui il colosso Popov ha smesso di fare il bello e cattivo tempo in attacco, sbattendo sin troppo sulla muraglia difensiva dei padroni di casa: è proprio in quel momento che Trieste ha potuto scavare il parziale che l’ha portata a distanza di sicurezza, senza aver bisogno di arrivare a un finale al foto-finish.

La cronaca: i primi 10 minuti sono all’insegna di Andrea Carpanese: con la squadra biancorossa imballata in attacco, è “Carpa” a togliere le castagne dal fuoco con due assist e una rete nella prima fase di gara. Trieste man mano si scuote dal torpore, si registra per bene in attacco e va a colpire con ripartenze veloci: dal -2 del 7′ si passa al +3 del 14′ (8-5); Meran fa fatica a chiudere le vie di accesso all’area di porta difesa dall’ottimo Pfattner, ma trova in Popov l’arma non convenzionale per rimanere attaccata alla partita: per il colosso ospite arrivano 7 gol nella sola prima frazione, utili per chiudere la metà gara con Trieste avanti di una sola lunghezza (14-13).

Ripresa con partenza a razzo dei biancorossi: Oveglia junior realizza una gran rete sotto gli occhi di papà Giorgio, poi Trieste fa 5-0 di parziale e si porta sul 21-15, approfittando della momentanea esclusione per due minuti di Popov. Meran si affida alle percussioni di Gufler in ala, ma si slega troppo in attacco favorendo gli anticipi difensivi dei giuliani con conseguenti contropiedi letali. Al 18′ la squadra di Radojkovic è sul 23-18 e, seppur con qualche forzatura di troppo in attacco, rimane avanti sino al termine della partita: gli alto-atesini provano a buttarla sul fisico, gli arbitri cominciano a fischiare in maniera dubbia da ambo le parti ma i padroni di casa non perdono la testa e difendono il vantaggio sino alla fine anche grazie alla prova maiuscola di Diego Modrusan tra i pali biancorossi. Se serviva avere una conferma, questa sera è arrivata: Trieste vuole pensare in grande da subito.

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