25 Settembre 2009

La Slovenska Skupnost si schiera contro il rigassificatore e attacca il Pd

L’Unione Slovena fa sponda col Governo di Lubiana per schierarsi contro il rigassificatore. La Slovenska Skupnost, in un incontro col Ministro Boštjan Žekš, si dice «spiacevolmente meravigliata» del sostegno del Pd al progetto di Zaule. Il partito riafferma inoltre la sua contrarietà al piano regolatore del Comune di Trieste.

L’accademico Boštjan Žekš, ministro per gli Sloveni all’estero nell’attuale governo sloveno ha ricevuto, mercoledì 23 settembre, la delegazione della Slovenska skupnost, il partito di raccolta degli Sloveni in Italia. L’Unione Slovena è tradizionalmente il partito dei cattolici di lingua slovena in Italia e antagonista prima del Pci e poi degli altri contemporanei partiti di centrosinistra.

Recita il comunicato della Slovenska Skupnost:

Nella parte principale dell’incontro l’oggetto di discussione è stato il nuovo piano regolatore comunale del comune di Trieste, che desta molte preoccupazioni. Terpin ha evidenziato quali sono le conseguenze più gravi, che andranno a colpire principalmente la popolazione del Carso, in maggioranza di lingua slovena. In merito la SSk sta preparando una serie di iniziative volte ad aiutare i cittadini per diffendere al meglio i diritti acquisiti, sia tramite osservazioni ufficiali, come anche attraverso azioni di tipo giuridico e denunce al TAR. In questa situazione non c’è solamente il problema della lottizzazione di grandi superfici, ma c’è anche il fatto che sono stati concellati molti piccoli lotti edificabili, per i quali i singoli cittadini hanno regolarmente pagato le tasse e sui quali intendevano costruire o ampliare la propria casa o quella per i figli. Sono anche sparite intere superfici adibite all’agricoltura, nonchè zone artigianali, che dovevano essere il volano per uno sviluppo economico. In questo è intervenuto anche Peter Močnik, segretario provinciale della SSk per la provincia di Trieste, che ha presentato dal punto di vista tecnico l’iter del piano regolatore comunale. Da parte sua il ministro ha ribadito che il govoreno di Ljubljana segue attentamente l’evolversi dei fatti e che ritiene nella situazione attuale il problema cardine della comunità slovena in Italia. In merito, proprio poco tempo fa, ha spedito una lettera ai organi regionali competenti e ne attende la risposta. Il segretario Terpin ha infine auspicato che l’argomento venga messo in rilievo durante l’incontro interministeriale con i rappresentanti del governo italiano, che si terrà in ottobre a Ljubljana.

Successivamente è stata presentata al ministro Žekš e al segretario di stato Jesih la posizione di contrarietà della SSk in merito al progetto di costruzione del rigassificatore a Trieste. Anche qui il problema riguarda l’aspetto ambientale e quello della sicurezza, ma dall’altra parte, ancora una volta si va a interessare il territorio dei comuni di San Dorligo della valle e Muggia, in cui da sempre vive la comunità slovena e che già in passato aveva subito ampi espropri delle proprie terre. La SSk è rimasta spiacevolmente meravigliata della decisione che anche il Partito democratico – principale forza politica d’opposizione – ha appoggiato la costruzione del rigassificatore e ritiene del tutto motivata la decisione dei sindaci di S. Dorligo e di Muggia che hanno annunciato di rivolgersi al tribunale amministrativo regionale, visto che si sono ritrovati da soli a difendere i propri interessi.

1 commenti a La Slovenska Skupnost si schiera contro il rigassificatore e attacca il Pd

  1. matteo ha detto:

    nessuno dice nulla riguardo al tar dei geologi?

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