26 Aprile 2009

Dipiazza: “Le provocazioni sono compiute da chi è politicamente fallito”

Il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, nel suo intervento alla Risiera di San Sabba alla cerimonia del 25 aprile, ha detto (secondo l’Agi): “La data di oggi rappresenta un crocevia importante per la storia del nostro Paese, una data le cui celebrazioni assumono una valore simbolico di assoluta preminenza nell’ambito di quella che è la nostra identità nazionale.
“Ed è sempre per quei valori della giornata della liberazione che l’Italia non tollera le continue incitazioni all’odio e al genocidio pronunciate dal presidente iraniano nei confronti dello stato d’Israele, dichiarazioni che suonano ancora più orribili riecheggiate all’interno della Risiera di San Sabba che fu un campo di sterminio.
“Ed infine è anche per quella identità nazionale rinata il 25 aprile che il nostro popolo ha saputo riunirsi e compattarsi incondizionatamente, con un grande slancio di solidarietà, attorno alla gente d’Abruzzo colpita due settimane fa da un forte sisma.
“Ma oggi dobbiamo rivolgere il nostro pensiero a quei partigiani, a quegli ebrei, a quei sloveni, a quei croati, a quegli oppositori politici, a quei omosessuali e a quei rom che furono internati in questo luogo e in buona parte poi deportati nei campi di concentramento.
“Per arrivare a questa Trieste, coesa e concentrata serenamente nello sviluppo economico e sociale, è stato fatto tanto e per completare l’opera ci vuole veramente ancora poco.
“Quello che manca è il riconoscere per il peso che effettivamente hanno le provocazioni di una sparuta minoranza che opera in maniera trasversale: azioni compiute da chi oggi è ideologicamente sbandato perchè politicamente fallito. Per questo dobbiamo avere la forza di isolare e di non amplificare quei deboli, ma ancora udibili, richiami ad un clima di intolleranza e di diffidenza. E lo ribadiamo anche oggi, qui, alla Risiera di San Sabba, perchè vogliamo che i nostri giovani crescano in una città senza divisioni, in nome di quella libertà conquistata il 25 aprile: perchè – ricordiamocelo sempre – la libertà è anche la possibilità di essere migliori, mentre essere schiavi dell’odio è la certezza di divenire peggiori”.

Tag: , , .

10 commenti a Dipiazza: “Le provocazioni sono compiute da chi è politicamente fallito”

  1. effebi ha detto:

    Note stonate, anzi, non suonate…
    Il sindaco parla di identità nazionale rinata il 25 aprile grazie al quale il nostro popolo ha saputo riunirsi e compattarsi, ebbene questo popolo non ha avuto l’occasione di sentire, alla Risiera, monumento nazionale italiano, il suo inno nazionale (simbolo della sua identità).
    Se ne è lamentato anche il presidente della Regione: “Oltre al piacere di ascoltare dal coro partigiano la sempre struggente Bella Ciao non abbiamo avuto l’onore di ascoltare l’Inno Nazionale. Spero che sia un caso, davvero non capirei se la motivazione dell’assenza delle note di Fratelli d’Italia fosse dovuta a diversa sensibilità politica.
    Ma è tutto nella storia, infatti, come accadde allora (’45)si dovrà andare oltre al 25 aprile e arrivare al 12 giugno per completare (in queste zone) il percorso quel percorso diliberazione che ci ha garantito la nostra identità come popolo italiano.

  2. asem ha detto:

    A me sembra un bel discorso.
    Complimenti a Dipiazza.

  3. Giorgio ha detto:

    Dipiazza e Tondo hanno perso l’ennesima occasione per tacere, sicuramente avrebbero meglio figurato. Pensino piuttosto all’inusitato aumento delle addizionali IRPEF comunale e regionale. A buon intenditor poche parole.

  4. Jack ha detto:

    E’ stato un gran discorso!

  5. Matteo ha detto:

    Ma siamo sicuri che quando il sindaco dice che “le provocazioni sono compiute da chi è politicamente fallito” non stia parlando si se stesso?

  6. Wainer Stagnini ha detto:

    Bravo Dipiazza, ha dimostrato di saper rileggere la memoria di Trieste con intelligenza ed equilibrio. E non è la prima occasione in cui lo fa.

  7. asem ha detto:

    Vedendo cosa hanno organizzato a Ljubljana per “celebrare” la lotta contro il “nazi-fascismo”(con il benestare politico dei vertici della maggioranza e del titonostalgico Jankovic)rende ancora più “importante” il discorso di Dipiazza.

    http://www.siol.net/slovenija/novice/2009/04/antifasisticna_manifestacija.aspx

  8. furlàn ha detto:

    Il prossimo anno vado a Lubiana.

  9. Matteo ha detto:

    Il nazionalismo, sloveno o italiano che sia, è sempre una nota stonata, un momento di esaltazione ingiusticato.

  10. miha ha detto:

    asem, sei un po fissato pero’, di queste manifestazioni ce ne sono un giorno si e uno no, in tutta Europa…sembra che per te sia imminente un colpo di stato comunista!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *