L’Ansa di ieri riporta il sostegno del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, sul Dl del governo “anti-crisi”. Tale decreto contiene un “patto di stabilità” per le amministrazioni pubbliche riguardante spesa pubblica e tassazione. Il decreto fa un’unica eccezione tra tutti i Comuni, ovvero “consente a Roma una deroga così che per due anni possa non computare gli investimenti per la metropolitana”.
Secondo Dipiazza il provvedimento anti-crisi che affranca il Comune di Roma “andava preso”.
“A Roma, che è la capitale – ha aggiunto Dipiazza, interpellato dall’ANSA – concedo questa libertà non sono contrario”. Secondo Dipiazza, sono due le motivazioni che rendono giusta questa scelta: “La situazione drammatica lasciata da Veltroni, e il fatto che Roma è la Capitale – ha spiegato – e ha anche un ruolo di rappresentanza nazionale. Insomma c’era questo bisogno”. “Sono contrario invece – ha concluso Dipiazza – agli interventi per chi sbaglia, ad esempio Catania: per risolvere i conti aumentino le tasse ai loro cittadini. Concedo questa libertà a Roma, ma non ad altri”.
Secondo i sindaci della Lega Nord, la possibilità per il Comune romano di sforare il budget “è un’evidente autorizzazione morale per tutti i sindaci che hanno ben gestito i loro bilanci, erogando servizi di ottima qualità ai loro cittadini, a tenere lo stesso comportamento”.
14-GEN-09 17:06
CRISI: DL; HONSELL, SPERO NON SIA VERO, UNA DELUSIONE
(ANSA) – UDINE, 14 GEN – “Spero quasi che non sia vero, perché scoprire per l’ennesima volta che la legge non è uguale per tutti è una profonda delusione per chi le regole è abituato a rispettarle”: lo ha detto il sindaco di Udine, Furio Honsell, commentando la decisione di esentare il Comune di Roma da alcuni relativi al patto di stabilità. “Certamente anche noi, come Comune di Udine – ha aggiunto Honsell, interpellato dall’ANSA – abbiamo fatto molta fatica a rispettare il patto”. “Avremmo potuto mettere in cantiere opere che rispondevano a tante altre esigenze dei cittadini – ha aggiunto – ma abbiamo dovuto fare delle scelte anche molto dolorose. Se davvero c’é una motivazione per concedere a Roma di superare questi vincoli – ha concluso – forse la cosa si sarebbe dovuta estendere a tutto il territorio nazionale”. (ANSA).
É Berlusconi che traccia il solco, ma è Bossi che lo difende.
Lo leggo come un segnale di quale sia, tra amministrazione locale e politica nazionale, la priorità n.1 per Di Piazza…
…….A Trieste il rifinanziamento del Fondo per Trieste, e a Roma il diritto di non rispettare il patto di stabilità! Altro che stupido il Sindaco di Trieste…..