Due ore di sciopero per dire no alla quotazione in borsa di Fincantieri. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dalla Fiom-Cgil, mentre le altre sigle sindacali si sono dissociate dallo sciopero che ha previsto anche un comizio di fronte ai cancelli dello stabilimento. La Uilm ha invece voluto «precisare che non aderirà» allo sciopero indetto contro la privatizzazione di Fincantieri «in quanto ritiene che la posizione unitaria raggiunta nel coordinamento nazionale unitario del primo marzo rispecchi quanto successivamente emerso nell’ultimo incontro ministeriale del 17 maggio con il viceministro ai Trasporti Cesare De Piccoli e il sottosegretario all’Economia Tononi». In quella sede, afferma la Uilm, è stato infatti ribadito da parte dei rappresentanti del Governo che l’operazione «non comporterà l’unità e l’integrità del gruppo, la cessione del pacchetto azionario non supererà il 48% ed è stata eliminata l’ipotesi di ricorrere ai cantieri low cost».
Le nostre pubblicazioni
-
A Trieste volentieri
€10,00€9,50 -
Triestini e napoletani
€10,00€9,50 -
Sisì, Ottone e la cantina musicale
€10,00€9,50 -
Tergeste: dove regna la Bora
€10,00€9,50 -
Mati per BARKOLANA
€5,00€4,00 -
I briganti della Carnia
Valutato 5.00 su 5€12,00€11,40 -
Strafanici per tuti i cantoni de Trieste
Valutato 5.00 su 5€10,00€9,50 -
Il manuale della Boba de Borgo €5,00
-
El libreto rosso de Cosolini
€8,00€7,60 -
Omicidio no xe per barca
Valutato 5.00 su 5€12,00€11,40
-
Ultimi commenti
Le cronache della Biosfera
Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo e Lussingrande in festa in questi giorni
La collina degli scoiattoli
Intervista a Gaetano Longo
Il segreto di Nicola