25 Marzo 2007

porte chiuse, case di vetro

Gianni Cuperlo dà conto, sul suo blog, di un seminario a porte chiuse di interesse boraLiano. Cito:

(…) “Al seminario sul futuro di Trieste (che ho organizzato ieri insieme al sottosegretario Milos Budin) hanno partecipato, tra gli altri, la presidente della Provincia, il Sindaco, il presidente degli industriali, i segretari di Cgil e Uil, il direttore de Il Piccolo, il direttore del Primorskj, il direttore generale della Regione, il presidente dell’Autorità portuale, il presidente dell’Area di Ricerca, il Rettore dell’Università di Trieste, il presidente della Sissa, i vertici di Ds e Margherita, alcuni giovani brillanti economisti e ricercatori, la Cna, il presidente dell’Ezit, la Lega delle Cooperative…..il seminario era a porte chiuse e la discussione è stata molto schietta. Hanno parlato in tutto 29 persone (lo dico non per la statistica, ma per dare il senso di un confronto vero). seguirà post dedicato.” (…)

In attesa del promesso post, che chiedo all’onorevole Cuperlo di segnalarci, vorrei proprio essere stato presente, e aver registrato gli interventi schietti delle persone citate. Le porte chiuse sono preziosa condizione necessaria, ormai, per quello scambio culturale e politico che sembra precluso agli incontri pubblici, anche se il rischio che quanto si pensa davvero si esprima solo a porte chiuse, e senza impegno, e resti dunque fuori da una opportuna condivisione, può esser pagato caro in una società che non ha più un pubblico in grado di ascoltare con la dovuta attenzione, con il dovuto rispetto, con il dovuto disinteresse particulare. Restano i fatti, che attendo di veder sul campo della politica e della amministrazione triestina, dopo la chiusura del Seminario. E mi piacerebbe leggere i “post” dei 29 seminaristi, qui su bora.La . Ci inviti, onorevole, la prossima volta…

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