TETRIS, la prima.

Oggi apre Tetris.
E cos’è?
(potrebbe chiedersi qualcuno.)
E’ il circolo dell’associazione culturale “Gruppo Tetris”.
(Ah beh… allora…)
E’ un nostro sogno che prende forma.
E voi dovete perdonarmi qualche sconfinamento nella retorica tra queste righe, perché sicuramente capirete quanto sia difficile parlare di qualcosa in cui si è fortemente coinvolti restando distaccati e/o minimizzando, specie quando si raggiunge uno dei traguardi principali.
Un posto dove far suonare le band di Trieste.
Un posto dove far suonare le band di fuori.
Un posto che te lo gestisci come pare a te, e non devi rendere conto a nessuno.
Un posto dove far succedere quello che vuoi.
Un posto che per l’appunto ce lo sognavamo.
E tutto ciò ha del miracoloso a ripensarci.

(Bisogna-fare-qualcosa-non-si-può-più-continuare-non-c’è-un-cazzo.
E ovviamente: Cosa-ti-aspetti-siamo-a-Trieste-sarà-sempre-così.
Ma anche: Io-vorrei-un-posto-dove-si-suona-anch’io-sì-sì-
facciamolo-troviamoci-parliamo-facciamo-una-riunione.
Il concetto di facciamo-una-riunione – è noto – è uno dei concetti più temibili.
Spesso, se i partecipanti si conoscono tutti, la cosa si risolve in una serie di (peraltro anche utili) sedute di auto-aiuto, e, finito lo sfogo, si va a casa.
Non è cambiato niente ma è stato bello lo stesso.
Figurarsi se i partecipanti non solo non si conoscono di persona, ma molti di loro hanno già avuto modo di litigare pesantemente sul web.
Tutti diversi gli uni dagli altri, neanche a farlo apposta.
A un gruppo così, non gli dai manco una settimana di vita.
Pensi che molti non verranno neppure al primo incontro.
E invece nel soggiorno dell’appartamento di Fulvio e Lorenzo dei Makako Jump si ammassa questa compagine.
Rotola avanti nelle settimane.
Perde pezzi.
Ne raccoglie di nuovi.
Ma non si molla.
Discorsi folli, pure utopie, cospirazioni.
E’ una setta non-segreta perché infatti qualcuno si porta dietro qualche amico o qualche conoscente.
Passano dei curiosi.
Certi se ne vanno.
Altri restano.
…
E qui ci sarebbero la bella avventura all’Etnoblog con Paolone Rizzi e la sua ciurma, gli scazzi, le riappacificazioni, i tanti concerti organizzati…
Ma per noi è tempo di

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Che è oggi 2 dicembre 2006.
Il momento in cui vi spalancheremo le porte di viadellarotondanumero3trieste perché anche se tutto non è perfetto, chissenefrega, noi vogliamo incominciare.
Certo, un pochino ci sarebbe piaciuto tirarcela e proporvi un ambiente molto chic, perfetto nei dettagli, e sentirci fare i complimenti a fine serata: “Oh siete stati bravissimi!” Sarebbe stata anche questa una soddisfazione. Ma una soddisfazione passeggera, del momento. Magari saremmo diventati subito “il locale trendy”, tutti ne parlano, gira la voce, la novità, eccetera eccetera. E dopo qualche tempo, il piattume la normalità. Arriva un’altra novità e questo finisce nel limbo.
Dio ce ne scampi!
Si apre così com’è, fatti i lavori assolutamente essenziali.
In progress.
E giorno per giorno, si proseguirà.
Si aggiungeranno dettagli.
Un disegno sulle pareti.
Un poster.
Un quadro.
Una lampada.
Un divano nuovo.
Tutto quello che vedrete lì dentro – ad eccezione del bancone del bar che è stato costruito appositamente – è materiale di recupero.
Roba rimessa a posto da chi ne aveva voglia.
Giovanni ha trasformato una mezza dozzina di sedie orripilanti, davvero l’emblema della Tristezza, in delle belle sedie.
Noi funzioniamo così.
Nel riuscire a fare a modo nostro tutto il possibile.
E per strada si aggiungono nuovi amici.
Vado lì e vedo una ragazza nuova, Tahnee, che dipinge una parete.
E’ un’amica di Chuk, che a sua volta non è mai stato parte del nucleo principale ma da qualche settimana si fa un mazzo così tra cartongesso, pannelli e malta.
Igor che stasera sarà il dj, ieri tagliava con la flex e saldava.
Chi ha portato una cosa, chi un’altra.
Per il solo e semplice motivo che aveva voglia di farlo.
Un bel locale alla moda sarebbe stato il “nostro” bel locale alla moda.
“Oh siete stati bravissimi!”
Ma noi non vogliamo che sia solo il “nostro” posto.
L’abbiamo detto cento volte: Tetris è di chi ha voglia di farlo crescere.
“Oh SIAMO stati bravissimi!” è molto, molto meglio.
Questo vorremmo dirci, insieme a chi si unirà all’equipaggio, fra qualche mese.
Oggi si parte.
Vi aspettiamo a bordo.

Qualche nota tecnica: per diventare soci (per un anno intero) ed avere accesso gratuito al circolo ed alle sue iniziative, il contributo richiesto è di 5 Euro. All’interno, sarà attivo un piccolo bar a prezzi veramente tranquilli. Sono previsti concerti, djset, dibattiti, proiezioni, presentazioni, reading, performance teatrali.
Chiunque abbia voglia di far parte dello staff, è il benvenuto. Chiunque abbia qualche iniziativa da proporre, è il benvenuto. Chiunque desideri partecipare all’inaugurazione di stasera (serata una tantum ad invito) può scrivermi entro le 19 a locandadelgorilla-chiocciola-hotmail.com