6 Novembre 2011

“Scasarse” a Trieste? Se pol!

Si dice di Trieste, che arrivi sempre con qualche anno di ritardo sui trend e le abitudini generali. Sarà anche vero, dato che un certo tipo di scena musicale ha faticato ad imporsi. Nel 2011 finalmente sembra che i tempi siano maturi, con la possibilità quindi di avere delle situazioni fruibili con una certa regolarità. Nell’arco di tre giorni la città ha potuto ospitare due eventi, che fa figo definirli “di elettronica”, in realtà due “festazze” dove “se podeva finalmente scasarse come Dio comanda”.

La notte di Halloween ha visto la Sala Iliria della Stazione Marittima piena come non mai, merito della festività che ben si presta ad un evento danzereccio e dell’organizzazione che ha chiamato il bolognese Fabrizio Maurizi, scuderia Minus (l’etichetta di Richie Hawtin). Appena due giorni dopo, sempre sulle rive ma al Molo IV si sono dati appuntamento intenditori e meno, in quanto i nomi chiamati a riempire la sala erano John Acquaviva e Karotte. Il primo è da considerarsi il padre putativo (sempre assieme all’Hawtin citato poco sopra) della cosidetta minimal, co-fondatore della storica etichetta +8 (che vent’anni or sono ha gettato le basi di quel suono che ancora oggi si balla sulle piste di tutto il mondo) ed inventore dell’interfaccia giradischi-laptop chiamata Final Scratch, insomma una legenda déi. Il secondo è uno dei più talentuosi nomi in circolazione sulla scena europea e resident al Cocoon Club di Francoforte. La sala del molo IV si presta bene ed il fatto che venga concessa per questo tipo di eventi fa allontanare per un poco lo spettro della carenza di spazi in città adatti allo scopo, ora allestita con schermi e proiettori led, rende l’idea del club futuristico. Quando chiedo a qualcuno cosa pensa della situazione attuale sulle piste da ballo, mi si risponde sempre che non se ne può più di questa minimal e che il ritorno della tech-house è appena dietro all’angolo, tutti discorsi che regolarmente vanno in frantumi non appena ci si trova proprio nel mezzo della pista da ballo: la perfezione tecnica raggiunta nella creazione delle tracce che si susseguono in un dj-set oggigiorno è impressionante, il giradischi, quando presente, è soltanto un pretesto per far girare i file sul macbook, più che mettere dischi in sequenza è un lavoro di audio-editing in diretta dove i picchi di frequenza ed i tagli di subarmoniche sono regolati con precisione. Ciò che ne esce è un suono ultra-compatto, pulito e che mira allo stomaco per far muovere le gambe.

Questi sono due, in realtà la città offre settimanalmente la possibilità di assistere ad esibizioni di qualità in ambito rock ed elettronico proposti da Tetris ed Etnoblog, ciò che realmemnte manca è quello spazio dove ospitare i concerti di media grandezza, quelli da 1.000 persone, quelli che il Miela non riesce a contenere numericamente ed acusticamente che sulla mappa attuale si fermano a Treviso, quelli per cui è stata lanciata l’idea della Tripcovich, che ad oggi rimane la più concreta e fattibile.

9 commenti a “Scasarse” a Trieste? Se pol!

  1. Lasko ha detto:

    Ma recuperare la sala dell’auditorium di via Torbandena/Teatro Romano? Non ci sono mia stato ma mi dicono che era più capiente del Miela…

  2. Bibliotopa ha detto:

    L’avevo suggerito anch’io , ma la risposta ironica era stata: mica vorrai un locale attiguo alla Questura!

  3. Katja ha detto:

    cmq troppo in mezzo alle case

  4. Lasko ha detto:

    Mah, la attorno ci sono principalmente uffici… volendo si può insonorizzare tutto per bene. Evidentemente il fatto che sia praticamente nella questura darà fastidio a qualcuno. I teatri abbandonati invece vanno benissimo?
    Ci sarà pure un’associazione a cui interessi, che voglia smuovere la situazione con il proprietario (demanio?). Poi si potrebbe parlare del gasometro, delle caserme abbandonate… di “spazio dove ospitare i concerti di media grandezza” Trieste è piena.

  5. denis furlan ha detto:

    Quella dell’auditorium e’ una location che ha sempre affascinato anche me,ricordo di esserci stato un paio di volte da bambino e mi sono sempre chiesto se sia tuttora usato da qualcuno o se sia totalmente abbandonata

  6. sfsn ha detto:

    xe sbaglià el titolo:
    scaZZarse a Trieste? Se pol! (anzi xe obligatorio)

  7. Katja ha detto:

    o in alternitiva se podessi SCASARSE a Casarsa

  8. vidocq ha detto:

    hanno distrutto l teatro nuovo difronte al dante. l’auditorio in via tor bandena era uno spettacolo

  9. sfsn ha detto:

    l’auditorium xe sta serà quando i ga fato la legge che rendeva obligatorie le uscite de sicurezza. Nel auditorium no iera gnanche possibile farle el xe praticamente in mezo al palazzo dela questura. pecà perchè iera un gran bel teatro e gaveva un’ottima acustica.
    Ah, una chicca: la legge no ga mai previsto che se fazi uscite de sicurezza nele cese.

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