21 Dicembre 2010

Ennesimo insediamento industriale a Staranzano

A neanche un anno dall’approvazione definitiva sulla costruzione della discussa centrale a biomasse, Staranzano si ritrova “a dover fare i conti con un altro possibile insediamento industriale di dubbio valore ambientale sul suo già delicato territorio”.
E’ così che la lista civica Staranzano Partecipa accoglie la prevista realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento rifiuti pericolosi e non a Staranzano.

E’ in data 15 novembre che è stato avviato l’iter amministrativo per la valutazione di impatto ambientale relativa alla costruzione da parte di Isi Ambiente (società formata da Iris Isontina S.AG.I.DEP SPA di Roncoferraro (Mn) eI.G.P srl di Trieste) di un impianto di trattamento rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi in zona Bistrigna.
“L’impatto dato da una centrale in una zona di alto valore naturalistico è già di per se indiscutibile – sottolineano gli esponenti di Staranzano Partecipa – , l’aggiunta di un ulteriore impianto, che promette di trattare 300 tonnellate al giorno (75,000 tonnellate all’anno) di liquidi pericolosi, non può essere visto che con preoccupazione. Questo tipo dʼimpianto sarebbe lʼunico della Regione e tratterebbe, dunque, tutti i rifiuti di questo tipo nel territorio regionale e forse anche per un raggio più ampio. I 15 mezzi pesanti al giorno, stimati, che andranno a transitare in zona si aggiungeranno alla già intensa mole di traffico generata dalla futura centrale, il che si traduce in un’ulteriore fonte d’inquinamento, degrado ambientale dellʼarea e svalorizzazione del territorio. Se da un lato si ha il beneficio di una ricaduta occupazionale diretta, che comunque darebbe lavoro ad una decina di persone, ed il fatto di non dover trasferire altrove i rifiuti derivati dall’attività industriale del Monfalconese (con ulteriore costo in termini di energia ed inquinamento), non si può altresì rimanere passivi rispetto all’uso che viene fatto del territorio in cui si vive”.

Il gruppo consiliare della lista civica esprime “preoccupazione per gli scarti della lavorazione di questi rifiuti, preoccupazione desta l’impatto visivo, acustico ed olfattivo che un impianto del genere può generare per l’ambiente circostante, sia per la fauna, la flora e non da ultimi i proprietari delle case circostanti, che vedrebbero crollare il valore del proprio immobile. La cittadinanza e chiunque altro si senta coinvolto in questo caso ha il pieno diritto di fare sentire la propria voce e di fare le sue osservazioni presso gli organi comunali preposti entro 8 febbraio 2011 La possibilità di partecipare attivamente alla vita del paese c’è, in questo caso, prima della valutazione di impatto ambientale infatti, gli organi preposti hanno il dovere di visionare e prendere in considerazione, oltre agli elementi ambientali, anche tutte le osservazioni fatte da pubblici e privati in merito”.

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3 commenti a Ennesimo insediamento industriale a Staranzano

  1. patrizia ha detto:

    sembra incredibile! e l’isola della Cona?

  2. Bisi ha detto:

    E le terme romane? E i casoni?

  3. kaiokasin ha detto:

    Se volete approfondire e fare osservazioni trovate la documentazione a questo link:
    http://lexview-int.regione.fvg.it/serviziovia/dettaglio.asp?IDDOM=34227&SubFolder=G:\ServizioVIA\via410\documentazione proponente (principali elaborati)#sel
    Se avete osservazioni potete anche inviarle al Wwf Isontino all’e-mail monfalcone@wwf.it e se sono condivisibili le manderemo avanti anche con la nostra sigla.
    Grazie.

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