Nel viaggio di ieri da Rabuiese e Treviso, dove oggi si terrà l’interrogatorio dei magistrati, Fahd Bouichou, che il 26 febbraio scorso ha sgozzato la compagna e la figlioletta in provincia di Verona, ha pianto e ha chiesto perdono. Ne lo conta l’Ansa.
Bouichou però non ha saputo rispondere quando il personale della Squadra mobile di Treviso (che lo ha prelevato in Slovenia, dove aveva tentato di fuggire) gli ha chiesto perché non abbia risparmiato almeno la piccola.
L’uomo, secondo quanto si è appreso, si è chiuso in un mutismo totale. Il capo della squadra mobile di Treviso Riccardo Tumminia, che ha prelevato l’uomo in Slovenia, ha espresso soddisfazione per la chiusura in tempi rapidi della consegna dell’indagato. Ma é una soddisfazione amara, ha rilevato, anche per il fatto che oggi, giorno della festa del Papà, un padre finisce in carcere per aver ucciso la propria figlia. Fahd Bouichou, tra l’altro, compie proprio oggi 27 anni.
Una volta giunto a Treviso, all’indagato è stato praticato il tampone salivale per ulteriori accertamenti relativi alle indagini in corso.
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