31 Dicembre 2008

Bilancio di fine anno

A grande richiesta, le 5 cose che hanno fatto il bene dell’umanità tutta nel 2008:

5. La puntualità dei commenti di Pierpaolo
4. La festa della Lega in Piazza S. Antonio, con tanto di padanissime danzatrici del ventre
3. La Granbassi da Santoro
2. La zona di via Madonna del Mare, che somiglia sempre più al Greenwich Village
1. Dave Eggars (cioè, sono io che l’ho scoperto solo nel 2008, ma credo che valga comunque)

E quelle che ne hanno fatto il male:

5. Il “se po’ fa”
4. La compagna Luxuria
3. La passione del mio cane per Obama (mezza labrador nera di sei mesi con padrone di chiare origini trevigiane)
2. I legamenti di Granoche
1. Il buco nero che non s’è inghiottito Ginevra

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6 commenti a Bilancio di fine anno

  1. enrico maria milic ha detto:

    mitico dave eggers, io l’ho scoperto qualche anno fa. ma quando ne parlo nessuno lo conosce, in pratica.
    ho amato (per ragioni personali, anche) “l’opera struggente di un formidabile genio”.
    il resto non mi è dispiaciuto ma non mi ha appassionato alla stessa maniera fino all’ultimo, grande libro “Erano solo ragazzi in cammino”… che forse è migliore dell’opera prima.
    auguri andrea.

    p.s.
    avrei preferito che pierpaolo restasse tra i commentatori perchè, almeno per me, rappresentava un punto di vista interessante.

  2. valerio fiandra ha detto:

    quoto milic per “erano solo…” . Eggars è bravo anche come editore e mallevadore in quel di SF. A me quest’anno, però, prude segnalare che in bora.la il certamen poetico Julius – la mula è stato assolutamente straordinario. E mi secca dover chiarire ancora una volta che NON scherzo. C’è più materiale lì, o Milenio, che in tutti i papers sulla nostra morta cità.

    ciao Andrea, contaci: QUEST’anno sprofonderà

  3. apu ha detto:

    io posso iniziare il nuovo anno in modo meno serio? anche se cosa c’è di più serio del calcio in italia?
    quindi rispetto alla lista di andrea accordo completo sui legamenti di granoche 🙂
    vi dico anche perchè: oltre a essere un appassionato di calcio, in realtà quel sabato pomeriggio ho portato per la prima volta allo stadio mio nipote di cinque anni. Partita di fine stagione, primavera, nessuna tensione tra tifosi, ottimo per un battesimo in curva allo stadio per un bambino.
    Gli ho riempito la testa con granoche granoche granoche… (che tra l’altro come pochi è giocatore bravo ma anche molto simpatico).
    cinque minuti di gioco e….zac! rotto il legamento del ginocchio…
    che dire? non porto più mio nipote allo stadio? :-))))) (per la cronaca, l’ho già riportato…)
    Legamenti sarà che noi non saremo!

  4. StripedCat ha detto:

    tra le rare robe bone nei MIDIAA nel 2008, Marco Paolini, il rugby e il teatro in tv senza pubblicita’…ma quando se pol, vederlo a teatro xe’ molto piu’ bel…

  5. giorgio ha detto:

    @StripedCat: Marco Paolini si è visto anche ieri sera (01.01.2009) in diretta da Padova su “La7”. Due ore continue senza pubblicità! Spero che, come sempre, il buon giorno si veda dal mattino. Sicuro che in teatro xe più bel, ma, se i ne porta el teatro nela scatola dei sogni, xe meio che gnente.

  6. ciao Giorgio,
    grazie, lo gavemo visto! che bel… ;D

    rare occasioni in cui la TV riesce ad essere emozionante come tanto tempo fa.

    Che ci si mette sul divano, belli comodi, con un po’ di trepidazione per quel “in diretta” che sembra quasi il teatro…e si sta attenti, niente zapping, niente attention disorder symptom per alcune semplici ragioni…

    a) quello che si sta vedendo è coinvolgente, emozionante, divertente (e vogliamo mettere l’immedesimazione, per noi del nordest?)

    b) è lì in quel momento, non è il dvd che blocchi per fare un caffè, e se vai a fare il caffè perdi un pezzo e al diavolo il multitasking, prenderai il caffè dopo

    c) e non ci sono interruzioni. e quasi ce ne stupiamo…un filo di discorso ininterrotto.

    Oggi su Repubblica l’articolo sul suo spettacolo teatrale, spero di aggiudicarmi i biglietti…famme riprova’ ar telefono…

    saluti
    StripedCat

    PS
    quanti tra de voi ga prova’ l’emozion per la partenza per la colonia?
    devo dir che pur essendo piu’ giovane de Paolini la generazion in senso lato piu’ o meno xe’ quella…anche mi go fato i miei 5 anni de colonia militaresco-triestina. Con tanto de divisa, matricola, alzabandiera, caffelatte con la tela (argh), docce gelide..no iera mal…se frignava un pochetin…ma iera una roba sana…e poi quando ne vegniva nostalgia se cantava “trieste mia” tirando su col naso mentre se caminava su e zo’ pei sentieri. Le montagne iera una barriera invalicabile, e la da drio ghe iera sconta sconta l’amata Trieste…e il sol ogni sera ne abandonava per andar a dormir nel mar, drio quei monti scuri scuri della Carnia. E poi, ghe iera le cartoline che arrivava da casa, con la plastica sora che se vedeva l’illustrazion in 3-D…

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