25 Luglio 2008

Seganti: “Ospiti del Cpt impiegati nel volontariato”

“Un centro di eccellenza, per le strutture di cui dispone e per l’impegno nella gestione da parte delle Forze dell’ordine e di tutti gli operatori”. Queste le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, a seguito della visita al Cpt di Gradisca.
L’assessore Seganti si è soffermata negli uffici del centro, nei dormitori, nelle sale mensa e nell’infermeria, parlando con i diversi operatori ma anche con alcuni ospiti.
Una parte delle esigenze del Comune, ha ricordato Federica Seganti, potranno essere accolte…

nell’ambito del “pacchetto sicurezza” messo a punto dalla Giunta regionale, come il potenziamento dell’illuminazione e degli impianti di videosorveglianza. Altri saranno presi in considerazione nella legge Finanziaria per il 2009, dato il carattere eccezionale della situazione di Gradisca, come per esempio la realizzazione di un marciapiede dal centro di accoglienza all’abitato di Gradisca, per mettere in sicurezza pedoni e veicoli.
La Regione si impegna anche a rendere possibile, attraverso un intervento nei confronti del Governo, la restituzione alla cittadina dell’area Nord della caserma “Nembo”, togliendo i vincoli demaniali della parte non utilizzata come struttura di accoglienza.
Nel corso della visita si è parlato anche della possibilità di impiegare gli ospiti della struttura di Gradisca in piccole attività di volontariato nell’interesse della collettività locale. Su questo l’assessore ha garantito il suo impegno, anche se si tratta di una “strada non facile”, di fronte a una serie di vincoli legislativi.
Il consigliere Razzini ha sottolineato come Gradisca abbia diritto a una particolare attenzione da parte dell’Amministrazione regionale e dello Stato, con adeguate compensazioni, proprio perché si fa carico di un importante problema sociale, ospitando una struttura indispensabile per assicurare il controllo dei flussi migratori.

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9 commenti a Seganti: “Ospiti del Cpt impiegati nel volontariato”

  1. GattaCiCova ha detto:

    Eh.. certo che è una strada “non facile”.
    A prima vista sembrerebbe anche logico.
    Ma come giustifichi?
    Gli “ospiti” sono in una situazione giuridica “sospesa”.. Sono “accolti temporaneamente” in attesa di rimpatrio. Una sorta di limbo. Se li utilizzi (volontariamente, si spera) per qualunque attività, li riconosci.. ne riconosci l’esistenza, prendi atto delle generalità che loro ti dichiarano ecc.. Come fai, dopo, ad espellerli? Con quale argomento?
    Li mandi via perchè sono clandestini e senza lavoro, ma nel momento che il lavoro gliel’hai dato tu.. che si fa?
    Si potrebbe dire che qualcuno è “più in regola di altri” ed allora a quello si propone un’attività.. già, ma allora quella persona che ci fa li dentro?

  2. Walter Sobchak ha detto:

    @Gatta
    Tutte domande lecite. Per questo non si farà niente.

  3. robe ha detto:

    tutto vero…allora teniamoli dentro, non gli diamo i 40 € al giorno, nessun telefonino, via sky dal refettorio…..

  4. GattaCiCova ha detto:

    Un po’ di chiarezza.
    Per punire un reato (oltre una cera gravità) c’è il carcere.
    In Italia l’immigrazione clandestina non è (ancora) un reato. E’ un illecito amministrativo. Per nessun illecito amministrativo si va in carcere (nemmeno per quelli di una certa gravità come il falso in bilancio, altrimenti non avremmo questo presidente del consiglio). Perciò il CPT non è un carcere. E perciò quella gente non può essere trattata come se fosse in carcere. Anche nei paesi dove l’immigrazione clandestina è considerato un reato, la pena principale è l’espulsione.

  5. Virus ha detto:

    tutto vero…allora teniamoli dentro, non gli diamo i 40 € al giorno, nessun telefonino, via sky dal refettorio…..
    A me non risulta che chi è ospite del CPT e del CARA riceve 40 euro al giorno.

  6. robe ha detto:

    da ieri si chiamano CIE (Centro Identificazione ed Espulsione) ma la sostanza non cambia, importante è che non girino per Gradisca.Stanno scappando tutti i gradiscani…

  7. Lucio ha detto:

    Si chiamano CEI da maggio e a me non risulta ne che diano 40 euro al giorno ne che stiano scappando tutti i gradiscani. E se hanno il telefonino se lo pagano.

  8. Virus ha detto:

    Io sono gradiscano figlio di gradiscani. E’ assolutamente vero che la zona intorno al CIE ex CPT è scarsamente illuminata e non ci sono marciapiedi. Gli ospiti del CARA camminano sul ciglio della statale ed è pericoloso e lo sarà ancor di più in inverno perchè la sera rientreranno prima delle 20 con il buoi.
    Tutti gli immigrati del CARA che ho incontrato per Gradisca non spaventano nessuno e non creano problemi di nessun tipo. Nessun gradiscano sta scappando e nessuno ha cambiato abitudini.
    L’unico problema, secondo il mio parere, è che se sono in giro tutto il giorno per Gradisca e non hanno gli euro per andarsene al bar, è necessario che si pensi a mettere anche dei bagni pubblici.

  9. Lucio ha detto:

    @Virus
    Ben detto Virus.

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