Riceviamo da Gianni Bua e pubblichiamo
Con enorme ritardo rispetto a tante altre città italiane la Giunta comunale ha inviato alle Circoscrizioni,per il parere di competenza, lo schema di delibera per la possibilità di depositare le propie Disposizioni Anticipate di trattamento (DAT). In parole povere,le istruzioni su cosa …doverebbero… fare le strutture sanitarie in caso di coma del paziente.
Immediato,ça va sans dire,l’intervento del periodico della curia di Trieste – Vita Nuova – nella persona del suo Direttore Stefano Fontana che eticamente, a suo dire, bolla tale iniziativa come arretrata/retrograda/eccetera. Va rimarcato che sondaggi di varie provenienze cetrificano che più del 70 % degli italiani sono a favore dei Dat. Va ulteriormente rimarcato che,purtroppo, i Dat non sono vincolanti per i medici che assistono pazienti in stato comatoso. Tertium non datur, ad Udine tale registro è attivo da molto tempo; non sono capace di fare ricerche approfondite in Rete sui commenti dell’episcopato udinese ma non ricordo crociate contro tale registro.
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