Si conclude oggi la VI edizone della Festa della Cultura di Ex Border. Quattro giorni di incontri, dibattiti, reading dedicati al tema della fine coordinati e ideati dal direttore artistico della manifestazione Alberto Princis.
Apre la giornata la performance di pittura dal vivo di Paolo Dolzan e il tango argentino di Sara Ursella e Alfredo Rutar. Appuntamento alle ore 11.30 all’Agriturismo Brumat
A partire dalla ore 16.15 al Grand Hotel Entourage, Sala Carlo X si entra nel vivo della quarta giornata di programmazione di Alla_Fine con il reading della poetessa slovena Stanka Hrastelj. A seguire la presentazione dell’antologia Loro tornano la sera (sette autori della giovane poesia slovena) a cura del traduttore Michele Obit.
Alle ore 17 sarà la volta di Rossana Lacala e del suo manuale Italia Low Cost.
Giornalista free lance, esperta di viaggi, moda, costume e società, Rossana Lacala racconterà – in un’intervista con Roberto Covaz – l’arte del risparmio come cita il
sottotitolo chilometrico: Viaggio in un paese che tenta di resistere alla crisi – Storie, segreti e indirizzi di chi ce la fa. L’espressione low cost che per molti è sinonimo di pochi soldi, scarsa qualità e tristezza, qui si rivela per quello che è: sinonimo di risorse, spesso sottovalutate e di ottima qualità.
Alle ore 18.15 chiude ufficialmente la Festa della Cultura 2011 l’incontro con Margherita Hack a dialogo con Roberto Weber (presidente SWG).
Astrofisica di fama internazionale la Hack – parallelamente alla ricerca e all’insegnamento – è da sempre impegnata a “diffondere la conoscenza dell’Astronomia e una mentalità scientifica e razionale”.
Del 2011 è il suo libro Il mio infinito (Baldini Castoldi Dali), un libro che racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna con Galileo e Keplero, alle scoperte di Newton, per arrivare all’astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del Novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l’origine dell’universo e della vita. Il libro, divulgativo ma anche molto denso di excursus storico-scientifici, sembra infine metterci di fronte al fatto che i grandi sistemi di pensiero sono scaturiti sempre dalle domande che la mente umana – complessa e affascinante almeno quanto l’universo stesso, nelle parole di Hack – si è posta di fronte a ciò che non riesce a comprendere, davanti a tutto ciò la cui intima natura non riesce ad afferrare e fare propria. Quella domanda, che ha il carattere dello stupore di un bimbo alla scoperta del mondo, tutti abbiamo il diritto di rivendicarla, cercando di serbarne la meraviglia – unico comune denominatore fra scienziati e uomini di fede – e di risponderle come possiamo”.
Margherita Hack è sempre sbalorditiva… l’età anagrafica non scalfisce minimamente la sua eccelsa mente.
Un’intelligenza, ironia, arguzia, e soprattutto memoria semplicemente invidiabili…anche per un trentenne
Alberto Princis meriterebbe di più, se anche facesse ammenda, e capisse che sta manifestazione nel mese di novembre è castrante.
ho sentito che Alberto porterà fuori di Gorizia queste giornate,(problemi economici?)personalmente mi dispiacerebbe molto,forse si spendono troppi soldi per E’ Storia,che è sicuramente lodevole,ma Gorizia ha bisogno di continue manifestazioni,perciò forse bisogna equilibrare le risorse non si può spendere una grossa cifra per una manifestazione anche se è un successo ma rimane un fuoco d’artificio e poi il buio.
@amore goriziano
Si spende troppo per ‘E’ Storia’ ?
..e perchè non ci metti anche il festival vegetariano di Biolab?
Se si spende troppo per qualcosa bisogna andare a tagliare sulle iniziative degli enti pubblici, non su quelle – le uniche che funzionano oltre al ‘mangia e bevi’ – promosse, e soprattutto gestite, da privati.