Le Farmacie ai 2 Mori, al Cedro, al Redentore, Sant’Andrea, al Samaritano, alla Basilica, alla Borsa, alla
Redenzione, all’Aquila imperiale, Biasoletto all’Orso Nero, de Leitenburg, al Cammello e al Corso, ma anche negozi di calzature come Martini, Rosini, Mameli Castiglioni e il Calzaturificio Donda, Pasticcerie come La Bomboniera e Penso, i panifici Giudici e Sircelli, la pescheria Davide, Giuseppe Maizen elettricità, Profumeria Portici e Antro del Profumo, Antonio Bosco, Enoteca Bischoff, Cavallar, Cobez, Monti, Rigutti abbigliamento uomo, Servadei e Smolars.
Con l’odierno ampliamento determinato da una delibera della Giunta regionale, altri 42 esercizi pubblici del Friuli Venezia Giulia possono fregiarsi del titolo di locale storico.
Numerose attività, identificate soprattutto in farmacie ma anche panetterie, pasticcerie, negozi di calzature e non solo,
sottolinea il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, sono inserite all’interno del comune di Trieste che, in questo modo,
ottiene un importante riconoscimento in termini di promozione.
“Il nuovo elenco di locali storici – ha commentato Ciriani – evidenzia come Trieste sia in grado di alimentare e valorizzare
questa importante rete attraverso il cuore pulsante del commercio locale. Di conseguenza – continua – i benefici sono molteplici perché spaziano dall’aspetto puramente turistico a quello della caratterizzazione dell’offerta”.
Accanto alle attività triestine, le nuove attribuzioni comprendono locali di Cormons e Spilimbergo: Ferramenta Friulana, Panificio Bonelli, Antica Trattoria Gon, Antica Osteria ll’Unione, Bar La noche de Cuba e Locanda ai due Fratelli (Cormons); Farmacia Lotti, Bar Trieste e Osteria Al Buso (Spilimbergo);
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