12 Giugno 2024

La quarta stella: credici!

el sunto Il 14 giugno iniziano gli Europei di calcio. Ecco uno scritto ricco di emozioni a ricordo della vittoria della nazionale ai mondiali del 2006

A volte capita la sensazione di non avere gli occhi troppo grandi per acquisire tutte le immagini che ci passano di fronte, e di non avere abbastanza memoria per ricordarci tutti i momenti appena trascorsi: un attimo fa erano qui davanti a noi, e ora fanno già parte del passato, del nostro passato, ora è solo un ricordo, fra un po’,  forse, non sarà nemmeno un
ricordo, me lo sarò dimenticato, perché, a volte capita di non riuscire a ricordarsi di tutte le belle cose che vediamo quotidianamente.
Ci sono dei giorni unici che vorremmo ripercorrerli di nuovo, dall’alba, al tramonto.
Da quando ci siamo alzati, da quando cioè i raggi del sole si sono allungati sulla nostra giornata, unica.
Hanno illuminato ore, minuti, secondi d’attesa alla finale del mondiale 2006.
Ore, minuti, secondi di domande, di supposizioni sul risultato della finale Italia – Francia, che si giocherà questa sera.
Pronostici inventati o sperati, fino al tramonto, fino a quando la realtà si fa palpabile, fino a quando i giocatori hanno terminato di ascoltare gli inni nazionali e mettono la palla al centro campo.

Berlino 9 luglio
FINALE CAMPIONATO DEL MONDO 2006: ITALIA – FRANCIA
30 secondi all’inizio, è tutto pronto! mille flash illuminano la serata di Berlino, negli occhi dei 22 giocatori in campo le stesse emozioni.
C’è tutta l’Italia in campo, i ragazzi non possono avere paura: c’è un Paese, che li spinge verso il gol, verso la vittoria…
Sono trascorsi 6 minuti, Materazzi vuole frenare un’incursione di Malouda in
area: rigore, sul dischetto Zidane; gol!

Viene da piangere, stiamo perdendo il “nostro” mondiale; non è possibile…
La Francia continua ad attaccare.
Passano dieci minuti, angolo per l’Italia, lo batte Pirlo, testata di Materazzi e gool: pareggio!
Ma non basta, dobbiamo fare un altro gol, passano i minuti.
La Francia attacca, Buffon para!
Si va ai supplementari, ma nulla cambia, è il destino: rigori, ancora rigori.
Siamo giunti al 90′ minuto di ltalia – Francia, ma la partita non è ancora finita, anche i supplementari scorrono identici alla partita, identiche le azioni, identici i passaggi, identiche e indispensabili le parate!
La palla gira, rigira, gira, rigira. . .
120 minuti finiti in perfetta parità!

E ora i rigori: Due atleti davanti a una palla, attacco e difesa, portiere e attaccante; si studiano, si scrutano, davanti a loro la palla sferica imperturbabile.
Addosso, hanno gli occhi dei loro compagni, del loro allenatore, sono loro ora i porta bandiere della loro Nazione, della nostra Nazionale.
10 attaccanti e due portieri, decisivi i loro gesti, i loro movimenti, le loro intuizioni…

(continua)

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