23 Novembre 2023

La musica per veicolare messaggi: l’intervista a Vincenzo Zoccano

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Vincenzo Zoccano, attuale vicepresidente dell’Istituto Regionale per i ciechi Rittmeyer

Oggi ho l’onore di intervistare Vincenzo Zoccano, attuale vicepresidente dell’Istituto Regionale per i ciechi Rittmeyer, componente del CDA dell’ITIS, presidente della Fondazione Alia, accademico pontificio dell’Accademia Pontificia Mariana Internationalis, Commendatore della Repubblica italiana, ma anche musicista, politico ed ex presidente della Consulta dei disabili del Friuli Venezia Giulia.

Anche io sono disabile e ho notato drammaticamente un aumento dei tempi d’attesa per ottenere un ausilio o per avere solamente un pezzo di ricambio alle attrezzature per vivere dignitosamente. Come mai è peggiorato un settore che è indispensabile per molti? Ho notato che i disabili sono tristemente in aumento.

Grazie per la domanda, quello della protesica è un settore in affanno in quanto la rivisitazione della disciplina inerente il nomenclatore tariffario degli ausili e delle protesi non è stato dovutamente curato, ne consegue una generale confusione da parte dei prescrittori e dei distretti che, pur se in buona fede, applicano criteri che risultano disomogenei sul territorio. Poi ci sono gli ausili ad alto contenuto tecnologico che non sono stati adeguatamente codificati nel nomenclatore e che generano molta confusione soprattutto nei medici prescrittori che, il più delle volte, non comprendono la connessione tra la disabilità del soggetto destinatario e l’uso dell’ausilio stesso. Ecco l’origine in sintesi della generale confusione e del rallentamento rispetto al rilascio degli ausili che, giova ricordarlo, non sono un privilegio ma un diritto.

Parliamo della pensione disabilità: è aumentata o diminuita?

Preferirei dire chiaramente che la pensione d’invalidità è inadeguata. Nel mio passato ruolo di governo feci una proposta di adeguamento delle pensioni d’invalidità; proposta dove avevamo quantificato ed individuato le risorse per portarla a 516 € per tutta la platea degli aventi diritto. Ebbene, quella proposta fu dapprima accantonata, poi rimase lettera morta. Mi spiace registrare che non c’è la volontà politica d’investire sulle persone con disabilità che ad oggi rimangono un costo e non un investimento; e questo in tutti i settori d’intervento, tanto in quelli assistenziali, quVincenzo Zoccanoanto in quelli lavorativi e d’inclusione. Si parla troppo d’inclusione perché in realtà c’è davvero troppa esclusione.

Mi ricordo sempre con emozione la tua partecipazione, in qualità di musicista, a Sanremo, ce la racconti?

Quella riguarda la “mia vita precedente”, anche se la musica è un dono che continuo a coltivare; continuo infatti a suonare, cantare e comporre nelle occasioni in cui vale la pena di farlo. Sanremo è stata una bella esperienza che tu ricordi bene, la commissione non ritenne di far partecipare il pezzo alla fase finale, ma le cose vanno così, mi fu chiesto di ritentare ma considero la musica un’arte nobile e non necessariamente un mercato. Personalmente utilizzo la musica per lanciare i messaggi che mi stanno più a cuore, nelle occasioni che man mano si presentano.

Quali progetti hai?

Progetti e idee non mancano; rimango un attivista per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie perché sono anch’io una persona con disabilità e cerco di rappresentare le istanze ed i bisogni di tutti, a prescindere dalla categoria a cui appartengono, perché è semplicemente giusto così. Per questo non ho mai accettato presidenze di singole associazioni, perché se si presiede una singola associazioni, inevitabilmente si devono fare gli interessi prevalenti di quel sodalizio, trascurando inevitabilmente gli altri. Ecco perché in Consulta Regionale FVG come nel Forum Italiano sulle disabilità, ho sempre agito in posizione di terzietà. Ho costituito una fondazione, la fondazione Alia che stiamo mettendo in condizione di essere operativa in tanti settori, soprattutto quello della tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie, ma anche in altri importanti campi come quello della ricerca scientifica, dell’aiuto all’oncologia pediatrica, ma anche nella promozione dell’arte, della cultura, della formazione e della promozione sociale.
In conclusione, ero, sono e rimarrò sempre a disposizione del mondo della disabilità in tutti i settori d’intervento in cui potrò operare, sempre nella convinzione che:
“DOVE VIVE BENE UNA PERSONA CON DISABILITA’, VIVIAMO MEGLIO TUTTI”.

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