24 Ottobre 2023

Il Comitato No ovovia scrive al Ministro Sangiuliano: “solidarietà per l’indebita e arrogante ingerenza del Sindaco”

el sunto "Grave deriva democratica". E i tecnici ARPA che hanno evidenziato le criticità del progetto non sono stati confermati dalla Regione

“Le esternazioni fatte dal primo cittadino in una trasmissione televisiva di un’emittente locale, dove si permette di invocare il Ministro competente “per mettere in riga i suoi uffici” che hanno espresso un parere a lui non gradito, è significativo della deriva autoritaria di questa Amministrazione che in lui ha il massimo rappresentante istituzionale – attacca William Starc, coordinatore del Comitato No ovovia -. Le dichiarazioni del Sindaco fanno dubitare del fatto che viviamo ancora in uno Stato di diritto, dove i poteri sono separati per garantire un corretto funzionamento della Democrazia, e governare la cosa pubblica significa rispettare le leggi e le normative garantendo la loro piena attuazione e quindi rispettando il lavoro di chi è chiamato ad applicarle”.

Per questo, il Comitato ha ritenuto necessario scrivere una lettera al Ministro per segnalare quanto ha detto il Sindaco, e allo stesso tempo esprimere solidarietà ai Dirigenti del Ministero e della Soprintendenza locale per il lavoro che stanno facendo. “Solidarietà che manifestiamo a tutti coloro che quotidianamente lo svolgono nelle Amministrazioni pubbliche, tenendo la schiena dritta di fronte a pressioni indebite di chi confonde l’amministrazione della cosa pubblica con gli interessi di parte e purtroppo talvolta anche con quelli personali” – aggiunge Starc.

Il Comitato evidenzia poi come alcuni dei protagonisti delle istruttorie avviate sui procedimenti volti a completare l’iter autorizzato delle fasi progettuali, in particolare quelli che avevano seguito fin dall’inizio il divenire dell’opera ed evidenziato, tramite accurate istruttorie, le criticità e le carenze delle stesse esprimendo pareri non favorevoli, non sono stati confermati ai loro posti al momento di rinnovo degli incarichi. “La mancanza di conferma ai loro posti evidenzia che i proclami più volte fatti a mezzo stampa dall’Assessore regionale competente sul rispetto dell’autonomia degli uffici e del loro operato erano solo parole, e non si è tenuto in debito conto della loro competenza e della necessità di avvalersi dell’esperienza e conoscenza maturata per gli argomenti trattati nel prosieguo dei procedimenti ancora in corso. La conseguenza di tutto ciò può essere verificata in particolare sul parere dell’ARPA rilasciato nella conferenza dei Servizi istruttoria per l’esame di richiesta di deroga ai vincoli di Natura 2000, parere che, a differenza di quelli precedenti firmati dal responsabile dell’istruttoria non riconfermato, è firmato dal Direttore generale.”

Alcuni rappresentanti del Comitato sono stati persino minacciati dall’Assessore competente di adire alle vie giudiziarie per quanto dagli stessi affermato pubblicamente sui contenuti del progetto, dimostrando così l’incapacità di confrontarsi nel merito. Conclude Starc: “È da rilevare che il Sindaco non racconta il motivo della sua trasferta a Roma informando i cittadini quali siano i contenuti del contendere, ma fa solo annunci sulla sua presunta autorevolezza, affermando che ha il consenso della città, essendo stato eletto e richiamando il programma elettorale. Gli si deve ribadire che entrambe le affermazioni sono fasulle: il 75% degli aventi diritto non lo hanno votato, e per quanto riguarda il progetto della cabinovia questo non risulta iscritto nel programma elettorale predisposto per le amministrative. Il linguaggio adoperato negli ultimi anni dal primo cittadino è significativo del suo modo di intendere il governo della città: lui parla della sua città, dei suoi dirigenti. Dimentica che la città appartiene a chi ci vive, e il suo mandato deve confrontarsi e misurarsi con i cittadini non solo in occasione delle elezioni ma in un costante esercizio di ascolto, dando risposta adeguata alle istanze che da loro provengono, cosa che non sembra appartenere a questa Amministrazione visto il non accoglimento della la proposta del Referendum sull’ovovia. Siamo abituati a vederlo in televisione con dei monologhi nei quali non c’è mai contraddittorio e le volte che si presenta in Consiglio comunale non brilla per capacità di confronto. Per quanto concerne il riferimento ai “suoi Dirigenti”, gli va ricordato che i Dirigenti sono gli attuatori del programma approvato dal Consiglio Comunale e non i passivi esecutori delle volontà del politico di turno in spregio a quanto invece è previsto dalle leggi, normative e regolamenti“.

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