17 Maggio 2013

El canton dela stroliga: Venere

Secondo la mitologia,Venere è l’Afrodite greca e nacque dal mare. Ha un collegamento con Astarte, la dea fenicia della fecondità, il quale culto era particolarmente diffuso nell’isola di Cipro. Venere – Afrodite è la dea dell’amore e della bellezza. Nella cultura italica, era sopratutto la dea della vegetazione protettrice delle vigne e dei giardini.
In Astrologia rappresenta la capacità d’amare, l’intensità dei sentimenti, il gusto del bello, il senso estetico, il fascino, la capacità di seduzione. Il suo ruolo è quello di unire, di armonizzare, di portare bellezza e armonia. In un tema natale, rappresenta come l’individuo vivrà i sentimenti, il suo grado di socievolezza, di comprensione verso il prossimo, la sua abilità manuale (caratteristica che questo pianeta condivide con il pianeta Urano), il talento artistico (per esempio, nei temi degli stilisti spesso questo pianeta è dominante). Quando Venere si trova ben messa nel tema di nascita (come segno e come aspetti), l’individuo sarà socievole, espansivo, compassionevole, simpatico; viceversa, ci sarà la tendenza a scivolare nell’edonismo, nella superficialità affettiva. In generale, il venusiano come tipo planetario apprezza il bello, è amante dell’arte, ha senso estetico e lo manifesta nell’abbigliamento, nell’arredamento e nel modo di agire. I suoi modi sono garbati, rifiuta tutto ciò che è brutto, grezzo, volgare, poco elegante. Come immagine, Venere possiamo associarla a una rosa rossa dentro un bel vaso.
Il su glifo – un cerchio sopra la croce – rappresenta lo spirito (cerchio) che sovrasta la materia (croce). E’ molto simile all’ankh egizia, chiamata anche “chiave di Venere” o “chiave della vita”, la croce ansata che non a caso si trova in mano agli dèi e ai faraoni, a indicare la loro immortalità.
Il suo domicilio diurno si trova nella Bilancia, quello notturno nel segno del Toro, la sua esaltazione si trova nel segno dei Pesci (in Cancro secondo L. Morpurgo), la sua caduta in Vergine (in Capricorno secondo L. Morpurgo).

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