10 Ottobre 2012

La Barcolana si tinge di Jazz

Mercoledì 10 ottobre, all’Arena Barcolana, a partire dalle 18, il secondo appuntamento di Barcolana Jazz, che conferma quest’anno per la seconda volta un programma di qualità che arricchisce il fitto calendario della grande kermesse triestina.

All’Arena, dunque, alle 18, è la Fondazione Lelio Luttazzi a proporre un appuntamento musicale, con la voce di Barbara Errico (cantante friulana ben nota in regione) e il pianista Renato Strukelj, anch’egli tra gli interpreti più ricercati nel panorama regionale.
A seguire, dalle ore 19, è la volta del Magris 4et with voice (Roberto Magris al pianoforte, Mario Cogno al contrabbasso, Paolo Prizzon alla batteria e la voce di Maria Dal Rovere), proposto da Casa della Musica / Scuola di Musica 55 – che cura tutta la rassegna musicale – per un godibilissimo repertorio di Canzoni italiane in jazz. … Arrivederci (Umberto Bindi), Che cosa c’è (Gino Paoli), Estate (Bruno Martino), Domenica bestiale (Fabio Concato), La canzone di Marinella (Fabrizio De Andrè), Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco) sono solo alcuni dei titoli proposti dal quartetto, riarrangiati con maestria per dimostrare come il jazz di qualità possa essere gradito a tutti e riesca a trasformare anche il più noto dei repertori in qualcosa di nuovo, fresco e diverso.
La rassegna prosegue giovedì 11 ottobre, alle 18.30 in via S. Nicolò (all’incrocio con via Dante) con Tacco & Pirro (Tap Piano Swing duo) in Tapping on the right stride (Ticchettando alla giusta andatura): una performance irresistibile del giovane pianista, Piergiorgio “Manolèsta” Pirro che incontra un irriducibile specialista di tap dance americana, Ernesto “Pièveloce” Tacco, per ricreare la magica simbiosi che lega il jazz e la sua danza. Tacco & Pirro entusiasmano il pubblico eseguendo brani noti, perle rare della storia della musica swing americana degli anni ’30, ’40 e ’50 e animando l’atmosfera con il ticchettìo delle scarpe da tip tap e l’energia dello stride piano. Sempre in via San Nicolò alle 18.30, ma all’incrocio con via Cassa di Risparmio, è attesa la performance del Michael Supnik 4tet. Michael Supnik, voce e tromba; Marco Bovi, chitarra; Marco Marzola, contrabbasso, Lele Barbieri, batteria: sono musicisti di provenienza diversa, ma tutti hanno al loro attivo presenze a livello internazionale. Per Barcolana Jazz propongono alcuni dei più grandi standard della tradizione jazz (Gershwin, Ellington, Strayhorn, Porter, Mcintosh, Kern, Harlen, Carmichael, Garner, Rodgers, Berlin) rivisitati con particolare finezza e sobrietà.

Il programma continua venerdì 12 al Magazzino 26 del Porto Vecchio con Marco Castelli che, alle 18, inaugurerà l’appuntamento musicale con un solo di sassofono all’interno della Centrale idrodinamica del Porto Vecchio, location rivalutata per dare risalto alle strutture di archeologia industriale del capoluogo giuliano. A seguire il concerto della Mambo swing band (leader sempre Marco Castelli) che spazia con il suo repertorio dagli swing degli anni ‘20 al sound delle orchestre latine passando per il boogie e proponendo anche ma propone anche atmosfere lounge e qualche sonorità elettronica.

Domenica 14 il jazz saluta la vela, con uno spettacolo itinerante tra la Portocittà Arena Barcolana e il Villaggio Barcolana; a fare da colonna sonora all’arrivo delle imbarcazioni lungo le Rive sarà la Fire Dixie Jazz Band, che ripropone l’atmosfera delle band itineranti di New Orleans che agli inizi Novecento animavano la città con Bourbon Street, Avalon, When the Saints, Hello Dolly e tutti i classici swing di inizio secolo. Una versatile e vivacissima marching band, che aggiunge al repertorio d’oltreoceano anche alcuni classici italiani del 78 giri degli anni Quaranta, rivisitati rigorosamente in jazz.

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