17 Settembre 2012

Vendemmia con noi. Sul Collio, sabato 22 settembre

Alle ore 9.30 di sabato 22, la Fattoria Fiegl apre le porte della sua vendemmia ai cittadini. L’appuntamento è a Oslavia, sul Collio goriziano e fa parte dell’iniziativa ‘Adotta la Ribolla Gialla’ organizzata con Čibo.Sì.

Oggetto della vendemmia saranno i filari di Ribolla Gialla, gestiti con un impegno ecologico (lotta integrata), che è “prodotta da una maggioranza di vigneti giovani e con una percentuale di vigneti di circa 45 anni. […] Presenta dei profumi persistenti di fiori bianchi e frutta fresca. In bocca è fresco, secco, minerale e vivace”. La vendemmia si svolgerà nella splendida cornice naturale dell’Azienda Fiegl, viticoltori dal 1782. I filari verranno raggiunti a piedi, attraversando Oslavia, ripercorrendone la storia e visitando un bunker della guerra, sito nei pressi delle vigne. Dopo queste operazioni ci saranno una degustazione guidata e la visita alla cantina e alla barricaia Fiegl.

La partecipazione costa 5 euro a persona ma l’occasione, sia commerciale che di investimento sociale sul territorio, è quella di Adottare la Ribolla Gialla 2013 che verrà vendemmiata proprio sabato. L’Adozione comporta un acquisto anticipato della Ribolla Gialla 2013 a un costo più basso.

Per le info complete:
Giacomo Cecotti, coordinatore dell’iniziativa
cibo@bora.la o 320.1442811
e il sito web Čibo.Sì

(nota: l’orario è stato modificato: si partirà alle 9.30!!!)

30 commenti a Vendemmia con noi. Sul Collio, sabato 22 settembre

  1. gigi ha detto:

    vado a vendemiar e devo anche pagar? Go capido ben? Furbi sti Fiegl

  2. ololo ha detto:

    e varda anche l’ orario te tachi alle 8,30 e te finissi co xe sai scuro…. la ciama lotta integrata.
    questi me par contadini con scarpe grosse. me piase molto comunque la presentazion ,perchè i te la gira sempre come un impegno al quale no te se pol sottrar se te son una persona giusta e rispettosa del ambiente… meno mal che no te obbliga. i xe come i tecnici del governo.

  3. Pieri ha detto:

    Bon, si paja parcè che ti dàn di mangjà…cmq ancja a me mi pàr ch’a sedin furbuts sti Fiegl 😉

  4. enrico maria milic ha detto:

    ciao

    sono uno degli organizzatori dell’iniziativa e lavoro coi fiegl che hanno la mia stima totale per la trasparenza e l’orgoglio con cui lavorano la terra – tra l’altro con una tradizione famigliare centenaria in merito

    i costi (minimi in verità) per partecipare alla vendemmia coprono le spese organizzative che ovviamente ci sono e per coprire la degustazione.

    quello a cui puntiamo in ogni caso è portare le persone sul terreno della ribolla gialla, far conoscere il territorio ed il lavoro.

    ciao!

    enrico
    http://www.cibo.si

  5. nick ha detto:

    dai, dai, un po’ come Tom Sawyer che per punizione doveva riverniciare lo steccato della casa della zia Polly, non ne aveva voglia, e convince i suoi amici che in realtà ridipingere uno steccato è un incarico talmente prestigioso che, alla fine, si farà addirittura pagare per subappaltare la punizione!!
    In ogni caso, non ho dubbi che saranno un bel po’ i radical chic che parteciperanno

  6. enrico maria milic ha detto:

    nick, non credo che ci rivolgiamo a un pubblico radical chic.

    chi partecipa a eventi in campagna è solitamente interessato a conoscere il lavoro manuale dei contadini e a esplorare coi propri sensi la terra coltivata.

    la derivazione (non la conseguenza) nel profilo sociale di chi ha questi interessi è spesso anche una forte critica al sistema industriale di produzione del cibo. non c’entra niente coi radical chic, piuttosto radical chic è chi sta di fronte al computer e spara sentenze a caso nei commenti di un sito di notizie.

  7. ololo ha detto:

    anche lei signor enrico non si esime dal farlo e con lo stesso mezzo. buona vendemmia.

  8. gigi ha detto:

    @4 ovvio lei è pagato, perciò è di parte, non può trarre conclusioni veritiere al 100%

  9. AndreaGo ha detto:

    anche qui polemica, no ghe posso creder. No basta Basovizza. Chi vuole va chi non vuole resta a casa su bora.la o, come me, da vero radical cjoc, il 22 va per il Collio per degustazioni, ma da altre parti…

  10. ololo ha detto:

    @ AndreaGO te ga ragion in pien, solo che son un poco stufo de legger informazioni commerciali camuffade da opere di bene. se questi i vol smover le coscienze che lo facci gratis e senza tentativi de vendita (leggi adottare) del loro prodotto anche se a prezzo ribassato o magari un 3X2.

  11. luca62 ha detto:

    Capibile la bona intenzion.
    Ma xe in un setor dove il “nero” se spreca..

    L’azienda xe sicuro in bona fede, ma la ga una minima idea de quel che la rischia?

    Xe una atività lavorativa in una azienda de produzion. Poco val che qua paga chi che lavora.. Al masimo xe configura come presenza de “estranei” dentro l’atività produtiva in visita guidata. Ma no i pol tocar niente.
    Come i toca un paio de forbici o una caseta scata la produzion.

    I xe asicuradi?
    Se ghe xe un minimo infortunio come la se mete?

    Quando pense a ste robe bucoliche, perchè non ve informe meio prima?

  12. giacomo cecotti ha detto:

    Abbiamo specificato in più passaggi che trattasi di vendemmia non professionale.
    Per esperienza personale, credo che all’azienda converrebbe vendemmiare la particella da soli, farebbero sicuramente prima, ma qui si tratta di un’esperienza diversa.

  13. nick ha detto:

    @9, sì, giusto: ognuno fa quel che gli pare, per carità! In ogni caso, mi fa un po’ sorridere l’idea che – sia chiaro – sotto il profilo del marketing è brillante. Cioè, “vendere” una giornata di vendemmia, e quindi di lavoro, come un’esperienza “culturale”. E’ un po’ come un’impresa edile che – con l’idea di far provare cosa vuol dire il lavoro di cantiere – promuove una giornata a sgobbare tra betoniere, impalcature e scavi e la “vende” come esperienza “culturale”. Nessuna polemica, semplicemente un sorriso ironico di fronte a questa iniziativa. Che forse anticipa cosa avverrà in futuro: che bisognerà pagare per lavorare!!!!

  14. capitano ha detto:

    Compagno nick siamo tutti con te!

  15. hobo ha detto:

    @nick

    in realta’ questa cosa che bisogna pagare per lavorare e’ una prassi abbastanza diffusa. ad esempio nelle universita’ c’e’ parecchia gente che di sera consegna pizze, e di giorno tiene corsi gratis, per fare curriculum. tenendo conto che molti sono pendolari, e che quindi devono pagarsi il treno e il pasto fuori casa, direi che si’, pagano per lavorare.

  16. nick ha detto:

    @12, nell’articolo in questione i “più passaggi” dove si specifica che la vendemmia non è professionale non ci sono. Detto questo, vorrei capire cosa si intende per vendemmia non professionale. Cioè, se quel giorno i partecipanti conferiranno le uve all’azienda, che poi le utilizzerà per produrre vino, dal quale sperabilmente ricaverà degli introiti, bè, si tratterà di vendemmia professionale. Che poi si raccolgano tante o poche uve, bè rileva fino ad un certo punto.
    Ma questo è il mio punto di vista, magari mi sbaglio. Mi interessa sapere cosa intendete voi per vendemmia non professionale.

  17. capitano ha detto:

    nick non hai capito… si tratta di un piano di investimenti chiamato Vigna Italia.
    Il vino lo fanno in Serbia dove l’uva viene cresciuta con finanziamenti di stato 🙂

  18. enrico maria milic ha detto:

    ciao,
    questa iniziativa ha sia dei valori di formazione sulla cura della terra che un aspetto commerciale (quest’ultimo non credo proprio prevalente).
    del resto se pensiamo che tutte le iniziative con un valore sociale e formativo debbano essere fatte da volontari…. bene, vuol dire che siamo arrivati al punto in cui crediamo che riconoscere il valore del lavoro sia giusto solo per un lavoro dato da aziende che mirano solo a fare utili. complimenti!
    ciao,
    enrico
    p.s. mi piacerebbe leggere critiche da persone con un nome e un cognome, così sono buoni tutti.
    : )

  19. enrico maria milic ha detto:

    p.s.
    per chi vuole approfondire su tutti i dettagli dell’iniziativa di formazione e conoscenza della campagna, li trovate qua:
    http://www.cibo.si/it/2012/09/14/adotta-la-ribolla-gialla-adotta-un-filare-del-collio-si-parte-2/

  20. giacomo cecotti ha detto:

    Ciao,
    non professionale perchè non dobbiamo stare a tempi e ritmi. Ripeto se l’azienda quella particella se la fa da sè fa prima e con meno lavoro.
    Poi tengo a precisare che l’esperienza dell’adozione per noi vuole essere un’esperienza, per l’appunto. Scusate la ripetizione. Abbiamo fatto ampie ricerche. Quello che si trova in giro sono tutte adozioni a distanza. Soldi in cambio di merce, puro scambio commerciale. Qui vogliamo proporre anche un contatto, reale, e non virtuale. Chiedete a tutti quelli che l’anno scorso hanno partecipato all’adozione dell’ulivo, tutti entusiasti, e non poco. Lavoro, almeno per me, significa fatica purtroppo, e lo faccio ogni giorno. Sabato non ci sarà fatica, ma esperienza comune, magari anche divertimento e socialità.
    Un minimo contributo per l’organizzazione, e subito a dire che si paga per lavorare!

  21. luca62 ha detto:

    No contesto l’iniziativa e no credo al pagar per lavorar.
    Peró estranei non dipendenti e non asicuradi non pol esercitar alcuna mansion dentro una qualunque atività produtiva.
    Tratandose de una vigna che no sta nel giardin de casa, ma fa parte de una azienda agricola, ed esendo la vendemia una precisa atività della azienda, il rischio xe ciaro.
    Tuto quà.

  22. Papuzza ha detto:

    quel che fa sorrider xe la somma de 5 € chiesta per venir a lavoricchiar una mattinada.. mettemo che ghe sia 20 volonterosi che i vegni…xe 100 € de incasso! I se paga il rebecchin, rimborso spese? E un azienda se ciapa de barbon per sti spici qua col giro de affari che ga i vinnaioli? No me par un modo molto astuto per far una campagna promozional o fidelizzar potenziali clienti vendendoghe le bottiglie scontade. Tutto il resto xe floklor

  23. gigi ha detto:

    ……la foto esprime THE DAY AFTER e non la bella RIBOLLA GIALLA DI OSLAVIA al culmine della maturazione. Colui o colei che cura la pubblicità ci pensi un po’.

  24. lorenz ha detto:

    ciò ma che vita ara…

  25. scury ha detto:

    sti furboni, con aziende che val milioni, (vol dir che i li ga’, ) i fa come marchionne !!! coi soldi sempre de quei altri !!!lori lussi e castei e noi pagar una bottiglia ,anca 30 – 40 euri !!!saria bon anca al mus far i schei in sta maniera !!! atteni chi troppo vuole nulla stringe !!!

  26. lorenz ha detto:

    ma voi commenatori siete completamente impazziti?

    bevè con l’acqua dei.

  27. giacomo cecotti ha detto:

    un pò eccessivo tutto sto livore

  28. Papuzza ha detto:

    per curiosità quanti xe stadi i partecipanti?

  29. Papuzza ha detto:

    @26 “commenatori” podessi esser ottimo come neologismo, per dir de gente che se cariga menando ciacole 🙂

  30. donna Mimosa ha detto:

    Bravissimo Gigi, la foto d’apertura è da “Day After”
    è la cosa che ho pensato io appena arrivata al link …

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