27 Giugno 2012

Tornando sul rigassificatore di Zaule

di Stefano Bertuzzi

Torno sull’argomento rigassificatore in quanto da qualche giorno a questo indirizzo è disponibile un documento a firma dell’Ing. Cristiano Zambon dal titolo “Libera informazione per una libera opinione”. Il documento mette in luce quelle che sono, secondo l’autore, alcune criticità delle osservazioni del Tavolo Tecnico Transnazionale sui rigassificatori. Per riassumere brevemente parte degli studi del Tavolo Tecnico vi posso segnalare alcuni miei precedenti post, ma cercando sul web potete trovare molti altri documenti e interventi del Tavolo. Entrando nel merito dell’argomento, ad una prima analisi il documento dell’Ing. Zambon aggiunge poco o nulla al dibattito in corso: in sostanza il motivo conduttore sembra essere quello che gli studi del Tavolo Tecnico sono sbagliati perché quelli della Gas Natural sono corretti.

Un esempio di ciò lo possiamo leggere quasi all’inizio, in merito al tema del raffreddamento delle acque. In sostanza nel documento viene scritto: Gas Natural ha fotto bene i suoi calcoli e il Tavolo Tecnico no. A sostegno di questa tesi non vengono esposti altri dati e non viene fornita alcuna risposta alle critiche del tavolo e di altri soggetti che segnalano come le simulazioni di Gas Natural non siano corrette in quanto – ad esempio – non prendono in esame la reale situazione del golfo ma partono da dati riferiti ad acque con caratteristiche differenti.

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1 commenti a Tornando sul rigassificatore di Zaule

  1. Doriano Gulli ha detto:

    Attacco subito con il fatto che il friuli ha rifiutato l’installazione del rigassificatore e lì il mare è aperto e non chiuso come il piccolo Golfo di Trieste. Il presidente del Friuli (il sig Tondo) non viene riconosciuto come il nostro presidente dai più dei triestini ha dichiarato insiemme alla sua eco Ciriani che il rigassificatorfe fa bene all’ economia di Trieste. Allora perchè non se lo fanno loro, anzi se ne facciano uno ogni tre anni così si allenanao a costruirne e guadagnano un sacco di soldi. A noi basta il porto, se non mi sorgesse il dubbio che è proprio questo che vogliono bloccarci seguendo il dictat della politica nazionale : DELENDA TRIESTE !

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