Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha firmato lo stato di sofferenza idrica per il Friuli Venezia Giulia. Il decreto permette all’Amministrazione regionale di adottare una serie di misure in relazione alla mancanza di acqua nei bacini locali dovuta alla siccità che, da oltre cinque mesi, interessa l’estremo Nordest.
“Come annunciato la scorsa settimana – ha commentato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani – abbiamo proceduto con il primo degli atti formali legato al permanere della siccità in Friuli Venezia Giulia. La rete di controllo e analisi è stata potenziata e i tecnici che si occupano dei diversi settori stanno ponendo particolare attenzione a tutte le componenti ambientali collegate alla siccità”.
Il decreto permette, dal punto di vista formale, la riduzione del deflusso minimo vitale dei fiumi in particolare, in questa prima fase e per soli 15 giorni, del Tagliamento che evidenzia la situazione più critica.
Per quanto riguarda le previsioni meteo, l’osservatorio meteorologico regionale dell’Arpa sta svolgendo un’attività di monitoraggio e di specifica analisi. La quantità di pioggia caduta nelle ultime 48 ore ha dato solo sollievo parziale e momentaneo e, secondo le previsioni, anche nei prossimi due giorni le condizioni meteo non varieranno mostrando piogge
intermittenti da moderate a localmente abbondanti (20-40 mm nelle 48 ore) solo in alcune zone della regione.
Secondo i modelli dell’Osmer, vi è la probabilità che sabato si evidenzi cielo nuvoloso con piogge da moderate ad abbondanti (20-40 mm nelle 48 ore). Dopo una fase probabilmente più fredda e secca, tra il giorno di Pasqua e martedì 10 aprile, la prossima settimana, secondo i modelli di previsione a disposizione attualmente, sembra ritornare a prevalere tempo umido e instabile con probabili piogge.
dopo la pausa di pasquetta si riaprirà la porta dell’atlantico e le piogge torneranno possiamo dire che finalmente c’è luce in fondo al tunnel e che Tondo poteva svegliarsi un cicinin prima.
pecà che piovi…
si bon muli, ma no credo che do giorni de piova compenserà 5 mesi de siccità, anzi de solito se peggiora la situazion…
Per mi xe evidenti i nefasti effetti della deforestazion operada dalla protezion civile in valle: coi soldi del ponte sul ponterosso se podeva metter cartei bilingui dappertutto in modo che el flusso d’aria atlantica rivava -anche senza la TAV- sul nostro domacio territorio … (territorio ovviamente libero)
Purtoppo fin che qua xe i taljani no xe speranze per questa si-cità…
ma peggiora cosa? xe meglio de niente ah
Colpa dei triestimi che I vol ciapar sol a barcola anca in marzo e prega che mo piovi per farghe dispeto ai lanfur
un rigassificator per l’acqua portada da le navi cisterna in valle , ghe vol, altroche.
No basterà?? Vedremo se no basterà visto che xe prevista piova ancora almeno fin metà mese… le cazzade de Tondo forse saria anche bastade dopo sta ultima del minimo deflusso vitale & co. (decreto palesemente contrario a tutte le normative europee a riguardo! ma tanto le multe poi le paghemo noi…)
No so se go capido… No sarà che el Tondo ga firmà el zorno prima che piovi perchè spera de ciaparse lui el merito del fato che piovi?
Una delle questioni da affrontare è sicuramente l’attuale gestione del fiume Isonzo a monte di Gorizia e la futura gestione alla luce dell’ipotesi di ulteriori nuove dighe in territorio sloveno.
Non si può immaginare in una terra di confine di trattare acque, aria, inquinamento, rifiuti ognuno per conto proprio.
Si era parlato di dighe anche a casa nostra purtroppo…senza contare che ad oggi c’è ben poco di condiviso nella gestione (vedi sbalzi di portata)
peccato, perché il governo sloveno lo stesso provvedimento l’ha firmato un mese fa, non adesso che piove. I nostri politici fanno c…..
mai contenti !!!