25 Novembre 2011

150 candeline per Italo Svevo, Trieste celebra lo scrittore

A 150 anni dalla nascita dello scrittore Ettore Schmitz, alias Italo Svevo, il Comune di Trieste intende ricordare questo speciale anniversario proponendo una serie di mostre, eventi e un concorso letterario che si realizzeranno tra dicembre 2011 e marzo 2012. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura retto da Andrea Mariani e organizzata dal Servizio Bibliotecario Urbano – Museo Sveviano diretto da Adriano Dugulin, per la cura di Riccardo Cepach coordinatore del museo, oltre che festeggiare una ricorrenza molto significativa, vuole mettere in evidenza la vitalità di cui l’opera di Svevo gode tuttora. Una produzione tutta triestina che, come sottolineato dall’Assessore Mariani, “vuole coinvolgere in modo particolare i giovani ed è in questa direzione che si è avviata una collaborazione con l’Università triestina”. Mariani sottolinea inoltre “che l’insieme delle iniziative in programma è stato un grande lavoro di squadra che ha abbracciato tutte le forze in campo dai Civici Musei, al Museo Sveviano al Museo Revoltella…”

Le celebrazioni sono state anticipate dall’apertura della mostra “Die Geschichte stinkt/La storia puzza/Posta per Italo Svevo”, curata dal Museo Sveviano e dal Museo Postale e telegrafico della Mitteleuropa, dov’è allestita fino fino al 21 gennaio 2012. Si tratta di una rassegna di lettere – con alcune rarità -, cartoline, fotografie e una serie di documenti scoperti dallo studioso joyciano Erik Schneider presso il locale Archivio di Stato e provenienti dall’Archivio riservato della Polizia asburgica triestina che, durante il primo conflitto mondiale, teneva sotto osservazione la famiglia di Svevo per le sue simpatie irredentistiche.

L’apertura delle celebrazioni avverrà lunedì 19 dicembre, il giorno del compleanno dello scrittore, e sarà preceduta dal convegno internazione di Studi “Italo Svevo and his legacy” che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 dicembre al St. Hugh’s College di Oxford.

Aron Hector Schmitz, nasce a Trieste il 19 dicembre 1861, in una famiglia della borghesia ebraica. La sua passione per la letteratura lo conduce a una inesausta produzione di testi narrativi e teatrali e a una frequentazione dei circoli artistici e delle redazioni giornalistiche della città. Poi il matrimonio con Livia Veneziani, che cambia la sua storia personale e professionale, il rapporto intermittente e sotterraneo con la scrittura narrativa dopo l’insuccesso dei primi due romanzi Una Vita (1892) e Senilità (1898), l’incontro con James Joyce, la scoperta della psicoanalisi freudiana e la pubblicazione del suo capolavoro La coscienza di Zeno destinato a dargli, finalmente, la gloria letteraria a lungo ambita e subito contesa dalla morte, il 13 settembre 1928, dovuta alle conseguenze di un banale incidente stradale.

A 150 anni dalla sua nascita e quasi un secolo dopo la pubblicazione della sua opera maggiore e la sua consacrazione a scrittore di rilevanza internazionale, Italo Svevo è forse l’unico scrittore italiano della sua epoca, assieme a Luigi Pirandello, la cui opera mostra tratti di grande vitalità. Non solo per il gran numero di edizioni italiane e nuove traduzioni della sua opera che continuano ad affacciarsi sul mercato, ma anche per il numero molto rilevante di saggi, studi, tesi di laurea e articoli che ne trattano e, non ultimo, per i tanti scrittori, registi e artisti contemporanei che, anche fuori dai confini italiani, nel suo lavoro letterario trovano una viva fonte di ispirazione e tributano appassionati omaggi (basterà fare i nomi di scrittori e artisti del calibro di J. M. Coetzee, William Kentridge, Paul Auster, Omar Pamuk e Daniel Pennac). L’origine? La modernità dei suoi interessi e dei temi delle sue opere, la fedeltà a un nucleo inesausto di riflessioni e interrogativi ineludibili sulla natura dell’uomo e della sua psiche, l’utilizzo di straordinarie doti di ironia e autoironia, la capacità di scolpire personaggi indimenticabili. Il tutto veicolato da una lingua che, giudicata barbarica, rigida e sciatta dai suoi contemporanei, alla prova del tempo si è rivelata uno strumento espressivo di straordinaria efficacia, ancora perfettamente godibile e molto più funzionale delle sintassi ornate che gli venivano contrapposte come modelli di stile.

Le celebrazioni prevedono:

Mostra “U.S. Ultima Sigaretta – Italo Svevo e il buon proposito” – Palazzo Gopcevich
Curata dal Museo Sveviano, la mostra che sarà allestita a Palazzo Gopcevich (Sala Selva) fino al 1 aprile 2012, intende offrire al visitatore l’arte di Italo Svevo attraverso una delle sue invenzioni letterarie più note, l’eterna “Ultima sigaretta” di Zeno Cosini, protagonista del romanzo La coscienza di Zeno, evidenziando le numerosissime testimonianze biografiche che mostrano l’origine di tale artificio nella esperienza di vita dello scrittore. Contemporaneamente l’esposizione intende testimoniare usi e rituali del fumo nell’epoca di Svevo attraverso una serie di quadri di pittori triestini dell’epoca di Svevo e successivi, di oggetti (fra cui diverse curiosità provenienti dalla “Tobacco Collection” di Vienna) e di affiche pubblicitari (in buona parte provenienti dall’officina grafica della ditta Modiano) e rendere conto, sempre con la mediazione di Svevo, del dibattito che agli inizi del ‘900 si sviluppa circa i danni derivanti dal fumo di tabacco.

Mostra “Svevo e gli Artisti” – Museo Revoltella
Sempre parlando di arte, anche il Museo Revoltella si unirà alle celebrazioni proponendo un nuovo allestimento della sezione Svevo e gli Artisti al quarto piano del Museo. Sarà documentato lo stretto rapporto tra il grande scrittore triestino e i pittori a lui contemporanei, a partire da quell’Umberto Veruda, fraterno amico. Altri artisti frequentarono Svevo, come Arturo Fittke, Guido Grimani, Giovanni Zangrando, Arturo Rietti, Ruggero Rovan, Carlo Sbisà e gli dedicarono ritratti e altre opere che costituiscono una memoria visiva preziosa per conoscere da vicino lo scrittore. La mostra si propone di ricostruire questa rete di relazioni attraverso lettere, fotografie, giornali, recensioni di proprietà del Museo Revoltella e della Biblioteca Civica che introdurranno il visitatore in un itinerario nelle atmosfere di fine Ottocento e permetteranno di mettere in luce lo scenario nel quale si muoveva lo scrittore e gli artisti di quell’epoca.

Concorso letterario “Il povero Alfonso, il caro Emilio, l’egregio Zeno”
Il concorso letterario, che partirà a gennaio 2012, chiederà a tutti i partecipanti la rielaborazione dei tre romanzi di Svevo attraverso strategie testuali di riduzione e condensazione dei testi, non senza – si auspica – il gusto del gioco e dell’ironia. Ai concorrenti verrà richiesto di rielaborare la trama di “Una Vita” in forma di elogio funebre, quella di “Senilità” in forma di referto medico, e quella della “La Coscienza di Zeno” come curriculm. Per rinfrescare la memoria di coloro che vorranno partecipare e fornire esempi di prospettive inedite di approccio ai testi sveviani, sono previsti tre incontri in ciascuno dei quali verrà riletto un romanzo. Le letture, che si svolgeranno tutte nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich alle ore 18, sono: “Un poeta racconta Una Vita” (a cura di Luigi Nacci, martedì 17 gennaio), “Una regista racconta Senilità” (a cura di Sabrina Morena, martedì 24 gennaio), “Uno psichiatra racconta La Coscienza di Zeno” (a cura di Giuseppe dell’Acqua, martedì 31 gennaio). Gli elaborati dovranno pervenire al Museo Sveviano entro il 15 marzo 2012. Le premiazioni si svolgeranno al Museo Revoltella nella serata conclusiva delle celebrazioni, sabato 31 marzo alle ore 21.

Incontri ed eventi
Incontri ed eventi si svilupperanno fino a marzo 2012, quasi tutti nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich. Si tratta di un programma molto vario in termini di contenuti. C’è il teatro, con la messa in scena di “Italo Svevo genere letterario” di Tullio Kezich con Ariella Reggio e ancora “Un’avventura facile e breve. Le donne di Italo Svevo”, di Novella di Nunzio per la regia di Francesco Torchia e Silvia Bevilacqua e “Chiamatemi Italo. Italo Svevo” di Lino Marrazzo, con Sara Alzetta e Lorenzo Acquaviva, con le musiche di Davide Casali. Ci sono le numerose conferenze, incontri, presentazioni di libri, incontri musicali. E ci sarà anche il cinema, con una rassegna curata dalla Cappella Underground, che permetterà di confrontare lo scrittore con le nuove generazioni artistiche e mettere in luce le ancora vive suggestioni offerte dalle opere sveviane. Tra il ricco calendario di proiezioni, che si svolgeranno all’Auditorium del Museo Revoltella, spiccano “Harry a pezzi” di Woody Allen, “A Serious Man”, elogio dell’inettitudine, dei fratelli Coen, “Luci della città” di Charlie Chaplin o ancora “Un matrimonio” di Robert Altman. (Per il calendario dettagliato visionare la scheda allegata al comunicato stampa)

Tutti questi incontri, insieme alle altre iniziative, aiuteranno a riflettere sulle contrapposizioni sempre presenti nella narrativa sveviana, che spiegano anche la condizione dell’uomo moderno: attitudine/inettitudine, gioventù/senilità, salute/malattia. Queste contraddizioni descrivono perfettamente anche lo stesso Svevo. In lui coesistono e cooperano due diversi e opposti modi di essere e vivere: da una parte l’uomo comune, il figlio, il marito, il padre, il nonno, l’impiegato d’ufficio, l’industriale, dall’altra l’uomo d’elezione, lo scrittore inquieto, insoddisfatto, deluso della vita, delle sue convenzioni; egli è l’uomo pubblico, d’azione, capace di rapporti, affermazioni e successi concreti nel proprio lavoro, e anche l’uomo privato, di pensiero, di riflessione, incline al ripiegamento su se stesso, all’assenza, fedele ai valori dello spirito e per questo esposto all’esclusione, alla sconfitta da parte dell’ambiente. Ma Svevo rimane uno “scrittore sempre aperto” che, come scrive Montale, “ci accompagna, ci guida fino a un certo punto, ma non ci dà mai l’impressione di aver detto tutto: è largo e inconclusivo come la vita”.

La chiusura delle manifestazioni è prevista per il 31 marzo 2012 con la premiazione del concorso letterario al termine della quale il musicista Cristiano Rossi suonerà il violino di Italo Svevo.

Il calendario completo e tutte le informazioni sul 150° anniversario delle nascita di Italo Svevo saranno consultabili a breve su www.150svevo.it

2 commenti a 150 candeline per Italo Svevo, Trieste celebra lo scrittore

  1. effebi ha detto:

    “L’apertura delle celebrazioni avverrà lunedì 19 dicembre, il giorno del compleanno dello scrittore” …cos’è previsto per quel giorno ? mi sono un pò perso nelle date e avvenimenti dell’articolo.

  2. Tergestin ha detto:

    Hector Aron Schmitz. Un dei tanti che in tempi un po’ ballerini se ga modifica’ nome e cognome. Da parte mia che inveze no i iera inteletuali, i ghe ga pensa’ qualche annetto dopo i burocrati de Roma. E noi dopo a dir che no i xe efficenti.

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