16 Settembre 2011

I marittimi della Savina Caylyn chiamano a casa: “Ci torturano”

I marittimi della Savina Caylyn, tra di loro anche il triestino Eugenio Bon, hanno telefonato a casa nella serata di ieri.

Vengono legati e picchiati a sangue, senza più acqua: questo il loro racconto a sette mesi di distanza dal sequestro ad opera di pirati somali.

Nella giornata di ieri le famiglie avevano avuto un incontro alla Farnesina, conclusosi – a quanto pare – con un nulla di fatto.

“Per favore salvami: sto morendo”. Queste il disperato appello pronunciato da Eugenio Bon nella telefonata al padre.

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50 commenti a I marittimi della Savina Caylyn chiamano a casa: “Ci torturano”

  1. ilaria ha detto:

    Ma è possibile che chi di dovere non sia in grado di portare a casa sti poveri disgraziati????

  2. Maximilian ha detto:

    Possibile che non si riesce a fare qualcosa ??

  3. giampaolo lonzar ha detto:

    come gia’ scritto sotto Readazione leggi ” Eugenio Bon ….” il 12 o 13 Settembre scorso .
    Questa e’ una vergogna dell’ONU e della NATO
    che permette l’esistenza di uno “STATO CANAGLIA”
    che si chiama Somalia .

  4. Cristina Minca ha detto:

    ma non è possibile trovare il modo di salvarli??? E’ disumano lasciarli morire così.

  5. PeaceMaker ha detto:

    CONDIVIDIAMO DA SUBITO SU TUTTI I POSSIBILI SOCIAL NETWORK PER FAR GIRARE LA NOTIZIA IL PIU’ POSSIBILE

  6. bruno ha detto:

    una volta gavevimo “le teste de cuoio”….oggi solo le teste de c…o!!!!

  7. capitan alcol ha detto:

    Spero che possano tornare a casa sani, salvi e il prima possibile.

  8. Maximilian ha detto:

    Un blitz degli incursori della marina potrebbe essere finalmente utile invece che mandarli in Afghanistan

  9. Maximilian ha detto:

    Aggiungo che mi dà fastidio quando ci sono 1000 onori per militari di professione (che quindi accettano il rischio i cambio di denaro) caduti in guerre che non ci riguardano e non si fa nulla per questi onesti lavorator che il rischio di sicuro non se lo sono cercato.

  10. Mario Valci ha detto:

    @ Maximilian:
    D’accordissimo con ti con el blitz, possibile solo se i ostaggi xè ancora tutti nel stesso posto..
    Ma.. el 20% de perdite nei ostaggi, militarmente, xè considerado accettabile
    (Israele docet)
    E ti te pensi che questo podessi esserlo anche da noi??
    Mi purtroppo no.
    Essendo in mar anche mi, posso solo sperar che presto passi una lege che ne consenti de difenderse da soli..
    I PMC anderia assai ben, ma i costa, e zà i armatori taija all’osso le nostre paghe.. quindi penso che i li imbarcherà solo dove e quando i sarà costretti.
    E anche là assisteremo a tentativi de mocarsela col”ma tanto go amici a bordo de Nave… che pensa a coverzerne”.. e dopo te se trovi a vardar un AK dalla parte sbagliada..
    Resta che tante volte i Comandanti dovessi no partir.. ma te sà.. “tengo famiglia”…
    Ciao
    Lupo
    in navigazion fora de Abu Quir

  11. dimaco il discolo ha detto:

    personalmente imbarcassi una cassa de ak 47 con relative munizioni. tatno xe psoti dove che i e li trovi per un toco de pan. una volta che i pirati i meti fora el muso te ghe scarichi una decina de caricatori e te vedi come che i cambia idea subito. I pirati i aborda le navi perchè sa che a bordo più de una pistola lanciarazzi no ghe xe. se invece se trova palotole 7,62 che ghe svola sopra le teste un pensierin ghe lo fa sula retromarcia.

  12. capitan alcol ha detto:

    dimaco mi no so neanche da che parte se tien un ak47 e fossi meio per quei che me sta intorno che neanche ghe provassi.
    In ste situazioni l’unica xe fidarse della bravura de chi gà in man la trattativa sempre che questo qualchidun ghe sia.

  13. dimaco il discolo ha detto:

    a chi che ga fa il militar ghe ga insegna ben come se usa certi “strumenti”. xe come andar in bicicleta te impari con la graziela ma te son bon de andar anche con una bici da corsa in titanio. cambia poco. 🙂

  14. Maximilian ha detto:

    @ Mario Valci sono un ex (oramai) ufficiale anche io per cui ti capisco bene. Mi sono trovato più volte in pericolo (proprio in africa) ed è stato uno stimolo in più per cambiare vita e lavoro.

  15. Maximilian ha detto:

    @ Dimaco…non tutti sono in grado di impugnare un arma e di usarla. Io a sparare addosso ad un uomo non sarei capace.

  16. dimaco il discolo ha detto:

    maximilian, lo saresti. fidati. quando ne va della tua pelle e dal’altra parte ci sono persone che non ci pensano due volte a mandarti a concimare radicchio. il grilletto lo premi e senza troppe distrazioni. te lo garantisco.

  17. mutante ha detto:

    a me pare che lo stato canaglia qui è l’itaglia, che sta a guardare e fa promesse, e i veri criminali sono gli armatori che lasciano morire delle persone per risparmiare qualcosa.

  18. alpino ha detto:

    Premesso, che i calcoli sulle percentuali di perdite per un intervento delle FOS in questo contesto dopo 7 mesi di prigionia e di torture non viene proprio fatto e non serve a nulla perchè se andiamo avanti di questo passo le perdite saranno del 100%
    Nulla e dico nulla giustifica l’attuale situazione, l’Italia diplomaticamente non ha voce in capitolo ne potere quindi è inutile contare sulla Farnesina dopo 7 mesi di blocco totale, l’intervento militare è l’unica soluzione, è vergognoso tenere nelle caserme a fare continue simulazioni interi reparti di forze operative speciali che poi di fatto non intervengono mai! ora che ce n’è bisogno non vengono inviati! e allora a cosa servite? qualcuno sopra ha detto prima avevamo le testo di quoio ora abbiamo le teste di c….o
    L’unica cosa disperata che questi padri madri e fidanzate possono fare è contattare un contractors….

  19. Maximilian ha detto:

    D’altro canto si sa che i funzionari somali si spartiscono la torta coi pirati per cui….

  20. alpino ha detto:

    si piu di qualche reporter è riuscito ad intervistarli a volto coperto e filamare di nascosto, i pirati hanno le loro basi sulla spiaggia, dove sono amabilmente parcheggiati velogi gommoni con motir potenti, il tutto visibile da chiunque compresa la Polizia somala, che ovviamente aspetterà che l’occidente sganci la grana per combattere questa gente. Rimane l’amaro in bocca per un paese, l’Italia, che rimane a guardare di fronte a dei connazionali presi in ostaggio che rischiano di fare una brutta fine, io fossi in frattini (lo scrivo in piccolo perchè non gli porto rispetto) mi vergognerei come italiano e come uomo!

  21. dimaco il discolo ha detto:

    alpino forse ora (visto il tuo post precedente al mio) capirai perchè non nutro molto rispetto verso il paese Italia.
    Ora all’italia non gliene frega nulla degli ostaggi, altrimenti avrebbero già fatto qualcosa. e da tempo invece di stare a cincischiare sulla somma da pagare. Giocando oltretutto con la vita di onesti lavoratori.
    personalmente sono d’accordo su un’operazione tipo Entebbe con seguente liquidazione dei pirati, che dato il lavoro che fanno si può tranquillamente definire:decesso per cause naturali.

  22. Tergestin ha detto:

    Esisti in ogni stato del mondo dei funzionari che se occupa de operazioni un poco…..”sopra le righe”. Quindi cossa i speta a mandarghe qualche contractors come disi Alpino? Mi go paura che el governo no gabi gnanca provado una tratativa, dato che i pirati somali no penso i navighi nell’oro e una valigia con contanti occidentai li calmassi.

  23. dimaco il discolo ha detto:

    te vedra i lagrimoni e le personalità che andarà a trovar le famiglie se i mori. funerai de stato, bandiere a mezz’asta,omelie, discorsi in direta ecc. Sta a veder che no me sbaio se dovessi suceder.

  24. dimaco il discolo ha detto:

    poi anca silvio, el presta soldi a destra e sinistra a tuti quei che ga bisogno, cossa ghe costassi tirar fora qualche milioncin. almeno sto giro el fazesi qualcossa de bon.

  25. sfsn ha detto:

    sti muli xe poveri lavoratori maritimi disgraziai. L’italia (con la i minuscola volutamente) sta gente no la ga gnanche pel cul

  26. ufo ha detto:

    La “Polizia somala”??? Volevi far ridere qualcuno, o cadi proprio dalle nuvole?

  27. alpino ha detto:

    Ufo…ciamila come che te vol…insomma 4 de lori che pagadi i tegni de ocio le coste proprio come i ga fato coi libici ne piu ne meno…

  28. alpino ha detto:

    @Tergestin
    ahimè me sa che te ga ragion de sti povereti no ghe ciava niente…nessuno di loro fa “Sgrena” di cognome

  29. Isabella ha detto:

    Poveri uomini.

  30. sfsn ha detto:

    @ alpino:
    nissun de lori fa gnanche de cognome quattrocchi, cupertino, agliana e stefio e servi che no i li fazi fora perchè l’italia uficialmente no manda contractors

  31. dimaco il discolo ha detto:

    sfsn, te me ga tolto le parole de boca. speroc che no le te fazi tropo schifo cussi sporche de saliva.

  32. ufo ha detto:

    Alpino, non è che voglio infierire su di te – ma mi sa che hai preso una topica. Quel che in Somalia passa per governo ora come ora controlla a malapena qualche quartiere della capitale – e solo perché i miliziani islamici si sono ritirati per casini interni loro. Fino a pochi mesi fa la preoccupazione principale del governo era se le truppe dell’Unione africana ce l’avrebbero fatto a tenerli fuori dall’albergo che gli faceva da sede, visto che erano letteralmente a due vie di distanza. Figurati se gli passava per la mente di avere una polizia, erano gia contenti di avere ancora un tetto sulla testa.

  33. AC/DC ha detto:

    qualcuno si domandava come ma non vengono mandate le teste di cuoio. probabilmente sono impegnate a mordersi il culo tra di loro:

    http://www.repubblica.it/cronaca/2011/09/14/news/caserme_nocs-21634180/

  34. dimaco il discolo ha detto:

    oltre che a pestarsi tra di loro aggiungo io.
    però i nocs sono una squadra di polizia che non può essere utilizzata in missioni fuori dal territorio nazionale se non dietro specifica richiesta e autorizzazione. per questo ci cono i reparti speciali dell’esercito come i consubin oppure quelli del col moschin

  35. alpino ha detto:

    perfetto Dimaco lo stavo scrivendo io mi hai rubato le parole di bocca

  36. dimaco il discolo ha detto:

    che schifo. tute sorche di saliva. 😛

  37. chuketti ha detto:

    http://www.radioradicale.it/scheda/335671 audio che spiega la situazione la voce è quella di adriano bon il padre di eugenio.

  38. era ha detto:

    Povero mulo. Cosa podessimo far?!??!

  39. chuketti ha detto:

    @era nel nostro piccolo intanto farlo sapere a più persone possibile.

  40. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ vari – Non e’ vero che la societa’ armatrice non ha fatto niente ! Hanno offerto 16.000.000,00 di USD che sono stati rifiutati peerche’ troppo pochi ! La vergogna e’ che le trattative passano per canali informatici via Londra ,i soldi poi vengono paracadutati
    altrimenti i passaggi tra banche , quelli si che possono essere soggetti a “follow-up”.
    Personalmente credo che le solo gli USA sarebbero in grado di fare un operazione del genere come hanno fatto gia’ per un loro mercantile dove hanno impiegato tecniche di avvicinamento usando un sommergibile.
    Di questa pirateria tratta ampiamente un settimanale inglese ” Fairplay”, che tratta anche ampiamente tutti articoli di difesa passiva come “Concertina” una specie di filo spinato provvisto di lame taglienti come rrasoi, dei sistemi a idrogetto ad alta pressione da posizionare ai lati della nave per impedire l’abbordaggioinoltre ci sono societa’ di contractors ( nome elegante per definire i mercenari) , dei AK47 come suggerito poco si puo’ fare i pirati attaccano con RPG, insomma bisognerebbe armare le navi mecantili come nel XVI/XVII secolo con distaccamenti militari a bordo per il periodo di transito in acque a rischio all’epoca gli Inglesi avevano i famosi fucilieri di Marina.
    Piu’ che l’Afghanistan forse bisognava invadere la Somalia altrimenti tocchera’ rispolverare SALGARI

  41. dimaco ha detto:

    potranno avere anche gli RPG ma se un ak ti suona la sua melodia fai bene a tenere la testa sotto. Poi esistono anche armi più pesante con cui si può contrastare un’abbordaggio. ma una cosa ha più effetto di tutte un fucile da cecchino o due piazzati in alto. puoi credermi che il tizio non ha nemeno possibnilitàdi prendere la mira con un rpg. arma cmq sopravalutata, perchè non ha abbastanza potenziale per affondare la nave. può danneggiarla in maniera seria ma non ne compromette la galleggiabilità. normalmente mirano al ponte di comando. ma se uno è più svelto e ha la mano ferma……

  42. giampaolo lonzar ha detto:

    43 Dimaco : Senza iniziare teorie di quello si chiama ” Low intensity warfare ” ,lei non tiiene in considerazione che in mare aperto
    non c’e’ calma piatta pertanto un cecchino poco puo’ fare quando sia lui che la barca pirata sono mobili e non fissi, I pirati non hanno mai intenzione di affondare una nave perche’ altrimenti annientano la fonte di danaro,gli RPG sono piu’ efficaci di un AK47 perche’ devono centrare un bersaglio ben piu’ visibile e grande che e’ il ponte di comando della nave.
    Si potrebbero montare armi tipo “Gutling” o
    mitragliere Cal.30 come ha la marina Usa per contrastare eventuali barche suicida come
    successo alla USS Cole ad Aden.Secondo me bisogna neutralizzare i pirati Somali nelle loro basi o creare un blocco effettivo delle coste somale per non permettere l’uscota in mare aperto di questi individui.

  43. dimaco ha detto:

    io opterei per le calibro 50 browning. nell’altro thread ho scritto che i russi hanno agito in nemmeno 24 ore per riprendersi una nave.

  44. giampaolo lonzar ha detto:

    46 DIMACO : Navi mercantili armate non e’ una facile soluzione perche’ intervengono anche problemi di natura diplomatica oltre che di polizia quando arrivano in porto.Come ben sapra’ delle armi a bordo e’ sempre responsabile il Com.te che quando sbarca deve fare un verbale di consegna al Com.te subentrante inoltre sarebbe inevitabile un training alle persone addette alla difesa e non tutte sarebbero disposte. I contractors dovrebbero essere imbarcati in mare aperto fuori da acque territoriali o con scali prefissati per il cambio, con costi ,tempi e diversioni di rotta di non poco conto. Come vede non e’ cosa facile anche se non impossibile, il blocco navale delle coste,un pattugliamento aereo ed una ” exp.unit” nelle basi a terra sarebbe forse un deterrente maggiore.

  45. ufo ha detto:

    Brutte notizie per gli appassionati di ferro lavorato:
    http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-15076757

  46. Beatrice Ghersetti ha detto:

    Mi auguro con tutto il cuore che si arrivi ad una soluzione positiva e che i nostri compatrioti ed anche gli altri marittimi indiani riescano a tornare a casa sani e salvi dalle loro famiglie…Ricordiamo anche l’equipaggio della “Rosalia D’Amato” ostaggio dei pirati da aprile 2011 e tutti coloro che sono ancora sotto sequestro…Che il Signore ci dia una mano e illumini la mente e la coscienza di coloro che non hanno fatto finore nulla per riportare a casa questi poveri uomini la cui unica colpa è stata quella di lavorare su una nave…E che i colpevoli paghino fino all’ultimo il dolore e la sofferenza che stanno facendo patire ai nostri e alle loro famiglie…Italia, svegliati, i tuoi concittadini stanno morendo lentamente e tu pensi solo al Bunga Bunga e alle intercettazioni telefoniche!!!!E’ una vergogna!!!!

  47. giampaolo lonzar ha detto:

    @ 49 – Beatrice – Che il signore da Lei citato sia una gran Testa …….. apre una porta aperta. Ma che Lei lo usi in questa tragedia del mondo del lavoro dei marittimi ( parlo come ex marittimo ) mi sembra tirata per i capelli.
    Il problema e’ internazionale ,dove oltre che il Corno d’ Africa , la pirateria e’ “di moda” nei Mari della Sonda , al largo della Nigeria ed in tono minore verso Yachts nei Caraibi .
    Come detto in un mio precedente post e’ responsabilita’ sia dell’ONU che della NATO e di tutte le nazioni che permettono l’esistenza di uno stato canaglia come la Somalia dove tutti gli aiuti inviati, via nave ,quando sbarcati vengono praticamente sequestrati dai signori della guerra e rivenduti a caro prezzo alle proprie popolazioni che stanche delle vessazioni ce le ritroviamo poi sui barconi della vergogna quando sbarcano a Lampedusa. Sena ulteriori commenti.

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