10 Settembre 2011

Cosolini: “Allarmismo eccessivo, non ci sarà la corsa al cemento”

Intervenendo per replicare ad alcune critiche e “preoccupazioni” – ritenute eccessive – da parte delle associazioni ambientaliste, ma anche alle “connesse strumentalizzazioni da altri svolte in chiave politica”, il sindaco Roberto Cosolini ha tenuto oggi una conferenza stampa sul percorso del nuovo Piano regolatore.

In sintesi, il sindaco ha spiegato che “innanzitutto vengono nell’insieme mantenuti tutti gli impegni presi quanto alla tempistica della fase di avvio del nuovo strumento urbanistico – quella relativa alle nuove direttive delineate dall’amministrazione -, fatti salvi pochi giorni di slittamento delle date inizialmente previste”.

“Non ci sarà insomma nessun significativo scivolamento né tanto meno prolungati rinvii con rimbalzi di responsabilità tra istituzioni e uffici – ha sottolineato Cosolini -: nulla di simile a quanto purtroppo avvenne con la precedente Amministrazione e con l’accidentato percorso della Variante 118, tra ripetute falle, errori e disguidi tali da provocare fondati ricorsi…. Il nostro intento – ha proseguito Cosolini – non può essere quello di scrivere delle direttive quali che siano solo per attaccarvici sopra delle norme di salvaguardia altrettanto affrettate. Viceversa precise e complete devono essere le direttive tanto quanto fondate, ben argomentate e giuridicamente supportate, e perciò giuridicamente inattaccabili, dovranno essere le salvaguardie applicate. Ricordandoci tutti che la proprietà e l’iniziativa privata sono diritti riconosciuti dalle leggi e perciò ogni vincolo a esse apposto non può che essere puntualmente giustificato”.

“Insomma – ha sottolineato il Sindaco – su questi argomenti, per loro natura delicati, il “far presto” non può andare a nocumento del “far bene”, rischiando altrimenti serie difficoltà e contraccolpi che non vorremmo vedere ripetersi. E su questo avrei davvero preferito maggiore attenzione e disponibilità e minore spirito polemico”.

Anche quanto ai paventati rischi di cementificazione, Cosolini ha osservato come a tutt’oggi questa temuta “corsa al cemento” non sia avvenuta. “A 40 giorni dalla cessazione delle precedenti “salvaguardie”, nessun permesso a costruire è stato finora effettivamente rilasciato, 6 permessi richiesti in precedenza risultano prossimi al rilascio (per un totale di 10 mila metri cubi) per zone che peraltro non appaiono di particolare pregio ambientale, 18 successive richieste (per ulteriori 22 mila mc), già annunciate nel periodo delle ancora sussistenti precedenti “salvaguardie”, sono state ora presentate e sono al vaglio degli Uffici, riguardando comunque singole costruzioni e non più ampi piani particolareggiati. Per cui, allo stato attuale, un rischio di cementificazione non risulta.”

Anche per alcuni progetti più complessi, come quello nella zona Cumano-Revoltella, sono ancora in corso i necessari procedimenti e verifiche; come pure per il “cubone” di via Belpoggio-Santa Giustina “riteniamo – ha sottolineato Cosolini – tutt’altro che concluso l’iter, essendosi determinate variazioni che, diversamente da ciò che viene ritenuto dalla proprietà, richiedono una necessaria ripresa dell’istruttoria.”

Per quanto riguarda il calendario per l’approvazione delle nuove direttive è stato così definito: il 21 settembre la presentazione alle categorie economiche, il 23 (o 26) la pubblica presentazione alla cittadinanza, quindi l’approvazione in Giunta e infine l’approdo in Consiglio Comunale, la cui approvazione farà automaticamente scattare anche le nuove salvaguardie.

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4 commenti a Cosolini: “Allarmismo eccessivo, non ci sarà la corsa al cemento”

  1. Paolo Geri ha detto:

    E l’ iter e soprattutto i tempi dell’ esame nei Consigli Circoscrizionali che sono la sede che meglio può valutare, integrare o correggere le salvaguardie ? Non vorrei si ripetessero i tempi “capestro” con cui abbiamo dovuto esprimerci sulla cassazione della variante 118.

  2. Marco ha detto:

    “Strumentalizzazioni politiche” sarebbe il fatto che viene incalzato dall’opposizione?

    Ma è schizofrenia! Se sia gli ambientalisti sia l’opposizioni spingono per tempi certi e piani chiari, lui deduce che gli ambientalisti non hanno pratica politica e l’opposizione non è onesta. Tuti mona fora che lu’! No sarà inveze che i ambientalisti i ga capì tuto e l’oposizion la ga ragion dati a la man?

    I tempi che Cosolini descrive sono ridottissimi per la fase d’approvazione e tardivi rispetto a quanto preannunciato.

    Cioè, non è in grado di tener fede alla parola data: tardi per bloccare l’edificazione, tardi per concordare e non solo presentare con la cittadinanza.

    “Attivare strumenti di partecipazione alla costruzione di piani e progetti” non è più parte del suo programma? La partecipazione durerà una settimana?

    Cosolini non smentisce affatto che c’è una corsa alla cementificazione.
    Dice solo sperano di fare presto e di rallentarla – se tutto va bene – tramite attrito burocratico.

    E se, visto il ritardo, non tutto va bene cosa succede? Il solo cubone sarebbe un disastro urbanistico.

    Mi auguro che tutto fili liscio ma sia chiaro che in quel caso ringrazierò la sorte che ci ha preservato e non la giunta che, pur volenterosa, ha promesso quello che non poteva o non sapeva realizzare.

  3. Dario Predonzan ha detto:

    Quoto Marco dalla prima all’ultima parola.

  4. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ vari – Secondo la mia opinione non e’ tanto
    da regolare la cementificazione che comunque in un modo o nell’altro avverra’, anche se limitata.
    Quello che invece puo’ limitare la costruzione
    e’ che nel piano regolatore deve esssere inserita’ la larghezza delle strade; non si puo’ costruire lungo strade che mantengono la larghezza delle vecchie carraie agricole di 100 anni fa e passa, basta vedere ad Opicina che se uno deve traslocare o farsi portare un elettrodomestico ,certi trasportatori chiedono un extra per il disagio perche’ non riescono a passare con i furgoni. Oggi le strade dovrebbero essere larghe in modo che consentano parcheggio lungo ambedue i sensi di marcia piu’ due veicoli che si incrociano. Basta pensare cosa vogliono fare a Rio Martesin ,per ora bloccato!1 Ma le societa’ di costruzione non mollano , presentano ricorsi ; ora c’e’ la minaccia del cubone di via Belpoggio.
    Mi auguro che le circoscrizioni facciano opposizione adeguata e che venga modificato il piano regolatore in funzione della larghezza futura delle strade. Senza cadere nel solito uogo comune le ultime strade larghe le ha fatte l?austria

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